Gymnocoronis spilanthoides

Gymnocoronis spilanthoides

Nome scientifico: Gymnocoronis spilanthoides

Genere: Gymnocoronis

Famiglia: Asteraceae

Luogo di provenienza: America del Sud

Dimensioni: altezza 12-30cm larghezza 10-15cm

Temperatura: 15-30 ° C

Ph:5.5-8.0

Luce: Media – Alta

Crescita: Veloce

Difficoltà :Facile

Note:  La Gymnocoronis spilanthoides è una pianta meravigliosa che si presenta con una struttura a stelo molto imponente e coriacea, ha delle foglie abbastanza grandi lanceolate di un bellissimo colore verde.

Pianta palustre che si sviluppa molto bene in emerso ma che si adatta molto facilmente alla vita sommersa.

in natura la troviamo sulle sponde di fiumi e ruscelli nel biotopo Americano in folte colonie molto robuste.

La sua imponenza in vasca la fa da padrona infatti la si può coltivare al centro vasca a fare da protagonista , sul laterale o addirittura sullo sfondo.

Si sviluppa molto bene se in ottime condizioni infatti predilige un fondo soffice ricco di nutrienti con abbastanza spessore visto che sviluppa un apparato radicale anch’esso imponente , un buon protocollo di fertilizzazione , CO2 e una luce mediamente intensa almeno di 0,7 W/Lt.

Fiorisce in emerso con un fiore molto particolare su di un grappolo di colore bianco.

per la potatura o riproduzione comportarsi come le classiche piante a stelo , tagliare tra gli internodi e ripiantare l’apice ch continuerà a crescere, dalla parte bassa si noteranno a breve delle gemme che daranno vita a nuove piantine.

Non è semplice reperirla sul mercato per non dire impossibile in quanto ne è vietata la vendita e l’importazione dall’Unione Europea già dal 2019 in quanto considerata specie invasiva.

Si consiglia per chi ne fosse in possesso di smaltire le potature con attenzione e non disperderle in ambiente per evitare danni alla natura.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per talea

Glossostigma elatinoides

Glossostigma elatinoides

Nome scientifico: Glossostigma elatinoides

Genere: Glossostigma

Famiglia: Scrophulariaceaee

Luogo di provenienza: Oceania (Nuova Zelanda)

Dimensioni: altezza 2-3cm larghezza 3-5cm

Temperatura: 15-28 ° C

Ph:5.5-7.5

Luce: Media – Alta

Crescita: Veloce

Difficoltà: Difficile

Note: La Glossostigma elatinoides è una bellissima pianta a piccole foglioline tondeggianti di un bellissimo colore verde che si diffonde strisciando sulla superficie che ha a disposizione.

In natura la ritroviamo sia in forma emersa che in forma sommersa e abita le sponde di fiumi , ruscelli e laghi in genere.

Forma dei bellissimi tappeti verdi e per questo viene molto utilizzata per formare dei pratini che danno eleganza e sono molto d’effetto soprattutto in una vasca ampia.

É una pianta abbastanza esigente in termini di luce e oligoelementi ma non è di difficile gestione infatti con delle regolari potature si può correggere la crescita a piacimento.

Consuma molti nitrati e fosfati e la carenza di nitrati si può notare dall’ingiallimento delle foglie ,la carenza di fosfati porta a un’arresto della crescita mentre una carenza di ferro porta a far diventare le foglie trasparenti facendone risentire a tutta la pianta per intero.

La sua stolonatura in buone condizioni è veramente imponente e questa la rende di facile coltivazione, molto utilizzata in campo acquascaper per coprire arredi o per spezzare la linea di forme e colori.

fiorisce in emerso con un bellissimo fiore a 4 petali che vira da un colore biancastro a un azzurrino appena accennato.

Non si hanno notizie su fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per talea

Egeria Najas

Egeria Najas

Nome scientifico: Egeria Najas

Genere: Egeria

Famiglia: Hydrocharitaceae

Luogo di provenienza: America del Sud

Dimensioni: altezza 20-80 cm larghezza 3-5cm

Temperatura: 15-30 ° C

Ph:6.0-8.0

Luce: Medio Alta

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Veloce

Difficoltà: Facile

Riproduzione: Per talea

NOTE: Egeria Najas è una pianta a stelo di facile coltivazione a crescita rapida molto utile per assorbire quantitativi di nitrati , con una regolare potatura si possono creare dei bei cespugli e muri verdi di bellissimo impatto.

Si consiglia di effettuare delle regolari potature per evitare che una volta raggiunta la superfice si pieghi e quindi andare a schermare la luce per le piante sottostanti.

Si presenta con una struttura eretta a stelo abbastanza carnoso con delle foglie strette e allungate di qualche centimetro molto compatte e senza picciolo cioè si riparte dall’internodi tutte sullo stesso e molto vicini tra loro.

Come già detto è una pianta di facile coltivazione ed è per questo che è consigliata al mondo dei neofiti.

Può essere coltivata piantandola nel substrato oppure come epifita infatti si può legare ad arredo o addirittura lasciata galleggiare sul pelo dell’acqua.

Molti allevatori di numerose specie la utilizzano per ossigenare le vasche , da nascondiglio per gli avannotti e addirittura come supporto per il nido degli anabanditi.

