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Pygocentrus Nattereri

Mome scientifico: Pygocentrus Nattereri

Nome comune: Piranha rosso , Red bellied piranha

Famiglia: Characidae

Luogo di provenienza: Sud America ,lo si puo’ trovare lungo tutto il Rio delle Amazzoni

Valori ottimali di allevamento: Essendo di allevamento hanno sviluppato una grande tolleranza a valori diversi di quelli in natura,perciò si trova a suo agio con un ph tra 6 e 7,5 , Kh tra 3 e 6 , gh tra 7 e 10 , NO2 zero , NO3 <35mg/l ed una temperatura tra i 24 e i 28°C

Dimensioni: In natura arriva dimensioni di 30,40cm in acquario invece(con giuste dimensioni)difficilmente supera i 30cm

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Allevamento e caratteristiche: Contrariamente a quanto si pensa, il Nattereri non è un vero e proprio pesce da banco, in natura si riuniscono per cercare protezione dai predatori e per aumentare le possibilità di trovare cibo.

E’ anche vero che all’occorrenza ci sono atti di cannibalismo: qualora il cibo scarseggi oppure un esemplare sia ferito diventa preda stessa del banco.

Per questi motivi in acquario si possono allevare singolarmente (anche se è consigliato allevarli in gruppo, per tirare fuori il loro comportamento gregario.

minimizzare il tempo di ambientamento, mettere più competizione sul cibo e di conseguenza vederli più attivi), avendo a disposizione una vasca di almeno 200 litri.

Per mia esperienza ho imparato che sarebbe meglio averli in gruppi di numero pari, poiché avendone ad esempio 3, in caso di liti due potrebbero rivoltarsi contro un solo esemplare che ne uscirebbe sicuramente malconcio o peggio potrebbe essere ucciso.

Per gruppi di 4 esemplari consiglierei una vasca di 400 litri netti, con una vasca sviluppata in lunghezza e profondità e ”trascurando” il fattore altezza, che oltre i 50 cm per i piranha diventa inutile.

L’arredamento della vasca può essere composto da legni, pietre e piante, facendo attenzione a non lasciare spigoli vivi, in quanto in un momento di paura sono in grado di fare veloci scatti durante i quali potrebbero ferirsi.

Altro fattore importante è l’illuminazione, che dovrebbe essere meno intensa possibile onde evitare di infastidirli e creare inutile stress, vanno molto bene per schermare l’eccessiva luce piante galleggianti, o in alternativa si può ambrare un po’ l’acqua con della torba.

I piranha in generale sono pesci molto longevi, che mediamente in acquario (data l’assenza di predatori naturali) arrivano a 8-10 anni.

 

Riproduzione: Il Pygocentrus Nattereri è al momento l’unica specie di piranha riprodotta in cattività, non presenta però un dimorfismo sessuale.

Per tentare la riproduzione è necessario quindi averne un gruppetto, per aumentare le possibilità che si formi una coppia.

Durante la riproduzione assumono una colorazione molto scura, ed iniziano un rituale di corteggiamento che consiste nel nuotare attorno alla compagna e strusciando il ventre contro di lei.

La deposizione avviene in una buca scavata nel fondo, che viene sorvegliata per le prime ore da entrambi i genitori, dopodiché alla sua protezione penserà il maschio, che in questa fase sarà particolarmente protettivo aggredendo qualsiasi cosa si avvicini.

Vengono deposte circa 200-250 uova, una volta schiuse il maschio si allontana dal nido e gli avannotti vengono lasciati al loro destino,pochissimi di loro arriveranno all’età adulta.

 

Alimentazione: La loro alimentazione è basata principalmente da organismi acquatici come pesci, rane, piccoli alligatori.

Non disdegnano piccoli mammiferi che attraversano il fiume o carcasse di animali di grossa taglia finiti in acqua.

In acquario perciò, la loro dieta deve rispettare quanto più possibile quella naturale, il 90% dell’alimentazione deve essere composta da pesce (alici,totani,persico,trota,platessa,salmone ecc.) di qualunque tipo purchè crudo.

I gamberi sono quasi fondamentali, in quanto forniscono betacarotene, necessario allo sviluppo del loro rosso sul ventre. Raramente (poiché molto più grassa e meno digeribile), si può somministrare carne di pollo o tacchino oppure vitello.

Se presi molto piccoli, si può abituare loro ai mangimi secchi, che sono ottimi per integrare la dieta, ma che difficilmente mangeranno una volta adulti.

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Note: E’ la specie che consiglio a chi si avvicina per la prima volta all’allevamento di piranha.

in quanto:

  • è molto “semplice” da allevare rispetto ad esemplari di cattura,
  • adattamento a  valori discostanti da quelli in natura
  • alta reperibilità e costo relativamente basso.

