rasbora axelrodi

Rasbora axelrodi

Rasbora axelrodi

Nome comune: Rasbora blu

Ordine: Beloniformes

Famiglia: Cyprinidae

Dimensioni: circa 2.0 cm

Distribuzione: Asia

Aspetto: Questa specie è un piccolo pesce d’acqua dolce, diffuso e proveniente dalla zona della Sumatra in Asia

Il corpo della Rasbora axelrodi ha una propensione allungata, la bocca è rivolta verso l’alto e ha dei grandi occhi anche sproporzionati rispetto alla testa.

La forma del corpo è classico dei ciprinidi allungata con un leggero bozzo sulla parte alta della testa e un peduncolo caudale abbastanza evidente.

La livrea ha la parte alta del dorso che puo’ variare da una colorazione blu ad una turchese e fino al classico colore del rame mentre la parte ventrale risulta sempre molto piu’ chiara.

È possibile riconoscere il maschio dalla femmina perchè si presenta piu’ acceso nei colori e più snelòlo come forma mentre la femmina risulta più tozza e con colori più sbiaditi.

Caratteristiche acquario: le dimensioni minime della vasca non deve essere inferiore ai 50×30 cm.

Non ha particolari esigenze di adattamento in cattività, ma predilige un ambiente piantumato con un rilevante spazio libero in superficie per il nuoto.

La filtrazione non deve essere eccessiva perchè provenendo da ambienti con acque quasi calme non ama la forte corrente ,in presenza della quale si stressa per via delle grandi energie che dispende per mantenere il nuoto essendo molto piccolo,

In natura ospita zone molto piantumate con acque scure dovute alla grande quantità di tannini rilasciati da radici e foglie che si trovano sul fondo ,

non predilige forti illuminazioni ed è un pesce abbastanza timido.

per via della scarsa illuminazione predisporre delle piante che non hanno grosse esigenze quali microsorium , anubias,vallisnerie o epifite varie.

Allestire il fondo con sabbia adagiando legni di faggio o quercia e molte foglie sempre di quercia.

I tannini darebbero al pesce un senso di benessere mentre il materiale in decomposizione sul fondo formerebbe una colonia microbiotica che andrebbe a favorirne l’alimentazione del pesce che  ha bisogno anche di cibo vivo di minuscole dimensioni.

Il loro comportamento è molto pacifico, ma si consiglia di allevarli in monospecifico con un gruppetto di almeno 20 esemplari o magari con esemplari di pari dimensioni tipo Boraras, Trigonostigma ,Paracheirodon simulans, Hyphessobrycon amandae.

Si consiglia qualora si decida di allevare Rasbora axelrodi di farlo in monospecifico e di non mischiare le varie colorazioni per evitare ibridazioni certe all’interno del gruppo.

Valori per l’allevamento:

  • 24-28° C
  • Ph 5.0-6.5 max
  • Kh 2-4
  • Gh 4-8

Alimentazione: In natura la Rasbora axelrodi si nutre di piccoli crostacei ma in acquario potrebbe accettare il secco.

Ad ogni modo somministrare del cibo vivo tipo artemie , daphnie ,microworms anche per far sviluppare una livrea più colorata e dare piu’ energia al pesce in generale.

Riproduzione: questa specie è molto difficile da riprodurre in acquario perchè è molto sensibile alle a vriazioni chimico fisiche dell’acqua.

Depositeranno tra la fitta vegetazione per poi disinteressarsi completamente della prole.

Per la riproduzione allestire vasche dedicate con acque scure valori molto stabili con Ph 6 e durezza molto bassa mantenendo molte foglie in decomposizione e legni sul fondo.

Fondo molto grosso in modo che gli avannotti si vadano a rifugiare negli interspazi e non essere preda dei stessi genitori.

se si vuole cercare di salvarne il piu’ possibile aspirarli e alimentarli a parte con cibo vivo.

Note: Ad ogni modo non è un pesce adatto ad un neofita.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 40%
Riproduzione in acquario 50%
Hyphessobrycon bentosi

Hyphessobrycon bentosi

Hyphessobrycon bentosi

Ordine: Caracidi

Famiglia: Characidae

Nome Comune:Tetra ornato

Dimensioni: circa 4 cm

Distribuzione: Sud America

Aspetto: È caratterizzata da un corpo affusolato e tendenzialmente trasparente, con la presenza di leggere sfumature di colore rosastro.

