Brachydanio rerio

Brachydanio rerio

Nome scientifico: Brachydanio rerio

Nome comune: Danio zebrato , juventino

Famiglia: Ciprinidi

Luogo di provenienza: Asia

Valori ottimali di allevamento: Ph 6/8 , durezza tra 5 e 10 dgh , temp da 16 a 26°C

Dimensioni: 3-3,8 cm di lunghezza

Allevamento e caratteristiche: Questo piccolo ciprinide è molto particolare , ha un corpo affusolato che gli rende un nuoto agevole e veloce ,presenta delle striature continue orizzontalmente al suo asse su di un fondo bianco tendente al giallo.
Tra le varietà dei danio è quello più diffuso, difficilmente supera i 4cm , è arrivato sul mercato tantissimo tempo addietro e le sue riproduzioni anche in consanguineità non gli ha dato nel tempo robustezza , ha una larga approvazione tra gli appassionati.
Da allevare in gruppo di almeno 10 esemplari in modo da sviluppare gli istinti di gruppo e osservare tutte le sue caratteristiche.
Molto pacifico e necessita di una vasca di almeno 60 litri
Esemplare molto longevo infatti se ben allevato può arrivare anche a 10 anni di vita.
Meglio se allestiamo con molte piante e forte corrente appunto perchè proviene da ruscelli con correnti elevate dove ha sviluppato doti importanti per il nuoto.
Il Brachydanio rerio è una specie molto tranquilla e per questo puo’ essere allevato in vasche di comunità.
Può quindi essere allevato senza problemi con poecilidi , tetra e ciprinidi

Riproduzione: In periodo riproduttivo il dimorfismo sessuale è molto evidente infatti le femmine risultano meno colorate dei maschi e con una conformazione del corpo più tondeggiante.
Il maschio risulta più snello e colorato.
Si riproducono spargendo le uova e il seme in vasca senza averne nessuna cura parentale.
Se si vuole rispodurre si consiglia una vasca a parte o allestire il fondo con ciotoli in modo che le uova si mimetizzino nelle intercapedini dei ciotoli.
La fitta vegetazione favorirà in seguito alla schiusa,in genere dopo 26/36 ore,la protezione dei piccoli da predatori.

Alimentazione: Accetta qualsiasi cibo secco

Note: Sono degli abili saltatori quindi allevarli rigorosamente in vasche chiuse.

 

La nota dolente è il fatto che questa specie appartiene all’elenco di quelle modificate geneticamente rendendo una colorazione fluorescente per scopi di monitoraggio ambientali.
Resta il fatto che la vendita , l’acquisto o il possesso è illegale nei paesi della comunità europea.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 10%
Riproduzione in acquario 50%
Brachydanio tinwini

Brachydanio tinwini

Nome scientifico: Brachydanio tinwini

Nome comune: Gold Ring Danio

Famiglia: Ciprinidi

Luogo di provenienza: Asia (Myanmar)

Valori ottimali di allevamento: Ph 6,5/7 , durezza tra 5 e 10 dgh , temp da 16 a 26°C

Dimensioni: 2,5-3 cm di lunghezza

 

Allevamento e caratteristiche: Questo piccolo ciprinide è molto particolare , ha un corpo affusolato che gli rende un nuoto agevole e veloce ,presenta delle striature puntinate orizzontalmente al suo asse su di un fondo bianco tendente al giallo.
Tra le varietà dei danio è quello più piccolo infatti difficilmente supera i 3cm , è arrivato sul mercato solo di recente ma sta trovando una grande approvazione tra gli appassionati.
Da allevare in gruppo di almeno 10 esemplari in modo da sviluppare gli istinti di gruppo e osservare tutte le sue caratteristiche.
Molto pacifico e necessita di una vasca di almeno 60 litri .
Meglio se allestiamo con molte piante e forte corrente appunto perchè proviene da ruscelli con correnti elevate dove ha sviluppato doti importanti per il nuoto.
Il Brachydanio tinwini è una specie molto tranquilla e per questo puo’ essere allevato in vasche di comunità.
Può quindi essere allevato senza problemi con poecilidi , tetra e ciprinidi

Riproduzione: In periodo riproduttivo il dimorfismo sessuale è molto evidente infatti le femmine risultano meno colorate dei maschi e con una conformazione del corpo più tondeggiante.
Il maschio risulta più snello e colorato.
Si riproducono spargendo le uova e il seme in vasca senza averne nessuna cura parentale.
Se si vuole rispodurre si consiglia una vasca a parte o allestire il fondo con ciotoli in modo che le uova si mimetizzino nelle intercapedini dei ciotoli.
La fitta vegetazione favorirà in seguito alla schiusa,in genere dopo 26/36 ore,la protezione dai piccoli da predatori.

