Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......

Ammania senegalensis

Nome scientifico: Ammania senegalensis

Genere:Ammania

Famiglia: Lythraceae

Luogo di provenienza: Africa occidentale

Dimensioni: altezza 25-45cm larghezza 12-15cm

Temperatura: 24° – 30°C

Luce: da alta a altissima

Ph:6,5 -7

Posizione: posteriore

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Note: l’ Ammania senegalensis e una pianta di palude molto robusta che trova anche posto nei nostri plantaquari, e una pianta dal fabbisogno molto moderato che mostra il suo rosso solo con una luce adeguata e intensa ,una fertilizzazione in colonna molto spinta e buona CO2.

Ammania senegalensisAmmania senegalensis è una pianta che trova collocazione nella parte posteriore della vasca perchè con la sua imponente struttura riesce a formare dei propri e veri muri verdi/rossi per variare la cromatografia della vasca, inoltre le sue grandi foglie si presentano con una leggera ondulatura e piegatura verso il basso con un picciolo molto corto e piccolo.

La riproduzione avviene per talea , basta tagliare tra gli internodi e ripiantare l’apice che continuerà a crescere dalla parte che rimane si avranno dei getti laterale che daranno vita a delle nuove piantine completamente autonome,

Si consiglia di non fare cespugli fitti distanziando gli steli perchè la parte inferiore ne risentirà tantissimo della mancanza della luce.

Riproduzione: Per talea.

 

NB: La foto è stata presa dal web come lo rimporta la scritta impressa sopra , se qualcuno dovesse riconoscerla e vuole che sia rimossa ci contatti che provvederemo nel più breve tempo possibile

Hyphessobrycon bentosi

Hyphessobrycon bentosi

Hyphessobrycon bentosi

Ordine: Caracidi

Famiglia: Characidae

Nome Comune:Tetra ornato

Dimensioni: circa 4 cm

Distribuzione: Sud America

Aspetto: È caratterizzata da un corpo affusolato e tendenzialmente trasparente, con la presenza di leggere sfumature di colore rosastro.

La coda e le pinne presentano una colorazione più intensa tendente al rosa forte , la punta piu’ estrema e la parte ronamentale della dorsale risultano di un forte bianco .Da questa ultima caratteristica ne prende il nome comune

Il dimorfismo sessuale è evidente per quel che riguarda la colorazione che risulta essere più accesa nei maschi e con la pinna dorsale più voluminosa.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppo bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni almeno di 120 litri

A causa delle dimensioni ridotte e dal carattere piuttosto timido è preferibile allevarli in vasca monospecifica anche se in acquario di comunità è molto pacifico.

Per l’allestimento della vasca è possibile usare un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri, inerte e di dimensioni non eccessivamente ridotte. Possono inoltre essere aggiunte anche rocce (sempre inerti) e legni di varia tipologia.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato in modo da garantire la presenza di nascondigli e zone ombreggiate ma che lasci anche lo spazio al nuoto

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 24-28 °C
  • pH: 6-7,5 (ma è preferibile mantenere un ambiente leggermente acido attorno a pH 6.5)
  • KH: 5
  • GH: 10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: gruppo minimo 8-10 esemplari

Alimentazione: la dieta dei Hyphessobrycon bentosi deve essere piuttosto varia. È possibile fornire cibo secco (possibilmente micro-granulare) purchè di adeguate dimensioni, anche se inizialmente potrebbe non essere accettato.

È necessario fornire comunque cibo vivo o congelato di piccole dimensioni come Daphnie e Artemie.

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili.

La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori, motivo per cui si suggerisce la presenza di muschi e vegetazione fitta. Riproduzione in acquario piuttosto rara.

La coppia si apparterà il tempo necessario di rilasciare le uova e fecondarle ,le uova si andranno a depositare sul fondo abbandonate al proprio destino

Curiosità: è una specie piuttosto delicata e difficile da reperire in commercio. Si raccomanda di mantenere cambi di acqua piuttosto frequenti e basse correnti in vasca per non stressarlo

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Microdevario Gatesi

Microdevario Gatesi

Microdevario Gatesi

Ordine: Ciprinidi

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: circa 2.0 cm

Distribuzione: Myanmar

Aspetto: rispetto al Microdevario Kubotai questa specie presenta colori meno accessi.

È caratterizzata da un corpo affusolato e tendenzialmente trasparente, con la presenza di leggere sfumature di colore verde/giallino.