La coda e le pinne presentano una colorazione più intensa tendente al rosa forte , la punta piu’ estrema e la parte ronamentale della dorsale risultano di un forte bianco .Da questa ultima caratteristica ne prende il nome comune

Il dimorfismo sessuale è evidente per quel che riguarda la colorazione che risulta essere più accesa nei maschi e con la pinna dorsale più voluminosa.

Caratteristiche acquario: Dato che la specie va allevata in gruppo bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni almeno di 120 litri

A causa delle dimensioni ridotte e dal carattere piuttosto timido è preferibile allevarli in vasca monospecifica anche se in acquario di comunità è molto pacifico.

Per l’allestimento della vasca è possibile usare un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri, inerte e di dimensioni non eccessivamente ridotte. Possono inoltre essere aggiunte anche rocce (sempre inerti) e legni di varia tipologia.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato in modo da garantire la presenza di nascondigli e zone ombreggiate ma che lasci anche lo spazio al nuoto

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 24-28 °C
  • pH: 6-7,5 (ma è preferibile mantenere un ambiente leggermente acido attorno a pH 6.5)
  • KH: 5
  • GH: 10
  • NO2: assenti

Numero di esemplari: gruppo minimo 8-10 esemplari

Alimentazione: la dieta dei Hyphessobrycon bentosi deve essere piuttosto varia. È possibile fornire cibo secco (possibilmente micro-granulare) purchè di adeguate dimensioni, anche se inizialmente potrebbe non essere accettato.

È necessario fornire comunque cibo vivo o congelato di piccole dimensioni come Daphnie e Artemie.

Riproduzione: è una specie ovivipara, che non manifesta cure parentali o la formazione di coppie stabili.

La riproduzione in vasca può essere difficile dato che le uova vengono mangiate, anche dagli stessi genitori, motivo per cui si suggerisce la presenza di muschi e vegetazione fitta. Riproduzione in acquario piuttosto rara.

La coppia si apparterà il tempo necessario di rilasciare le uova e fecondarle ,le uova si andranno a depositare sul fondo abbandonate al proprio destino

Curiosità: è una specie piuttosto delicata e difficile da reperire in commercio. Si raccomanda di mantenere cambi di acqua piuttosto frequenti e basse correnti in vasca per non stressarlo

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Nematobrycon palmeri

Nematobrycon palmeri

Nome scientifico: Nematobrycon palmeri

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: Ph da 5,5 a 8; durezza 5-20° dGH; Temperatura: 23°a 27°

Dimensioni: Puo’ arrivare fino a 5cm di lunghezza.

Allevamento e caratteristiche: Nematobrycon palmeri è un pesce molto particolare dal corpo classico dei tetra ,

molto attivo e vivace  oltre che pacifico infatti questo lo rende un ottimo compagno in acquario di comunità.

Presenta una livrea molto omogenea con una linea nera lungo tutto il corpo che termina in una sporgenza mediano di un raggio caudale.

I maschi presentano una colorazione più accesa e l’iride colora di azzurro mentre le femmine piu’ tozze e meno colorate presentano l’iride di colore verde.

Riproduzione: Nella totalità dei casi sono esemplari riprodotti da allevatori perchè la riproduzione non presenza particolari difficoltà.

E’ sempre bene allevarli in gruppo di almeno 10-12 esemplari dove un maschio cercherà di predominare sugli altri prendendo il controllo del gruppo per potersi accoppiare con la femmina pronta.

Le uova come normalmente accade nei caracidi sono deposte sul fondo o in prossimità di folta vegetazione quindi è bene predisporre del muschio di java o cladophore che facciano da supporto,

il maschio rilascia il suo seme in acqua per poter fecondare le uova.

Il maschio nel periodo riproduttivo presenta dei colori più accesi e sgargianti e si cimenta in una corte spietata verso la femmina che  risulta tozza e con il ventre gonfio per la presenza di uova.

per una buona riuscita della riproduzione è bene spostare la coppia in altra vasca in modo da non far mangiare le uova , le uova una volta deposte e fecondate si schiudono in circa 36 ore e gli avannotti presentano una bocca molto piccola quindi è bene somministrare infusori nella prima settimana di vita per poi passare ai naupli di artemia appena schiusa.

Alimentazione: Accetta ben volentieri il secco quindi per via della piccola bocca,alimentare con del microgranulato di dimensioni adatte da alternare con artemia viva e daphnie.

