Allestimento amazzonico

 

[dropcap]P[/dropcap]rima di addentrarci sulla presentazione di quanto in oggetto dobbiamo spiegare cosa è un “Biotopo” , tenendo presente che potremo discutere per giorni posso affermare che per Biotopo si intende una regione geografica o una porzione di essa abitata da una determinata flora e fauna. Voler realizzare fedelmente uno specifico biotopo significa allestire una vasca con le medesime necessità che rispecchi le condizioni chimico fisiche e che sia popolata da specie proveniente da quell’area geografica ,non meno importante risulta anche la parte vegetativa e cioè la flora che dovrà risultare anch’essa fedele alla zona da emulare.

Font foto:http://www.viaggioergosum.com/viaggiare-rio-delle-amazzoni-suggerimenti/

Per effettuare o realizzare un allestimento di un determinato biotopo bisogna studiarlo a fondo , analizzare le caratteristiche chimico fisiche ,necessità di flora e fauna nonchè la parte biologica per avere acque piu’ o meno pulite,acque poco mosse o viceversa , illuminazione non troppo intensa magari da schermare con delle piante galleggianti ,proprio per tutte queste informazioni ho pensato di stilare questa piccola guida facilitandone il lavoro.

Un allestimento amazzonico ,come lo dice la stessa parola deve rispecchiare l’habitat delle acque delle foreste amazzoniche del Sud America che si presentano molto scure per via della presenza massiccia di acidi umici e tannini dovuti alla presenza notevole di radici sommerse e foglie, quindi è facile intuire che l’allestimento deve vedere l’impiego di molte radici che pur dando riparo a molte specie di pesci timidi forniscono tannini per ambrare l’acqua in modo naturale,qualora si utilizzano dei legni privi di queste sostanze o che non ne contengono in notevoli quantità si possono impiegare pignette di ontano,foglie di catappa o infusi vari presenti in commercio in varietà e concentrazioni differenti.

Font foto: http://www.viaggioergosum.com/viaggiare-rio-delle-amazzoni-suggerimenti/

Per quanto riguarda i valori chimico fisici faremo riferimento a valori approssimativi in quanto essendo la zona molto vasta si avranno valori differenti a seconda della zona esaminata quindi :

  • temperatura dai 23 ai 26 °C
  • Ph in genere da 6 a 6,5 ma alcune specie particolari voglio acque più acide tra 5 e 5,5
  • Kh intorno a 2/3 e il Gh circa 4

Una volta deciso quale specie si vuole allevare si ricostruiscono le condizioni più favorevoli

Ovviamente in vasca ,a differenza che in natura si hanno notevoli difficoltà infatti l’effetto tampone (del Kh) in presenza di valori cosi’ bassi deve sempre essere sempre tenuto sotto controllo perché sbalzi di ph andranno sicuramente ad incidere sulla salute dei pesci e non solo. Eviteremo cosi’ diversi problemi che ci vedranno a volte prendere delle decisioni anche drastiche, mi riferisco a cure effettuate in vasca che debiliteranno la flora batterica del filtro compromettendone la parte biologica e quindi il suo equilibrio.

E’ inutile puntualizzare che qualsiasi tipo di inquinante deve essere tenuto lontano dalla vasca,  acque non molto mosse evitando quindi forti correnti e cercare di mantenere il classico rapporto no3/Po4 = 10/1 per una buona salute delle piante.

Per quanto riguarda l’allestimento bisogna fin da subito decidere e scegliere la fauna da allevare e in base a quello fare tutto il contorno cioè valori chimico/fisici dell’acqua ,allestimento e quant’altro possa far star bene i nostri amici pinnuti ,quindi allestire con molti nascondigli e zone meno illuminate per le specie timide in modo da potersi appartare e stare tranquilli , dedicare uno spazio al nuoto libero delle specie più abili o per le più ingombranti causa la particolare forma del proprio corpo. Nel dettaglio:

