Pygocentrus Nattereri2

Pygocentrus Nattereri

Mome scientifico: Pygocentrus Nattereri

Nome comune: Piranha rosso , Red bellied piranha

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America ,lo si puo’ trovare lungo tutto il Rio delle Amazzoni

Valori ottimali di allevamento: Essendo di allevamento hanno sviluppato una grande tolleranza a valori diversi di quelli in natura,perciò si trova a suo agio con un ph tra 6 e 7,5 , Kh tra 3 e 6 , gh tra 7 e 10 , NO2 zero , NO3 <35mg/l ed una temperatura tra i 24 e i 28°C

Dimensioni: In natura arriva dimensioni di 30,40cm in acquario invece(con giuste dimensioni)difficilmente supera i 30cm

Pygocentrus Nattereri1
 

Allevamento e caratteristiche: Contrariamente a quanto si pensa, il Nattereri non è un vero e proprio pesce da banco, in natura si riuniscono per cercare protezione dai predatori e per aumentare le possibilità di trovare cibo.

E’ anche vero che all’occorrenza ci sono atti di cannibalismo: qualora il cibo scarseggi oppure un esemplare sia ferito diventa preda stessa del banco.

Per questi motivi in acquario si possono allevare singolarmente (anche se è consigliato allevarli in gruppo, per tirare fuori il loro comportamento gregario.

minimizzare il tempo di ambientamento, mettere più competizione sul cibo e di conseguenza vederli più attivi), avendo a disposizione una vasca di almeno 200 litri.

Per mia esperienza ho imparato che sarebbe meglio averli in gruppi di numero pari, poiché avendone ad esempio 3, in caso di liti due potrebbero rivoltarsi contro un solo esemplare che ne uscirebbe sicuramente malconcio o peggio potrebbe essere ucciso.

Per gruppi di 4 esemplari consiglierei una vasca di 400 litri netti, con una vasca sviluppata in lunghezza e profondità e ”trascurando” il fattore altezza, che oltre i 50 cm per i piranha diventa inutile.

L’arredamento della vasca può essere composto da legni, pietre e piante, facendo attenzione a non lasciare spigoli vivi, in quanto in un momento di paura sono in grado di fare veloci scatti durante i quali potrebbero ferirsi.

Altro fattore importante è l’illuminazione, che dovrebbe essere meno intensa possibile onde evitare di infastidirli e creare inutile stress, vanno molto bene per schermare l’eccessiva luce piante galleggianti, o in alternativa si può ambrare un po’ l’acqua con della torba.

I piranha in generale sono pesci molto longevi, che mediamente in acquario (data l’assenza di predatori naturali) arrivano a 8-10 anni.

 

Riproduzione: Il Pygocentrus Nattereri è al momento l’unica specie di piranha riprodotta in cattività, non presenta però un dimorfismo sessuale.

Per tentare la riproduzione è necessario quindi averne un gruppetto, per aumentare le possibilità che si formi una coppia.

Durante la riproduzione assumono una colorazione molto scura, ed iniziano un rituale di corteggiamento che consiste nel nuotare attorno alla compagna e strusciando il ventre contro di lei.

La deposizione avviene in una buca scavata nel fondo, che viene sorvegliata per le prime ore da entrambi i genitori, dopodiché alla sua protezione penserà il maschio, che in questa fase sarà particolarmente protettivo aggredendo qualsiasi cosa si avvicini.

Vengono deposte circa 200-250 uova, una volta schiuse il maschio si allontana dal nido e gli avannotti vengono lasciati al loro destino,pochissimi di loro arriveranno all’età adulta.

 

Alimentazione: La loro alimentazione è basata principalmente da organismi acquatici come pesci, rane, piccoli alligatori.

Non disdegnano piccoli mammiferi che attraversano il fiume o carcasse di animali di grossa taglia finiti in acqua.

In acquario perciò, la loro dieta deve rispettare quanto più possibile quella naturale, il 90% dell’alimentazione deve essere composta da pesce (alici,totani,persico,trota,platessa,salmone ecc.) di qualunque tipo purchè crudo.

I gamberi sono quasi fondamentali, in quanto forniscono betacarotene, necessario allo sviluppo del loro rosso sul ventre. Raramente (poiché molto più grassa e meno digeribile), si può somministrare carne di pollo o tacchino oppure vitello.

Se presi molto piccoli, si può abituare loro ai mangimi secchi, che sono ottimi per integrare la dieta, ma che difficilmente mangeranno una volta adulti.

