Riproduzione Colisa Ialia

Trigogaster Lalius

Nome scientifico: Trigogaster Lalius (ex colisa Ialia)

Nome comune: Gurami nano

Famiglia: Anabanditi

Luogo di provenienza: Asia

Valori ottimali di allevamento: Ph da 6,5 a 7; durezza 7-10° dGH; Temperatura: 24°a 28°

Dimensioni: non supera i 6cm di lunghezza.

Allevamento e caratteristiche: Pesce bellissimo molto elegante e con un corpo molto tozzo e compatto comprese le pinne , nella parte inferiore è munito di due antennenine dotate di proprieta’ sensoriali con le quali riescono a nuotare agilmente tra gli ostacoli.Ne esistono di diverse varieta’ e colori dal blu all’arancio ma tutti con la medesima dimensione del corpo.

Trigogaster Lalius var blu
Trigogaster Lalius var blu cobalt

Il maschio rispetto alla femmina risulta piu’ snello e con livrea molto piu’ colorata e accesa,la femmina risulta ancora piu’ tozza con colori molto piu’ sbiaditi.

Ama molto le piante galleggianti essendo un costruttore di nido per la riproduzione ed è molto sensibile alle variazioni chimiche dell’acqua dell’acquario sopratutto agli NO2,NO3e NH3.

Non amano acque troppo movimentate ma non devono mancare i nascondigli.

Può essere allevato,visto le dimensioni,in vasche piccole almeno 50 litri e la convivenza è abbastanza pacifica .

La convivenza è molto pacifica con con rasbore , pangio,anabantidi ,ciprinidi e si possono anche aggiungere corydoras e otocinclus.

 

Riproduzione: La riproduzione del Trigogaster Lalius ex colisa Ialia è molto simile al betta. Il maschio durante il periodo riproduttivo assume una colorazione sgargiante, che sotto le foglie di alcune piante crea un nido di bolle d’aria e di schiuma. Successivamente attirerà la femmina sotto il nido per l’accoppiamento, che deporrà dalle 200 alle 400 uova. Al termine della deposizione la femmina deve essere allontanata dalla vasca, lasciando al maschio le cure del nido fino alla schiusa delle uova. La schiusa si verifica 24 ore dopo la deposizione, poi i piccoli rimangono altri 2 -3 giorni nel nido ed infine i piccoli potranno essere nutriti con infusori e in seguito con artemie.Si consiglia di utilizzare vasche specifiche per la riproduzione anche di piccolo litraggio.

Alimentazione: Questo tipo di pesce mangia di tutto, dal mangime secco a quello vegetale. Inoltre si consiglia per stimolare la riproduzione di somministrare del cibo vivo.

Note: Purtroppo negli ultimi anni stanno diminuendo gli import dall’estremo oriente ed esattamente da Singapore perchè gli esemplari presentano malattie.

La più comune denominata come iridovirus dei gourami nani o DGIV è una malattia che ancora oggi non ha una cura e che può essere trasmessa agli altri inquilini della vasca. La malattia si manifesta con livrea scura e individuo in inappetenza e molto poco attivo.

Tutto questo porta a non effettuare import e cercare di reperire questa specie da allevatori locali.

 

NOTE: Per consultare una esperienza di riproduzione Trigogaster Lalius (ex Colisa Ialia) clicca QUI

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Riproduzione Colisa Ialia

Riproduzione Colisa Ialia

Riproduzione Colisa Ialia

 

Dopo esperienze di riproduzione dei betta splendens mi sono voluto cimentare nella riproduzione dei colisa. Dopo essermi molto documentato sul web in vari portali, aver visto vari filmati su youtube mi sono deciso a provare la riproduzione in acquario di comunità, avevo a quel tempo un maschio e due femmine .

 

Riproduzione Colisa Ialia
maschio di colisa

 

Riproduzione Colisa Ialia
femmina di colisa

Il maschio dopo circa due giorni da quando avevo alzato la temperatura dell’acqua a 26 ° C , ha cominciato a fare il nido di bolle nella zona più verde e tranquilla della vasca non interessata dalle correnti della pompa del filtro. In seguito ha cominciato a rincorrere le due femmine, ho notato che il ventre della più piccola stava diventando gonfio e dopo circa 4 giorni verso sera è avvenuto il fatidico abbraccio con la colisetta più piccola questa fase è durata circa due ore. I primi abbracci sono stati timidi ed infruttuosi poi sono cominciate a cadere le prime uova che il maschio cercava di prendere e rimetterle nel nido prima che i vari coinquilini ( scalari, fantasmini, platy, rasbore) cominciassero a predarle.
Non ho cambiato acqua per 5 giorni e quando ho cercato tra le varie piante galleggianti non ho trovato nulla; molto probabilmente i pesci avevano pasteggiato, anche se il maschio cacciava gli intrusi dal suo nido.

Le uova e gli avannotti di colisa sono molto piccoli all’inizio 2 mm quindi è meglio munirsi di una lente d’ingrandimento.

Dopo questo insuccesso ho di nuovo diminuito la temperatura al di sotto dei 25 ° C in vasca cercando di alimentare al meglio la coppia per farli riprendere dallo stress della riproduzione.Nel frattempo ho iniziato a pensare l’utilizzo di una vasca di riproduzione, ma il maschio che avevo comprato per tale scopo si è ammalato infatti la comparsa di una ulcera sotto la bocca , pur se messo in quarantena, la deabilitato fortemente facendolo morire in poco più di un mese.

