Nome scientifico: Cryptocoryne beckettii
Genere: Cryptocoryne
Famiglia: Araceae
Luogo di provenienza:Sri Lanka
Dimensioni: altezza pianta 10-20cm – lunghezza fogliare 3-15cm – larghezza fogliare 1,5-4,0cm
Temperatura: 22 – 28 ° C
Ph: 6.5 – 7.5
Luce: Media bassa
Posizione: Centrale laterale
Crescita: Lenta
Difficoltà:Facile
Riproduzione Per stolone
Note: Come le altre Cryptocoryne, la Becketii appartiene alla grande famiglia delle Araceae.
È una pianta palustre proveniente dall’Asia, precisamente dallo Sri Lanka, habitat della maggior parte delle Cryptocoryne, anche se tracce della “Becketii” sono state rilevate persino in India.
Durante l’arco di decenni questa pianta ha subito diverse mutazioni, ed è per questo motivo che spesso viene confusa e venduta come altre Cryptocoryne.
Uno degli esempi più comuni è quello di confonderla con la Cryptocoryne Becketii “Petchii” che è, appunto, una variante di dimensione più piccola della pianta in questione.
Tipica la forma delle foglie che è lanceolata, praticamente dalla forma ellittica che si conclude a punta e/o con possibile leggera forma ondulata, dalla colorazione che varia da verde a marrone, in base all’intensità della luce. Questo fenomeno di sfumatura di colore si può verificare anche su una singola foglia.
A seconda della grandezza della vasca questa pianta, grazie alle sue dimensioni non esagerate che vanno dai 15 ai 20cm massimo, può assumere una postazione che varia tra centro vasca e laterale, a secondo del layout che si progetta in vasca.
Predilige un PH che va da 6.5 a 7.5, una durezza (GH) tra 7 e 12 ed una temperatura compresa tra i 22° e 28°C. In ogni caso riesce ad adattarsi ugualmente a varie durezze.
Non è assolutamente di difficile coltivazione e gestione, ha una crescita lenta e necessita di un’illuminazione medio-bassa.
La riproduzione della Cryptocoryne beckettii, come per le altre Cryptocoryne, avviene per stolone che, separato dalla pianta madre e ripiantato, genera un’altra pianta a se, pertanto predilige un terreno fertile per propagare con altre piantine.
Come già detto è una pianta palustre e se si lascia emergere può dar luce a particolari inflorescenze.
Naturalmente è scontato che, un’illuminazione maggiore, la presenza di un fondo fertile e l’erogazione di CO2 favoriscono ulteriormente una salutare e rapida crescita di questa pianta.
Per quanto riguarda la fertilizzazione, la somministrazione del K (potassio) è importante, come lo è quella del Fe (ferro), con la differenza che quest’ultimo va dosato con parsimonia poichè, una eccessiva somministrazione di questo elemento potrebbe nuocere alla pianta.
Anche questa specie di Cryptocoryne come le altre, è sensibile agli sbalzi di temperatura e ai cambiamenti dei valori chimici, per cui una volta immesse in una nuova vasca, o dopo aver fatto un importante cambio d’acqua, può verificarsi il fenomeno della “Peste delle Cryptocoryne”, che consiste nella marcescenza parziale o addirittura anche totale delle foglie.
In ogni caso non c’è da disperarsi per aver perso la pianta, senza rimuovere l’apparato radicale dal terreno e ripulendo quindi la vasca solo dalle foglie marce, dopo poco tempo vi accorgerete che saranno spuntate delle nuove foglioline che tenderanno ad adattarsi ai nuovi valori dell’acqua.