coda a spillo

Coda a spillo

La coda a spillo è un problema che si verifica spesso in alcune specie di pesci , i più colpiti sono i guppy o poecilidi in genere, apparentemente puo’ essere identificata come una malattia ma in realta risulta essere un sintomo tanto è vero che è dovuto ad un ecto parassita o parassita esterno che si localizza in genere sulle pinne caudali e dorsali.

Questo parassita che appartiene alla famiglia dei vermi piatti lunghi circa 1mm  grazie a degli uncini si aggrappa alla parte cartilaginea della coda , della pinna caudale o addirittura del corpo nutrendosi principalmente o inizialmente di muco che il pesce iperproduce per cercare di proteggersi, dopodicchè può  arrivare anche a nutrirsi di pelle e liquidi linfatici portando il pesce verso la morte. La riproduzione è molto veloce soprattutto quando affetti sono esemplari giovani.

coda a spilloCome detto nel titolo i sintomi della presenza di questo parassita (presente in tutte le vasche ) sono la coda a spillo ,la dorsale completamente abbassata , sbiadimento della cute e stazionamento con dondolamento. I più colpiti sono gli avannotti nei primi giorni di vita perché le loro difese immunitarie non sono completamente formate e a causa di stress (dovuto alla nascita) si rende vulnerabile all’attacco di questo parassita che raramente colpisce esemplari adulti.

Per quanto riguarda la cura innanzitutto bisogna isolare l’esemplare o gli esemplari in vasca dedicata anche di pochi litri con areatore e termoriscaldatore e sottoporlo a trattamento con medicinali il cui principio attivo è il Praziquantel quindi possiamo utilizzare il Droncit o il Neguvon  . Tra questi due consigliamo il Droncit che risulta essere meno invasivo per il pesce e per la flora biologica della vasca . Per quanto riguarda le dosi e le modalità di impiego sono le seguenti:

  • 1cp ogni 20 litri di acqua per 6 /8ore , passato tale tempo effettuare cambio dell’ 80%
  • Ripetere il trattamento dopo 3 giorni

Un’altro efficace medicinale è il bactrim forte , un antibiotico a largo spettro spesso utilizzato in acquariofilia con il quale personalmente ho avuto moltissimi riscontri positivi, Per quanto riguarda le dosi e le modalità di impiego sono le seguenti:

  • 1cp ogni 40 litri di acqua
  • Ogni due giorni effettuare un cambio del 30% rabboccando altra soluzione
  • Dopo 8 giorni cambio del 50% rabboccando acqua pulita e filtrare con carbone attivo

Ovviamente l’osservazione per capire in tempo cosa stia succedendo ai nostri amici pinnuti è sempre un abitudine da non perdere perché una cura immediata e tempestiva risolve già il 50% dei problemi.Si vuole fare notare inoltre che la descrizione di questa guida è improntata su esperienze personali .

Coda a spillo
Coda a spillo

Molto importante in questi casi è curare l’alimentazione cercando di somministrare vitamine e cibo abbastanza proteico, se il pesce non dovesse mangiare cercare di stuzzicarne l’appetito con verdure o mangime secco imbevuto possibilmente con aglio.

 

Non si ritiene responsabile  il compilatore di questa guida ne’ la direzione di acquariofili.com per eventuali errati utilizzi o per comportamenti diversi da quanto indicato nella guida. Si consiglia di maneggiare con cura i medicinali e leggere attentamente le avvertenze del bugiardino mantenendolo lontano dalla portata dei bambini.

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

©www.acquariofili.com

 

 

Hyphessobrycon Amandae

Hyphessobrycon Amandae

Nome scientifico: Hyphessobrycon Amandae

Nome comune: Hyphessobrycon nano

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: pH da 5-7 e la durezza da 5 -10°dGH – Temperatura 24-28 °C

Dimensioni: fino a 3 cm.

hyphessobrycon amandae

Allevamento e caratteristiche Hyphessobrycon Amandae E’ un pesce che si presenta con la classica forma dei caracidi e quindi a forma di rombo con la pinna anale a dorsale abbastanza sviluppata di un colore arancione molto acceso,il corpo è di un brunoArancio e la propria colorazione puo’ variare a seconda del proprio umore diventando anche molto sbiadito.

La colorazione dei maschi è molto piu’ intensa di quella delle femmine sopratutto in periodo riproduttivo. E’ un abile nuotatore e preferisce delle vasche poco piantumate ma con molta presenza di acidi umici e tannini ecco spiegato il fatto di prediligere acque molto acide.

Non ama vasche troppo illuminate perche’ si stressa troppo e ama nascondersi sempre tra gli anfratti.

Da allevare in vasche di almeno 60 litri sviluppata in larghezza essendo abili nuotatore , si può inserire in vasche di comunità.

 

Hyphessobrycon Amandae

Riproduzione Gli esemplari adulti non si accoppiano molto facilmente in vasca tanto è vero che questi esemplari sono quasi tutti di cattura.

Ad ogni modo non si curano delle proprie uova e se ne hanno l’occasione se ne cibano pure.

Depongono circa 70 uova ,nella zona sottostante alle foglie, che si schiuderanno dopo 30 ore , dopo aver assorbito il sacco vitellino sarà difficile nutrire i piccoli in quanto sono dotati di un apertuta boccale molto piccola quindi somministrare infusi e rotiferi .

