Schiuditoio per cisti di artemia

Schiuditoio per cisti di artemia ritengo sia indispensabile per far schiudere al meglio le cisti di artemia cercando di sfruttare al massimo e nel migliore dei modi questo alimento eccezionale da somministrare nelle prime ore di schiusa,dopo spiegherò il motivo.

Dopo aver comprato in negozio le cisti di artemia ho pensato che costruire uno schiuditoio non doveva rivelarsi una operazione complicata e quindi mi son voluto cimentare e vi  spiegherò semplicemente cosa ho fatto.

Innanzitutto ci tengo a dire che i naupli di artemia sono un alimento molto nutritivo nelle prime ore di schiusa infatti sono un concentrato di grassi e amminoacidi molto importanti nella prima fase di crescita degli avannotti , dopodicchè piu’ passa il tempo più perdono queste caratteristiche .

Elenco materiali:

  • Campana vuota che conteneva dei cd ,meglio quella da 50cd
  • Un barattolino bianco (io ho utilizzato uno per uso alimentare delle caramelline Benegum)
  • Colla a caldo (CHE NON SARÀ MAI A CONTATTO CON L’ACQUA)
  • Un taglierino
  • Rotolo di nastro isolante largo di colore nero oppure della pellicola adesiva che si usa per rivestire i ripiani

 

Innanzitutto lavare bene la campana sotto l’acqua di rubinetto e rimuovere il supporto dove alloggiano i cd, facendo un foro per quanto è il diametro del collo del barattolino che si va ad inserire (non buttate il supporto dei cd rimosso, perché servirà dopo).

Prese tali misure, prendete il barattolino e tagliate la parte sottostante in modo che sia aperto da entrambi i lati e che rimanga distante circa 2 cm dal fondo della campana (se ci accorgeremo che serve più corta potremo accorciarla sempre in un secondo momento).

Schiuditoio per cisti di artemia Schiuditoio per cisti di artemia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo punto, con la colla a caldo, potete incollare il barattolino nel foro praticato precedentemente.

Schiuditoio per cisti di artemia

Nel frattempo potete iniziare a rivestire la parte esterna del coperchio della campana facendo alcuni giri di nastro isolante nero o con la pellicola citata prima. Terminata questa operazione ritornate all’altra parte che sarà incollata.

Schiuditoio per cisti di artemia

Ripulire l’asticella del supporto dei Cd da plastica residua ed effettuate un piccolo taglio dov’è chiusa, in modo da formare una cannuccia! A questo punto praticate un piccolo foro sulla base della campana, come avete fatto con quello per il barattolo, ed inserite questa “cannuccia”; saldate le due parti con la colla a caldo

Schiuditoio per cisti di artemiaSchiuditoio per cisti di artemia
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa cannuccia ci permette di creare uno sfiato per evitare notevole pressione all’interno della campana e l’inevitabile fuoriuscita d’acqua visto l’impiego di un areatore (che vedremo dopo) in un contenitore chiuso

A questo punto prendete il coperchio del barattolo e praticate un foro da dove far passare il tubicino dell’areatore (chi vuole può utilizzare anche una pietra porosa all’estremità del tubicino).

Schiuditoio per cisti di artemia

Inserito il tubo, avvitate questo coperchio, avvitate l’altra parte che avete rivestito ed il gioco è fatto

Schiuditoio per cisti di artemia

Avrete ottenuto uno schiuditoio per uova di artemia ad un costo irrisorio , se poi avete tutto in casa, il costo sarà addirittura pari a zero.

Spero questa guida sia stata di vostro gradimento .

Se volete potete ampliare l’argomento con “Separa naupli di artemia”

 

Guida impaginata da Marco Ferrara e si ringrazia Ettore Gerace per la collaborazione

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

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pesce da non comprare

Pesci da non comprare

pesce da non comprarePesci da non comprare  , questa frase raggruppa una molteplicità di aspetti che adesso uno alla volta andremo ad analizzare.

La domanda che ci assilla più di ogni altra quando allestiamo un acquario è quella di quale fauna inserire perché è ciò che detta il vero e proprio allestimento in modo da realizzare eventuali nascondigli , zone dedicate al nuoto , inserire piante adatte e quali , determinati tipi di fondo e soprattutto i valori chimici dell’acqua .

