Pantodon buchholzi

Pantodon buchholzi

Pantodon buchholzi

Ordine: Osteoglossiformes

Famiglia: Pantodontidae

Dimensioni: 15 cm

Nome Comune: Pesce farfalla

Distribuzione: Africa Centrale e Occidentale

Aspetto: Il loro aspetto è molto particolare e singolare infatti presentano un pinnaggio molto inusuale , ventrali molto sviluppare con una conformazione che somiglia a delle ali , caudale non molto sviluppata ma molto forte grazie  alle fasce muscolari molto imponenti , dorsale piccola e chiusa su se stessa .

Pantodon buchholzi

Questo pinnaggio gli rende possibile movimenti fulminei con anche dei salti fuori dall’acqua ,

questo perchè si nutre prevalentemente di insetti che popolano il pelo dell’acqua e quindi una certa agilità e velocità è necessaria.

[pullquote-right]Essendo dotato di una grossa bocca non è consigliata la convivenza con specie piccole.[/pullquote-right]

I colori sono scuri con una livrea che va da  variazioni cromatiche di marrone scuro al nero , raccogliendo le pinne si mimetizza benissimo sul pelo dell’acqua sembrando delle foglie galleggianti che favoriscono la sua attività predatoria o la fuga da predatori.

Molto attivo dopo il tramonto ma sopratutto di notte.

E’ molto infastidito da pesci che nuotano o occupano il suo stesso livello di acqua

da allevare in solitario o se si ha un acquario grande un paio di esemplari che occuperanno i punti opposti della vasca.

I suoi occhi permettono di poter osservare anche verso il basso quindi riesce a tenere sotto controllo anche la zona sottostante

Raramente lo vediamo nuotare nella zona mediobassa della vasca.

Pantodon buchholzi Pantodon buchholzi

Caratteristiche acquario: Non necessita di un allestimento particolare ma gradisce la presenza di galleggianti , luce poco intensa e corrente moderata.

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 24-26 °C
  • pH: 6.5 .
  • KH: 3-4
  • GH: 7-9

Numero di esemplari: è una specie che non deve vivere in gruppi numerosi.

Si onsiglia di allevarli in vasche abbastanza larghe con un paio di esemplari.

Meglio fargli condividere la vasca con Pelvicachromis pulcher, Phenacogrammus interruptus, Ctenopoma acutirostre , corydoras

Alimentazione: cibo vivo

Riproduzione: è una specie che non è riprodotta in cattività quindi le specie reperite sono catturate in natura.

Nella foto sotto si può distingure il maschio dalla femmina per via della forma della pinna anale molto differente

Pantodon buchholzi

Note: La loro conformazione buffa e singolare il più delle volte è il motivo della loro scelta e impiego nelle vasche non valutandone attentamente esigenze e caratteristiche per un habitat idoneo al loro allevamento,consiglio di valutare bene gli inquilini che dovrebbero vivere con questa specie .

il video sopra indica una lotta per la territorialità dove l’esemplare più grande cerca di prevalere sull’altro
Il Pantodon buchholzi è diffuso perchè è facilmente reperibile sul mercato a costi non proibitivi.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 10%

Panaqolus albivermis L204

Panaqolus albivermis L204

Nome comune: Flash Pleco L204

Ordine: Locaridae

Famiglia: panaqolus

Dimensioni: circa 13 cm

Distribuzione: Sud America

Aspetto: si presentano con un corpo affusolato e allungato classico dei pleco , fondo di colore scuro con delle strisce bianche e giallastre.

Sono dotati di una forte ventosa che gli permette di ancorarsi in modo forte e saldo,

provengono dal Rio Alejandro in perù dove la corrente dei fiumi è molto forte.

Caratteristiche acquario: appartengono alla famiglia dei panaque o panaqolus e si nutrono prevalentemente di alghe e legno che rosicchiano tutto il giorno , la particolarità di questa specie è rappresentata dal fatto che riescono agevolmente a digerire il legno senza problemi .

