Cisti

Cisti , sotto questa parola si racchiudono tantissime argomentazioni.
L’osservazione dei nostri amici pinnuti durante il nuoto,l’alimentazione o i momenti tranquilli risulta essere molto importante perche’ si possono scorgere alcune sintomatologie che se prese in tempo si riescono a debellare.

Capita a volte di osservare sulla cute dei piccoli rigonfiamenti tondeggianti e localizzati riconducibili a delle palline sopratutto nei carassi che ne è la specie più colpita.Il più delle volte non gli diamo importanza perchè magari pensiamo che abbia mangiato troppo,che si sia procurato una ferita su un arredo e quindi sia gonfiato ma molte volte si tratta di qualcosa diversa e più seria.

La prima cosa da analizzare è la zona dove si presenta questo rigonfiamento infatti se è localizzata dove sono presenti organi interni (ovviamente consultando l’anatomia del pesce) possono essere dovuti ad ingrossamenti del fegato,milza,intestino e che il piu’ delle volte se dovuto a germi o batteri portano alla morte perchè è molto difficile da curare in quanto l’agente patogeno non è facilmente raggiungibile da medicinali essendo gli organi interni poco vascolati e il patogeno risulta incistato internamente.

Questi rigonfiamenti se invece si presentano in zone dove non sono presenti organi interni e lontano dalle linee sensoriali nonchè dalle terminazioni del sistema nervoso molte volte possono essere curate perche’ rappresentano delle cisti magari causate da batteri , di cui si sconoscono le cause,possono essere riconducibili anche a masse tumorali ma in questo caso non vi è nulla da fare.

Allo scopo volevo illustrarvi una esperienza vissuta con un amico del gruppo facebook che ci ha autorizzato a postare le sue foto mostrando l’evoluzione di cio’ che ha riscontrato .

Il carassio si presentava cosi’:

essendo lontano dalla testa e da organi evidenti ,lo teneva sotto controllo per vedere l’evoluzione per poi diventare come le foto seguenti

a questo punto si doveva intervenire perchè era molto evidente lo stato di corrosione proprio nella zona del rigonfiamento e quindi si è pensato di applicare una piccola quantità(giusto per ricoprire la zona) di gentalyn beta (reperibile in farmacia) dopo aver adagiato il pesce su di un panno umido.

Tale operazione deve essere effettuata in modo rapido e deciso in quanto il pesce si dovrà cercare di mantenere fuori dall’acqua il minor tempo possibile ,dopodicchè reinserire il pesce in vasca .

Ripetere questa operazione a giorni alterni per circa 3 somministrazioni

Il pesce in cura si presentava in questa condizione:

ecco che la zona dove è stata applicata la crema risulta vistosamente migliorata e il gonfiore sparito.
A questo punto non è stato più fatto nessun trattamento se non quello di cercare di mantenere il suo ambiente pulito e aver curata l’alimentazione proteica per dare la carica necessaria affinchè abbia la giusta energia per reagire evitando stress che bene socuramente non fanno.

Dopo circa 20gg dal trattamento il pesce si presentava cosi’ :

Molto evidente la totale guarigione dell’esemplare.

Si consiglia in questi casi di fare attenzione alla cura da scegliere ,ovviamente non sempre porta risultati positivi ma dipende sopratutto dallo stato della malattia o infezione e dal tipo di malattia.La cura in questione è stata effettuata in collaborazione con il nostro staff che ne ha seguito l’evoluzione giorno dopo giorno.

Si ringrazia Luigi Quattrini per averci concesso l’utilizzo delle foto

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Amatitlania nigrofasciata

L’habitat dei laghi centroamericani: Amatitlania nigrofasciata

L’habitat dei laghi centroamericani può offrirci molti spunti nel nostro hobby, basti pensare alla grande varietà di Ciclidi che popolano queste acque, pesci dai colori stupendi e che possiamo allevare anche nella comune acqua di rubinetto, vista la predominanza di rocce calcaree presenti in questo ambiente.

Una delle maggiori ambizioni che si possono avere nel nostro hobby è la realizzazione di un acquario-biotopo, o un acquario che si avvicini molto alle caratteristiche di un determinato habitat presente in natura; credo che sia una grande soddisfazione riuscire a portare a casa nostra un angolo di natura, anche se ottenere un risultato che rispecchi fedelmente un’area sommersa ben delineata è qualcosa che difficilmente si può realizzare.
Allestire un acquario-biotopo, o una vasca tematica è sia un’esperienza molto stimolante, ma anche una cosa difficile da ottenere, vista soprattutto la grande complessità che esiste in ogni ambiente acquatico. Bisogna innanzitutto studiare attentamente i dettagli che caratterizzano quel determinato habitat, partendo dai parametri chimici dell’acqua come pH, durezza, conducibilità, temperatura, a come è composto il layout di quell’ansa di fiume che vogliamo ricreare nel nostro acquario, fino a soffermarci sulla fauna e la flora presente in quell’ambiente, tenendo presente che lo spazio a nostra disposizione è molto limitato e dunque dobbiamo valutare attentamente la compatibilità fra i pesci che andremo a scegliere.

