Cryptocoryne-purpurea 1

Cryptocoryne purpurea

La Cryptocoryne purpurea, proveniente dal Sud Est Asiatico, precisamente dalla Malesia Occidentale, come tutte le altre Cryptocoryne, appartiene alla famiglia delle Araceae.

Inizialmente fu identificata come una nuova specie di pianta ma nel 1982 Niels Jacobsen arrivò alla conclusione che si trattava di una pianta ibrida, proveniente dalle due specie Cryptocoryne cordata grabowskiì e Cryptocoryne griffithii.

Cryptocoryne-purpurea vitro

La Cryptocoryne purpurea, anche se si adatta alla coltivazione emersa, è molto impiegata in acquariologia,

 pianta a crescita lenta adatta anche ai neofiti.

Essendo una pianta di piccole dimensioni, infatti la sua crescita si aggira tra i 7 e i 10 cm,

risulta molto ornamentale grazie alla sua forma e alla sua colorazione, pertanto è usata come pianta di primo piano.

È ricca di un consistente apparato radicale di colore chiaro che gli permette di propagarsi sotto il fondo e produrre degli stoloni per generare altre piantine figlie.

Possiede delle foglie lanceolate lisce o tondeggianti lunghe circa 10 cm o poco più e la lamina fogliare è di colore verde scuro tendente al purpureo.

Ha una buona tolleranza con le temperature, sopporta temperature che oscillano dai 20°C ai 30°C.

Cryptocoryne-purpurea 2

Questa Cryptocoryne, inoltre, se coltivata nelle giuste condizioni , regala anche delle meravigliose inflorescenze in emersione sorrette da uno stelo spoglio di foglie.

In acque più dure, invece, si rischia che, a causa della chimica dell’acqua non tollerata, sulla lamina fogliare si formino dei depositi di colore bianco che bisogna rimuovere soltanto manualmente, pena l’insofferenza della pianta stessa. 

Per giuste condizioni si intende rispettare le sue esigenze, una moderata illuminazione, una costante fertilizzazione senza fargli mancare il FE, la somministrazione di Co2 e i valori dell’acqua devono essere ottimali rimanendo pressoché nel range specifico, cioè con acqua tenera e acida.

 

Scheda tecnica:
Provenienza Malesia Occidentale
Famiglia Araceae
PH 6.0 – 8.0
Durezza 3 – 15 dGh
Temperatura 20°C – 30°C
Luce da bassa a media
Altezza 7cm – 10cm
Velocità di crescita lenta
Riproduzione tramite stoloni
Difficoltà di coltivazione Facile
aridarum mini blue

Aridarum mini blue

Nome scientifico: Aridarum mini blue

Famiglia: Araceae

Luogo di provenienza: isola di Borneo

Dimensioni: altezza 3-5cm  larghezza 5-8cm

Temperatura: 22-28 ° C

Luce: Media

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Frontale , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Note Aridarum mini blue è una bellissima pianta molto rara che per le sue minute dimensioni e definizione della lamina fogliare la colloca tra le piante più affascinanti e belle .

Ha una crescita lenta e sotto una media illuminazione , presenza di co2 (non essenziale ma consigliata) e potassio avrà una crescita sana e robusta.

In immersione può essere collocata sotto luce diretta ma bisogna stare attenti alla formazione di alghe sulla lamina fogliare che ne compromette la formazione di clorofilla.

Essendo classificata come epifita può essere legata con filo di nylon , cotone o utilizzando delle colle specifiche cianoacrilate a radici,legni o arredi porosi ,poi sarà lei stessa ad ancorarsi con le sue radici che presentano molti peduncoli ramificati.

Per ammirare la sua bellezza si consiglia di piantumarla nella zona frontale della vasca.

Ci tengo a sottolineare che questa è una pianta non adatta alla coltivazione in sommerso o meglio si adatta e emette foglioline nuove ma alla lunga tende a regredire fino a morire completamente, per una buona riuscita della sua coltivazione la situazione migliore è il semiemerso rispecchiando il suo luogo di origine che sono le sponde dei fiumi.

Si evidenzia inoltre che questa tipologia di pianta vista la sua rarità è difficile da reperire in negozio.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

Riproduzione Per separazione rizoma

Hydrocotyle tripartita sp japan

Hydrocotyle tripartita sp japan

hydrocotyle tripartita sp japan

 

Nome scientifico: Hydrocotyle tripartita sp japan

Genere: Hydrocotyle

Famiglia: Apiaceae

Luogo di provenienza: Asia (Giappone)

Dimensioni: altezza 3-8cm larghezza 0,5-2cm

Temperatura: 22-28 ° C

Ph:6.0-8.0

Luce: Media

Posizione: epifita

Crescita: Media

Difficoltà: Facile

Riproduzione: Stolone

Note: E’ una bellissima pianta che prende il nome dal paese di origine e viene considerata una epifita in quanto può essere legata su arredi o legni e si aggrapperà da sola formando dei cespugli molto fitti e con foglie a tre stalli tutte indirizzate ad ombrello verso la luce formando una struttura altamente scenografica.

