Caridina japonica

Caridina japonica

Nome scientifico: Caridina japonica

Nome comune: japonica o gambero di vetro

Famiglia: Atyidae

Caratteristiche Questo carapace per lo piu’ trasparente presenta lungo i fianchi dei puntini rossi disposto su tre file parallele.

La dimensione di questo gambero è di circa 5 cm se nutrito solo di alghe invece se viene somministrata una alimentazione molto vasta arriva fino a 6cm.

Per riconoscere il maschio dalla femmina della Caridina japonica basta osservarli bene:

  • la femmina risulta più grande e tozza
  • il maschio presenta dei puntini ben allineati sui fianchi del corpo.

Devono essere allevati in vasche ricche di vegetazione e nascondigli in quanto amano nascondersi soprattutto se allevati in pochi esemplari,

sono molto pacifici e la convivenza con altre specie risulta ottima.

Per il suo allevamento la temp. ideale è dai 10 ai 24 °C pur sopportando fino a 28°C , PH da 5 a 7 , KH 2 , GH 4. Una cosa importante è quella di non abusare con le fertilizzazione causa la presenza di piante in quanto risultano molto sensibili.

Riproduzione Le uova sono tenute in sacchetti dietro la nuca e nel momento della muta vengono trasportate al di sotto dell’addome e dopo 30 giorni(se fecondate)si schiudono.

Alimentazione in vasca le japoniche si cibano di tutto dal mangime che somministriamo ai pesci alle alghe che nascono spontanee infatti le cardine si sono diffuse sul mercato non per il loro aspetto ma per la loro efficacia sul debellare le alghe.Come tutti gli animali alghivori, la caridina ha il bisogno di mangiare in continuazione e la vedremo assidua nel suo compito di mangia-alghe anche di notte.

neoCaridina cf. breviata Hummel

NeoCaridina cf. breviata Hummel

Nome scientifico: NeoCaridina cf. breviata Hummel

Famiglia: Atyidae

Nome comune: bumblebee

Biotopo: Asiatico

Caratteristiche: NeoCaridina cf. breviata Hummel è detta anche zebrata a causa della sua livrea a righe marroni e bianche o arancioni e bianche,

raggiunge una dimensione massima di 3 cm

allevare a temperatura dai 18 ai 28 gradi , l’acqua va benissimo acqua di rubinetto lasciata a decantare x 24 ore ,

Per l’alimentazione pasticche vegetali da fondo , alimenti specifici x gamberi , tetramin in granuli , la zucchina (se possibile priva di semi), carota, zucca, peperone rosso, il tutto naturalmente ben lavato e sbollentato

La riproduzione è mensile e durante la riproduzione le femmine si riconoscono dalla presenza delle uova marroni che cambiano di colore al momento della schiusa.

La temperatura per la riproduzione è di 23 gradi.

Le femmine si riconoscono dai maschi x le loro dimensioni come tutte le neocaridine i piccoli nascono già formati( uguali ai genitori ma in miniatura ) e si cibano degli stessi alimenti dei genitori e non anno bisogno di nessuna particolare attenzione.

Per consultare il biotopo di appartenenza e cioè asiatico clicca QUI

Halocaridina rubra

Halocaridina rubra

Nome scientifico: Halocaridina rubra

Nome comune: Opae ula

Famiglia: Atyidae

Genere: Halocaridina

Provenienza: Isole di Hawaii, Kahoolawe, Maui

Valori ottimali di allevamento : Temperatura 22/23°C , Ph 8/8,2

Caratteristiche : La Halocaridina rubra è un gamberetto molto particolare che stupisce non solo per la sua dimensione che è in grado di raggiungere massimo 1,5cm ma per la sua longevita’ (puo’ raggiungere anche i 10 anni)oltre che alla sua facilita’ di ambientamento alle condizioni piu’ avverse.

Il suo colore raggiunge un rosso intenso e nel suo habitat naturale vive in pozze generate da rocce vulcaniche che ne garantisce nascondigli per scappare ai predatori e sopratutto per l’atto riproduttivo che avviene rilasciando circa una ventina di uova che dopo 40 giorni si schiudono,le larve sono subito autosufficenti nel cibarsi infatti è consigliato in acquario una forte illuminazione per far nascita delle microalghe che sono di vitale importanza non solo per le larve ma anche per gli adulti.

Si adatta anche a acque salmastre e non richiede molto tempo alla loro cura.

Per la loro alimentazione pasticche dedicate agli invertebrati ma essendo dei detritivori si nutrono di tutto quello che trovano sul fondo passando moltissimo tempo della giornata a spiluccare alghe o arredi. A questo scopo allestire con tanti muschi diventa di importanza vitale.