Alimentazione:  Accetta qualsiasi cibo secco

Note: Sono degli abili saltatori quindi allevarli rigorosamente in vasche chiuse

Per approfondimenti sul biotopo di appartenenza clicca qui 

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 50%
Sewellia lineolata

Sewellia lineolata

due azioni Sewellia lineolata

 

Famiglia = Gastromyzontidae

Nome comune = Sewellia lineolata – “Pesce ventosa” (dall’ordine dei Cypriniformes)

Provenienza = Asia (Vietnam, Laos, Cambogia, Cina – Fiume Mecong)

Dimensioni = max 7cm

Temperatura = 20°/24°C

Valori = PH da 6 a 7,5 – KH da 3 a 5

Aspettative di vita = dai 6 agli 8 anni

 

Brevi cenni storici e descrizione.

Il Sewellia lineolata o conosciuto più comunemente con il nome di “pesce ventosa”, è un pesce proveniente dal Vietnam, molto affascinante e particolare dalla livrea tigrata dai colori giallo e nero.

Viene scoperto intorno al 1840 dal naturalista ed esploratore francese Pierre-Médard Diard, successivamente fu riscoperto intorno agli anni ’90 ed infine commercializzato a partire degli anni 2000.

È un pesce prevalentemente di cattura ma ciò nonostante è possibile trovare degli esemplari provenienti prettamente da allevamenti dedicati, vista la sua facilità di riproduzione.

Nella riscoperta degli anni ’90 il Sewellia lineolata era l’unica specie conosciuta.

Successivamente, grazie alle nuove esplorazioni si scoprirono altre specie ma in poche registrate e tra queste il Sewellia marmorata, il Sewellia elongata e il Sewellia diardi.

Il Sewewllia lineolata è caratterizzato da una morfologia particolare che lo distingue dagli altri pesci, nonché l’aiuta nella vita che conduce tra le acque dei fiumi con forti correnti.

Questa morfologia è basata sulla posizione delle pinne che sono accoppiate tra di loro e orientate in modo orizzontale.

Inoltre gli ultimi due raggi della pinna pelvica contribuiscono alla creazione di una specie di ventosa che permette a questi pesci di attaccarsi alle superfici di massi o legni se presenti.

La testa ed il corpo, pertanto, risultano appiattiti e fanno apparire questo pesce come fosse una sogliola.

 

Provenienza e habitat naturale.

Come già accennato, proviene dall’Asia, tra Vietnam, Laos e Cambogia ,diverse esplorazioni hanno constatato che è diffuso soprattutto dove sono presenti le cascate del fiume Mecong, tra il Laos e la Cambogia.

Il colore di questo pesce è per lo più sempre lo stesso, ma in alcuni casi, come ad esempio in diverse zone di cattura si può verificare un leggero e non importante cambiamento di colore nella livrea.

Vive nelle sorgenti e nelle acque poco profonde caratterizzate da forte corrente e molto ossigenate.

Inoltre il suo habitat naturale è caratterizzato da acque limpide, prive di tannini che permettono alla luce naturale di penetrare bene e sviluppare uno strato algale sui massi presenti in acqua e di cui il Sewellia stesso si nutre.

Non sempre però le acque in cui vive sono limpide e basse, in alcuni periodi dell’anno, nelle stagioni piovose, il fiume in piena trasporta con se legni e fogliame che rendono l’acqua molto torbida e inoltre, essendo in piena, stravolge la profondità dell’acqua che aumenta notevolmente.

 

Allevamento in vasca ed alimentazione.

Il Sewellia lineolata, è un pesce che può essere allevato e riprodotto facilmente purché si mantengano il più possibile le caratteristiche naturali.

È consigliato farlo vivere in una vasca con discreti spazi e, viste le ridotte dimensioni di crescita e l’esigenza di essere allevato in gruppi di almeno 6 esemplari, circa 100lt netti può essere già un buon compromesso.

Fondamentale è, mantenere un forte flusso d’acqua per ossigenarla, la stessa deve essere mantenuta molto limpida, il filtro deve essere con maggiore portata del previsto e se necessario con aggiunta di qualche pompa di movimento per il ricircolo dell’acqua dentro la vasca, in sostanza bisognerebbe simulare il corso di un fiume in acquario, il cosiddetto fiume-acquario.