Alimentazione Prevalentemente onnivori ma accetta facilmente i piu’ svariati tipi di mangimi in commercio,dal granulare alle scaglie anche se sono esemplari di cattura.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Pelvicachromis pulcher

Pelvicachromis pulcher

Nome scientifico: Pelvicachromis pulcher

Nome comune:Pesce dalla pancia rossa

Famiglia: Cichlide

Luogo di provenienza: Africa

Valori ottimali di allevamento: temp 22-28°C – preferiscono acqua medio-dura

Dimensioni: la femmina può raggiungere gli 8cm di lunghezza. I maschi 10cm

Allevamento e caratteristiche: ciclide abbastanza territoriale che presenta una colorazione verdastra con una striscia nera lungo tutto il corpo quasi sovrapposta alla linea laterale , il maschio lo si conosce non solo dalla colorazione piu’ accesa ma anche dalle pinne (sopratutto la dorsale)che termina appuntita dandogli maestosita’,nella femmina le pinne sono piu’ arrotondate.

Riproduzione: E’ un pesce ovoviparo e molto prolifico. Nel periodo riproduttivo il ventre della femmina diventa di colore rosso acceso e ha due scopi :

  • far capire che è pronta alla riproduzione
  • attirare a se la prole una volta schiuse le uova.

Alimentazione: Accetta granulato e scaglie ma amano il vivo , siconsiglia di alternare per una sana e corretta alimentazione e di praticare un giorno di digiuno a settimana.

Note: E’ un pacifico pesciolino pur facente parte della famiglia dei ciclidi lo vede anche impegato in acquari di comunità pur non essendo consigliato , si consiglia di allevarlo in acquari con capienza minima di 100 litri , gli inquilini consigliati sono: Pantodon buchholzi, Phenacogrammus interruptus, Ctenopoma acutirostre

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 70%

Otocinclus affinis

Nome scientifico: Otocinclus affinis

Nome comune: Mangia alghe

Famiglia: Loricaridi

Luogo di provenienza: Brasile sudorientale

Valori ottimali di allevamento: Temp. 22°-28°C – Ph tra 6.5 e 7 – preferisce acqua tenera

Dimensioni: 4 cm

Allevamento e caratteristiche Il corpo allungato è attraversato da una fascia scura, ed è caratterizzato da una tonalità chiara in corrispondenza del ventre, e una decorazione maculata scura all’altezza del dorso.

Le pinne anale, caudale e dorsale presentano chiazzette di colore tenue. Il muso è piuttosto lungo e la bocca a forma di ventosa.

Otocinclus affinis
Foto di fabio Lorusso

E’ un pesce che ama vivere in gruppo, quindi si consiglia l’inserimento di almeno 4 esemplari. Di natura pacifica, si trova a suo agio in acquari di comunità non troppo affollati. Evitare la convivenza con animali particolarmente vivaci e grandi che potrebbero infastidirlo.

Gli Otocinclus affinis occorre introdurli in un acquario abbastanza stabile e avviato da tempo, poichè sono sensibili a sbalzi dei valori dell’acqua. Vivono ottimamente in acqua acida, ma si adattano anche a valori di pH superiori al 7, purchè si adotti un lungo periodo di acclimatazione.

Riproduzione Il dimorfismo sessuale non è molto evidente: il maschio è più snello della femmina. I riproduttori depositano piccole quantità di uova facendole aderire al substrato o ai vetri. Le uova, molto piccole, si schiudono in 2-3 giorni; gli avannotti vanno nutriti con naupli e vermiciattoli finemente tritati o con rosso d’uovo ridotto in polvere.

Alimentazione Si nutre soprattutto di piccole alghe e mangimi vegetali

Note: Viene spesso commercializzato ed etichettato come pesce pulitore o pesce spazzino , non esiste indicazione più falsa . I pesci pulitori non esistono , sono degli animali che si nutrono di alghe e di eventuali avanzi di cibo che si deposita sul fondo ma non per questo devono essere chiamati pulitori.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 70%
Corydoras panda

Corydoras panda

Nome scientifico: Corydoras panda

Nome comune: Corydoras

Famiglia: Callichthyidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: Temp. 24-28°C – Ph 6 / 7

Dimensioni: fino a 6 cm

Allevamento e caratteristiche:  Questo corydoras è caratterizzato da due bande longitudinali nere che richiamano il panda da cui ha preso il nome,come tutti i corydoras è dotato sulla bocca che è rivolta verso il basso di 4 barbigli sensoriali che gli permettono non solo di scavare grazie anche alla testa conica ma anche di sentire del cibo anche in condizioni di scarsa visibilita’ dell’acqua.

Riproduzione Il dimorfismo sessuale è abbastanza pronunciato infatti le femmine sono piu’ tozze e di colore piu’ sbiadito mentre i maschi sono piu’ snelli e di colore piu’ intenso.Durante il periodo riproduttivo la femmina pulisce insistentemente la zona che dovra’ ospitare le uova e poi con il maschio non fanno altro che rincorrersi che è un vero e proprio rituale di accoppiamento.La femmina una volta deposte le uova circa un centinaio su vetri o in prossimita’ di muschi le racchiude nella zona pelvica tenendole con le pinne ventrali per farle fecondare dal maschio,si schiuderanno dopo circa 5 giorni.Per stimolare la riproduzione è molto utile simulare le piogge acide e cioe’ effettuare dei cambi con sola acqua osmosi per far scendere la temperatura di almeno un paio di gradi e alimentare con molto vivo e verdure.I piccoli nutrirli prima con microworms e poi con naupli di artemia.

Alimentazione:  Mangiano rimasugli di cibo sul fondo ma è bene curare la loro alimentazione con pasticche’ apposite per pesci da fondo a base vegetale.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 70%