Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......

FAQ ALLESTIMENTO

Faq Allestimento

 

Come si riconoscono i cianobatteri ?

  • I cianobatteri sono caratterizzati da un colore molto acceso tra il verde e l’azzurro,si riproducono in fretta in quanto fotosensibili, hanno una consistenza gelatinosa al tatto e un odore molto forte. Inoltre, durante il fotoperiodo, essendo dei produttori di ossigeno estremamente efficienti, si verificherà perling localizzate all’area colpita. La causa può essere ricercata nell’errata erogazione/tipo della luce, valori dei macro e micro nutrienti sbilanciati, scarsa circolazione e ossigenazione dell’acqua.Per approfondimenti leggi qui

Dove posiziono il termoriscaldatore ?

  • Collocare il riscaldatore in posizione verticale in un punto dell’acquario ove vi sia una buona circolazione d’acqua; in caso contrario il termostato non lavora accuratamente e la temperatura desiderata potrebbe non essere raggiunta.
    NON USARE IL RISCALDATORE SE NON IMMERSO ALMENO FINO ALL’INDICAZIONE “MINIMUM”.
    Dopo averlo immerso aspettare alcuni minuti prima di accenderlo, al fine di consentire al termostato di adattarsi alla temperatura dell’acqua.

Che tipo di termoriscaldatore debbo usare per la mia vasca?

  • RISCALDATORE

    Visti i diversi post facciamo un po’ di chiarezza.
    Il rapporto minimo ideale da mantenere è di 1 Watt per litro, bisogna però considerare la differenza tra la temperatura ambiente e quella della vasca e la circolazione dell’acqua all’interno del nostro acquario.

    Maggiore è la differenza di temperatura tra l’ambiente ed il nostro acquario e più il nostro riscaldatore dovrà lavorare per mantenere la temperatura impostata (non è detto che ci riesca se la differenza è elevata). Se inoltre il riscaldatore non è investito da una buona corrente, quest’ultimo riscalderà solo la porzione di acqua nei suoi paraggi e quindi vi è la possibilità di misurare diverse temperature nei vari punti della nostra vasca.

    IL RISCALDATORE È TROPPO POTENTE PER LA MIA VASCA? No, un riscaldatore con un grande wattaggio ridurrà i tempi del suo funzionamento e la velocità con cui scalderà la massa d’acqua. ES: un riscaldatore da 300w riscalderà più velocemente una vasca da 50l piuttosto che una da 200. È opportuno solo misurare l’ingombro del riscaldatore e verificare la possibilità di installarlo all’interno della nostra vasca.

    IL RISCALDATORE È IMPOSTATO AD UNA TEMPERATURA MA QUELLA RILEVATA È DIVERSA. Può succedere, bisogna tarare il riscaldatore (seguire istruzioni della casa produttrice) oppure collegarlo ad una centralina che ne regolerà il funzionamento (Es Stc1000 – inkbird) in base all’effettiva temperatura dell’acqua.

 

Nuovo allestimento e acqua lattiginosa o nebbia bianca

  • I batteri si moltiplicano rapidamente, all’avviamento del sistema-acquario, in proporzione alle sostanze da degradare; si ha in genere una crescita “dispersa”, cioè i batteri sono sparsi nell’acqua. Ciò avviene anche in caso di pulizie eccessive al filtro, o in caso di inquinamento da mangime e/o animali morti in vasca: si può avere un effetto-nebbia, con acqua lattescente ed opaca.
    Nella fase successiva, di maturazione del filtro e dell’acquario in genere, i batteri si circondano di uno strato mucillaginoso di particolari sostanze (muco-polisaccaridi) che li fa aderire l’un l’altro ed al substrato sul quale crescono (basta passare una mano sulla superficie interna dei vetri per sentirli viscidi): l’acqua si schiarisce, il filtro meccanico inizia a “sporcarsi” trattenendo le particelle più fini.Nel pratico, per risolvere una situazione nebbiosa, se l’acquario è in avviamento bisogna solo aver pazienza: cambi d’acqua continui servono solo a prolungare la situazione!
    Se il fenomeno si manifesta in seguito, può esserci del materiale in eccesso da smaltire (troppo cibo o pesci morti?) ed i batteri aumentano come in un mini-avviamento; oppure sono stati eliminati troppi batteri con pulizie del filtro o del fondo troppo intense: si riduce la somministrazione di cibo e si aspetta un paio di giorni che si instauri un nuovo equilibrio.
    Uno dei problemi principali di questa “esplosione batterica”, soprattutto se e’ piuttosto rilevante, pu’ essere una certa carenza di ossigeno. E’ quindi utile ossigenare il più’ possibile l’acqua, utilizzando un aeratore. Un buon cambio d’acqua quando questa è poi tornata limpida o quasi può’ contribuire a controllare l’accumulo dei metaboliti prodotti dai batteri. Un altro metodo per risolvere il problema della nebbia in vasca, anche se più costoso, è quello di usare una lampada sterilizzatrice a ultravioletti.

