Aphanius fasciatus

Aphanius fasciatus

Nome scientifico: Aphanius fasciatus

Nome comune: Nono

Famiglia: Cyprinodontidae

Luogo di provenienza: Zone mediterranee

Valori ottimali di allevamento: Necessita valori stabili

Dimensioni: 7-8 cm

Allevamento e caratteristiche : Aphanius fasciatus pesce molto particolare infatti non riesce a sopportare grandi escursioni di temperature ma si adatta facilmente alle svariate condizioni avverse di acqua e suoi valori chimici infatti lo possiamo trovare in pozze lagunari o plaudose, acqua lievemente salmastre o addirittura in mare.

Viene impiegato nella gran parte dei casi per lotta contro le zanzare e insieme alle gambusie è un accorgimento veramente efficace.

Il maschio dell’ Aphanius fasciatus presenta dalle 7 alle 15 bande verticali lungo tutto il corpo e nella femmina la colorazione risulta piu’ blanda,le pinne dorsali e anali sono di colore giallastro con macchie marroni.I maschi raggiungono delle dimensioni piu’ piccole delle femmine.

Riproduzione: La riproduzione del Aphanius fasciatus avviene nel periodo estivo e primaverile e la femmina dopo essere stata corteggiata depone le uova attaccate alla vegetazione e il maschio prontamente le feconda.

Alimentazione: E’ un pesce carnivoro che predilige il vivo infatti si nutre di molluschi,planctoon e il suo pasto preferito è a base di zanzara

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 70%

Ancistrus spp

Nome scientifico: Ancistrus spp.

Nome comune: Ancistrus

Famiglia: Locaridi

Luogo di provenienza: bacini dell’Amazzonia

Valori ottimali di allevamento: Temp. 20-24°C – Ph 6.5/7.5

Dimensioni: fino a 15 cm

Allevamento e caratteristiche: La coda ha un profilo pressochè rettilineo ed è spesso bordata di bianco alle estremità. Anche la pinna dorsale può essere bordata di bianco. Il colore di fondo del pesce è grigio molto scuro sul quale sono presenti macchie irregolari di color grigio chiaro. In periodi di stress il colore di fondo si può schiarire in certe zone del corpo confondendosi con quello delle macchie più chiare.

Oltre alla specie naturale sono diffuse in commercio alcune varietà selezionate che derivano da essa. Esiste una selezione a pinne lunghe (dette anche pinne a velo) e una selezione albina di questi pesci. Entrambe non esistono in natura.

La varietà albina è morfologicamente uguale a quella naturale, ma è caratterizzata da una totale assenza di pigmentazione che conferisce al pesce un colore biancastro. Anche gli occhi mancano di pigmentazione e l’iride è rossa. Questa varietà è particolarmente sensibile alla luce eccessiva.

La varietà con pinne a velo presenta invece tutte le pinne del corpo particolarmente allungate. Questo, che da alcuni può essere considerato un elemento esteticamente interessante, in realtà rende i movimenti del pesce meno agili e, date le sue abitudini comportamentali, espone l’animale a frequenti ferimenti alle pinne, con un aumento del rischio di infezioni.

E’ un pesce molto popolare per l’abitudine di raschiare le alghe da vetri e oggetti (caratteristica che gli è valsa la fama di “pulivetro”). E’ abbastanza territoriale, soprattutto a maturità sessuale raggiunta, quando diventa insofferente nei confronti dei conspecifici.

Le liti per il territorio possono anche condurre alla morte dei contendenti. Questi pesci infatti sono dotati di spine a uncino retrattili nella zona della branchie (che normalmente non si vedono).

A causa delle dimensioni raggiunte si consiglia l’inserimento di un solo esemplare (o di due esemplari di sesso opposto) in vasche dalla capienza di almeno 80l. L’Ancistrus spp è un pesce di abitudini notturne, ma non è raro vederlo attivo anche durante il giorno. Ha la capacità di adattare le dimensioni delle pupille in base alle condizioni di luminosità e possiede un lembo estensibile simile ad un paraocchi che protegge la vista da un eccesso di illuminazione.

L’aspettativa di vita di questa specie si aggira intorno ai 10 anni.

Riproduzione Il dimorfismo sessuale degli Ancistrus spp è evidente a circa 6-8 mesi di vita. Il maschio presenta delle escrescenze carnose e ramificate simili a baffi su tutto il muso che hanno la funzione di stimolare la femmina alla deposizione delle uova. Nella femmina le escrescenze possono essere appena accennate o del tutto assenti.

La riproduzione in acquario non è molto difficile. La deposizione avviene all’interno di cavità strette (anforette, gusci di noci di cocco). Il maschio spinge la femmina nella tana per farle deporre le uova (circa 150) che verranno successivamente fecondate.

Appena deposto, la femmina abbandona il nido. Il maschio invece rimarrà nella tana a ventilare le uova: uscirà solo il tempo necessario per nutrirsi. Dopo pochi giorni le uova si schiuderanno divenendo larve che resteranno attaccate alla parete dove sono state deposte fino al completo assorbimento del sacco vitellino. Il tasso di schiusa è generalmente molto alto, ma dipende anche dalle condizioni ambientali: in acqua dura la percentuale di uova che ammuffiscono è superiore. Dopo circa 15-20 giorni i piccoli avannotti saranno in grado di muoversi e cibarsi da soli.

Alimentazione Il nutrimento di alghe (e non tutte le specie) in acquario rappresenta solo una parte minimale della sua dieta. E’ infatti un pesce onnivoro e dovrebbe essere alimentato con pastiglie per pesci da fondo che contengono sia sostanze di origine vegetale che animale.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 80%