La Hydrocotyle tripartita sp japan è una pianta che anche con una luce media e con pochi nutrimenti cresce bene sviluppandosi in fretta stolonando verso ogni direzione, assorbe molti nitrati e sviluppa una rete fitta di radice che di tanto in tanto vanno sfoltite per evitare che soffochino la pianta.

Molto semplice da coltivare infatti si adatta anche alle più svariate condizioni chimico fisiche e per questo è consigliata anche ai neofiti. Gli acquascaper la utilizzano spesso ,anche se di difficile gestione perchè stolona tantissimo, per coprire arredi o spezzare le linee di forme e colori creati nei layout.

Per farla crescere bene ha bisogno oltre ad una buona luce buone concentrazioni di azoto e fosfati e di un fondo soffice (se si adagia sul substrato) in quanto dotata di radici piccole ma molto ramificate ,classiche delle epifite. Infatti nel suo paese d’origine la troviamo in zone con scarsa corrente.

Classificata anche come epifita la si può legare utilizzando fili di nylon o cotone facendo attenzione a non spezzare lo stolone oppure utilizzare delle colle cianoacrilate cercando di non coprire le zona dove si diramano le radici in genere negli internodi.

Non si hanno notizie su fini officinali per questa pianta

Ha una buona risposta in ambiente emerso (come si può vedere in foto sotto) ambientandosi velocemente.

Se vuoi saperne di più sulla coltivazione “clicca qui”

 

hydrocotyle tripartita sp japan2

Coltivazione emersa

 

Cratoneuron filicinum

Cratoneuron filicinum

Nome scientifico: Cratoneuron filicinum

Nome comune: Triangle moss

Genere: Vesicularia

Famiglia: Hypnaceae

Categoria : Felci e muschi

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: Altezza indefinita Larghezza indefinita

Temperatura: 20-27 ° C

Luce: Bassa

Ph: 6,5 – 8,2

Crescita: media

Difficoltà: Facile

Posizione : Frontale , epifita

Note: E’ una pianta che negli ultimi anni sta guadagnando notorietà prevalentemente nei coltivatori di felci e muschi ancorata su legni e arredi,

si pensa che provenza dal Taiwan dove la si trova prevalentemente sulle sponde dei fiumi o laghi.

Il Cratoneuron filicinum o meglio conosciuto come triangle moss può crescere facilmente basta non fargli mancare potassio pochi oligoelementi e una luce media.

viene chiamato Triangle moss per via dei suoi germogli che hanno una ramificazione tale da somigliare ad un triangolo.

Utilizzata moltissimo in vasca con gamberetti perchè grazie alle sue piccole ramificazioni può essere sede di minuscoli ciliati di cui i gamberetti se ne cibano e inoltre rappresenta un buon nascondiglio per i piccoli.

Viene molto impiegato anche in paludari perchè cresce benissimo anche in semiemersione amando l’acqua fredda.

Classificata come epifita può essere legato ad arredi , legni o accessori con del filo di nylon o cotone , stare attenti a non stringere troppo per non spezzare gli stami creando sofferenze alla pianta.

In alternativa si possono utilizzare colle cianoacrilate per farlo aderire benissimo sul supporto che negli ultimi anni sta trovando largo impiego l’utilizzo di retine in acciaio da adagiare sul fondo.

Cresce emettendo getti triangolari che si protraggono verso l’alto come tutti i muschi in genere.

non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per talea

Fissidens Nobilis

Fissidens nobilis

Nome scientifico: Fissidens nobilis

Genere : Fissidens

Famiglia: Fissidentaceae

Categoria : Felci e muschi

Luogo di provenienza: Asia – America

Dimensioni: Altezza indefinita Larghezza indefinita

Temperatura: 23-28 ° C

Luce: Bassa

Ph: 6 – 8

Crescita: molto lenta

Difficoltà: Facile

Posizione : Anteriore

Note: Il Fissidens nobilis è una pianta che negli ultimi anni sta guadagnando notorietà prevalentemente nei coltivatori di felci e muschi, può crescere facilmente anche se molto lenta.

La forma della foglia è molto particolare infatti è molto folta e cotonosa dando la sensazione di una piuma di pavone.

Utilizzata moltissimo in vasca con gamberetti perchè grazie alle sue piccole ramificazioni può essere sede di minuscoli ciliati di cui i gamberetti se ne cibano e inoltre rappresenta un buon nascondiglio per i piccoli.

Essendo classificata come epifita si può coltivare attaccandola ad arredi , legni o rete metalliche utilizzando del filo di nylon , cotone o colle apposite cianoacrilate.

Se si utilizzano fili stare attenti a non stringere troppo per evitare che possano recidersi danneggiando la pianta e quindi girovagare nella vasca andando a tappare le prese del filtro o installarsi laddove non lo desideriamo.

per la sua ottimale coltivazione non far mancare mai in vasca potassio e co2 , non necessita di forte luce e la sua crescita è molto lenta quindi una bella dose di pazienza è essenziale.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta .

Riproduzione Per talea