  • nell’allestimento i legni più utilizzati sono legni di torbiera, mopano ,castagno e ontano,
  • Per le pietre da utilizzare vanno tutte bene ma le dragon stone sono le più suggestive,
  • Per il fondo si consiglia un fondo fertile circa 7cm (per piante con apparato radicale imponente quali le echinodorus) e sopra 2 o 3cm di sabbia fine bianca . Bisogna fare particolare attenzione a non eccedere con la sabbia per evitare problemi di anossia e marciscenza delle radici delle piante ma qualora si voglia aumentare lo spessore della sabbia dotare il fondo di cavetto riscaldante sottosabbia e inserire lumache tipo le melotenia per smuovere continuamente il fondo.
  • Per le piante varie tipologie della famiglia delle echinodorus,eleocharis , la pianta più utilizzata è la Echinodorus bleheeri che con le sue foglie larghe oltre che da riparo ai pesci più timidi funge anche da supporto per eventuali deposizioni
  •  La fauna utilizzata ha una scelta veramente ampia e può andare dagli Apistogramma (cacatuoides,agassizi) ,Microgeophagus ramirezi , Hypessobrycon (serpae ,robertsi) , corydoras , Ancistrus ,Paracheirodon (Axelrodi , innesi) Pterophyllum scalare ,ovviamente scegliere anche in base alla dimensione della vasca e a cosa si vuole realizzare.

 

In conclusione voglio ricordare che emulare un biotopo non è cosa semplice, proprio per la sua complessità e equilibrio naturale che tra 5 vetri è difficile da mantenere , a questo punto spero che questa piccola e semplice guida sia utile a chi voglia provare ad allestire un biotopo amazzonico e che stimoli sempre ad uno studio e sforzo costante verso un miglioramento continuo.

 

 

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Guida all’allestimento Tanganica

 

Prima di addentrarci nelle linee guida per l’allestimento di un Tanganica,soffermiamoci sul capire le particolarità di questo biotopo scoprendone le origini in natura.Il Lago Tanganica, è uno dei “grandi laghi Africani“, il secondo in ordine di superficie dopo il Lago Vittoria; in queste acque vivono numerose specie di Ciclidi. Entrando nell’universo dei Ciclidi del lago Tanganica ci troviamo di fronte ad una delle comunità più complesse ed affascinanti che le acque dolci possano offrire. Nel corso dei millenni infatti questo lago immerso nella Rift Valley africana è stato ed è teatro di uno dei più evidenti risultati di come l’evoluzione possa dar luogo ad una moltitudine di singolari e complesse interazioni tra le varie specie presenti e di come la specializzazione abbia consentito ai Ciclidi che vi abitano di trarre il massimo vantaggio dall’ambiente circostante.

 

Il lago Tanganica rappresenta un habitat ideale per più di 300 specie di pesci della Famiglia dei Ciclidi che troviamo piu’ concentrata lungo le sote, molte delle specie sono fortemente apprezzate nell’acquariofilia amatoriale grazie alle loro livree e ai loro comportamenti sociali particolarmente evoluti. Tutti gli acquariofili possono dilettarsi a ricostruire nelle loro vasche uno spaccato del lago purché rispettino il più possibile le esigenze delle specie animali e vegetali ospitate. Tra i diversi ambienti del Tanganica vanno ricordati quello con coste rocciose e quello con fondale sabbioso tipico dei Ciclidi conchigliofili.
Ricostruire un biotopo vuol dire riprodurre le caratteristiche chimico fisiche di un ambiente in quanto, a loro volta, queste influiscono sulla fisiologia dei pesci ospitati,sicuramente non si puo’ emulare nella sua totalità ma l’impegno a fare bene e rispettare le specie deve stare davanti a tutto.Il paesaggio in natura vede coste rocciose o sponde sabbiose che raggiungono una profondità di 1500 metri.

Le rocce presenti sulle sponde proseguono sott’acqua e formano, grazie all’erosione, un labirinto di tane che sono il rifugio preferito dei vari pesci.Da notare una totale assenza di piante, sostituite da alghe verdi e diatomee, colonizzate da vari microrganismi (Hydre, minuscoli crostacei, ecc..).L’acqua è limpida, molto mossa e fortemente ossigenata, mentre il fondo è costituito da blocchi di roccia, ciottoli e zone ghiaiose.La temperatura dell’acqua oscilla tra i 24° e i 28° in superficie, PH 8.6/9.5, durezza totale tra 7 e 11 e la durezza carbonatica tra 16 e 19, conduttività circa 600 microsiemens.
Tra le poche piante presenti in questo ambiente, oltre le alghe, ricordiamo Ceratophyllum demersum, Vallisneria spiralis.
Per realizzare questo habitat si consigliano vasche con capacità di almeno 180 litri. Sarà necessario un potente sistema di filtraggio esterno e le specie da inserire verranno scelte molto accuratamente, in riferimento alle loro abitudini, gregarie o meno, alle loro necessità fisiologiche. Non dimentichiamo che i Ciclidi generalmente sporcano molto l’acqua anche a causa delle loro dimensioni.