Sewellia lineolata

 

 

 

 

 

 

È indispensabile anche un coperchio che chiuda tutte le fessure poiché essendo un pesce che si arrampica sui vetri rischierebbe di uscire fuori.

 

 

 

 

 

Riguardo l’allestimento si può ricreare benissimo il letto di un fiume formato da sabbia ghiaia e dei massi non spigolosi.

Dove far formare, grazie ad una forte illuminazione, del biofilm algale di cui si nutre il Sewellia lineolata.

Oltre che del biofilm algale, questo pesce si nutre anche di tante altre alghe tenere.

in particolare si nutre di diatomee, che si formano a causa dei troppi silicati presenti nell’acqua di rete.

Di seguito il link per conoscere queste alghe Conoscere le alghe – Le Diatomee e anche il link per scoprire come debellarle Debellare le alghe – Le Diatomee.

Sia ben chiaro che anche se questo pesce si nutre prevalentemente di diverse alghe (comprese le diatomee), quest’ultimo non è certamente la soluzione ideale per ovviare al “problema alghe” nelle proprie vasche. Per risolvere tale problema bisogna risalire a monte e capire perchè spuntano e debellarle correttamente con il metodo spiegato nelle schede precedentemente linkate.

In natura, nel loro habitat, spesso e volentieri non sono presenti piante, ma nell’allevamento in vasca non è errato inserire qualche pianta “robusta”,

consigliate piante dalle foglie poco tenere come Anubias e Microsorum.

Queste piante sviluppano delle foglie dure dove spesso si formano delle alghette che possono nutrire gli esemplari presenti in vasca.

In mancanza di una scorta di alghe in vasca ci si può affidare a dei pastoni fatti in casa a base di verdure, ortaggi e spirulina.

Di seguito il link utile per la realizzazione del pastone: Pastone vegetale fatto in casa.

Ad ogni modo alimentazione proteica come larve di zanzara, artemia salina e gamberetti liofilizzati o congelati sono graditi ugualmente.

Qualche difficoltà inizialmente si potrebbe riscontrare sul cibo secco in granuli o pellets affondanti ma facilmente risolvibile insistendo con la somministrazione.

È generalmente allevato ad una temperatura che varia dai 20°/24°C .

Può tranquillamente adattarsi a temperature più alte avendo cura che il flusso dell’acqua sia abbastanza movimentato e per una buona ossigenazione.

Per quanto riguarda il PH è importante mantenere il range tra il 6 ed il 7.5 con una durezza media.

 

Dimorfismo sessuale.

Per il dimorfismo sessuale non si hanno particolarissimi dettagli se non quelli della conformazione della testa e del corpo.

La femmina presenta un corpo più ingrossato e la testa ed il muso un tutt’uno con le pinne pettorali.

Il maschio è più magro e le pinne pettorali sporgenti come fosse un angolo retto.

Ggli adulti sessualmente maturi presentano dei tubercoli sui primi raggi della pinna pettorale e dorsale.

 

Comportamento e compatibilità.

Il Sewellia lineolata è un pesce che va tenuto in gruppo con almeno 6 esemplari per diversi motivi e anche per questo necessita di una vasca di almeno 100lt netti.

La presenza di qualche pianta ed il numero degli esemplari serve ad evitare stress e combattimenti tra loro per contendersi il proprio spazio.

Questi combattimenti, anche se anomalo a dirsi, sono particolari ed attraenti in quanto vedono i contendenti alzarsi verticalmente e porsi ventre contro ventre.

Non è un pesce aggressivo con altre specie diverse.

Può tranquillamente convivere con :

  • ciprinidi come i Danio, Rasbora, Tanichthys
  • pesci da fondo che amano le forti correnti quali ad esempio i Glyptothorax
  • pesci della stessa famiglia dei Gastromyzontidae.

Sewellia lineolata

Riproduzione e accrescimento degli avannotti.

Il corteggiamento e la riproduzione del Sewellia lineolata sono due azioni molto suggestive.

Il maschio, molto esibizionista, corteggia la femmina facendo scattanti nuotate per poi posizionarsi in una sorta di parata davanti ad essa.

Non appena la femmina è pronta all’accoppiamento il maschio gli si pone sopra per spingerla in una zona idonea per poi intrecciarsi con le pettorali lungo la colonna d’acqua.