Non ha grosse esigenze ma in presenza di una buona concentrazione di azoto , oligoelementi , co2 e luce cresce in modo spaventoso.

Non coltivare in folti gruppi ma creare degli spazi per far arrivare luce e circolazione bene l’acqua anche alla base per non far perdere le foglie . Pianta di facile coltivazione che in presenza di co2 cresce più robusta e forte.

Può capitare che sulle foglie della pianta si noti una polverina biancastra , come tutte le piante della famiglia a cui appartiene l’egeria densa può essere soggetta alla decalcificazione biogena  non è altro che un eccesso di calcio che la pianta espelle e non è assolutamente un sintomo di malessere.

E’ una pianta fantastica ma vista la sua elevata capacità di adattarsi alle condizioni di acqua più estreme e alla sua facilità di riproduzione è stata classificata come “Pianta invasiva” dalla comunità europea quindi evitare di immetterla in corsi d’acqua e smaltire le sue potature correttamente nell’umido. 

Non si hanno notizie di fini officinali per questa pianta.

Egeria densa

Egeria densa

Nome scientifico: Egeria densa

Genere: Egeria

Famiglia: Hydrocharitaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: America (Brasile)

Dimensioni: altezza 30-100 cm larghezza 3-5cm

Temperatura: 10-26 ° C

Ph: 5.0-10.0

Luce: Media – Alta

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Veloce

Difficoltà: Facile

Note: La Egeria densa è una delle piante di acqua dolce più conosciute e diffuse in acquariofilia in quanto è di facilissima coltivazione in quanto si adatta facilmente e velocemente alle condizioni più avverse.

Si presenta con una struttura eretta a stelo abbastanza carnoso con delle foglie strette e allungate di qualche centimetro molto compatte e senza picciolo cioè si riparte dall’internodi tutte sullo stesso e molto vicini tra loro.

Come già detto è una pianta di facile coltivazione ed è per questo che è consigliata al mondo dei neofiti.

Può essere coltivata piantandola nel substrato oppure come epifita infatti si può legare ad arredo o addirittura lasciata galleggiare sul pelo dell’acqua.

Molti allevatori di numerose specie la utilizzano per ossigenare le vasche , da nascondiglio per gli avannotti e addirittura come supporto per il nido degli anabanditi.

Non ha grosse esigenze ma in presenza di una buona concentrazione di azoto , oligoelementi , co2 e luce cresce in modo spaventoso.

Pianta a crescita rapida che viene molto impiegata su vasche giovani o vasche per far concorrenza alle alghe in quanto consuma molti inquinanti per la vasca.

Gli acquascaper non la utilizzano molto nei loro allestimenti a causa della velocità di crescita e per la caratteristica di curvare l’apice che alla lunga può risultare antiestetico.

Può capitare che sulle foglie della pianta si noti una polverina biancastra , come tutte le piante della famiglia a cui appartiene l’egeria densa può essere soggetta alla decalcificazione biogena  non è altro che un eccesso di calcio che la pianta espelle e non è assolutamente un sintomo di malessere.

E’ una pianta fantastica ma vista la sua elevata capacità di adattarsi alle condizioni di acqua più estreme e alla sua facilità di riproduzione è stata classificata come “Pianta invasiva” dalla comunità europea quindi evitare di immetterla in corsi d’acqua e smaltire le sue potature correttamente nell’umido. 

Non si hanno notizie di fini officinali per questa pianta.

Riproduzione: Per Talea

Echinodorus vesuvis

Echinodorus vesuvis

Nome scientifico: Echinodorus vesuvis

Genere: Echinodorus

Famiglia: Alismataceae

Luogo di provenienza: Cultivar

Dimensioni: altezza 10-20 cm larghezza 10-15cm

Temperatura: 18-28 ° C

Ph: 5.5-8.0

Luce: Medio Alta

Posizione: Posteriore o laterale

Crescita: Veloce

Difficoltà: Facile

Riproduzione: Per stolonatura

Note: E’ una specie di echinodorus davvero particolare,  classificata come cultivar della sorella echinodorus angustifolia.

La Echinodorus vesuvis si presenta però con dimensioni ridotte e con una morfologia delle foglie davvero particolare. La foglia risulta con un modo circolare di un verde molto intenso e meraviglioso.

Questa cultivar è stata prima selezionata in Canada e poi esportata in oriente dove ha riscosso un enorme successo, da li è stata riprodotta in quantità enormi ed esportata in Europa.

Questa specie seppur comune in Europa e in altre zone del mondo risulta difficilmente reperibile in Italia.

Questa pianta è molto difficile farla adattare ma una volta partita non si fermerà più, in presenta di un fondo ben arricchito , luce intensa e co2 crescerà sana e rigogliosa formando cespugli fitti e densi.

La Echinodorus vesuvis è una pianta abbastanza robusta si consiglia di utilizzarla in vasche di media grandezza posizionandola nella zona posteriore o laterale e con la loro eleganza spezzeranno linee e colori.

Si riproduce per stolonatura e inserita in gruppo darà un tocco di signorilità alla vasca.

Per la potatura staccare le foglie alla base cercando di non danneggiare lo stolone.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta.

Per chi volesse approfondire leggere questa esperienza di coltivazione cliccando qui