Hygrophyla polisperma green

higrophyla polisperma green

 

Nome scientifico: Hygrophyla polisperma green

Genere: Hygrophila

Famiglia: Acanthaceae

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: Altezza 25-40cm Larghezza 10-20cm

Acqua: senza particolari pretese

Temperatura: 18 – 30°C

Ph: 5 – 9

Luce: Alta

Posizione: Laterale o posteriore

Crescita: Veloce

Difficolta’: Facile

Caratteristiche E’ una pianta essenziale per l’acquario perche’ essendo a crescita veloce circa 10cm ogni settimana favorisce l’equilibrio dell’azoto nella vasca .

Si distingue per la crescita veloce e foglie di un verde particolare soprattutto se aiutata con co2 e buona luce almeno un rapporto di 0,5 Watt/litro.

Questa pianta non è molto esigente ma soffre la carenza di potassio infatti le foglie basse in mancanza di luce e potassio tendono a bucarsi.

La Hygrophyla polisperma green in presenza di buona luce tenderà a sviluppare delle grandi foglie di un verde molto intenso con una venatura più chiara in bella evidenza . Invece in presenza di poca luce la crescita sarà lenta e con getti piccoli e scoloriti.

La fertilizzazione a cui fare particolare attenzione è quella in colonna perchè la pianta assorbe ciò di cui ha bisogno dalle foglie e si completa con l’apparato radicale il quale non si svilupperà molto ma resterà esile e pieno di capillari quindi la pianta può essere inserita in pochi cm di substrato

Questa pianta è molto utilizzata negli allestimenti per ricreare un muro verde nella parte posteriore della vasca , crescendo e arrivando in superfice puo’ fare da supporto ai pesci costruttori di nido di bolle per via delle grandi foglie che sviluppa.

Riproduzione talea…..le talee ottenute si possono ripiantare e avere in breve tempo una piantina ben radicata.

 

higrophyla polisperma green2

Potrebbe interessare anche la lettura della Hygrophyla polisperma rosanervig : clicca qui

eriocaulon-cinereum

Eriocaulon cinereum

Nome scientifico: Eriocaulon cinereum

Genere: Eriocaulon

Famiglia: Eriocaulonaceae

Luogo di provenienza: Sud-Est asiatico

Dimensioni: altezza 3-8 cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 18-26 ° C

Ph:5.5-7.0

Luce: Alta

Posizione: Anteriore

Crescita: Lenta

Difficoltà: Media

Riproduzione Per divisione del rizoma

NOTE: La Eriocaulon cinereum è una pianta veramente particolare che si sviluppa nella classica forma a rosetta rosetta ,

cresce bene in un fondo fertile dove radicherà molto bene e in fretta cosa diversa è la crescita che avverrà in modo lento.

Si adatta facilmente ad acque tenere e dure ma non deve mai mancare di potassio azoto e co2 ovviamente con a supporto una intensa luce e crescerà in modo meraviglioso .

La particolarità di questa è che bisogna far attenzione a recidere i fiori che sviluppa in modalità sommersa per non far andare la pianta in stasi vegetativa,

in questo modo continua la sua crescita anche se abbastanza lenta.

Utilizzata da molti acquascapers crea una zona molto vivace sul frontale alternando e spezzando le linee sempre troppo precise dei cespugli, viene utilizzata alla base delle radici,  rocce e anche di altre piante per coprirne la parte basale.

la riproduzione viene stimolata con cambi corposi variando quindi le condizioni chimiche nonchè di temperatura oppure effettuando una separazione del rizoma con un bisturi abbastanza affilato per tagliare di netto e non creare danni alla pianta.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Per chi volesse approfondire consigliamo la lettura della “esperienza di coltivazione della Eriocaulon cinereum” clicca QUI

Cryptocoryne Becketii

Cryptocoryne beckettii

Nome scientifico: Cryptocoryne beckettii

Genere: Cryptocoryne

Famiglia: Araceae

Luogo di provenienza: Asia (Sri Lanka)

Dimensioni: altezza pianta 10-20cm – lunghezza fogliare 3-15cm – larghezza fogliare 1,5-4,0cm

Temperatura: 22 – 28 ° C

Ph: 6.5 – 7.5

Luce: Media – bassa

Posizione: Centrale laterale

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Note: Come le altre Cryptocoryne, la Becketii appartiene alla grande famiglia delle Araceae.