Purtroppo il più delle volte si definisce un allestimento per allevare una tipologia di fauna ma poi quando si osservano i pesci dal negoziante si è attratti da qualche varietà molto colorata , buffa , bella da vedere nel nuoto e vivacità che viene inserita senza neanche conoscere le effettive necessità oppure si da retta a consigli a volte errati e di parte.

Con questa mia ultima affermazione non voglio puntare il dito verso nessuno ,che magari ha una grande esperienza e professionalità ma che alcune informazioni importanti soprattutto sulle dimensioni raggiunte da alcune specie vengono spesso omesse per ovvi motivi.

Ovviamente questa mia lista dei Pesci da non comprare non si riferisce al fatto che non devono essere assolutamente allevati perchè se si è in grado di potergli dare le condizioni ottimali di cui hanno bisogno si è sempre liberi di farlo perché in caso contrario saranno più i problemi che le soddisfazioni. Per esempio:

  1. Morte precoce per via di malattie molto conosciute quali il nanismo
  2. Morte per aggressività spiccata da parte di inquilini non compatibili
  3. Morte per malattie causate da stress

Quello che bisogna stare attenti quando si compra un pesce è cercare di documentarsi sulla provenienza , valori chimici di allevamento , temperature a cui deve essere allevato , inquilini da affiancare o che si hanno già in vasca e soprattutto le dimensioni che raggiungono , tutte queste informazioni possono essere facilmente reperite nelle schede che molti siti mettono a diposizione dell’utenza.

In questo articolo di seguito elencheremo delle specie sconsigliate da allevare in acquario spiegandone anche il motivo :

  • Gyrinocheilus aymonieri Il mangia alghe cinese per eccellenza purtroppo come si può leggere nella scheda è un pesce che da adulto ama rosicchiare la cute dei pesci e nel caso di pesci non molto veloci e goffi nei movimenti come per esempio gli scalari può causare delle ferite a volte mortali
  • Crossocheilus oblongus il classico mangia alghe siamese , un pesce da evitare per la spiccata aggressività che sviluppa in età adulta
  • Pesce rosso diciamo che è il pesce più diffuso tra i piccoli neofiti che magari inseriscono in bocce o spazi ristretti, nulla di più sbagliato in quanto crescono anche oltre i 40cm ,essendo pesci di acqua fredda meglio lasciare che si allevino in laghetti o spazi più ampi
  • Chromobotia macracanthus conosciuto semplicemente come Botia o mangia lumache , diventa grande oltre i 50cm e anche la sua longevità oltre i 50 anni lo posizionano nella categoria che è meglio non allevare come anche il fatto che tutti gli esemplari sono di cattura e in natura stanno iniziando a scarseggiare.
  • Plecostomus sono dei pesci di indole molto pacifica che passano il tempo a brucare le alghe ma hanno bisogno di vasche veramente grandi perché raggiungono circa 50cm di lunghezza
  • Pangassius conosciuto come lo squaletto per via della somiglianza del nuoto a quello dello squalo ,questa specie può vivere fino a 20 anni e arrivare ad una lunghezza che supera il metro e mezzo
  • Arowana specie bellissima ma arriva a dimensioni che sfiorano il metro di lunghezza ,inoltre qualora possiate allevarlo chiedete al vostro negoziante perché molte specie di  Arowana sono protette e devono accompagnate dal certificato CITES e l’esemplare deve essere microcippato
  • Piranha pesci molto particolari quanto affascinanti ma devono essere allevati in vasche grandi per cercare di tenere calma la loro aggressività che risulta essere più marcata in vasche piccole e con pochi esemplari
  • Epalzeorhynchos bicolor  Pesce di indiscussa bellezza infatti con il corpo nero e la coda rossa attrae molti neofiti acquariofili però è una specie che ha bisogno di grandi spazi,molto longevo circa 20 anni e da adulto molto aggressivo raggiungendo i 20cm di lunghezza.
  • Astronotus ocellatus pesce molto affascinante per la sua maestosità ma che presenta alcuni problemi quali la bocca enorme e che diventando veramente grande oltre i 40cm riesce ad inghiottire veramente di tutto
  • Puntius Denisonii pesce bellissimo che raggiunge i 15cm ma non bisogna comprare perché è a rischio estinsione in quanto sono tutti pesci di cattura

 

Ho cercato di raggruppare le specie più comuni dei Pesci da non comprare che si allevano e si vedono più spesso inserite in acquario erratamente , nella lista sopra ho omesso per ovvi motivi tutte le specie appartenenti ad un biotopo salmastro che non possono essere inserite in un acquario di acqua dolce.