 

Fondo:

Sabbia vagliata
Sabbia vagliata di fiume reperibile in negozi dove vendono materiale edile, questa sabbia dovrà avere una granulometria 1-3m m poiché la sabbia sarà continuamente smossa, spostata a piacimento dalla fauna che inseriremo e dovrà quindi essere fine per evitare di ferire i pesci.

Tuttavia la sabbia edile dovrà essere lavata molto accuratamente a causa del pulviscolo presente, il procedimento è molto semplice:
In un secchio inseriamo una piccola quantita di sabbia e faremo circolare l’acqua fino a che non tracima dal contenitore continuando a smuovere la sabbia.
All’inizio l’acqua sarà torbida e man mano che il pulviscolo uscirà dal secchio sarà sempre più cristallina e questo sarà il momento di fermarci e ricominciare con un’altra quantita di sabbia.
La sabbia una volta lavata per bene è meglio lasciarla asciugare in modo da distribuirla tra le rocce più agevolmente.

 

 

Rocce:

 

 

 

Le Rocce sono fondamentali in questo biotopo poiché se andremo ad inserire pesci rocciofili costuiranno la loro tana.
Generalmente vanno bene tutte, comprese quelle calcaree per via delle durezze altissime presenti nel lago, tuttavia sono sconsigliate le rocce contenenti metalli e quelle troppo spigolose o appuntite perché potrebbero ferire i pesci.

Per creare una rocciata naturale dovremmo cercare rocce grandi e tutte dello stesso colore che incastonandole tra loro dovranno creare anfratti e tane dove i pesci potranno trovare rifugio da eventuali con specifici dominanti o per creare la loro “casa”.

 

 

 

 

 

 

Pesci:

La parte dedicata alla Fauna come descritto sopra va scelta molto accuratamente tenendo conto della dimensione della vasca,di come è allestita e sopratutto dal carattere del pesce ,ed è per questo che vogliamo elencare qualche specie per dare una idea di cosa inserire,

Per vasche con profondità inferiore o uguale a 35cm possiamo inserire dei conchigliofili ,per esempio:
Lamprologus similis , Lamprologus multifasciatus , Lamprologus meleagris , Lamprologus occelatus , Lamprologus brevis

Per vasche 100x40cm possiamo inserire le specie conchigliofile sopra descritte e specie rocciofile,per esempio:
Julidocromis transcriptus , Altolamprologus sumbu , Julidocromis marlieri , Monospecifico cylindricus , Monospecifico leleupi

Per vasche 150×40/50 possiamo inserire conchiglioli e rocciofili di seguito descritti e anche :
Altolamprologus compressiceps , Altolamprologus calvus , Cypricromis , Altolamprologus brichardi , Julidocromis regani , Cyathopharynx foai , caudopinctarus

 

 

Piante:

 

 

Le piante in questo biotopo sono sconsigliate perché l’elevate durezze, la scarsa illuminazione e l’indole di scavare da parte degli inquilini.

Ad ogni modo si possono inserire:
Vallisneria, Microsorum e Anubias.

 

 

 

 

 

Gusci:

I gusci di lumaca vuoti saranno indispensabili se si vogliono ospitare ciclidi denominati conchigliofili dove all’interno di essa troveranno rifugio, deporranno le uova, costruiranno la propria casa .

Come gusci originari del tanganica ci sono i neothama tanganyicense purtroppo non sono facili da trovare ma possiamo optare per gusci vuoti delle lumache nostrane.
Prima dell’inserimento in vasca ,che è consigliabile fare intorno alla terza settimana per evitare che la cavità si riempia di batteri o altro, dovranno essere opportunamente late e bollite.

 

 

 

 

Luce:


E’ sicuramente l’aspetto più importante ed interessante da curare e da ricercare poiché l’illuminazione dovrà essere poca per poter apprezzare le migliori livree dei nostri pinnuti.
Ovviamente in presenza delle piante elencate poco fa si consiglia un’illuminazione circa di 0,3-0,5W/litro con luce a 6500k per stimolare la loro crescita.

Se si opta per un ambiente senza piante si consiglia di sperimentare varie soluzioni che possono essere anche l’utilizzo di strip led a 6500k opportunamente oscurate per ricreare un ambiente molto ombreggiato.

Si può anche provare qualche punto luce di colore blu per ricercare la copertura algare che a molti piace, in questo caso qualche led a 10000K ed acqua ricca di fosfati aiuteranno a localizzare in determinati punti le alghe.
In generale l’illuminazione che sia a 6500K pura o abbinata ad una da 10000K dovrà comunque essere molto bassa.

