Bucephalandra sp. Sekadau1

Bucephalandra Motleyana sp Sekadau1

Nome scientifico: Bucephalandra Motleyana sp Sekadau1

Genere: Bucephalandra

Famiglia: araceae

Luogo di provenienza: isola di Borneo

Dimensioni: altezza 10-50cm larghezza 10-100cm

Temperatura: 25-26 ° C

Luce: Media

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Frontale , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Riproduzione Per talea

Note La si può coltivare in due modi e cioè:

  •  Come epifita legandola ad un substrato
  •  Piantandola nel substrato

É una pianta classificata come epifita quindi si può inserire in acquario legandola a degli arredi con filo di nylon , cotone oppure utilizzando delle colle cianoacrilate facendo attenzione a non danneggiare la zona da dove fuoriescono le radici essendo una pianta a rizoma.

Le foglie leggermente si presentano allungate con una arricciatura sui bordi di un bel verde particolare.

La Bucephalandra Motleyana sp Sekadau1 è importata in Italia dal Borneo e ad oggi ne esistono tantissime varietà ricche di forme e sfumature di colore con esigenze diverse.

Questa in particolare non ha grandi esigenze infatti non necessita di CO2 e fertilizzazione spinta ma il potassio non deve mai mancare .

Cresce in riva ai fiumi come si vede dal video sottostante e per questo è molto adatta per i paludari dove trova larghissimo impiego dando il massimo del suo splendore.

La fioritura della Bucephalandra Motleyana sp Sekadau1 è molto scenica infatti avviene in sommerso con l’emissione di un fiore su picciolo a calice di un bianco intenso che appena schiuso nel giro di pochi giorni (a secondo delle condizioni chimico/fisiche) tende a marcire.

La sua riproduzione avviene per talea infatti dalla base si ripartono delle nuove piantine perfettamente autonome che una volta staccate avrà una parte di rizoma quindi proprio per questo si possono avere nuove piantine anche separando il rizoma basta lasciare almeno 3/5 foglioline.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta .

Per maggiori approfondimenti clicca sul seguente link:
“Bucephalandra un genere sconosciuto in Italia”

Bucephalandra Motleyana sp Sintang

Bucephalandra Motleyana sp Sintang

Nome scientifico: Bucephalandra Motleyana sp Sintang

Genere:Bucephalandra

Famiglia: araceae

Luogo di provenienza: isola di Borneo

Dimensioni: altezza 10-50cm larghezza 10-100cm

Temperatura: 25-26 ° C

Luce:Media alta

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Frontale , laterale o epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Riproduzione Per talea

Note La si può coltivare in due modi e cioè:

  • Come epifita legandola ad un substrato
  • Piantandola nel substrato

É una pianta classificata come epifita quindi si può inserire in acquario legandola a degli arredi con filo di nylon , cotone oppure utilizzando delle colle cianoacrilate facendo attenzione a non danneggiare la zona da dove fuoriescono le radici essendo una pianta a rizoma.

Le foglie leggermente si presentano allungate con una arricciatura sui bordi di un verde più  intenso e scuro. la lamina fogliare presenta una punteggiatura che sotto luce diretta tende a riflettere.

La Bucephalandra Motleyana sp Sintang è importata in Italia dal Borneo e ad oggi ne esistono tantissime varietà ricche di forme e sfumature di colore con esigenze diverse.

Questa in particolare non ha grandi esigenze infatti non necessita di CO2 e fertilizzazione spinta ma il potassio non deve mai mancare .

Cresce in riva ai fiumi come si vede dal video sottostante e per questo è molto adatta per i paludari dove trova larghissimo impiego dando il massimo del suo splendore.

La fioritura della Bucephalandra Motleyana sp Sintang è molto scenica infatti avviene in sommerso con l’emissione di un fiore su picciolo a calice di un bianco intenso che appena schiuso nel giro di pochi giorni (a secondo delle condizioni chimico/fisiche) tende a marcire.

La sua riproduzione avviene per talea infatti dalla base si ripartono delle nuove piantine perfettamente autonome che una volta staccate avrà una parte di rizoma quindi proprio per questo si possono avere nuove piantine anche separando il rizoma basta lasciare almeno 3/5 foglioline.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta .

Per maggiori approfondimenti clicca sul seguente link:
“Bucephalandra un genere sconosciuto in Italia”

Bucephalandra Motleyana sp Sintang

Bucephalandra sp kalimantan kedagang

 

Nome scientifico: Bucephalandra sp kalimantan kedagang

Genere: Bucephalandra

Famiglia: araceae

Luogo di provenienza: isola di Borneo

Dimensioni: altezza 10-50cm larghezza 10-100cm

Temperatura: 25-26 ° C

Luce: Media

Ph: 6.0-7.0

Posizione: Frontale , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Riproduzione: Per talea o suddivisione del rizoma

Note La si può coltivare in due modi e cioè:

  • Come epifita legandola ad un substrato –
  • Piantandola nel substrato

É una pianta classificata come epifita quindi si può inserire in acquario legandola a degli arredi con filo di nylon , cotone oppure utilizzando delle colle cianoacrilate facendo attenzione a non danneggiare la zona da dove fuoriescono le radici essendo una pianta a rizoma.

Le foglie leggermente si presentano allungate con una arricciatura sui bordi di un verde più  intenso e scuro. la lamina fogliare presenta una punteggiatura che sotto luce diretta tende a riflettere.

La Bucephalandra sp kalimantan kedagang è importata in Italia dal Borneo e ad oggi ne esistono tantissime varietà ricche di forme e sfumature di colore con esigenze diverse.