Pygocentrus Nattereri3
 

Note: E’ la specie che consiglio a chi si avvicina per la prima volta all’allevamento di piranha.

in quanto:

  • è molto “semplice” da allevare rispetto ad esemplari di cattura,
  • adattamento a  valori discostanti da quelli in natura
  • alta reperibilità e costo relativamente basso.

I Pygocentrus Nattereri (come tutti i piranha) sono pesci molto timidi, facilmente spaventabili e che nei primi periodi gradiscono nascondersi.

Ricordiamoci sempre che stiamo parlando di pesci e non di mostri assassini, quindi chi li alleverà per la loro fama ne rimarrà presto deluso.

Se dedichiamo loro il giusto spazio, un ambiente con valori chimico-fisici decenti ed una buona alimentazione sapranno regalare grosse soddisfazioni.

Una volta ambientati inizieranno a gironzolare per la vasca, a seguire i movimenti nella stanza ed “attaccare” ciò che si muove attraverso il vetro.

I piranha in genere non aggrediscono l’uomo, ma teniamo presente che sono dotati di una dentatura eccezionale,

sono in grado di tranciare di netto grossi pezzi di carne e potenzialmente di causare gravi danni.

Per questo motivo consiglio sempre massima cautela durante la manutenzione.

 

Pygocentrus Nattereri4
 

mandibola dell’esemplare sopra fotografato

 

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 40%
Riproduzione in acquario 50%

Symphysodon eaquifasciatus

Nome scientifico: Symphysodon eaquifasciatus

Nome comune: Discus

Famiglia: Ciclidi

Luogo di provenienza: Orginariamente Sud America rio degli amazzoni ,successivamente allevato con successo in Asia e altre parti del mondo

Symphysodon eaquifasciatus

Valori ottimali di allevamento: Temp 28°/30°Cper tutte le varietà

  • Wild  Ph 5/5,5 – Kh 2/4  Gh 5/6
  • Asiatici Ph 6/6.5 – Kh 5/6  Gh 8/10
  • Italiani (sg discocultura , Oasi Discus Farm , Eli Discus Farm)  Ph 7/7.5 – Kh 8/10  Gh 14/15
  • Stendker Ph 8/8.5 – Kh 10/12  Gh 16/18

Dimensioni: mediamente comprese tra i 15/18 cm ad eccezione di qualche esemplare che puo’ raggiungere anche 21 cm.

la eccezione la categoria wild che puo’ raggiungere al massimo 15cm .

Symphysodon eaquifasciatus

Allevamento e caratteristiche: Il primo Discus fu raccolto nel Rio Negro nel 1830.

A farne la scoperta il naturalista austriaco Johann Natterer fu descritto e chiamato Symphysodon discus.

Oggi è ancora noto in acquariofilia come Discus Heckel.

Nel 1960 venne classificata la specie di Discus – Symphysodon Eaquifasciatus e le sue tre sottospecie, ognuna identificata con un colore di base dominante (verde – marrone – blu).

La leggenda del Discus come pesce di acque scure, acide e tenere, difficilmente acclimatabile vale solo in parte per la categoria Wild che in natura è reperibile in acque con ph variabile tra 5 e 6.

Il Discus è un Ciclide relativamente socievole e vive in grandi gruppi in cui si instaura una gerarchia che dara’ diritto alla precedenza sul pasto e alla riproduzione.

I rapporti cambiano quando entrano nel periodo riproduttivo, la nuova coppia che si va a formare tende ad isolarsi  in luoghi appartati dando avvio al processo riproduttivo mostrando uno spiccato territorialismo.

In natura come sopra specificato gli Wild non superano i 15 cm mentre le varieta’ selezionate dagli allevatori arrivano facilmente a 20 cm .

In acquario è preferibile partire da un gruppo di 6 individui giovani sui 6 cm (per i Discus di allevamento asiatico corrisponde ad un età di circa 2 mesi mentre per quelli di allevamento europeo anche 4/5 mesi).

Normalmente per allevarli occorre un acquario:

  • non meno di 200 litri effettivi per l’accrescimento(in cui si possono tenere fino a 15/20 Discus da sfoltire alla loro crescita)
  • dai 300 litri effettivi per l’allevamento degli adulti,consigliato un branco massimo di 8/9 esemplari.

La temperaturadi allevamento è ristretta infatti è tra i  (28°- 30°C) ,

Questa caratteristica,accentuata dagli allevatori , viene sfruttata per la riproduzione e l’accrescimento dei piccoli.

Riproduzione Il Discus maschio raggiunge la maturità sessuale a circa 12/18 mesi, mentre le femmine intorno ai 18/24 mesi.

Il dimorfismo sessuale è evidente solo in fase di riproduzione: la femmina estroflette il proprio organo di forma cilindrica (il maschio lo ha di forma conica).