 

 

Valori acqua:

 

 

L’aspetto che più caratterizza questo lago è proprio l’acqua, che risulta avere delle durezze molto alte, per questo abbiamo consigliato sabbia di fiume e rocce calcaree che aiuteranno ad elevare le durezze della nostra vasca.

In generale dovremo cercare di mantenere questi valori:
ph 8-9
GH 11-15
KH 8-20
Temperatura: 25-27°C

 

 

 

 

 

Filtraggio:

 

 

Il filtro che andremo a scegliere sarà un filtro sovradimensionato caricato con materiale biologico e meccanico nella misura di:
80% Biologico
20% Meccanico.

Inutile precisare che il filtro deve avere una portata circa 4-5 volte il litraggio netto della vasca.

 

 

 

 

 

 

 

Per allestire:


Posizioneremo un tappetino fitness o polistirolo ad alta densità sulla base della vasca, questo salvaguarderà la base in vetro dal peso delle rocce, cominciamo a predisporre la rocciata che dovrà essere studiata nei minimi dettagli in base alla fauna che andremo ad inserire.
Prima di inserire la rocciata in vasca consigliamo di fare delle prove su di un cartone pretagliato con le misure della vasca, andremo a posizionare le rocce in modo che la struttura sia ben stabile.
Dopo aver posizionato le rocce sopra alla protezione che avremo deciso iniziamo ad inserire la sabbia che accuratamente cercheremo di metterla anche tra le rocce in modo da dare maggior stabilità alla rocciata, consigliamo dopo il lavaggio della sabbia di lasciarla asciugare in modo da rendere più pratico l’inserimento tra le rocce.
Finito il layout della vasca (con eventuali piante) iniziamo ad inserire l’acqua aiutandoci con un tappo largo o qualsiasi cosa che eviti di inserire acqua direttamente sulla sabbia per evitare di creare crateri sul fondo

 

 

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Amatitlania nigrofasciata

L’habitat dei laghi centroamericani: Amatitlania nigrofasciata

L’habitat dei laghi centroamericani può offrirci molti spunti nel nostro hobby, basti pensare alla grande varietà di Ciclidi che popolano queste acque, pesci dai colori stupendi e che possiamo allevare anche nella comune acqua di rubinetto, vista la predominanza di rocce calcaree presenti in questo ambiente.

Una delle maggiori ambizioni che si possono avere nel nostro hobby è la realizzazione di un acquario-biotopo, o un acquario che si avvicini molto alle caratteristiche di un determinato habitat presente in natura; credo che sia una grande soddisfazione riuscire a portare a casa nostra un angolo di natura, anche se ottenere un risultato che rispecchi fedelmente un’area sommersa ben delineata è qualcosa che difficilmente si può realizzare.
Allestire un acquario-biotopo, o una vasca tematica è sia un’esperienza molto stimolante, ma anche una cosa difficile da ottenere, vista soprattutto la grande complessità che esiste in ogni ambiente acquatico. Bisogna innanzitutto studiare attentamente i dettagli che caratterizzano quel determinato habitat, partendo dai parametri chimici dell’acqua come pH, durezza, conducibilità, temperatura, a come è composto il layout di quell’ansa di fiume che vogliamo ricreare nel nostro acquario, fino a soffermarci sulla fauna e la flora presente in quell’ambiente, tenendo presente che lo spazio a nostra disposizione è molto limitato e dunque dobbiamo valutare attentamente la compatibilità fra i pesci che andremo a scegliere.

Biotopo Sud America delta Rio Orinoco

l’allestimento di un aquario biotopo e sicuramente uno degli allestimenti piu impegnativi da realizzare, infatti per ricreare le condizioni ambientali e chimiche dell’acqua richiede uno studio ed una ricerca approfondita, senza parlare poi del fatto che si cerchera’ di ricreare un tratto di affluente, quindi si dovranno usare piante che provengono dai posti di origine e popolazione ittica sempre della zona prescelta . La fase che precede l’allestimento e’ lo studio del biotopo che andremo a scegliere.

Biotopi asiatici

 

I biotopi asiatici si differenziano tra : risaie-torrenti

Risaie indonesiane

Le risaie dell’Arcipelago indonesiano, dove l’umidità e le costanti pioggie creano per l’acquariofilo un vero e propio paradiso naturale.Con le sue vaste risaie di acque stagnanti piene di pesci e piante, dove i valori chimici dell’acqua.