Cabomba caroliana

Cabomba caroliana

Nome scientifico: Cabomba caroliana

Famiglia: Cabombaceae

Luogo di provenienza: Sud America

Dimensioni: fino a 40cm

Acqua: durezza media

Temperatura: 22 – 28 °C

Ph:6,5 – 7,5

Luce: Alta

Crescita: Veloce

Difficoltà: Media

Posizione: Posteriore o Laterale

Caratteristiche: E’ una pianta a stelo lungo e per questo può essere psozionata nella parte posteriore della vasca per creare un bellissimo muro verde che magari può coprire della tecnica .

La Cabomba caroliana sotto luce intensa ha una crescita rapida soprattutto se in presenza di CO2 e una buona fertilizzazione liquida.

La sua lamina fogliare è particolare infatti è formata da tanti aghetti.

Si adatta a qualsiasi condizioni di acqua ma non per questo è consigliata ai neofiti infatti basta poco perchè vada in sofferenza arrivando anche a perderla.

Una sua sofferenza della Cabomba caroliana si nota immediatamente infatti nel giro di poco tempo tende ad ingiallire a perdere tutte le foglie ed ad allungare gli internodi.

La riproduzione avviene per talea , basta tagliare tra gli internodi e ripiantare l’apice che continuerà a crescere e dalla parte recisa si darà vita a nuove gemme e piantine autosufficienti.

Per la separazione delle nuove piantine bisogna attendere che la talea abbia una dimensione tale da poterla recidere e trapiantare.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Vista la sua elevata capacità di adattarsi alle condizioni di acqua più estreme e alla sua facilità di riproduzione è stata classificata nel lontano 2014 come “Pianta invasiva” dalla comunità europea quindi ne è stata condizionata sia l’importazione e la successiva vendita che la coltivazione   

 

Riproduzione Per talea.

Blyxa aubertii

Blyxa aubertii

Nome scientifico: Blyxa aubertii

Genere: Blyxa

Famiglia: Hydrocharitaceae

Struttura: Rosetta

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: altezza 15-40cm larghezza 10-25cm

Temperatura: 18-28 ° C

Luce: Medio alta

Ph: 5.5-7.5

Posizione: Laterale o Posteriore

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Note: La Blyxa aubertii è spesso confusa con la più piccola Blyxa japonica. Anche se queste piante sono piuttosto simili come requisiti di base, la Blyxa aubertii come crescita è molto più grande, e assume un colore rosso nelle foglie quando le condizioni sono ottimali.

Si sviluppa con delle foglie nastriformi di poco più di un cm di larghezza ma che possono arrivare anche a circa 80cm di lunghezza.

Predilige fondi soffici in modo da poter stolonare senza difficoltà , il fondo accoppiato ad un buon protocollo liquido , co2 e luce mediamente intensa favoriscono ad una crescita sana e rigogliosa. Sotto una buona luce tende a virare sul rosso ma rimane di un colore brunito.

Grazie alla sua grandezza può essere introdotta lateralmente o davanti agli arredi per poterli coprire.

Molto utilizzata dagli acquascaper sia per la grandezza che per la cromatografia delle foglie che spezzano bene con il classico colore verde.

La fioritura non avviene in periodi specifici e avviene fuori dall’acqua con dei fiori di un colore bianco o rassastro e sono singoli con la proprietà di autoimpollinarsi. Il fiore è caratteristico perchè formato da 3 petali.

La riproduzione della pianta può avvenire o per semi oppure , la più frequente in acquario si formeranno delle nuove rosette alla base autosufficenti che renderanno la pianta madre ancora più folta e voluminosa.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per semi o rosette alla base

Bacopa myriophylloides

Bacopa myriophylloides

Nome scientifico: Bacopa myriophylloides

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: America del Sud

Dimensioni: altezza 25-50cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-30 ° C

Luce: Medio alta

Ph: 5.0-8.0

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Note: La Bacopa myriophylloides è una pianta molto particolare infatti a differenza delle altre bacopa presenta una lamina fogliare molto differente caratterizzata da una struttura fatta di aghetti che ne compongono la foglia .