Riproduzione Colisa Ialia

Dopo una quindicina di giorni ho ritentato di nuovo con la coppia che avevo nell’ acquario di comunità, trasferendoli nella vasca adibita a tale scopo,sono riuscito a prendere prima la femmina e dopo alcuni giorni sono riuscito a prendere il maschio, è stata un impresa perché si nascondeva nella parte più piantumata dell’acquario.

Messi insieme ed alzata gradualmente la temperatura dell’ acqua a 26 gradi, dopo 4 giorni nel sifonare il fondo della vaschetta ho visto dei puntini muoversi in superficie, guardando bene con la lente ho scoperto che erano avannotti, devo dire che non mi sono accorto di nulla, grossi nidi di bolle non sono stati costruiti (come nell’acquario di comunità) allora ho allontanato subito i genitori, ed ho cominciato la cura degli avannotti circa una ventina.

Riproduzione Colisa Ialia

Per la prima settimana, li ho cresciuti con infusori che trovate in commercio. 6 goccie al mattino e sei alla sera, per i primi 10 giorni non ho cambiato acqua.

Dopo la prima settimana sono passato ad anguillole dell’ aceto che coltivo, una siringata da 5 cl. alla mattina ed una alla sera più 5 gocce di infusori.

Alla seconda settimana sono passato ai naupli d’artemia salina ed alle anguillole ( sempre sera e mattino tranne al sabato e domenica che avevano una razione anche a pranzo) con 3 gocce di infusori.

Riproduzione Colisa Ialia

Ogni 3 giorni sifono il fondo e cambio circa 5 litri d’ acqua. Come acqua uso sia quella del rubinetto ovviamente trattata che quella di una fonte artesiana vicino a casa mia( la prendo con bidoni da 20 litri).

Dalla terza settimana ho continuato l’ alimentazione con naupli d’ artemia salina ed anguillole.Le dimensioni degli avannotti sono varie alcuni hanno raggiunto la dimensione di 1 cm alla quarta settimana, mentre altri sono ancora piccoli circa la metà.

Quando sifono il fondo, io uso un tubicino dell’ aeratore innestato dentro ad una grossa cannuccia da bibita,

Ora è passato più un mese dal lieto evento e continuo l ‘alimentazione mista a base d’artemia salina ed anguillole ed un pizzico di mangime secco per avannotti sono rimasti circa una dozzina; sifono il fondo ogni tre quattro giorni.

 

Per consultare la scheda rapida “clicca qui “

 

 

PS:E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario

 

Guida redatta e impaginata da Ferrara Marco
si ringrazia per la collaborazione Bonoedge
©www.acquariofili.com

Gymnocorimbus ternetzi

Nome scientifico: Gymnocorimbus ternetzi

Nome comune: pesce gonnella , tetra nero , pesce vedovo

Famiglia:  Characidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: temp. da 23° a 26° Ph:6,6-7,5 acque da tenere a medio dure

Allevamento e caratteristiche: Questo pesce è caratterizzato da una livrea argentea con circa tre fascie nere verticali di cui una all’altezza dell’apertura branchiale,inoltre le pinne sopratutto l’anale viene contornata di un nero molto marcato,queste bande ne caratterizzano il suo stato di salute infatti se non bene alimentato o in condizioni di stress tende a sbiadirle fino a diventare completamente grigie negli esemplari giovani mentre negli adulti lo scolorimento diventa una cosa normale.E’ un pesce molto robusto,socievole e di facile allevamento per questo è consigliato anche ai meno esperti.Predilige vasche molto piantumate e con forte illuminazione ,amante del nuoto e spesso effettua degli scatti improvvisi con dei cambi di direzione repentini che potrebbero infastidire anche gli inquilini piu’ pacifici.Raggiunge dimensioni di massimo 7cm ed essendo un pesce di branco deve essere allevato in gruppi di almeno 6/7 esemplari per evitare fenomeni di isolamento e stress.La femmina si distingue dal maschio per il ventre piu’ pronunciato e meno snella

Riproduzione: la riproduzione in cattività è possibile infatti viene effettuata con il rilascio in vasca del liquido seminale da parte anche di più maschi all’interno del branco con la femmina che rilascia le uova che si andranno ad adagiare sul fondo sperando di non essere mangiate dagli stessi genitori.Le uova si schiuderanno in circa 36 ore con i piccoli che per 3/4 giorni si nutriranno del proprio sacco vitellino.

Alimentazione: onnivori,accettano qualsiasi tipo di mangime dai liofilizzati ai secchi ma naturalmente il vivo lo prediligono

Note: Pesce molto particolare che da pochi anni viene commercializzato con una varieta’ che riporta il dorso colorato o parti cel corpo,questa varieta’ non è per niente classificata in quanto è frutto di una manipolazione umana per aumentare la commercializzazione,si spera infatti che ne venga vietata la vendita , è possibile inoltre trovare anche alcuni esemplari con pinne piu’ lunghe del normale ,anche questo diventa frutto di selezione e manipolazioni umana.

Si ringrazia Antonino Cuntrò per averci dato la possibilita’ dell’utilizzo della foto di un suo inquilino

 

Ictyo o malattia dei puntini bianchi

La malattia dei puntini bianchi o ictiofiriasi è una delle malattie piu’ diffuse in acquariofilia e spesso provoca non pochi problemi,si presenta come un concentrato di puntini bianchi sulla cute del pesce che gia’ da giorni precedenti alla comparsa inizia a sfregarsi su arredi o zone della vasca,questo atteggiamento puo’ anche essere confuso con batteriosi generica e quindi occorre un’attenta osservazione e valutazione sul da farsi in quanto questi sfregamenti potrebbero portare a danneggiamenti della cute e quindi problemi ancor piu’ seri.