 

Pomacea bridgesii

Some scientifico: Pomacea bridgesii

Famiglia: Ampullariadi

Sottofamiglia:Ampullarie

Caratteristiche: Comunemente conosciuta come ampullaria.E’ la specie in assoluto più bella della categoria.

Una delle caratteristiche più note di questa specie è che non è ermafrodita ma bensì ha sessi ben distinti (maschio e femmina).

Per riconoscere i due sessi basta osservare la presenza dell’apparato genitale del maschio,

che se presente si trova, osservando la conchiglia dalla parte dell’opercolo (opercolo, il disco marrone scuro che utilizzano per richiudersi dentro il guscio) sulla parte destra della conchiglia al di sopra del sifone.

per fare ciò basta tenere l’ampullaria in mano con la conchiglia rivolta verso il basso ed aspettare che si apra (molti consigliano di dare un leggero soffio).

Riproduzione: La Pomacea bridgesii si accoppia con una sorta di avvinghiamento.

Iil maschio inserisce il suo organo riproduttivo all’interno della conchiglia della femmina euna volta fecondata quest’ultima deposita le uova.

Si presentano a grappolo di colore rosso e lo fà al di fuori dell’acqua, per essere irraggiungibili ai predatori,

per questo si consiglia di tenere uno spazio sufficiente dal livello superiore dell’acqua al culmine della vasca,

dopo circa un 15-20 giorni con temperature almeno di 25° si cominciano a vedere le prime giovani lumachine che il più delle volte iniziano a nutrirsi del guscio da cui fuoriescono.

Questa specie è munita di un apparato respiratorio alquanto complesso infatti è dotata sia di quello branchiale che di quello polmonare. in natura le ampullarie durante il giorno amano vivere negli anfratti vegetativi, ma la notte possono anche uscire dall’acqua alla ricerca di cibo.

In acquario possiamo osservare il loro continuo movimento con situazioni che la portano ad avvicinarsi al pelo dell’acqua allungando il loro “sifone” (apparato legato al sistema respiratorio polmonare) per prendere aria dall’esterno. questo quando il loro apparato branchiale non riesce a dare sufficente ossigeno,

La loro vita e stimata all’incirca sui 4 anni ma il loro processo di crescita è molto influenzato dalla temperatura e dall’abbondanza di cibo in acquario.

Questa crescita accelerata abbrevia la loro vita.

In acquario svolgono una funzione molto utile in quanto sono continuamente in movimento tra steli di piante vetri e fondale mantenendo il vetro pulito ed il fondo abbastanza levigato (dico levigato perche quando passano loro è come quando passi un rastrello sulla sabbia).

Concludendo posso dire che sono degli esseri molto utili e piacevoli da guardare nelle loro manifestazioni di eleganza e curiosità.

Alimentazione: Essendo detritivore mangiano qualsiasi avanzo di cibo oltre ad essere delle fantastiche alghivore.

Integrare la loro alimentazione con verdure ,carote spinaci,e altre previa naturalmente bollitura per ammorbidirle.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 10%
Riproduzione in acquario 80%
Planorbarius var.rosa

Planorbarius var.rosa

Nome scientifico: Planorbarius var.rosa

Nome comune: Porpora d’acqua dolce

Famiglia: Planorbidae

Caratteristiche E’ una simpatica lumaca d’acqua dolce che vive in Italia ,tutta europa e in asia occidentale.E’ un gasteropode polmonato cioe’ dotato di polmoni e viene soprannominato guscio porporato per via del suo guscio assomigliante alla porpora. Adora vasche molto piantumate ed è resiste anche a lievi gradi di inquinamento acqua e scarsita’ di ossigeno. La sua grandezza e di 3/4cm con conchiglia rosa da qui il nome della sua varieta’,la sua colorazione è rosea grazie alla presenza di emoglobina,gli occhi sono posti ala base dei tentacoli che sono rossi e sottili. La sua vita media è di circa 3/4 anni.

Riproduzione Essendo ermafrodita ha tutti e due gli organi sessuali e la sua riproduzione avviene in primavera quando la temp in genere aumenta sopra i 15°C deponendo delle uova protette da una specie di placca resistente sotto delle foglie legno o sasso in modo che siano maggiormente protette. Si schiudono dopo circa 20 giorni ma cio’ dipende dalla temperatura.

Alimentazione E’ considerata una detritivora quindi tutto cio’ che è in piu’ lei lo mangia dalle scaglie di mangime per pesci alle alghe, adora le verdure sbollentate.

 

Per altre varietà di planorbarius clicca qui

Adattabilità in acquario
Difficoltà di allevamento
Riproduzione in acquario