Panaqolus albivermis L204

Panaqolus albivermis L204

Nome comune: Flash Pleco L204

Ordine: Locaridae

Famiglia: panaqolus

Dimensioni: circa 13 cm

Distribuzione: Sud America

Aspetto: si presentano con un corpo affusolato e allungato classico dei pleco , fondo di colore scuro con delle strisce bianche e giallastre.

Sono dotati di una forte ventosa che gli permette di ancorarsi in modo forte e saldo,

provengono dal Rio Alejandro in perù dove la corrente dei fiumi è molto forte.

Caratteristiche acquario: appartengono alla famiglia dei panaque o panaqolus e si nutrono prevalentemente di alghe e legno che rosicchiano tutto il giorno , la particolarità di questa specie è rappresentata dal fatto che riescono agevolmente a digerire il legno senza problemi .

Raschiano alghe e strappano pezzi di legno grazie alla forma di scalpello dei loro denti dislocati alla parte interna della bocca

Vengono chiamati nel paese di origine “mangiatrici di canoe” perchè raschiavano il legno delle canoe riempiendole di buchi.

Valori per l’allevamento:

  • 26-30° C
  • Ph 6.8 – 7.8 max
  • Kh 4-6
  • Gh 8-12

Alimentazione: Per quanto detto sopra l’alimentazione di questo splendido esemplare deve essere rappresentata da verdure leggermente sbollentate quali zucchine , insalate , cetrioli , piselli , spinaci o utilizzare le tabs alle verdure che vanno benissimo e inserire in vasca un legno morbido in modo che possano rosicchiarlo e cibarsene.

Riproduzione: Molto rara la riproduzione in cattività

Convivenza: Vista la sua indole pacifica e riservata puo’ essere impiegato anche in vasche di comunità , caracidi e altri pleco potranno far parte della sua vasca senza problemi

Note: Panaqolus albivermis L204 Specie molto pacifica ma che nei momenti di baruffa tende a farsi rispettare.

Questo grazie alla sua grande pinna dorsale e caudale che sventola a mo di frusta , difficilmente viene distratto quando è intento a rosicchiare io legno.

 

 

Si ringrazia Marco Faggian per aver concesso l’utilizzo della foto e le info necessarie

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 10%
Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 6-7 cm

Distribuzione: Asia, Indocina, bacino inferiore del Mekong (Laos, Cambogia Vietnam, Singapore, Thailandia meridionale)

 

Aspetto:Sono caratterizzati da una colorazione del corpo tendente al grigio con riflessi azzurrini, con la presenza di una macchia nera alla base delle pinne pettorali.

Sono presenti  3 bande laterali più scure, numero più elevato rispetto agli altri Trichopsis (anche se esemplari wild possono presentare livree piuttosto varia).

Le pinne presentano una conformazione differente rispetto agli altri appartenenti della famiglia, con alcuni raggi prolungati nella pinna anale (fino a sembrare filamenti).

Le femmine presentano dimensioni minori rispetto ai maschi, oltre a una differente estensione più piccola dei raggi delle pinne.

È possibile sessare gli esemplari adulti in modo piuttosto semplice, in quanto le ovaie nelle femmine sono ben visibili al di sotto della vescica natatoria.

 

Caratteristiche acquario: Questa specie può essere allevata in coppie o piccoli gruppi, ma la vasca deve avere dimensioni minime 60×30 cm per una coppia ,presentano una certa aggressività specialmentedurante i periodi riproduttivi.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri; è consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro deve essere scarsa, in quanto prediligono acque poco.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saldatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda (riduce la possibilità di infiammazione al labirinto).

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 8 – 12
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: Monospecifico con coppie o piccoli gruppi

Alimentazione: : Trichopsis Vittata accettano cibo granulare, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara.

Il maschio procede alla formazione del nido di bolle in superficie.

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca,

solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino.

Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Trichopsis schalleri

Trichopsis schalleri

Trichopsis schalleri

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 4-5 cm

Distribuzione: Asia, bacino del Mekong, Laos, Cambogia e Vietnam

 

Aspetto: Sono caratterizzati da una colorazione del corpo biancastra, con la presenza di una striscia scura sul corpo.

Al di sopra possiamo trovare una seconda striscia più chiara, che risulta più o meno visibile in base all’umore/stress del pesce; questo tratto differisce dalla livrea del Trichopsis pumila, in quanto in quest’ultimo la strisci non risulta continua, ma composto da macchiette sempre presenti.

Le pinne presentano una colorazione tendente al ramato, con presenza di zone azzurrine.

Le femmine presentano dimensioni minori rispetto ai maschi, oltre a una differente estensione [più piccole] dei raggi delle pinne.

È possibile sessare gli esemplari adulti in modo piuttosto semplice, in quanto le ovaie nelle femmine sono ben visibili al di sotto della vescica natatoria.

 

Caratteristiche acquario: In genere si tende ad allevare questa specie in coppie o piccoli gruppi di 3-4 esemplari in una vasca con dimensioni minime 60×30 cm (presentano una certa aggressività durante i periodi riproduttivi), meglio evitare le vasche cubiche.

È da preferire una vasca monospecifica per poter osservare i comportamenti caratteristici o in compagnia di pesci pacifici.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti. È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri; è consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro deve essere scarsa, in quanto prediligono acque poco. La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saldatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda [riduce la possibilità di infiammazione al labirinto].

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 8 – 12
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: Monospecifico con coppie/trii

Alimentazione: : accettano cibo granulare, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara.

Il maschio procede alla formazione del nido di bolle che a differenza degli altri anabantidi in genere il nido viene costruito sotto le foglie/in nascondigli, non in superficie).

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca, ma è solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino.

Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Curiosità:  Trichopsis schalleri è l’unica della sua famiglia a produrre suoni udibili, differenti in base al tipo di interazione tra gli esemplari

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila o Pygmy Gourami

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 2.5/3.5 cm

Distribuzione: Asia, bacino del Mekong

Aspetto:Sono caratterizzate da una livrea di colore chiaro tendente al bianco/grigio con zebrature azzurro acceso lungo tutto il corpo, al cui termine si trova una macchia scura, che caratterizza la specie.

Le zone degli opercoli branchiali si presentano di colore rosso acceso. Le pinne sono trasparenti, tranne quelle pelviche e quelle anali, che presentano una colorazione rossiccia/ramata.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota principalmente nella forma del corpo (di forma leggermente romboidale): le femmine sono più grandi e hanno una forma più tondeggiante, presentano una livrea con colorazione meno intensa e definita rispetto ai maschi che mostrano anche pinne leggermente più grandi.

 

Caratteristiche acquario:In genere si tende ad allevare questa specie in coppie o piccoli gruppi di 3-4 esemplari, dato che presentano un discreto attaccamento ai propri territori, benché siano più pacifici rispetto ad altre specie della stessa famiglia.

Per questi motivi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 50×30 cm, meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica per poter osservare i comportamenti caratteristici.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri,

Consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse essendo pesci piuttosto statici.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saltatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda , in questo modo si riduce la possibilità di infiammazione al labirinto.

 

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 25-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 5 – 10
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: coppia o trio (1 m-2f)

Alimentazione:: accettano cibo granulare affondante di buona qualità, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara. Il maschio procede alla formazione del nido di bolle (molto utile la presenza di galleggianti per la sua costruzione).

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca, ma è solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino. Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Curiosità: Trichopsis Pumila è l’unica della sua famiglia a produrre suoni udibili, differenti in base al tipo di interazione tra gli esemplari.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 50%
Daisys-Rice-fish

Oryzias woworae

Nome scientifico: Oryzias woworae

Nome comune: Risefish (pesce del riso)

Ordine: Beloniformes

Famiglia: Adrianichthyidae

Dimensioni: circa 3.0 cm

Distribuzione: Indonesia (Asia)

Aspetto: Questa specie è un piccolo pesce d’acqua dolce, diffuso e proveniente dall’Asia orientale, dalle piccole dimensioni non superiori ai 3 cm di lunghezza.