Raschiano alghe e strappano pezzi di legno grazie alla forma di scalpello dei loro denti dislocati alla parte interna della bocca

Vengono chiamati nel paese di origine “mangiatrici di canoe” perchè raschiavano il legno delle canoe riempiendole di buchi.

Valori per l’allevamento:

  • 26-30° C
  • Ph 6.8 – 7.8 max
  • Kh 4-6
  • Gh 8-12

Alimentazione: Per quanto detto sopra l’alimentazione di questo splendido esemplare deve essere rappresentata da verdure leggermente sbollentate quali zucchine , insalate , cetrioli , piselli , spinaci o utilizzare le tabs alle verdure che vanno benissimo e inserire in vasca un legno morbido in modo che possano rosicchiarlo e cibarsene.

Riproduzione: Molto rara la riproduzione in cattività

Convivenza: Vista la sua indole pacifica e riservata puo’ essere impiegato anche in vasche di comunità , caracidi e altri pleco potranno far parte della sua vasca senza problemi

Note: Panaqolus albivermis L204 Specie molto pacifica ma che nei momenti di baruffa tende a farsi rispettare.

Questo grazie alla sua grande pinna dorsale e caudale che sventola a mo di frusta , difficilmente viene distratto quando è intento a rosicchiare io legno.

 

 

Si ringrazia Marco Faggian per aver concesso l’utilizzo della foto e le info necessarie

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 10%

Carnegiella strigata

Carnegiella strigata

Nome scientifico: Carnegiella strigata
Nome comune: Pesce accetta
Famiglia: Gasteropelecidae
Luogo di provenienza: Bacino Orinoco (America meridionale)
Valori ottimali di allevamento: Ph da 5,5 a 7 , durezza tra 5 e 16 dgh , temp 26°C
Dimensioni : 4/4,5 cm
Allevamento e caratteristiche: Questo piccolo pesce è veramente particolare a partire dalla sua morfologia che risulta essere molto assottigliata e con un ventre molto pronunciato che gli assegna l’appellativo di “Pesce accetta” .

Ppresenta dei colori non molto accesi infatti su di un fondo grigiastrio/beige prevale una striatura scura marrone/nera.
Inoltre a seconda della luce si possono notare dei riflessi che vanno dal blu al verde.
Occupa prevalentemente la superfice dove bisogna inserire delle piante galleggianti per non farlo stressare.
Si consiglia di allevare questa specie in acquari chiusi in quanto ama di tanto in tanto fare dei balzi fuori dalla vasca resi possibili grazie al suo pinnaggio pronunciato e alla forma del suo corpo assottigliato che diminuisce tantissimo l’attrito durante il nuoto e quindi gli spostamenti.
Ideale per acquari di comunità o allestimenti amazzonici appunto perchè è la sua provenienza,inquilini non molto territoriali e grandi in quanto è un pesce timido e si espone molto visto che staziona in superfice,inoltre è da allevare in gruppo di almeno 8/10 esemplari.
Acqua ambrata e acquario chiuso per non dare sbalzi di temperatura e quindi esporlo a malattie.

Riproduzione: Per quanto riguarda la riproduzione della Carnegiella strigata non è molto semplice farla avvenire in vasca tanto è vero che ci sono pochissime testimonianze di eventi andati a buon fine.
La coppia non si prende cura della prole.
Gli avannotti una volta schiusi (dopo circa 24h ) sono veramente piccoli e non si riescono a nutrire a dovere.
Il dimorfismo sessuale non è semplice da identificare ma in genere si può stabilire solo nella fase o periodo riproduttivo.
La femmina presenta un corpo più tozzo con il ventre molto più arrotondato del maschio appunto per la presenza della sacca ovarica.
Per la deposizione occorre ovviamente una buona quantità di piante galleggianti che faranno da supporto alle uova nonchè una vasca dedicata dove lasciare solo i piccoli una volta tolti i genitori.