Ha una gestione e quindi un mantenimento della stessa molto semplice ma per dare il suo massimo splendore, richiede una luce intensa e co2.

fiore Bacopa myriophylloides
foto dal web

Pianta a crescita rapida viene utilizzata antialghe ma non per il fatto che elimina le alghe ma assorbendo molti nitrati , fosfati e altri inquinanti vari tende a non lasciarli disponibili alle alghe per la loro crescita ed evoluzione.

Per questa sua facilità di coltivazione è diffusa tra i neofiti ma poco utilizzata tra gli acquascape per via della sua eccessiva crescita.

Gli steli coltivati vicini con una regolare e attenta potature contribuiscono a formare dei splendidi cespugli. Si riproduce per talea.

Fiorisce in emerso con dei piccoli fiorellini bianchi dai 4/5 petali.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione Per talea

Bacopa lanigera

Bacopa lanigera

Nome scientifico: Bacopa lanigera

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: America del Sud

Dimensioni: altezza 20-30cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-30 ° C

Luce: Da Bassa a alta

Ph: 5.0-8.0

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Note: Bacopa lanigera è usata raramente in un acquario, originaria del Mato grosso è stata dichiarata in estinzione visto la continua richiesta per la sua caratteristiche della lamina fogliare infatti presenta una particolare striatura che in presenza di buona luce e oligoelementi è molto in evidenza.

Presenta una lamina fogliare tondeggiante e più piccola rispetto alle altre piante appartenenti alla stessa famiglia.

A causa delle sue esigenze di solito questa bacopa viene impiegata in paludari per dare un tocco di eleganza al layout.

Facilmente riconoscibile anche da una leggera peluria presente sullo stelo della pianta dalla quale prende il nome lanigera=peluria.

Sopporta bene le oscillazioni di temperatura ma teme il gelo quindi da non coltivare all’aperto, anche per quanto riguarda le condizioni chimiche più estreme ha una buona adattabilità rispetto a tutte le altre bacopa della sua famiglia.

le sue esigenze sono molto ferree per quanto riguarda la luce infatti necessita di una luce intensa e in presenza di oligoelementi e molta CO2 riesce a crescere sana e rigogliosa.

Pianta a stelo da piantumare distante uno dall’altro per evitare la perdita di foglie basali con relativa sofferenza della stessa che crescendo formerà dopo una costante e attenta potatura dei splendidi cespuglietti.

Aiuterà molto nell’assorbimenti di inquinanti in acquario.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione Per talea
 

bacopa caroliana

Bacopa caroliniana

Nome scientifico: Bacopa caroliniana

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: Nord America

Bacopa caroliniana

Dimensioni: altezza 20-30cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-26 ° C

Luce:  alta

Ph: 5.0-8.0

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Lento

Difficoltà: Facile

 

Note La Bacopa caroliniana è originaria del sud degli Stati Uniti, dove si possono trovare in crescita nelle zone paludose.

E’ una pianta molto robusta che non ha particolari esigenze ma sotto una buona luce cresce molto bene con la parte apicale che tende ad arrossire lasciando intravedere molto spiccatamente la venatura della lamina fogliare. Affascinante la propulsione dell’apice che sembra una fagottino che tende ad aprirsi come si vede nella seconda foto.

Pianta molto diffusa soprattutto nel mondo dei neofiti appunto perchè non richiede particolari attenzioni , in superfice tende a fiorire sviluppando un fiore dai colori che vanno dal lilla al blu.

cambomba caroliana fiore

La riproduzione come indicato sotto è per talea e il taglio di potatura deve essere effettuata tra gli internodi in modo da sviluppare nuove gemme.

Particolare attenzione bisogna porre nel momento della messa a dimora nel substrato perchè essendo una pianta molto carnosa bisogna piantare gli steli distanti tra loro altrimenti tende a soffocare la parte bassa per via della scarsa penetrabilità della luce e della circolazione dell’acqua, in questo caso si noterà una perdita delle foglie basali segno di sofferenza  della pianta.

Molto utilizzata anche in acquascape per l’imponente presenza. La coltivazione sopra i 26 gradi è sconsigliata perchè non gradisce sopporta le alte temperature.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

Riproduzione Per talea

Bacopa caroliniana