Vallisneria americana var americana Rubra

Vallisneria americana var americana Rubra

Vallisneria americana var americana 'Rubra' copia

 

Nome scientifico: Vallisneria americana var americana Rubra

Genere: Vallisneria

Famiglia: Hydrocharitaceae

Luogo di provenienza: serra

Dimensioni: Altezza 30-80cm Larghezza 5-20cm

Temperatura:20 – 26 °C

Ph: 6.5 – 8.0

Luce:Media-Altissima

Posizione: Posteriore

Crescita: Media

Difficolta’:Facile

Caratteristiche Come tutte le vallisnerie è una pianta con foglie a nastro che sviluppandosi dal fondo arrivano fino alla superficie formando dei veri e propri muri verdi , tra le vallisnerie è la più coriacea e grande infatti la lunghezza delle foglie può essere notevole (come indicato sopra nelle caratteristiche) la potatura regolare deve essere impiegata per  evitare che la sua imponenza vada a soffocare altre piante limitrofe.

Si differisce dalla varietà americana perché in presenza di una forte illuminazione tende ad avere la lamina superiore della foglia tendente al rosso

Riproduzione Per stolonatura

Potatura: Per la sua potatura come tutte le vallisnerie si consiglia di rimuovere le foglie alla base strappandole nel verso opposto della crescita , mai tagliare le foglie in quanto si creerebbero delle ferite con conseguente perdita di gas e marciscenza delle foglie.

Note: Può essere impiegata come parete verde sul fondo della vasca o per spezzare le linee marcate dell’allestimento tipo dietro rocce , radici o arredi

Utricularia graminifolia

Utricularia graminifolia

 

Nome scientifico: Utricularia graminifolia

Genere: Utricularia

Famiglia:Lentibulariacecae

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: Altezza 2-5cm Larghezza 5-8cm

Temperatura:16 – 28 °C

Ph: 6.0 – 7.5

Luce: Alta

Posizione: anteriore

Crescita: Media

Difficolta’:Media

Riproduzione Per talea

Note: E’ una pianta adatta per il primo piano e si presenta con una classica forma della lamina fogliare a nastrino che radicando su di un fondo ben maturo ben presto formerà una fitta zona verde , si propaga con un esile stolone dal quale si propagano delle rosette.E’ una pianta non proprio indicata per i neofiti e di difficile coltivazione in vasca in quanto presenta notevoli difficoltà sopratutto il fatto che  risente molto delle variazioni chimico/fisiche dell’acqua e dell’ambiente in cui si coltiva.In natura la troviamo con la lamina fogliare protesa verso l’emerso e con la parte radicata ancorata al terreno,con il passare dei tempi ha sviluppato la capacità di creare delle sacche nella zona del colletto della pianta con le quali cattura pa piccola fauna acquatica di cui se ne nutre a mezzo scissione tramite un acido prodotto dalla stessa pianta.Si consiglia la coltivazione su di un fondo molto maturo e non troppo grosso per favorirne la stolonatura in superfice,se unito anche ad una buona fertilizzazione e comministrazione edi co2 la riuscita non tardera’ ad attendersi.La coltivazione è molto diffusa in idroponica.

 

Utricularia australis

Nome scientifico: Utricularia australis

Genere: Utricularia

Famiglia: Lentibulariacecae

Luogo di provenienza: Europa,Africa,Asia e Australia

Dimensioni: Altezza 2-5cm Larghezza 5-100cm

Temperatura: 12 – 32 °C

Ph: 6.0 – 7.0

Luce: Alta

Posizione: anteriore

Crescita: Media

Difficolta’: Media

Riproduzione: Per talea

Potatura : tagliare lo stelo tra gli internodi

 

Utricularia australis
Fiore

L’infiorescenza si presenta con una fiore giallastro con striature rossastre , è molto decorato di un bellissimo colore che può mostrare la sua bellezza su dei ramoscelli emersi di anche 30cm .

Note Utricularia australis è una pianta carnivora particolare per via di come si procura il sostentamento infatti fluttuando sul pelo dell’acqua produce delle piccole vescichette che catturano i piccoli microrganismi di cui si mantiene,inoltre è una pianta che in natura nel periodo invernale va in stasi vegetativa e fiorisce nel periodo maggio-giugno con delle copiose fioriture.In natura vive in acque stagnanti quindi è di facile coltivazione anche all’aperto.

 

Tonina sp Manaus

Tonina sp Manaus

Tonina sp Manaus copia

 

Nome scientifico:Tonina sp Manaus

Genere: Tonina

Famiglia: Eriocaulonaceae

Luogo di provenienza:America del Sud

Dimensioni: Altezza 10-40cm Larghezza 5-10cm

Temperatura:20 – 28 °C

Ph: 4.5 – 7.0

Luce:Alta-Altissima

Posizione: laterale

Crescita: Media

Difficolta’:Difficile

Riproduzione Per talea

Note : Pianta molto particolare sia in forma che struttura infatti si presenta con una bella colorazione verde molto accesa , è una pianta molto esigente e in presenza di fondo ricco di nutrimenti e co2 cresce veramente molto bene robusta e molto colorata , risente molto le carenze e le variazioni chimico fisiche dell’acqua in cui è coltivata per questo cercare di evitare sbalzi di valori e temperatura ,ovviamente la luce deve essere forte a completamento di tutto ciò che la pianta ha bisogno . Fare attenzione e osservare molto la crescita se si somministra carbonio liquido perché lo tollera solo in piccole quantità.

Tonina sp Belem

Tonina sp Belem

Tonina sp belem copia

 

Nome scientifico:Tonina sp Belem

Genere: Tonina

Famiglia: Eriocaulonaceae

Luogo di provenienza:Brasile

Dimensioni: Altezza 10-40cm Larghezza 5-10cm

Temperatura:20 – 28 °C

Ph: 4.0 – 6.0

Luce:Alta-Altissima

Posizione: laterale

Crescita: Media

Difficolta’:Difficile

Riproduzione Per talea

Note : Pianta molto particolare sia in forma che struttura infatti si presenta con una bella colorazione verde molto accesa , è una pianta molto esigente e in presenza di fondo acido ricco di nutrimenti e co2 cresce veramente molto bene robusta e molto colorata , risente molto le carenze e le variazioni chimico fisiche dell’acqua in cui è coltivata per questo cercare di evitare sbalzi di valori e temperatura ,ovviamente la luce deve essere forte a completamento di tutto ciò che la pianta ha bisogno .

le foglie sono piccole e la caratteristica di questa pianta è che emette dei getti laterali anche in assenza di potatura andando a formare dei cespuglietti su unico stelo veramente d’effetto.

E’ una pianta che è stata introdotta sul mercato con il nome di Tonina sp belem ma che poi si è provveduto nel 2010 ad una corretta classificazione come Syngonanthus macrocaulon