 

FAQ GENERALE1

Faq Generale

Patina untuosa sulla superfice ,come posso risolvere ?

  • Si tratta di una concentrazione proteica che si forma quando in vasca si hanno alte concentrazioni di carica proteica ed è consigliato un cambio straordinario o eventualmente per eliminarla utilizzare della carta assorbente da cucina appoggiandola sul pelo dell’acqua.

Cosa sono gli infusori e come si impiegano?

  • Gli infusori sono dei microorganismi che si formano nell’acqua. Vengono usati per alimentare gli avannotti primi giorni di vita. Per farli puoi mettere una buccia di banana in un contenitore con dell’acqua. Se l’acqua l’hai prelevata dall’acquario basta qualche giorno per avere una coltura di infusori (per accelerare si può mettere il contenitore sul coperchio dell’acquario per alzare la temperatura). Quando l’acqua è torbida e inizia a emanare un odore non molto gradevole è pronta. Non esiste una dose precisa; io somministrerei 5 ml. di infusori 2-3 volte al giorno. Ovviamente bisogna anche fare cambi d’acqua spesso nella vasca, diciamo un 20% un giorno sí e uno no. Il filtro deve essere spento, se no si ‘mangia’ tutti gli infusori. Al massimo usa uno di quelli azionati da un aeratore, regolato al minimo.

    Per approfondimenti clicca qui

I cannolicchi quando vanno puliti ?

  • Nei cannolicchi si vanno a insediare la maggior parte dei batteri, motivo per cui devono essere toccati il meno possibile.  Se si rende necessario il loro lavaggio, a causa di troppa melma all’interno, procedere utilizzando solo acqua prelevata dalla vasca ed evitando di esporre i materiali filtranti all’aria.

L’areatore quando va utilizzato ?

  • In una vasca in condizioni normali, l’aeratore non serve, dato che l’ossigenazione è garantita dalla presenza delle piante e dagli scambi gassosi che avvengono in superficie. L’aeratore, immettendo bolle d’aria in vasca e movimentando l’acqua favorisce gli scambi gassosi, favorendo la dispersione della CO2 molto utile per le piante.
    Va utilizzato in vasche ad alta temperatura, come per esempio quelle in cui sono presenti discus, dato che la solubilità dei gas, già a 30 °C si riduce notevolmente oppure nelle vasche in cui avvengono trattamenti con antibiotici o con il sale non iodato.

Si può utilizzare l’acqua del condizionatore per i cambi ?

  • Assolutamente NO! L’acqua che gocciola da un impianto di condizionamento dell’aria e’ ricca di polveri, fumo e inquinanti vari che ci possono essere nell’ambiente. Va’ anche considerato che quest’acqua condensa a contatto con le serpentine di alluminio o rame del condizionatore e quindi rischi di mettere in acquario acqua fortemente inquinata.

Si può introdurre acqua frizzante in vasca ?

  • L’idea di aggiungere di acqua minerale gasata, in linea di principio potrebbe essere corretta…In pratica, no.
    1 – il costo (ma puoi anche trovare acqua minerale che costa meno di quella osmotica e della CO² da aggiungere)
    2 – immettendo acqua gasata si avrà un picco di CO² , con un rapido calo nel giro di poche ore, dovuto al movimento della pompa.
    Risultato: stress per piante e pesci e nessuna possibilità da parte delle piante di sfruttare la CO² aggiunta.

Differenza tra acqua demineralizzata e distillata

  • L’acqua demineralizzata e’ prodotta utilizzando resine cationiche ed anioniche che trattengono la totalitá di sali. La rigenerazione di tali resine viene effettuata con soda caustica e acido cloridrico (a seconda della resina) e se le resine non vengono ben risciacquate si potrebbero inserire residui in vasca. L’acqua che trovi in negozio di solito e’ prodotta tramite osmosi inversa (e quindi non si puó chiamare distillata) e non presenta l’inconveniente di cui sopra.

Il conduttivimetro da indicazioni sulla durezza dell’acqua ?

  • No, il conduttivimetro permette di misurare la quantità totale di ioni presenti nell’acqua, misurando la sua capacità di condurre elettricità, senza però indicarne il tipo. È molto utile per valutare la bontà dell’acqua di osmosi [che deve avere una conducibilità prossima agli 0 µS/cm] o per valutare l’andamento del consumo dei fertilizzanti. È possibile sia misurare la quantità di solidi totale disciolti in ppm [detta TDS] oppure la conducibilità elettrica in µS/cm.
    Il conduttivimetro non può quindi sostituire il test o lo strumento per misurare il pH, né i test di GH e KH.
FAQ CHIMICA

Faq Chimica

Quali sono i valori dell’acqua per un acquario di comunità ?

