FAQ ALLESTIMENTO

 

Come si riconoscono i cianobatteri ?

  • I cianobatteri sono caratterizzati da un colore molto acceso tra il verde e l’azzurro,si riproducono in fretta in quanto fotosensibili, hanno una consistenza gelatinosa al tatto e un odore molto forte. Inoltre, durante il fotoperiodo, essendo dei produttori di ossigeno estremamente efficienti, si verificherà perling localizzate all’area colpita. La causa può essere ricercata nell’errata erogazione/tipo della luce, valori dei macro e micro nutrienti sbilanciati, scarsa circolazione e ossigenazione dell’acqua.Per approfondimenti leggi qui

Dove posiziono il termoriscaldatore ?

  • Collocare il riscaldatore in posizione verticale in un punto dell’acquario ove vi sia una buona circolazione d’acqua; in caso contrario il termostato non lavora accuratamente e la temperatura desiderata potrebbe non essere raggiunta.
    NON USARE IL RISCALDATORE SE NON IMMERSO ALMENO FINO ALL’INDICAZIONE “MINIMUM”.
    Dopo averlo immerso aspettare alcuni minuti prima di accenderlo, al fine di consentire al termostato di adattarsi alla temperatura dell’acqua.

Che tipo di termoriscaldatore debbo usare per la mia vasca?

  • RISCALDATORE

    Visti i diversi post facciamo un po’ di chiarezza.
    Il rapporto minimo ideale da mantenere è di 1 Watt per litro, bisogna però considerare la differenza tra la temperatura ambiente e quella della vasca e la circolazione dell’acqua all’interno del nostro acquario.

    Maggiore è la differenza di temperatura tra l’ambiente ed il nostro acquario e più il nostro riscaldatore dovrà lavorare per mantenere la temperatura impostata (non è detto che ci riesca se la differenza è elevata). Se inoltre il riscaldatore non è investito da una buona corrente, quest’ultimo riscalderà solo la porzione di acqua nei suoi paraggi e quindi vi è la possibilità di misurare diverse temperature nei vari punti della nostra vasca.

    IL RISCALDATORE È TROPPO POTENTE PER LA MIA VASCA? No, un riscaldatore con un grande wattaggio ridurrà i tempi del suo funzionamento e la velocità con cui scalderà la massa d’acqua. ES: un riscaldatore da 300w riscalderà più velocemente una vasca da 50l piuttosto che una da 200. È opportuno solo misurare l’ingombro del riscaldatore e verificare la possibilità di installarlo all’interno della nostra vasca.

    IL RISCALDATORE È IMPOSTATO AD UNA TEMPERATURA MA QUELLA RILEVATA È DIVERSA. Può succedere, bisogna tarare il riscaldatore (seguire istruzioni della casa produttrice) oppure collegarlo ad una centralina che ne regolerà il funzionamento (Es Stc1000 – inkbird) in base all’effettiva temperatura dell’acqua.

 

Nuovo allestimento e acqua lattiginosa o nebbia bianca

  • I batteri si moltiplicano rapidamente, all’avviamento del sistema-acquario, in proporzione alle sostanze da degradare; si ha in genere una crescita “dispersa”, cioè i batteri sono sparsi nell’acqua. Ciò avviene anche in caso di pulizie eccessive al filtro, o in caso di inquinamento da mangime e/o animali morti in vasca: si può avere un effetto-nebbia, con acqua lattescente ed opaca.
    Nella fase successiva, di maturazione del filtro e dell’acquario in genere, i batteri si circondano di uno strato mucillaginoso di particolari sostanze (muco-polisaccaridi) che li fa aderire l’un l’altro ed al substrato sul quale crescono (basta passare una mano sulla superficie interna dei vetri per sentirli viscidi): l’acqua si schiarisce, il filtro meccanico inizia a “sporcarsi” trattenendo le particelle più fini.Nel pratico, per risolvere una situazione nebbiosa, se l’acquario è in avviamento bisogna solo aver pazienza: cambi d’acqua continui servono solo a prolungare la situazione!
    Se il fenomeno si manifesta in seguito, può esserci del materiale in eccesso da smaltire (troppo cibo o pesci morti?) ed i batteri aumentano come in un mini-avviamento; oppure sono stati eliminati troppi batteri con pulizie del filtro o del fondo troppo intense: si riduce la somministrazione di cibo e si aspetta un paio di giorni che si instauri un nuovo equilibrio.
    Uno dei problemi principali di questa “esplosione batterica”, soprattutto se e’ piuttosto rilevante, pu’ essere una certa carenza di ossigeno. E’ quindi utile ossigenare il più’ possibile l’acqua, utilizzando un aeratore. Un buon cambio d’acqua quando questa è poi tornata limpida o quasi può’ contribuire a controllare l’accumulo dei metaboliti prodotti dai batteri. Un altro metodo per risolvere il problema della nebbia in vasca, anche se più costoso, è quello di usare una lampada sterilizzatrice a ultravioletti.

 

Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......