Litraggio : Vasche che abbiano almeno una larghezza di 80cm per via dell’abilità del nuoto e la convivenza in gruppo

Convivenza : Può essere allevato in acquari di comunità con corydoras e Danio,altre varietà di tetra , rasbore e qualche esemplare di ciclide nano

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Hiphessobricon megalopterus

Hyphessobrycon megalopterus

Nome scientifico: Hyphessobrycon megalopterus

Nome comune: Tetra fantasma nero

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: pH da 6-7 e la durezza da 6 -12°dGH – Temperatura 23-25 °C

Dimensioni: fino a 4,5 cm.

Allevamento e caratteristiche Hyphessobrycon megalopterus è un pesce che si presenta con la classica forma dei caracidi e quindi a forma di rombo con la pinna anale a dorsale abbastanza sviluppata sopratutto nei maschi il corpo è di un grigiastro riflettente spezzato da una macchia verticale scura in genere nera.
E’ un abile nuotatore e preferisce delle vasche molto piantumate ma con molto spazio per il nuoto,può essere allevato in vasche di comunita’ in quanto molto pacifico da allevare in branco per una pacifica convivenza di almeno 6/8 esemplari.

Riproduzione Gli esemplari adulti si accoppiano molto facilmente in vasca,infatti la femmina depone le uova in prossimita’ di piante con il maschio che si occupa di fecondarle meticolosamente dopodicchè le uova verranno abbandonate al proprio destino,dopo la deposizione è consigliato separare i genitori dalla prole .

Alimentazione Prevalentemente onnivori ma accetta facilmente i piu’ svariati tipi di mangimi in commercio,dal granulare alle scaglie.

Litraggio : almeno 100 litri , per comunità litraggio superiore

Convivenza: Ciprinidi e caracidi di taglia simile

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Gyrinochelius amonyeri

Gyrinocheilus aymonieri

Nome scientifico: Gyrinocheilus aymonieri

Nome comune: Pesce mangialghe

Famiglia: Gyrinocheilidae

Luogo di provenienza: Asia

Valori ottimali di allevamento: temp. da 24° a 28° Ph:6,5-8 acque da medio tenere a dure

Allevamento e caratteristiche: Caratterizzato da un corpo allungato di colore grigio/bruno con il ventre bianco, presenta sulla bocca una ventosa con la quale si attacca agli arredi per spiluccare le alghe delle quali ne va ghiottissimo.

In natura predilige zone di fiume con altissima corrente e utilizza la sua ventosa per ancorarsi e non farsi trasportare.

La respirazione è resa possibile grazie a delle fessure poco sopra il muso dalle quali aspira l’acqua che inviata alle cavita’ branchiali ne favorisce lo scambio gassoso e quindi la respirazione.

Erroneamente è definito e riconosciuto come pesce pulitore ma come ben sappiamo non esistono dei pesci pulitori  ma bensi’ alghivori.

Gli alghivori raschiano gli oggetti dalle fastidiosissime alghette nutrendosene.

Il più delle volte in acquario non è presente un quantitativo di alghe sufficenti alla loro nutrizione.

Nei casi che si alleva in gruppi bisogna integrare la loro alimentazione con verdure quali zucchine,spinaci ecc.

E’ un pesce molto tranquillo da piccolo infatti è adattissimo agli acquari di comunita’ ma non alle piccole vasche per via delle sue notevoli dimensioni che raggiunge da adulto circa 30cm.

Una volta cresciuto la sua territorialità si presenta sempre in forma piu’ aggressiva infatti con la sua bocca si attacca anche alla cute dei pesci rosicchiandone il muco e danneggiando la loro pelle assoggettandoli a stress e malattie.

E’ un pesce molto longevo infatti può arrivare fino a 15 anni.

Deve essere allevato in gruppo di almeno 4 esemplari e spesso viene commercializzato senza dare nessuna informazione riguardo la sua indole che da adulto varia e le dimensioni che raggiunge ,due caratteristiche che lo rendono di difficile collocazione.

Riproduzione: Per quanto riguarda la riproduzione in cattività non si hanno testimonianze valide e certe.

Viene riprodotto in aziende specializzate tramite la somministrazione ormonale.

Appartiene alla famiglia degli ovipari

Alimentazione: alghivoro,integrare con verdure leggermente sbollentate,accetta anche rimasugli di secco che si deposita sul fondo

Note: Da allevare in vasche di almeno 150cm di larghezza

Convivenza: I Gyrinocheilus aymonieri possono dimostrare segni di aggressività spiccata verso pesci simili cioè somiglianti per struttura e caratteristica ma vanno molto d’accordo in acquari di comunità.

Ppreferire per la convivenza caracidi e ciprinidi.

Si ringrazia Fabio Maifer per averci dato la possibilita’ dell’utilizzo della foto di un suo inquilino

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 10%