Le coppie di Discus al contrario degli scalari non sono monogami infatti è possibile assistere a fenomeni di riproduzioni a tre esemplari,oppure come in alcuni casi di coppie formate da due femmine ( perche’ esemplari dominanti sul branco).

Capire che la coppia è entrata in fase riproduttiva risulta estremamente facile,gli organi sessuali sono estremamente esposti.

Symphysodon eaquifasciatus

La coppia si isola e generalmente inizia a pulire un punto specifico dove deporre,

ad esempio il tubo di aspirazione del filtro o qualora fossero presenti in vasca la lamina fogliare delle echinodorus o anubias a foglia larga.

Dei Coni possono essere utilizzati come supporto alla deposizione.

Un’altro chiaro segnale e dato dalle vibrazioni che emettono tra loro alternando anche una fase di pulizia nella zona in cui avverrà la deposizione.

La deposizione sara’ alternata dalla femmina che depone e dal maschio che feconda.

Una volta ultimata la deposizione la coppia restera’ a guardia della prole ventilando costantemente le uova.

Nelle successive ore la coppia iniziera’ la selezione ovvero inizieranno a mangiare quelle non feconde che inizierannop ad ammuffire.

Distinguere l’uovo fecondo sopratutto nelle successive 12 ore è facilissimo infatti si presenteranno di colore arancione con dei puntini neri chiaro segnale della presenza di avannotti.

La schiusa avverra’ nelle successive 36/48 ore mostrando le classiche codine,

per i successivi 3/5 giorni gli avannotti si nutriranno del proprio sacco vitellino dopodiche’ inizieranno la fase del nuoto libero (vedi video sotto) in cui cercheranno costantemente i genitori che per fornire ulteriore nutrimento accelereranno la produzione di muco sulla loro cute.

Alimentazione in natura Symphysodon eaquifasciatus si nutre piluccando dal fondo e dai legni una grande varietà di piccoli crostacei, vermetti, insetti e le loro larve, alghe e detriti vegetali.

In acquario è possibile alimentarlo con mangime liofilizzati, granulare specifico per Discus preferibilmente iperproteici e congelato,ad esempio chironomus e Dafnie e pastoni.

 NOTE : L’allevamento dei Symphysodon eaquifasciatus in condizioni non ottimali puo’ portare forte stress.

Il Discus non tardera’ a mostrarlo accentuando melanofori e stressbar o addirittura scurendo completamente la livrea,

in questi casi l’intervento deve essere tempestivo se non si vuole incorrere in ulteriori problemi e aggravare la condizione di salute.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 40%
Riproduzione in acquario 70%
Pterophyllum scalare

Pterophyllum scalare

Nome scientifico: Pterophyllum scalare

Nome comune: Scalare

Famiglia: Ciclidi

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: Temp. 27°C – Ph 6.5/6.8 – Gh 6°d – kh 3/4°d

Dimensioni : può raggiungere anche 25 cm in altezza

Allevamento e caratteristiche Lo Scalare è caratterizzato da un corpo alto, molto compresso ai fianchi. Il profilo dorsale è alto ma arrotondato, così come quello ventrale, più pronunciato. La pinna dorsale e quella anale sono molto alte, sorrette da lunghi raggi, che si riducono e diventano più sottili verso la parte terminale della pinna. Le pinne ventrali sono filiformi, formate da pochi raggi duri. La pinna caudale è a delta, molto ampia, con i raggi laterali allungati. La livrea selvatica presenta un fondo argenteo (con dorso giallastro e ventre tendente al bianco) con quattro strisce verticali bruno-nere (sette nella livrea giovanile).

Pterophyllum scalarePer determinarne il sesso fare riferimento alla foto sopra

Riproduzione Lo Scalare forma coppie monogame che rimangono fedeli tutta la vita: se uno dei due dovesse morire, difficilmente l’esemplare rimasto trova un altro compagno. Qualche giorno prima della deposizione la coppia inizia a ripulire accuratamente la foglia di una pianta sulla quale verranno fatte aderire le uova. Durante la deposizione la femmina e il maschio passano a turno sulla superficie della foglia: la femmina depone le uova e il maschio la segue nei suoi passaggi rilasciando gli spermatozoi. A deposizione avvenuta la coppia cura le uova e sorveglia il territorio finché queste non si schiudono. Le cure parentali consistono nella rimozione delle uova non fecondate e nell’ossigenazione, favorita dal ricambio dell’acqua, che i genitori assicurano tramite rapidi e ripetuti movimenti a ventaglio delle pinne pettorali. Una volta avvenuta la schiusa i genitori continuano a curare gli avannotti per alcuni giorni, abbandonandoli poi al loro destino.