Acquario in Tv

Acquario in Tv

Acquario in Tv è un titolo molto espressivo infatti quello che ci viene in mente è subito di seguire una trasmissione appunto in Tv dove si possono ammirare gli acquari piu’ belli del mondo ,ma se per un attimo chiudiamo gli occhi e immaginiamo di vedere il nostro acquario in Tv o meglio il nostro acquario dentro la Tv le cose cambiano.

In questa semplice guida vi faccio vedere una realizzazione del nostro amico Lorenzo Badia che ha installato il suo acquario dentro una vecchia Tv anni 60,ovviamente la costruzione risulta molto personale e adattare la vasca alla tv non è cosa semplice appunto perchè bisogna studiare come far passare i tubi del filtro,i fili delle luci,canalette , tubicini areatore e tutto quello sia è la tecnica dell’acquario.Con questo voglio dire che queste foto risultano solo illustrative nel complessivo .

Innanzitutto bisogna procurarsi una vecchia tv meglio se è anni 60 , smontare tutto quello che presenta al suo interno e lasciare solo lo scheletro , a questo punto portare la carcassa dal vetraio che costruirà la vasca facendo attenzione che sia qualche cm più piccola e che sopratutto non vada a urtare contro le pareti della carcassa tv.

Ultimata la vasca ma non fissata portarla dal falegname che ne costruire sportellini e zone di accesso.Fissare la vasca e iniziare l’allestimento per goderci la bellissima trasmissione.

Di seguito le foto in sequenza:

Acquario in Tv

Acquario in Tv Acquario in Tv

Acquario in Tv   Acquario in Tv Acquario in Tv

Acquario in TvAcquario in Tv

Acquario in Tv   Acquario in Tv   Acquario in Tv

 

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Taia naticoides

Taia naticoides

Nome scientifico: Taia naticoides

Specie: Naticoides

Famiglia: Thiaridae

Caratteristiche questo particolare gasteropode è originario della Birmania,misura circa 35mm da adulti ed è molto calmo nei movimenti nonchè nella crescita , presenta delle bande longitudinali alternate di colore giallo e marrone ma a volte si trovano anche interamente marroni , hanno una forma tozza e raccolta . E’ una lumaca che proviene da regioni subtropicali e quindi il range di temperature a cui può essere allevata è abbastanza largo e va dai 15 ai 28°C , ma è molto sensibile agli inquinanti quindi si dovrà porre molta attenzione alla qualità dell’acqua . Ph da mantenere tra 6 e 8 e una media durezza.

Riproduzione E’ una specie sessuata vivipara, cioè che non produce uova ma piccoli gia’ formati e per questo è necessario la presenza di un maschio e di una femmina. La distinzione dei sessi si puo’ stabilire non dal guscio come la maggio parte dei gasteropodi ma osservando l’antenna destra che nel maschio risulta arricciata come un corno di ariete rispetto a quello della femmina. Possono dare alla luce gasteropodi di diverse dimensioni in genere di un paio di mm .Si consiglia l’utilizzo di sabbia fine per il fondo.Sono molto delicati tanto è vero che per ogni deposizioni riescono a sopravvivere pochissimi esemplari perche’ molto sensibili agli inquinanti e agli sbalzi di ph e valori.

Alimentazione Taia naticoides si alimenta con avanzi di cibo e verdura leggermente sbollentate , non sono lumache che si nutrono di alghe.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 70%
Thiara cancellata

Thiara cancellata

Nome scientifico: Thiara cancellata

Nome comune: Hairy Trumpet Snail

Famiglia: Thiaridae

Caratteristiche questo particolare gasteropode è originario delle Filippine. In natura vive in acque salmastre adattandosi alle acque dolci anche se le sue aspettative di vita si riducono notevolmente.

Ama substrati a granulometria fine o sabbioso in quanto nelle ore diurne tende ad insabbiarsi per poi uscire nelle ore notturne in cerca di cibo. Predilige acque calde sui 25°C e mal sopporta sbalzi di temperatura. Il suo guscio presenta delle protuberanze molto fini e allungate. Per non danneggiare irreparabilmente il suo guscio è sconsigliato inserirle in acque acide con ph inferiore a 7. E’ una lumaca molto delicata e gli esemplari in vendita sono prevalentemente di cattura.

 

Riproduzione E’ una specie sessuata, cioè per produrre uova fertili è necessario la presenza di un maschio e di una femmina. La sua riproduzione in acquario è quasi impossibile. In natura, invece, si riproduce in acqua salmastra.

Alimentazione: La Thiara cancellata si alimenta con avanzi di cibo,resti di animali acquatici e piante in decomposizione, alghe, verdure sbollentate, spirulina. .

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 70%