Alimentazione: In natura si nutre di piccolissimi crostacei o insetti che si poggiano sulla superfice ma in vasca accetta secco e liofilizzato senza particolari problemi

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 20%
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Puntius denisonii

Puntius denisonii

Nome comune: Barbus denisoni

Ordine: Cypriniformes

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: circa 15 cm

Distribuzione: Asia

Aspetto: Il Puntius denisonii è un ciprinide fantastico e tra i pochi a raggiungere dimensioni più grandi rispetto ad altri ciprinidi.

Vista la sua diffusione e la richiesta sempre più alta è una specie a rischio di estinsione quindi da qualche tempo si stanno riproducendo in allevamenti specializzati .

Presenta un corpo affusolato con una livrea meravigliosamente colorata come lo evidenzia la striscia nera lungo la linea sensoriale orizzontale e appena sopra una striscia rossa che contrasta il griio argenteo del dorso.

Presenta anche due fasce gialle accanto ad una nera nella pinna caudale.

Bocca orizzontale con due barbigli sotto il muso.

E’ un pesce molto veloce e rapido infatti bisogna stare attenti agli altri esemplari inseriti per evitare competizioni alimentari e stress per via del suo nuoto vorticoso e frenetico.

Devono essere allevati in gruppo di almeno 8/10 esemplari per sviluppare al meglio i loro istinti di convivenza in gruppo.

Caratteristiche acquario: le dimensioni minime della vasca devono essere 120cm di larghezza in modo da dare spazio al nuoto elegante di questa specie che raggiunge dimensioni notevoli anche fino a 15cm.

La filtrazione deve essere buona ed efficente con correnti elevate perchè questo pesce ha sviluppato delle doti meravigliose e particolari nel nuoto (infatto presenta una forte muscolatura).

Questo per via del luogo di provenienza dove le forti correnti e rapide la fanno da padrone ,piantumare molto la vasca perchè ama la ricca vegetazione,bolbitis , microsorium,vallisneria possono essere impiegate.

Predisporre fondo con sabbia o ghiaia fine con legni e molte rocce classiche di un torrente , curare molto la filtrazione perchè questa specie non tollera gli inquinanti.

Il loro comportamento è molto pacifico, si consiglia di allevarlo con altre specie asiatiche fino addirittura ai betta splendens.

Evitare la convivenza con coinquilini di dimensioni troppo piccoli perchè potrebbero essere predati.

Valori per l’allevamento:

  • 16-26° C
  • Ph 6.8 – 7.8 max
  • Kh 4-6
  • Gh 8-12

Alimentazione: In natura il Puntius denisonii si nutre di piccoli crostacei o di sostanze di scarto che trova nel substrato.

In acquario accetta volentieri il secco e cercare di somministrare anche vivo o congelato per alimentare bene la sua massa muscolare.

Sono degli onnivori accettano anche le verdure (spinaci , lattuga) e ortaggi (piselli , zucchina)e spesso passano il tempo a spiluccare le alghe.

Riproduzione: La femmina risulta essere appena più grande del maschio , più tozza ma sicuramente meno colorata e vistosa.

Non si hanno manifestazioni di riproduzioni in acquario , ad oggi come detto in precedenza vengono riprodotti in farm o allevamenti specifici attrezzati per la stimolazione ormonale.

Note: Al momento dell’acquisto bisogna stare attenti a non confonderlo con il Sahyadria chalakkudiensis che gli somiglia molto con una colorazione molto piu’ blanda.

E’ un esemplare da adulto molto aggressivo e poco pacifico.