Pterophyllum scalareIn foto Pterophyllum Scalare Gold

Alimentazione Lo Scalare è onnivoro e può essere alimentato sia con mangimi in scaglie sia con liofilizati e surgelato.

Note Si consiglia l’allevamento in piccoli gruppi in acquari alti almeno 50 cm che contengano 100 litri netti per coppia adulta.

Di seguito l’anatomia della specie

Per chi vuole approfondire l’argomento del suo biotopo consigliamo la lettura al seguente link : Clicca Qui

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 70%
Pterophyllum altum

Pterophyllum altum

Nome scientifico: pterophyllum altum

Nome comune: altum

Famiglia: cichlide

Luogo di provenienza: prevalentemente Colombia

Valori ottimali di allevamento:temperatura 27°/28°c ; ph 5,5/6,5; kh 2/3 ; gh 5/8; no3 entro 25mg/l

Dimensioni: lunghezza totale coda inclusa 18cm, altezza 30 cm

Allevamento e caratteristiche: Gli altum oggi in italia reperibili in commercio sono individui selvatici importati dalla colombia.

Spesso sono pesci affetti da svariate patologie ,che si manifestano sui sogetti stressati dal viaggio questo perchè l’altum e molto delicato e sensibile ai medicinali.

La vasca deve essere adatta al loro nuoto e alle dimensioni che raggiungono , possibilmente acidi umici e tannini per proteggere la loro salute e se possibile un letto di foglie di mandorlo favoriscono la naturalezza richiamando il loro habitat.

Poca corrente infatti in natura non amano le forti correnti e mantenere i valori dell’acqua al di sotto della neutralità (vedi sopra le indicazioni ).

E’ sempre consigliato l’acquisto di 4/5 individui , sia per l’adattamento sia per cercare di ottenere una coppia , il grupetto andrebbe ospitato in vasche di almeno 450 l. 150x60x70, senza scordarci pero’ che la vasca andrebbe allestita in modo da ricreare il loro biotopo .

I loro compagni ideali sono: octociclus , sturisoma, farlowella.

Riproduzione La riproduzzione e presso che identica a quella dello scalare , come il riconoscimento del sesso , sono abbastanza prolifici depongono circa 500 uova ma il tasso di mortalita’ e molto alto , circa 60/100 avanotti rapesentano gia un buon successo

Alimentazione Gli individui appena importati di solito accettano solo cibo vivo e sono molto restii ad acettare secco e granulato

Adattabilità in acquario 70%
Difficoltà di allevamento 60%
Riproduzione in acquario 10%
Astronotus ocellatus

Astronotus ocellatus

Nome scientifico: Astronotus ocellatus

Nome comune: Oscar

Famiglia: Cichlide

Luogo di provenienza: America Meridionale

Valori ottimali di allevamento: Temp. 22-26°C – pH 6.5-7.5 – Gh 7-12

Dimensioni: fino a 30-35 cm

Allevamento e caratteristiche: Astronotus ocellatus è molto apprezzato per la sua maestosita’ .

Ha dei colori molto intensi da giovane che cambiano con la crescita.Ha bisogno di vasche ampie non solo per le sue dimensioni che raggiunge ma anche perche’ ama nuotare lentamente per tutta la larghezza della vasca, è pesce molto socievole ma sconsigliatissimo per acquari di comunita’ e convivenze con specie più piccole perchè avendo una bocca molto grande non esiterà a cacciare e quindi a  cibarsene.

Il dimorfismo sessuale dell’ Astronotus ocellatus non è molto marcato infatti si possono distinguere i sessi solo in periodo riproduttivo quando estroflette i genitali.La femmina vicino la pinna anale avrà l’ ovodepositore a forma di tronco cono, il maschio invece sarà appuntito.

In vasca evitare molti arredi e piante perche’ scavano delle grosse buche sdradicando tutto.Sono dei pesci grossi che sporcano tantissimo quindi la filtrazione dovrà essere adeguata e quindi sovradimensionata.

Molte varianti sono presenti ma i più diffusi sono gli albini e tiger.

Riproduzione: Non è difficile che avvenga in vasca ma con alcuni accorgimenti, infatti hanno bisogno di supporti lisci e piatti che facciano da supporto alle uova che saranno tantissime .

Alimentazione: Prettamente Carnivoro adora insetti e lombrichi ma accetta anche il secco.

Note: L’aspettativa di vita allevato in ottime condizioni è molto lunga e può arrivare anche fino am 18-20 anni.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 80%
Riproduzione in acquario 70%