Questa in particolare non ha grandi esigenze infatti non necessita di CO2 e fertilizzazione spinta ma il potassio non deve mai mancare .

Cresce in riva ai fiumi come si vede dal video sottostante e per questo è molto adatta per i paludari dove trova larghissimo impiego dando il massimo del suo splendore.

La fioritura della Bucephalandra sp kalimantan kedagang è molto scenica infatti avviene in sommerso con l’emissione di un fiore su picciolo a calice di un bianco intenso che appena schiuso nel giro di pochi giorni (a secondo delle condizioni chimico/fisiche) tende a marcire.

La sua riproduzione avviene per talea infatti dalla base si ripartono delle nuove piantine perfettamente autonome che una volta staccate avrà una parte di rizoma quindi proprio per questo si possono avere nuove piantine anche separando il rizoma basta lasciare almeno 3/5 foglioline.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta .

Per maggiori approfondimenti clicca sul seguente link:
“Bucephalandra un genere sconosciuto in Italia”

 

Anubias barteri var Nana Yellow Heart

Anubias barteri var Nana Yellow Heart

Nome scientifico: Anubias barteri var Nana Yellow Heart

Genere: Anubias

Famiglia: Araceae

Struttura: Rhizome

Luogo di provenienza: serra

Dimensioni: altezza 5-10cm larghezza 10-20cm

Temperatura: 20° – 30°C

Luce: da bassa a alta

Ph: 5.5-8.0

Posizione: Anteriore , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Note: e una varietà che arriva da singapore ma non esiste in natura perchè riprodotta in serra ,

classificata come epifita ha la caratteristica di avere le foglie giovani di un colore giallo che poi crescendo virano su di un verde intenso, le foglie sono molto più piccole e rotonde rispetto alla anubias nana classica .

Ha pochissime esigenze ma anche in presenza di scarsa luce,  CO2 , potassio e pochi oligoelementi cresce molto bene sana e rigogliosa.

Attenzione a non esagerare con oligoelementi e luce altrimenti le foglie si riempiranno di alghette che daranno noia alla fotosintesi della pianta.

Si consiglia la piantumazione della Anubias barteri var Nana Yellow Heart su legni e rocce. Eventualmente si possono legare con del filo di nylon o cotone agli arredi , poi sarà la pianta stessa a aderire e ancorarsi.

In estremo si possono utilizzare delle colle cianoacrilate per il fissaggio ma bisogna fare attenzione a non ostruire la parte bassa altrimenti la pianta ne soffrirà e potrà arrivare anche a marcire.

Non interrare il rizoma ma farlo aderire sul terriccio favorendo la penetrabilità di radici spontanee dalla parte inferiore del rizoma. Il rizoma non va interrato altrimenti tenderà a marcire.

Fiorisce in acqua con il classico fiore che contraddistingue le anubias e cioè a forma di calice che somiglia ad una calla , infiorescenza con una spata bianca. Non è un bellissimo fiore ma la fioritura rimane sempre un evento straordinario. Il fiore sommerso tende a marcire dopo una o due settimane e dipende molto dalle condizioni chimico/fisiche dell’acqua.

Pianta molto utilizzata dagli acquascaper perchè molto delicata , elegante e bella da vedere in primo piano o tra gli arredi.

Consigliata anche per neofiti e grazie alla sua coriaticità in vasche con pesci fitofagi

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per rizoma.

Anubias barteri var nana Petite

Anubias barteri var nana Petite

Nome scientifico: Anubias barteri var nana Petite

Genere: Anubias

Famiglia: Araceae

Struttura: Rhizome

Luogo di provenienza: Africa

Dimensioni: altezza 3-5cm larghezza 5-10cm

Temperatura: 20° – 30°C

Luce: da bassa a alta

Ph: 6.0-8.0

Posizione: Anteriore , epifita

Crescita: Lenta

Difficoltà: Facile

Note: E’ una meravigliosa pianta con piccole foglie di un verde intenso che forma dei bellissimi cespugli compatti.

La Anubias barteri var nana Petite ha pochissime esigenze ma anche se con scarsa luce, somministrando CO2 potassio e pochi oligoelementi cresce molto bene sana e rigogliosa.

Attenzione a non esagerare con oligoelementi e luce altrimenti le foglie si riempiranno di alghette che daranno noia alla fotosintesi della pianta.

Si consiglia la piantumazione su legni e rocce. Eventualmente si possono legare con del filo di nylon o cotone agli arredi , poi sarà la pianta stessa a aderire e ancorarsi.

In estremo si possono utilizzare delle colle cianoacrilate per il fissaggio ma bisogna fare attenzione a non ostruire la parte bassa altrimenti la pianta ne soffrirà e potrà arrivare anche a marcire.

Non interrare il rizoma ma farlo aderire sul terriccio favorendo la penetrabilità di radici spontanee dalla parte inferiore del rizoma. Il rizoma non va interrato altrimenti tenderà a marcire.

Fiorisce in acqua con il classico fiore che contraddistingue le anubias e cioè a forma di calice che somiglia ad una calla , infiorescenza con una spata bianca. Non è un bellissimo fiore ma la fioritura rimane sempre un evento straordinario. Il fiore sommerso tende a marcire dopo una o due settimane e dipende molto dalle condizioni chimico/fisiche dell’acqua.

Pianta molto utilizzata dagli acquascaper perchè molto delicata , elegante e bella da vedere

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

 

pianta con pochissime esigenze, cresce benissimo con scarsa luce, e si consiglia la piantumazione su legni e rocce.

Riproduzione: Per rizoma.