Le uova ed il liquido seminale vengono rilasciati e fatti portare via dalla corrente d’acqua.

Probabilmente questa azione è per salvaguardare la prole dalla predazione degli adulti dato che le uova in questo modo vengono trasportate lontane.

La deposizione delle uova generalmente viene stimolata con un aumento della temperatura intorno ai 26°C.

Dopo un breve periodo, seguito da un abbondante cambio d’acqua a circa 22°C per ritornare alle temperature standard di questa specie.

Come già accennato in precedenza è un pesce non difficile da riprodurre, e per l’accrescimento degli avannotti in vasca bisogna avere alcune accortezze.

Il fondo è importante che sia maturo.

si consiglia ghiaia di fiume con granulometria un pò spessa per permettere l’infiltrazione delle uova fecondate, la schiusa ed il riparo agli avannotti, sfuggendo alla predazione.

L’importanza del fondo maturo sta nel fatto che lo stesso garantisce una certa sicurezza agli avannotti.

Tra i ciottoli si cibano dei microrganismi, dei batteri buoni presenti sul fondo, dei detriti organici formati da scarti di cibo che si depositano tra queste pietre.

Gli avannotti, una volta raggiunta la misura di circa 5mm tra i ciottoli, iniziano a fare capolino in vasca ed in tal caso è bene iniziare una corretta alimentazione,

a questo punto somministrare infusori, naupli d’artemia, anguillole dell’aceto, walterworms, microworms e bananaworms.

Tutto questo cibo vivo menzionato è proteico e adatto al loro sano accrescimento in quanto trattasi di minuscole creature che possono essere da essi facilmente ingeriti.

Inizialmente gli avannotti presentano dei piccoli barbigli sul corpo che scompaiono con la crescita.

Anche le pinne pelviche non sono sviluppate e non sono in grado di aggrapparsi alle pietre come fanno gli adulti.

Fare attenzione quando si effettua la pulizia del filtro in quanto alcuni avannotti potrebbero essere risucchiati a causa della forte corrente in vasca.

A tal punto si consiglia di inserire nella griglia del tubo di aspirazione, magari una rete a maglie finissime quale il velo utilizzato generalmente per contenere i confetti.

 

Si ringrazia Sonia Camilletti per la gentile concessione sull’utilizzo delle proprie immagini presenti in questa scheda.

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini

senza l’autorizzazione dell’autore e dello staff di acquariofili.

 

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Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%

Trigonostigma Espei

Trigonostigma Espei

Nome scientifico: Trigonostigma Espei

Famiglia: Cyprinidae

Luogo di provenienza: Asia (Thailandia,Cambogia)

Dimensioni: 2,5 – 3cm.

 

Allevamento e caratteristiche: La livrea presenta una colorazione rossastro/ramato con la presenza di una banda nera, piuttosto sottile, che si estende nella parte posteriore del corpo e ricorda la forma di una costoletta di agnello.

Le pinne presentano una colorazione meno intensa, che sfuma verso il rosso.

Il corpo si presenta di forma leggermente romboidale e allungata e si può notare un certo dimorfismo sessuale.

Le femmine generalmente hanno il corpo leggermente più grande e tondeggiante rispetto ai maschi, si ha inoltre qualche differenza nella forma e dimensione della macchia nera. I maschi inoltre presentano una colorazione più intensa, con colori più vivaci.

È possibile distinguerla dalla Trigonostigma Heteromorpha in quanto quest’ultima presenta una colorazione più rosata e una macchia nera più estesa (di forma triangolare) rispetto alle altre specie di Trigonostigma.

Differisce invece dalla Trigonostigma Hengeli poiché risulta di dimensioni maggiori e presenta colorazione più accentuata (il corpo della T. Hengeli è in genere di grigio/incolore)

Caratteristiche acquario: Essendo una specie da branco bisognerebbe partire con un buon gruppo di esemplari inseriti in una vasca con dimensioni minime 60×30 cm (sono inoltre discreti nuotatori), anche se per gruppi più numerosi è preferibile utilizzare vasche più grandi.

La vasca deve essere chiusa in quanto sono eccellenti saltatori.

È da prediligere un fondo avente colori naturali, preferibilmente scuri [nero/marrone] con arredi composti da piante, legni e rocce inerti utilizzati anche per formare zone ombreggiate e nascondigli.