La coda e le pinne sono trasparenti e non presentano particolari caratteristiche.

Il dimorfismo sessuale è evidente solo negli adulti: le femmine tendono ad avere un corpo più tondeggiante e di dimensioni maggiori; i maschi sono più snelli e presentano una livrea più colorata e definita.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppi, malgrado le dimensioni ridotte bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 45×30 cm. Sarebbe meglio evitare le vasche cubiche.

A causa delle dimensioni ridotte e dal carattere piuttosto timido è preferibile allevarli in vasca monospecifica.

Per l’allestimento della vasca è possibile usare un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri, inerte e di dimensioni non eccessivamente ridotte. Possono inoltre essere aggiunte anche rocce (sempre inerti) e legni di varia tipologia.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato in modo da garantire la presenza di nascondigli e zone ombreggiate.

Prediligono acque cristalline o comunque poco cariche di tannini caratterizzati da una corrente moderata.

Dato che è da prediligere un’illuminazione non eccessivamente elevata, è preferibile scegliere piante non troppo esigenti in termini di luce. Si può quindi optare per piante non particolarmente esigenti (come ad esempio Limophilia Sessiflora, Bacopa, Cryptocoryne di vario tipo o echinodorus, Hydrocotyle Leucocephala, Ceratophillum); piante epifite (come Anubias, Microsorium, Bolbitis); e piante galleggianti per creare zone ombreggiate (ad esempio Salvinia Natans, Phillantus Fliutans, Limnobium, Pistia). Sono raccomandati muschi (es. Taxiphillium ,Christmass Moss) in abbondanza per fornire ripari per gli avannotti che potrebbero nascere in vasca

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-27 °C
  • pH: 6-7 (ma è preferibile mantenere un ambiente leggermente acido attorno a pH 6.5)
  • KH: 3-6
  • GH: 7-9
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: gruppo minimo 8-10 esemplari

Alimentazione: la dieta dei Microdevario Gatesi deve essere piuttosto varia. È possibile fornire cibo secco (possibilmente micro-granulare) purchè di adeguate dimensioni, anche se inizialmente potrebbe non essere accettato.

È necessario fornire comunque cibo vivo di piccole dimensioni come Daphnie e Artemie.

Per fornire una componente vegetale si può saltuariamente somministrare verdura sbollentata o mangimi appositi.

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili.

La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori, motivo per cui si suggerisce la presenza di muschi e vegetazione fitta. Riproduzione in acquario piuttosto rara.

Curiosità: è una specie piuttosto delicata e difficile da reperire in commercio. Si raccomanda di mantenere cambi di acqua piuttosto frequenti e moderatamente abbondanti.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Aphyosemion australe

Aphyosemion australe

Nome scientifico: Aphyosemion australe

Nome comune: Splendid killyfish

Famiglia: Nothobranchiidés

Luogo di provenienza: Guinea equatoriale

Valori ottimali di allevamento: Temp. 22-26°C – Ph 6 /7

Dimensioni: fino a 6 cm

Allevamento e caratteristiche: Aphyosemion australe è un pesce fantastico che presenta delle striature molto colorate tanto è vero che è la specie più variopinta di tutti i killyfish in genere , la sua colorazione dipende dal luogo di provenienza .

Si consiglia l’allevamento in un ambiente monospecifico in quanto essendo un pesce molto timido andrebbe in competizione con il cibo non alimentandosi in modo e quantità corretta.

La sua aspettativa di vita è di circa 2 anni .

Allestire la vasca con molte piante galleggianti per schermare la superfice ed evitare anche a questa specie di saltare ,in natra la troviamo in corsi d’acqua con debole correnti e addirittura in piccoli ristagni di acqua.

Riproduzione: Non è molto difficile infatti la deposizione dell’ Aphyosemion australe puo’ avvenire nel mop,muschio di java oppure anche su uno straccio messo a bagno.

La deposizione avviene anche in diversi giorni deponendo uno o due uova al giorno,la schiusa avviene in due settimane e si consiglia dotare di molti nascondigli la vasca. I piccoli devono essere alimentati con infusori nei primi giorni di vita per poi passare ai naupli di artemia

Se si vuole riprodurre inserire in vasca 1 maschio e 2 o 3 femmine in modo da non averne sempre di mira una e stressarla troppo.

Alimentazione: Come tutti i killifish predilige il vivo ma se abituato mangia di tutto

Adattabilità in acquario 70%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 50%