Teniamo anche lontano dalle nostre vasche tutti gli ibridi prodotti in laboratorio e tutti quei pesci che vengono colorati artificialmente in quanto risultano con chiazze, strisce o zone demarcate del proprio corpo colorate con colori fluorescenti.

https://www.glofish.com/
Font : https://www.glofish.com/

Ultimamente sono stati fatti degli studi e sono state realizzate delle specie modificando il DNA inserendo nello stesso parti di DNA di meduse che presentano fluorescenze e si è riusciti cosi’ ad avere dei pesciolini con colorazioni veramente molto accese e appariscenti estese su tutta la cute cosa che in natura non esiste.

Queste creature sono chiamate GloFish,le relative riproduzioni danno luogo a avanotti già colorati , più resistenti ma che hanno bisogno di determinate accuratezze tipo mangimi per mantenere accese le colorazioni nonchè attenzioni alle riproduzioni mirate a esemplari con uguali colorazioni, ricordo che in natura questi esemplari non esistono.

Solo boicottando la vendita si riuscirà ad evitare questi orribili scempi.

Concludendo ci tengo a ribadire che acquariofili.com è contro qualsiasi manipolazione genetica che non sia per il miglioramento dello stato di vita o salute della specie , per l’allevamento di specie in bocce o spazi ristretti e per una incompatibilità in allevamento per valori o inquilini.

Spesso nel nostro gruppo facebook si chiedono consigli e pareri su specie inserite in vasca che risultano non compatibili ma difficilmente si ripara ai problemi secondo i consigli dati ,questo perché non si ha piena consapevolezza di cosa significhi allevare una specie in modo corretto ,rispettoso e responsabile.

La lista dei Pesci da non comprare sarà sempre in continuo aggiornamento e chiunque voglia può aggiungere notizie , info riguardante le specie vietate contattando lo staff di acquariofili che provvederà ad analizzare e inserire l’aggiornamento.

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

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Hiphessobricon megalopterus

Hyphessobrycon megalopterus

Nome scientifico: Hyphessobrycon megalopterus

Nome comune: Tetra fantasma nero

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: pH da 6-7 e la durezza da 6 -12°dGH – Temperatura 23-25 °C

Dimensioni: fino a 4,5 cm.

Allevamento e caratteristiche Hyphessobrycon megalopterus è un pesce che si presenta con la classica forma dei caracidi e quindi a forma di rombo con la pinna anale a dorsale abbastanza sviluppata sopratutto nei maschi il corpo è di un grigiastro riflettente spezzato da una macchia verticale scura in genere nera.
E’ un abile nuotatore e preferisce delle vasche molto piantumate ma con molto spazio per il nuoto,può essere allevato in vasche di comunita’ in quanto molto pacifico da allevare in branco per una pacifica convivenza di almeno 6/8 esemplari.

Riproduzione Gli esemplari adulti si accoppiano molto facilmente in vasca,infatti la femmina depone le uova in prossimita’ di piante con il maschio che si occupa di fecondarle meticolosamente dopodicchè le uova verranno abbandonate al proprio destino,dopo la deposizione è consigliato separare i genitori dalla prole .

Alimentazione Prevalentemente onnivori ma accetta facilmente i piu’ svariati tipi di mangimi in commercio,dal granulare alle scaglie.

Litraggio : almeno 100 litri , per comunità litraggio superiore

Convivenza: Ciprinidi e caracidi di taglia simile

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Gyrinochelius amonyeri

Gyrinocheilus aymonieri

Nome scientifico: Gyrinocheilus aymonieri

Nome comune: Pesce mangialghe

Famiglia: Gyrinocheilidae

Luogo di provenienza: Asia

Valori ottimali di allevamento: temp. da 24° a 28° Ph:6,5-8 acque da medio tenere a dure

Allevamento e caratteristiche: Caratterizzato da un corpo allungato di colore grigio/bruno con il ventre bianco, presenta sulla bocca una ventosa con la quale si attacca agli arredi per spiluccare le alghe delle quali ne va ghiottissimo.

In natura predilige zone di fiume con altissima corrente e utilizza la sua ventosa per ancorarsi e non farsi trasportare.

La respirazione è resa possibile grazie a delle fessure poco sopra il muso dalle quali aspira l’acqua che inviata alle cavita’ branchiali ne favorisce lo scambio gassoso e quindi la respirazione.

Erroneamente è definito e riconosciuto come pesce pulitore ma come ben sappiamo non esistono dei pesci pulitori  ma bensi’ alghivori.

