Bolbitis heudelotii

Bolbitis heudelotii

Nome scientifico: Bolbitis heudelotii

Genere: Bolbitis

Famiglia: Lomariopsidaceae

Struttura: Rizoma

Luogo di provenienza: Africa occidentale

Dimensioni: altezza 15-40cm larghezza 15-25cm

Temperatura: 20-28

Luce: Bassa

Ph: 5.0-7.0

Crescita: Lenta

Posizione : Centrale , epifita

Difficoltà: Difficile

Note: E’ una bellissima felce di solito usata legata su legni o pietre , se ben tenuta da un verde molto intenso

Presenta delle lunghe foglie leggermente martellate che si protraggono da uno stolone centrale,

E’ una pianta molto utilizzata dagli acquascapers per poter camuffare imperfezioni di legni , rocce , o attrezzatura tecnica inserita all’interno della vasca stessa.

Caratterizzata come epifita può essere legata su legni o rocce utilizzando una colla a base di cianoacrilato , ovviamente asciugando bene le due parti e facendo attenzione a non incollare le radici.

In alternativa può essere legata con fascette elettriche oppure con del filo di nylon facendo attenzione a non stringere troppo per non tagliare o danneggiare il rizoma.

La bolbitis heudelotii se coltivata in ph alcalino può sviluppare delle macchie nere che potrebbero annerire e portare a perdere l’intera pianta , cresce lentamente e ama le acque abbastanza mosse ma con poca luce .

Soffre le alte temperature e se si posiziona vicino al ghiaietto bisogna stare attenti a non interrare il rizoma perchè tenderà a marcire .

Per riprodurla separare con un cutter ben affilato lo stolone oppure attendere le piantine avventizie che nasceranno dalle stesse foglie.

In estate o con un aumento delle temperatura le foglie tendono a annerirsi per ritornare alla colorazione iniziale con le nuove foglie una volta che le temperature verranno ristabilite.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

Riproduzione Per divisione del rizoma

Bolbitis heteroclita

Bolbitis heteroclita

Nome scientifico: Bolbitis heteroclita

Genere: Bolbitis

Famiglia: Lomariopsidaceae

Struttura: Rizoma

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: altezza 10-30cm larghezza 15-30cm

Temperatura: 22-28 ° C

Luce: Bassa

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Centrale , epifita

Crescita: Lento

Difficoltà: Difficile

Note E’ una bellissima felce di solito usata legata su legni o pietre , se ben tenuta da un verde molto intenso.

In natura la Bolbitis heteroclita cresce in rive di fiumi o laghi in zome ombreggiate ed è quindi adatta per paludari essendo considerata una pianta terrestre.

Non è molto conosciuta infatti rimane una pianta rara con delle esigenze abbastanza rilevanti.

Molto adatta per nano acquari ed essendo considerata una pianta epifita si consiglia di coltivarla legata ad arredi o radici utilizzando del filo di nylon , cotone o delle colle cianoacrilate.

Fare attenzione nella legatura a non stringere troppo per non danneggiare il rizoma e con le colle a non ostruire la zona laterale del rizoma laddove si estendono le foglie .

Non coltivare sotto luce diretta perchè non sopporta i fasci luminosi troppi intensi , si alla CO2 e somministrazione di potassio.

La riproduzione avviene con taglio del rizoma utilizzando un coltello bene affilato e avendo cura di avere almeno sulla parte tagliate 3 foglioline.

E’ una pianta a crescita lenta come anche la sua adattabilità ai nuovi ambienti , a volte si può verificare che le foglie diventino nere per poi far arrivare la pianta a sciogliersi . Questo può essere dovuto a sbalzi chimico/fisici della vasca che non sopporta molto.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione Per divisione del rizoma

Bacopa monnieri

Bacopa monnieri

Nome scientifico: Bacopa monnieri

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: Cosmopolita

Dimensioni: altezza 25-50cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-30 ° C

Luce: Media

Ph: 6.0-9.0

Crescita: Lento

Difficoltà: Facile

Note: Sicuramente è una delle piante dal più facile coltivazione che può dare delle grandi soddisfazioni vista la sua facilità di gestione.

Ama gli ambienti paludari infatti in natura cresce sulle sponde dei fiumi fiorendo con dei fiorellini minuscoli di un pallido rosa splendidi.

Si distingue per la consistenza delle sue foglie che risulta essere molto carnosa e sicuramente più piccole di tutte le sue cugine ,

sono arrotondate sulla punta tendono a stringere verso il picciolo.

La Bacopa monnieri è una pianta che non ha grosse esigenze infatti sotto una luce mediamente intensa e con presenza di oligoelementi e co2 si sviluppa bene formando dei splendidi cespugli.

Si adatta facilmente anche in ambienti salmastri.

Fini officinali: É una pianta che trova largo impiego in campo medico come rimedio naturale allo stress , asma ,epilessia ,eiaculazione precoce ma comunque disturbi mentali in genere.