È una pianta palustre proveniente dall’Asia, precisamente dallo Sri Lanka, habitat della maggior parte delle Cryptocoryne, anche se sono state rilevate persino in India.

La Cryptocoryne beckettii ha subito durante l’arco di decenni diverse mutazioni, ed è per questo motivo che spesso viene confusa con altre Cryptocoryne.

Uno degli esempi più comuni è quello di confonderla con la Cryptocoryne Becketii “Petchii” che è una variante di dimensione più piccola .

Tipica la forma delle foglie che è lanceolata, praticamente dalla forma ellittica che si conclude a punta e/o con possibile leggera forma ondulata, dalla colorazione che varia da verde a marrone, in base all’intensità della luce.

Questo fenomeno di sfumatura di colore si può verificare anche su una singola foglia.

A seconda della grandezza della vasca questa pianta, grazie alle sue dimensioni non esagerate che vanno dai 15 ai 20cm massimo, può avere una varia collocazione in vasca.

Predilige un PH che va da 6.5 a 7.5, una durezza (GH) tra 7 e 12 ed una temperatura compresa tra i 22° e 28°C. In ogni caso riesce ad adattarsi ugualmente a varie durezze.

Non è assolutamente di difficile coltivazione e gestione, ha una crescita lenta e necessita di un’illuminazione medio-bassa.

La riproduzione della Cryptocoryne beckettii, come per le altre Cryptocoryne, avviene per stolone che, separato dalla pianta madre e ripiantato, genera un’altra pianta a se, pertanto predilige un terreno fertile per propagare con altre piantine.

Come già detto è una pianta palustre e se si lascia emergere può dar luce a particolari inflorescenze.

Naturalmente è scontato che, un’illuminazione maggiore, la presenza di un fondo fertile e l’erogazione di CO2 favoriscono ulteriormente una salutare e rapida crescita di questa pianta. Non far mancare mai il potassio e somministrare il ferro con attenzione.

Anche questa specie di Cryptocoryne come le altre, è sensibile agli sbalzi di temperatura e ai cambiamenti dei valori chimici quindi

una volta immesse in una nuova vasca, o dopo aver fatto un importante cambio d’acqua, può verificarsi il fenomeno della “Peste delle Cryptocoryne”, che consiste nella marcescenza parziale o addirittura anche totale delle foglie.

In ogni caso se si perde la pianta ma lo stolone non è marcito basta lasciarlo interrato che in breve tempo emetterà nuove foglioline.

Riproduzione Per stolone

Ammania gracilis

Ammania gracilis

Nome scientifico: Ammania gracilis

Genere: Ammania

Famiglia: Lythraceae

Luogo di provenienza: Africa occidentale

Dimensioni: altezza 25-45cm larghezza 12-20cm

Temperatura: 24° – 30°C

Luce: da alta a altissima

Ph:6,5 -7

Posizione: posteriore

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Note l’Ammania gracilis e’ una pianta di palude che trova anche posto nei nostri plantaquari, e una pianta da il fabbisogno molto moderato che mostra il suo rosso intenso solo con una luce adeguata e una fertilizzazione in colonna molto spinta.

Come detto sopra non è una pianta adatta ai neofiti perchè ha bisogno di un buon apporto nutrizionale e quindi di fertilizzazione oltre che di una buona dotazione tecnica in acquario. Se tutto questo non è soddisfatto ben presto la pianta si perde o crescere esile e sopratutto verde.

Ammania gracilisIn queste condizioni più CO2 cresce molto robusta creando dei bellissimi cespugli , Bisogna fare molta attenzione a non fargli mancare la luce nella parte bassa della pianta altrimenti le foglie tenderanno ad annerirsi crescendo deboli .

Anche una mancanza di ferro lo si capisce da uno sbiadimento del colore delle foglie .

La fioritura dell’Ammania gracilis è rappresentato da piccoli fiorellini di un rosa pallido presenti agli internodi poco appariscenti , la fioritura da esperienze viene stimolata dalla temperatura intorno ai 26 gradi.

Si propaga per getti negli internodi e per formare dei bellissimi cespugli si consiglia una correzione continua con potature mirate e precise.

 

Riproduzione: Per talea.