Gli alghivori raschiano gli oggetti dalle fastidiosissime alghette nutrendosene.

Il più delle volte in acquario non è presente un quantitativo di alghe sufficenti alla loro nutrizione.

Nei casi che si alleva in gruppi bisogna integrare la loro alimentazione con verdure quali zucchine,spinaci ecc.

E’ un pesce molto tranquillo da piccolo infatti è adattissimo agli acquari di comunita’ ma non alle piccole vasche per via delle sue notevoli dimensioni che raggiunge da adulto circa 30cm.

Una volta cresciuto la sua territorialità si presenta sempre in forma piu’ aggressiva infatti con la sua bocca si attacca anche alla cute dei pesci rosicchiandone il muco e danneggiando la loro pelle assoggettandoli a stress e malattie.

E’ un pesce molto longevo infatti può arrivare fino a 15 anni.

Deve essere allevato in gruppo di almeno 4 esemplari e spesso viene commercializzato senza dare nessuna informazione riguardo la sua indole che da adulto varia e le dimensioni che raggiunge ,due caratteristiche che lo rendono di difficile collocazione.

Riproduzione: Per quanto riguarda la riproduzione in cattività non si hanno testimonianze valide e certe.

Viene riprodotto in aziende specializzate tramite la somministrazione ormonale.

Appartiene alla famiglia degli ovipari

Alimentazione: alghivoro,integrare con verdure leggermente sbollentate,accetta anche rimasugli di secco che si deposita sul fondo

Note: Da allevare in vasche di almeno 150cm di larghezza

Convivenza: I Gyrinocheilus aymonieri possono dimostrare segni di aggressività spiccata verso pesci simili cioè somiglianti per struttura e caratteristica ma vanno molto d’accordo in acquari di comunità.

Ppreferire per la convivenza caracidi e ciprinidi.

Si ringrazia Fabio Maifer per averci dato la possibilita’ dell’utilizzo della foto di un suo inquilino

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 10%

Corydoras black venezuela

Nome scientifico: Corydoras black venezuela

Nome comune: Corydoras nero

Famiglia: Callichthyidae

Luogo di provenienza: Sud America (Venezuela)

Valori ottimali di allevamento:  pH da 6,5-7,5  durezza da 6 -20°dGH – Temperatura 22-26 °C

Dimensioni: fino a 6 cm.

Allevamento e caratteristiche: E’ un bellissimo pesce da fondo che si presenta con una colorazione scura brunastra quasi nera.

Alcuni esemplari presentano una macchia olivastra sulla parte esterna del dorso e sulla testa testa una zona ovale leggermente più chiara del corpo.

Come tutti i corydoras sono dotati di barbigli per rovistare il fondo e la parte bassa del corpo presenta una colorazione legermente più scura.

È un instacabile ricercatore di cibo infatti setaccia il fondo senza danneggiare la flora acquatica.

Predilige fondali sabbiosi o ghiaiosi di piccola granulometria, sarebbe opportuno allevarne almeno 6 esemplari , accorgimento che permette tra l’altro di vederli più facilmente in quanto individui isolati tendono ad appartarsi durante il giorno.

Corrono molto avanti e indietro e sono compatibili con molte specie di altri pesci sudamericani.

Il maschio ha la pinna dorsale più sviluppata ed appuntita rispetto alla femmina e si presenta più snello.

Le femmine hanno il ventre più gonfio rispetto al maschio per via della presenza della sacca ovarica.

Riproduzione : Classica di tutti i cory,si assiste ad una corte spietata fino a quando assumono la classica piosizione a T rovesciata ,la femmina deporrà le uova in giro per la vasca.

Ad ogni modo in acquario non si ha nessuna documentazione in merito a riproduzioni andate a buon fine in quanto questa specie è molto delicata e molte volte gli esemplari muoiono senza un motivo apparente.

Alimentazione: Si cibano di materiale in decomposizione adagiato sul fondo ,gradiscono anche insetti, vermetti, vermi, piccoli crostacei, invertebrati (drosofile, tubifex, enchitrei, artemie, dafnie, e larve di zanzara,) che ne accentuano la colorazione , accettano ben volentieri anche scaglie e pasticche da fondo senza problemi.

Convivenza: Scalari , cardinali , ancistrus

Note: Si consiglia di allevarlo in vasche di almeno 100 litri per acquari di comunità litraggi superiori

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 10%