I Pygocentrus Nattereri (come tutti i piranha) sono pesci molto timidi, facilmente spaventabili e che nei primi periodi gradiscono nascondersi.

Ricordiamoci sempre che stiamo parlando di pesci e non di mostri assassini, quindi chi li alleverà per la loro fama ne rimarrà presto deluso.

Se dedichiamo loro il giusto spazio, un ambiente con valori chimico-fisici decenti ed una buona alimentazione sapranno regalare grosse soddisfazioni.

Una volta ambientati inizieranno a gironzolare per la vasca, a seguire i movimenti nella stanza ed “attaccare” ciò che si muove attraverso il vetro.

I piranha in genere non aggrediscono l’uomo, ma teniamo presente che sono dotati di una dentatura eccezionale,

sono in grado di tranciare di netto grossi pezzi di carne e potenzialmente di causare gravi danni.

Per questo motivo consiglio sempre massima cautela durante la manutenzione.

 

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mandibola dell’esemplare sopra fotografato

 

 

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 40%
Riproduzione in acquario 50%
Paracheirodon innesi

Paracheirodon innesi

Nome scientifico: Paracheirodon innesi

Nome comune: Neon

Famiglia: Caracidi

Luogo di provenienza: Sud America

Valori ottimali di allevamento: temp. 20°/27°C – pH 6,5/7 – gH 5°/8°

Dimensioni: 3-4 cm

Allevamento e caratteristiche: Il corpo è piuttosto tozzo.

Le pinne sono abbastanza sviluppate e la dorsale è in posizione arretrata.

La coda è incisa al centro, ha occhi grandi e bocca piccola.

Presenta una livrea appariscente: il capo è argentato, il dorso verde oliva ed il ventre è giallastro con riflessi metallici. I fianchi sono ornati da due fasce longitudinali sovrapposte: quella superiore (dall’occhio alla base della pinna caudale) è turchese, mentre quella inferiore (posta alla metà posteriore del corpo) è di un rosso acceso.

E’ un pesce tranquillo e pacifico che ama vivere in piccoli branchi (almeno 6/8 esemplari) adatto ad acquari di comunità e non necessita grossi litraggi ma di vasche almeno di 80 cm .

La riproduzione massiva per il commercio ha causato inevitabilmente indebolimento sia in salute che nella specie.

Riproduzione: Il dimorfismo sessuale del Paracheirodon innesi non è evidente: la femmina sembra essere più tozza del maschio. La riproduzione non è molto semplice in vasca di comunità: è meglio allestire una vasca dedicata con molta vegetazione e luce scarsa. Le uova deposte sono circa 500 e la schiusa avviene entro le 24 ore.

Alimentazione: Pesce prevalentemente carnivoro. Accetta anche mangime in scaglie e granuli

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 50%
Astyanax jordani

Astyanax jordani

Nome scientifico:  Astyanax jordani

Nome comune: Caracide cieco (delle caverne)

Famiglia: Caracidi

Luogo di provenienza: America centrale

Valori ottimali di allevamento: Temp. 20°-25°C – ph 6.5/7.5 – acqua da media a dura

Dimensioni: 8-9 cm

Allevamento e caratteristiche:  La caratteristica fisica più evidente di questo pesce è la mancanza degli occhi, presenti alla nascita, ma atrofizzati fino a scomparire, poiché questa specie abita caverne totalmente prive di luce.

I maschi hanno le pinne più pigmentate rispetto alla femmina che le ha più spente.

La linea laterale e l’olfatto sono molto sviluppati per compensare la mancanza della vista. La pelle e le scaglie sono trasparenti e lasciano vedere vasi sanguigni, muscoli e organi interni, da qui la colorazione bianco-rosata del caracide cieco.

E’ un pesce piuttosto pacifico e robusto, da allevare in branchi e in vasche dedicate che abbiano scarsa illuminazione e molte rocce. Si consiglia di non spostare spesso gli arredi della vasca per non disorientarli.

Riproduzione:  La riproduzione dell’Astyanax jordani in acquario non è difficile da ottenere. La fecondazione è esterna. Le uova fecondate cadono verso il fondo, inserendosi in anfratti o rotolando sul substrato, evitando di essere predate da altri animali o dagli stessi genitori.

Alimentazione:  Specie onnivora, accetta anche mangime in scaglie.

Note: E’ un pesce veramente particolare a rischio estinsione infatti è inserito nella lista delle specie a rischio

Adattabilità in acquario 70%
Difficoltà di allevamento 60%
Riproduzione in acquario 50%