 

Si ringrazia Dario Mc Raiz per aver concesso l’utilizzo della foto

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 10%
Riproduzione in acquario 10%
rasbora axelrodi

Rasbora axelrodi

Rasbora axelrodi

Nome comune: Rasbora blu

Ordine: Beloniformes

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: circa 2.0 cm

Distribuzione: Asia

Aspetto: Questa specie è un piccolo pesce d’acqua dolce, diffuso e proveniente dalla zona della Sumatra in Asia

Il corpo della Rasbora axelrodi ha una propensione allungata, la bocca è rivolta verso l’alto e ha dei grandi occhi anche sproporzionati rispetto alla testa.

La forma del corpo è classico dei ciprinidi allungata con un leggero bozzo sulla parte alta della testa e un peduncolo caudale abbastanza evidente.

La livrea ha la parte alta del dorso che puo’ variare da una colorazione blu ad una turchese e fino al classico colore del rame mentre la parte ventrale risulta sempre molto piu’ chiara.

È possibile riconoscere il maschio dalla femmina perchè si presenta piu’ acceso nei colori e più snelòlo come forma mentre la femmina risulta più tozza e con colori più sbiaditi.

Caratteristiche acquario: le dimensioni minime della vasca non deve essere inferiore ai 50×30 cm.

Non ha particolari esigenze di adattamento in cattività, ma predilige un ambiente piantumato con un rilevante spazio libero in superficie per il nuoto.

La filtrazione non deve essere eccessiva perchè provenendo da ambienti con acque quasi calme non ama la forte corrente ,in presenza della quale si stressa per via delle grandi energie che dispende per mantenere il nuoto essendo molto piccolo,

In natura ospita zone molto piantumate con acque scure dovute alla grande quantità di tannini rilasciati da radici e foglie che si trovano sul fondo ,

non predilige forti illuminazioni ed è un pesce abbastanza timido.

per via della scarsa illuminazione predisporre delle piante che non hanno grosse esigenze quali microsorium , anubias,vallisnerie o epifite varie.

Allestire il fondo con sabbia adagiando legni di faggio o quercia e molte foglie sempre di quercia.

I tannini darebbero al pesce un senso di benessere mentre il materiale in decomposizione sul fondo formerebbe una colonia microbiotica che andrebbe a favorirne l’alimentazione del pesce che  ha bisogno anche di cibo vivo di minuscole dimensioni.

Il loro comportamento è molto pacifico, ma si consiglia di allevarli in monospecifico con un gruppetto di almeno 20 esemplari o magari con esemplari di pari dimensioni tipo Boraras, Trigonostigma ,Paracheirodon simulans, Hyphessobrycon amandae.

Si consiglia qualora si decida di allevare Rasbora axelrodi di farlo in monospecifico e di non mischiare le varie colorazioni per evitare ibridazioni certe all’interno del gruppo.

Valori per l’allevamento:

  • 24-28° C
  • Ph 5.0-6.5 max
  • Kh 2-4
  • Gh 4-8

Alimentazione: In natura la Rasbora axelrodi si nutre di piccoli crostacei ma in acquario potrebbe accettare il secco.

Ad ogni modo somministrare del cibo vivo tipo artemie , daphnie ,microworms anche per far sviluppare una livrea più colorata e dare piu’ energia al pesce in generale.

Riproduzione: questa specie è molto difficile da riprodurre in acquario perchè è molto sensibile alle a vriazioni chimico fisiche dell’acqua.

Depositeranno tra la fitta vegetazione per poi disinteressarsi completamente della prole.

Per la riproduzione allestire vasche dedicate con acque scure valori molto stabili con Ph 6 e durezza molto bassa mantenendo molte foglie in decomposizione e legni sul fondo.

Fondo molto grosso in modo che gli avannotti si vadano a rifugiare negli interspazi e non essere preda dei stessi genitori.

se si vuole cercare di salvarne il piu’ possibile aspirarli e alimentarli a parte con cibo vivo.

Note: Ad ogni modo non è un pesce adatto ad un neofita.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 40%
Riproduzione in acquario 50%
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