Dato che questa specie predilige illuminazione non eccessiva sono da preferire piante poco esigenti in termini di illuminazione come ad esempio piante epifite del tipo Microsorium, Anubias e Muschi (come ad esempio del genere Taxiphillum, Spiky Moss, Christmas Moss e altri); Cryptocorine; Vallisneria; Echinodorus (anche non strettamente legate al biotopo di origine); piante galleggianti (Salvinia Natans, Phillantus, Limnobium…).

È possibile ambrare l’acqua utilizzando foglie di catappa o quercia, lasciati in vasca sul fondo (dove permettono anche lo sviluppo di microfilm batterico) oppure tramite decotti.

Se si opta per un allestimento avente acque chiare è necessario fornire zone ombreggiate

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 23-28 °C
  • pH: 6.5-7
  • KH: 3-6
  • GH: 6-10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: Gruppo minimo composto da 8-10 esemplari.

Alimentazione: è da preferirsi una dieta varia composta da mangimi secchi, preferibilmente granulare, integrati con mangime vivo o congelato, come Artemia, Chironomus, Tubifex.

Riproduzione: E’ una specie ovivipara, che non presenta cure parentali. La deposizione avviene in genere nella parte inferiore delle foglie più ampie

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 10%
Riproduzione in acquario 50%
Trigonostigma Hengeli

Trigonostigma Hengeli

Trigonostigma Hengeli o Glowlight Rasbora

Nome scientifico: Trigonostigma Hengeli o Glowlight Rasbora

Famiglia: Cyprinidae

Luogo di provenienza: Asia (Sumatra, Indonesia)

Dimensioni: 2,5 – 3cm.

 

Allevamento e caratteristiche: sono caratterizzati da un copro piuttosto affusolato.

La livrea, a differenza delle altre specie di Trigonostigma, è caratterizzata da un colore di base grigio/trasparente, con dei riflessi bianco/argentei sul ventre. È presente poi una striscia nera (tipica della famiglia dei Trigonostigma) sottile lungo la parte posteriore del corpo.

Quest’ultima è accompagnata da una seconda striscia di colore arancione brillante, simile a un flash luminoso (da cui prende il nome). Le pinne sono prevalentemente trasparenti, ma possono presentare delle zone sfumate di colore giallo chiaro.

Risulta abbastanza difficile distinguere i maschi dalle femmine, specialmente se gli esemplari non sono ancora adulti, a causa di un dimorfismo sessuale non particolarmente accentuato. Solitamente le femmine presentano dimensioni leggermente maggiori e una forma del ventre più arrotondata, mentre i maschi sono caratterizzati da una figura più snella e da colori più accentuati

Caratteristiche acquario: Essendo una specie da banco bisognerebbe partire con un buon gruppo di esemplari inseriti in una vasca preferibilmente chiusa con dimensioni minime 60×30 cm (sono inoltre discreti nuotatori), anche se per gruppi più numerosi è preferibile utilizzare vasche più grandi.

È da prediligere un fondo avente colori naturali, preferibilmente scuri [nero/marrone] con arredi composti da piante, legni e rocce inerti utilizzati anche per formare zone ombreggiate e nascondigli. Dato che questa specie predilige illuminazione non eccessiva sono da prediligere piante poco esigenti come ad esempio piante epifite come Microsorium, Anubias e Muschi [come ad esempio del genere Taxiphillum, Spiky Moss, Christmas Moss e altri]; Cryptocorine; Vallisneria; Echinodorus [anche non strettamente legate al biotopo di origine]; piante galleggianti [Salvinia Natans, Phillantus, Limnobium…]. Benchè ami le zone piantumate è necessario mantenere dello spazio libero per il nuoto.

È consigliato ambrare l’acqua è possibile utilizzare foglie di catappa o quercia, lasciati in vasca sul fondo [dove permettono anche lo sviluppo di microfilm batterico] oppure tramite decotti.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 23-28 °C
  • pH: 6.0-6.8
  • KH: 3-5
  • GH: 7-10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: Gruppo minimo composto da 6-7 esemplari. (per gruppi più ampi da 15-20 esemplari servono vasche di dimensioni maggiori – 80×30 cm)

Alimentazione: è da preferirsi una dieta varia composta da mangimi secchi, preferibilmente granulare, integrati con mangime vivo o congelato, come Artemia, Chironomus, Tubifex.

Riproduzione: Trigonostigma Hengeli è una specie ovivipara, che non presenta cure parentali. La deposizione avviene sia con supporto (foglie, legni o altre superfici) o in sua assenza (fondale).

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 10%
Riproduzione in acquario 50%