Con l’estratto si ricavano diverse forme di rimedi che vanno dagli sciroppi ai decotti, dalle fiale monodose alle compresse, dai succhi alle polveri, dagli estratti idroalcolici agli oli di essenze.

Come tutto potrebbe avere degli effetti collaterali legati alla sensibilità verso il principio attivo ricavato dalla pianta e quindi per l’impiego avvalersi della consulenza di un medico che ne conosce meglio i campi di impiego e non avventurarsi in alcuno modo in preparati grotteschi fatti in casa per non aggravare le condizioni di salute.

Ad ogni modo queste informazioni  sui fini officinali sono di carattere divulgativo e non costituiscono in alcun modo una consulenza medica. Le eventuali azioni intraprese dai lettori sono di carattere personale e in piena autonomia decisionale quindi non si ritiene responsabile la direzione di acquariofili per azioni o utilizzo inappropriato .

Riproduzione Per talea

bacopa caroliana

Bacopa caroliniana

Nome scientifico: Bacopa caroliniana

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: Nord America

Bacopa caroliniana

Dimensioni: altezza 20-30cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-26 ° C

Luce:  alta

Ph: 5.0-8.0

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Lento

Difficoltà: Facile

 

Note La Bacopa caroliniana è originaria del sud degli Stati Uniti, dove si possono trovare in crescita nelle zone paludose.

E’ una pianta molto robusta che non ha particolari esigenze ma sotto una buona luce cresce molto bene con la parte apicale che tende ad arrossire lasciando intravedere molto spiccatamente la venatura della lamina fogliare. Affascinante la propulsione dell’apice che sembra una fagottino che tende ad aprirsi come si vede nella seconda foto.

Pianta molto diffusa soprattutto nel mondo dei neofiti appunto perchè non richiede particolari attenzioni , in superfice tende a fiorire sviluppando un fiore dai colori che vanno dal lilla al blu.

cambomba caroliana fiore

La riproduzione come indicato sotto è per talea e il taglio di potatura deve essere effettuata tra gli internodi in modo da sviluppare nuove gemme.

Particolare attenzione bisogna porre nel momento della messa a dimora nel substrato perchè essendo una pianta molto carnosa bisogna piantare gli steli distanti tra loro altrimenti tende a soffocare la parte bassa per via della scarsa penetrabilità della luce e della circolazione dell’acqua, in questo caso si noterà una perdita delle foglie basali segno di sofferenza  della pianta.

Molto utilizzata anche in acquascape per l’imponente presenza. La coltivazione sopra i 26 gradi è sconsigliata perchè non gradisce sopporta le alte temperature.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

Riproduzione Per talea

Bacopa caroliniana

Anubias sp Garbon

Anubias sp Garbon

Nome scientifico: Anubias sp Garbon

Genere: Anubias

Famiglia: Araceae

Struttura: Rhizome

Luogo di provenienza: Africa occidentale

Dimensioni: altezza 5-20cm larghezza 7-20cm

Temperatura: 22-28 ° C

Luce: bassa

Ph: 5.5-8.0

Posizione: Anteriore , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Media

Caratteristiche: l’Anubias sp Garbon è una bella pianta epifita con foglie lunghe e di una forma particolare di un bel colore verde intenso.

Ha pochissime esigenze ma anche in presenza di scarsa luce,  CO2 , potassio e pochi oligoelementi cresce molto bene sana e rigogliosa.

Attenzione a non esagerare con oligoelementi e luce altrimenti le foglie si riempiranno di alghette che daranno noia alla fotosintesi della pianta.

Si consiglia la piantumazione della Anubias sp Garbon su legni e rocce. Eventualmente si possono legare con del filo di nylon o cotone agli arredi , poi sarà la pianta stessa a aderire e ancorarsi.

In estremo si possono utilizzare delle colle cianoacrilate per il fissaggio ma bisogna fare attenzione a non ostruire la parte bassa altrimenti la pianta ne soffrirà e potrà arrivare anche a marcire.

Non interrare il rizoma ma farlo aderire sul terriccio favorendo la penetrabilità di radici spontanee dalla parte inferiore del rizoma. Il rizoma non va interrato altrimenti tenderà a marcire.

Fiorisce in acqua con il classico fiore che contraddistingue le anubias e cioè a forma di calice che somiglia ad una calla , infiorescenza con una spata bianca. Non è un bellissimo fiore ma la fioritura rimane sempre un evento straordinario. Il fiore sommerso tende a marcire dopo una o due settimane e dipende molto dalle condizioni chimico/fisiche dell’acqua.

Pianta molto utilizzata dagli acquascaper perchè grande ed è molto utile per coprire tecnica e difetti di linee o colori.

Consigliata anche per neofiti e grazie alla sua coriacità si può inserire in vasche con pesci fitofagi

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione Per taglio rizoma.