Lymnaea Stagnalis

Lymnaea Stagnalis

Nome scientifico: Lymnaea Stagnalis

Nome comune: Lumaca di stagno

Famiglia:  Lymnaeidae

 

Caratteristiche: Questo bellissimo gasteropode in natura vive in acque stagnanti ricche di vegetazione ed è presente in quasi tutta Europa, Italia compresa. E’ polmonato e predilige acque fresche anche se tollera temperature che oscillano dallo 0° ai 26° C. Ha una conchiglia destrorsa appuntita e a seconda della specie di appartenenza (se ne sono individuate circa 8) le sue antenne possono essere tozze a forma di triangolo.  Può raggiungere i 7cm di grandezza. Per non danneggiare irreparabilmente il suo guscio è sconsigliato inserirle in acque acide con ph inferiore a 7.

Riproduzione: sono lumache ermafrodite ma necessitano la presenza di almeno due esemplari per produrre uova fecondate e possono deporre uova gelatinose e trasparenti non solo sulle piante ma anche sugli oggetti presenti nell’acquario purché coperti d’acqua

Alimentazione: La Lymnaea Stagnalis si nutre di avanzi di cibo, alghe, verdure sbollentate, spirulina, insetti  e animali acquatici morti. Come per tutte le lumache dotate di guscio è consigliato integrare la sua alimentazione con calcio (osso di seppia sbriciolato, blocchetti di calcio, verdura varia .

Note: La Lymnaea Stagnalis viene particolarmente utilizzata in esperiementi di laboratorio in quanto ha un sistema nervoso molto sviluppato e viene ritenuta molto intelligente

Adattabilità in acquario
Difficoltà di allevamento
Riproduzione in acquario

Trappola per planarie

Costruire una trappola per planarie risulta essere il piu’ delle volte una buona risoluzione visto che a volte in vasche con assenza di pesci la loro presenza risulta fastidiosa alla vista e non solo.

Le planarie non sono altro che dei piccoli invertebrati appartenenti alla famiglia dei Planariidae genere Planaria .
Si presenta come un piccolo verme dal corpo allungato con alla sua estremità due piccoli puntini neri simili a due piccolissimi occhi,in realtà sono due piccoli organi sensoriali primitivi che rilevano sostanze tossiche e sono chiamati ocelli. Le planarie hanno un corpo allungato e popolano fondi sabbiosi e melmosi.

Marisa cornuarietis

Marisa cornuarietis

Nome scientifico: Marisa Cornuarietis

Famiglia: Ampullaridae

 

Caratteristiche : E’ originaria dell’America centrale e meridionale. In natura vivono in paludi, stagni e laghi, preferendo acque stagnanti poco profonde e ricche di vegetazione. Riescono a sopravvivere anche in acque salmastre ma non sono in grado di riprodursi. La sua conchiglia si presenta di colore giallo scuro/bruno con strisce spiraliformi (da 3 a 6) di colore marrone/nero (esiste anche una mutazione completamente gialla che non presenta strisce). Può raggiungere  fino a 5 cm di grandezza .  Il colore del corpo varia dal giallo al grigio. L’ opercolo è sottile ed essendo di dimensioni inferiori all’apertura della conchiglia, può essere ritirato al suo interno. La durata media di vita in acquario si aggira sui 4/5 anni. Le difficoltà di allevamento sono basse e i valori consigliati sono:
– Ph 6.8/8
– Temperature: 22° C 25°C (non sopravvive sotto i 12° e non sopporta alte temperature).

Riproduzione: Hanno sessi differenti e depongono uova avvolte in un ammasso gelatinoso in acqua sulla vegetazione.

Alimentazione: La Marisa cornuarietis non è adatta in acquari piantumati.

è onnivora, si nutre sia di alghe sia di piante acquatiche, pesci morti uova e altre lumache

E’ importante sapere che dal 2013 è in vigore una direttiva europea che vieta l’importazione e diffusione del genere pomacea (senza distinzione fra le specie) nei paesi dell’Unione. Si invita a tutti i lettori di non rilasciare ampullarie in natura visto l’impatto ambientale che ne potrebbe scaturire.

 

Adattabilità in acquario
Difficoltà di allevamento
Riproduzione in acquario

Twinstar nano

Twinstar nano un’attrezzatura tecnica che sta trovando largo utilizzo in acquariofilia ma prima di spiegare di cosa si tratta volevo fare una piccola premessa e cioè che quanto segue è frutto di esperienza personale mirata a spiegare e illustrare quanto si può ottenere con il suo utilizzo.

Parassiti della pelle

Parassiti della pelle è il modo piu’ comune per raggruppare i protozoi che generalmente colpiscono i nostri pesci,il più conosciuto è quello che scaturisce l’ictyofiriasi e cioè il “Ichthyophthirius multifiliis” , a seguire “Trichodina” , “Costia” e “Chilodonella” , questi ultimi tre è praticamente impossibile distinguerli ad occhio nudo vista la grande somiglianza quindi solo un attento esami microscopico potrà stabilirne con certezza la tipologia di parassita.