  • I valori medi dell’acqua per un acquario di comunitá in genere sono pH 7 – GH 10 – KH 5 – Nitriti assenti  Nitrati < 25mg/l, temperatura intorno a 26 gradi. Questi valori vanno bene per la maggior parte dei pesci ma non per tutti. Ricordarsi di informarsi sempre, quando si acquista un pesce, sulle sue esigenze.

 

Quali test ho bisogno per poter mantenere efficente l’acquario ?

  • Innanzitutto utilizzare i test a reagente liquido e quelli più utili sono quelli per il pH, GH, KH , nitriti e nitrati. Per essere completi utilizzare anche i test per rilevare la conducibilitá e il ferro. Attenzione al tipo di luce che adoperi per confrontare il colore del liquido nella provetta, e’ consigliabile fare queste misurazioni alla luce del giorno, la luce artificiale potrebbe falsare il confronto tra il liquido e il colore di riferimento.

 

Come posso sapere se la mia acqua di osmosi è buona ?

  • Una buona acqua di osmosi presenta kh e Gh a zero , ph intorno a 5 e la consucibilità deve essere quanto più prossima allo zero ma fino a 20 µS/cm è accettabile.

 

Come incrementare il K in vasca con sali singoli  ?

  • Per incrementare il K non va usato il KNO3 perchè rischiamo di sballare il contemuto degli NO3. Usiamo il K2SO4.

 

Decalcificazione biogena cosa è e come si presenta ?

  • In genere accade con delle macchie o depositi biancatri sulla lamina fogliare delle piante in mancanza di CO2 e scarsa illuminazione e questo accade perchè la pianta per metabolizzare cerca le fonti di carbonio nei carbonati e bicarbonati.
neoamprologus caudopunctatus

Neoamprologus caudopunctatus

Nome scientifico: Neoamprologus caudopunctatus

Famiglia: Ciclidi

Luogo di provenienza: Africa (lago tanganika)

Valori ottimali di allevamento: Ph da 8 a 9,5 ; durezza 14-22° dGH; Temperatura: 22°a 26°

Dimensioni: Puo’ arrivare fino a 5cm di lunghezza il maschio mentre la femmina fino a 4cm

Allevamento e caratteristiche: E’ un pesce molto particolare dal corpo allungato compreso la testa presenza una bellissima livrea argentata con riflessi bianco/azzurri e il contorno della pinna dorsale giallastra. Date le loro dimensioni lo collocano tra i ciclidi più piccoli in commercio e possono quindi essere allevati in vasche piccole anche di soli 50 litri .

Neoamprologus caudopunctatus in natura vive in zone rocciose e sabbiose in modo che possa scavare alla ricerca del cibo formato principalmente da plankton

Riproduzione: instancabili scavatori allestire con sabbia che sposteranno in continuazione con la bocca e non solo,inserire dei gusci di conchiglia vuoti che utilizzeranno come rifugi e per deporre le uova in periodo riproduttivo ,questo li inserisce nella categoria dei conchigliofili.

Inserire in vasca un gruppetto di almeno 8 esemplari e nel tempo si formeranno le coppie che manterranno andando a difendersi una parte di territorio pur non essendo molto aggressivi

Alimentazione: Carnivoro quindi da nutrire con del vivo, ma non disdegna il granulato e congelato

Note: Si consiglia di allevarlo in monospecifico eventualmente può benissimo convivere con inquilini sempre di piccole dimensioni anche ciclidi sempre del lago di tanganika.

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 70%
aridarum mini blue

Aridarum mini blue

Nome scientifico: Aridarum mini blue

Famiglia: Araceae

Luogo di provenienza: isola di Borneo

Dimensioni: altezza 3-5cm  larghezza 5-8cm

Temperatura: 22-28 ° C

Luce: Media

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Frontale , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Note Aridarum mini blue è una bellissima pianta molto rara che per le sue minute dimensioni e definizione della lamina fogliare la colloca tra le piante più affascinanti e belle .

Ha una crescita lenta e sotto una media illuminazione , presenza di co2 (non essenziale ma consigliata) e potassio avrà una crescita sana e robusta.

In immersione può essere collocata sotto luce diretta ma bisogna stare attenti alla formazione di alghe sulla lamina fogliare che ne compromette la formazione di clorofilla.

Essendo classificata come epifita può essere legata con filo di nylon , cotone o utilizzando delle colle specifiche cianoacrilate a radici,legni o arredi porosi ,poi sarà lei stessa ad ancorarsi con le sue radici che presentano molti peduncoli ramificati.

Per ammirare la sua bellezza si consiglia di piantumarla nella zona frontale della vasca.

Ci tengo a sottolineare che questa è una pianta non adatta alla coltivazione in sommerso o meglio si adatta e emette foglioline nuove ma alla lunga tende a regredire fino a morire completamente, per una buona riuscita della sua coltivazione la situazione migliore è il semiemerso rispecchiando il suo luogo di origine che sono le sponde dei fiumi.

Si evidenzia inoltre che questa tipologia di pianta vista la sua rarità è difficile da reperire in negozio.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

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