Il corpo ha una propensione allungata, la bocca è rivolta verso l’alto e gli occhi sono di colore azzurro tendente al blu. La parte ventrale, le pinne laterali e i margini a strisce esterni della caudale e i margini a strisce di quella anale che convergono verso il peduncolo sono di colore arancione che tende ad un rosso acceso specie quando godono di ottima salute o sono in fase di riproduzione; l’interno delle pinne invece è trasparente opaco.

È possibile riconoscere il loro dimorfismo sessuale attraverso all’accrescimento più voluminoso delle pinne dorsali ed anali nei maschi e i colori generali sono più accesi, mentre le femmine oltre ad avere le pinne meno voluminose e colori meno accentuati si presentano con il ventre più arrotondato. Il resto del corpo rimane per entrambi con la livrea mista di un colore azzurro chiaro e riflessi grigi quasi perlinati, variopinti.

Caratteristiche acquario: le dimensioni minime della vasca, che andrebbe ad ospitarli, non deve essere inferiore ai 50×30 cm. Sembra che non abbia particolari esigenze di adattamento in cattività, ma predilige un ambiente prettamente piantumato con un rilevante spazio libero in superficie per il nuoto, anche se starebbe meglio in un allestimento biotopo ispirato al loro abitat naturale (risaie), quindi un substrato con sabbia fine, rami, radici e foglie secche.

Il loro comportamento è molto pacifico, ma se non si vuole vederli intimiditi in vasca di comunità è preferibile associarli con pesci delle medesime dimensioni e compatibilità dei valori dell’acqua; es. piccoli pesci da fondo come Corydosras pygmaeus e piccoli loricaridi come ad es. gli Otocinclus.

Valori per l’allevamento:

  • 18-27° C
  • Ph 6.0-7.0 max
  • Kh 2-6
  • Gh 6-8

Numero esemplari: minimo un gruppo di 8 esemplari (sembra essere più sicuro e naturale nei movimenti)

Alimentazione: sarebbe ideale una combinazione di cibo secco di piccole dimensioni (microgranuli) di buona qualità; surgelato come ad es. Dafhnie, Mysis, Kill, Artemie, ecc. Oppure cibo vivo come ad es. grintal, tubifex ecc. Se ogni tanto si vuole somministrare cibo vegetale sarebbe preferibile qualcosa che abbia componenti algali.

Riproduzione: questa specie, sembra abbastanza facile da riprodurre (in monospecifico) e molto prolifica, similmente ai tanto noti guppy.

Generalmente la deposizione del Oryzias woworae da parte delle femmine avviene con l’espulsione di massa delle uova che però rimangono attaccate nella parte genitale di esse stesse fino alla fecondazione.

I maschi difendono in genere il loro territorio e attirando a se le femmine, affinché possano deporre le uova, cercano, riuscendoci, di fecondarli immediatamente tutti in una volta.

Dopo di che la femmina provvederà a deporre definitivamente le uova in maniera singola o in piccoli gruppi tra la vegetazione, possibilmente su piante con foglie di fine dimensioni. I maschi tendono ad ognorare le uova e addirittura prederanno gli avannotti quando si saranno schiusi. La schiusa in genere avviene entro le prime tre settimane dopo la deposizone, ma questo dipende anche dalla temperatura.

Curiosità: La descrizione, Oryzias woworae, per la prima volta è avvenuta nel 2010 a sud-est di Sulawesi (Indonesia). Conosciuto comunemente con il nome di Ricefish ovvero pesce del riso perché appunto abita principalmente acque delle risaie, stagni o paludi, insomma ambienti tropicali.

Specie che da noi in italia è ancora di difficile da reperire.

Si ringrazia per la collaborazione Vincenzo Grisafi per aver stilato la scheda

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 70%
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