Femmina di C. Travancoricus

Carinotetraodon travancoricus

Carinotetraodon travancoricus

Ordine: Tetraodontiforme

Famiglia: Tetraodontide

Genere: Carinotetraodon

Dimensioni: adulto 2,5 cm

Le piccole dimensioni e le caratteristiche intrinseche di questa specie richiedono una vasca dedicata, quindi si tratta di un pesce non adatto ad un acquario comunitario.

Distribuzione: Endemico nella stato di Kerala– India

Aspetto: Occhi grandi con capacità di muoversi indipendentemente, colore del corpo variabile dal verde al marroncino a secondo del loro umore con presenza di macchie scure. La colorazione del ventre va dal bianco al giallo e si presenta liscia.

Dimorfismo sessuale: E’ possibile distinguere i maschi dalle femmine solo quando essi hanno raggiunto lo stato adulto. Il maschio presenta una linea scura che percorre il ventre sin verso la coda e dalla presenza di macchie sempre scure dietro l’ occhio come se fossero delle parentesi. La femmina presenta un corpo più arrotondato rispetto al maschio soprattutto nel periodo di riproduzione. 

 

Femmina di Carinotetraodon Travancoricus
Femmina di Carinotetraodon Travancoricus

Maschio di Carinotetraodon Travancoricus
Maschio di Carinotetraodon Travancoricus

 

 

 

 

 

 

 

 

Caratteristiche acquario: A causa del loro carattere litigioso e territoriale i pesci palla richiedono vasche allestite con radici, rocce e molte piante. Questo allestimento permetterà di stabilire i loro territori e migliorerà la loro convivenza.[pullquote-left] E’ importante creare nascondigli con un buon allestimento per soddisfare il suo grado di curiosità e farlo sentire sicuro onde prevenire lo stress. Se vedete i pesci palla nuotare su e giù lungo il vetro occorre aumentare il numero di piante e nascondigli.[/pullquote-left] Poiché non è richiesta una illuminazione intensa le piante migliori da inserire sono tutte le specie di muschi (fortemente raccomandati), anubias e cryptocoryne. Piante galleggianti in particolar modo il limnobium laevigatum sia per fornire ombra che aiutare a mantenere i nitrati bassi. Il fondo deve presentare una granulometria piccola, la sabbia sarebbe preferibile. Evitate compagni di altre specie ma potete inserire otocinclus e gamberetti del genere japonica solo se adulti. Per 5 o 6 esemplari la vasca deve misurare almeno 60 cm di lunghezza.

Valori di allevamento: i pesci palla sono intolleranti all’ammoniaca ed ai nitriti più di altri pesci per cui la vasca deve essere ben matura prima di inserirli. I nitrati non devono mai superare i 20 ppm ed il pH deve mantenersi stabile.

Temperatura 24 °C- 28 °C

pH 6.8 – 7.8 (preferibile un pH neutro o debolmente alcalino).

Durezza 5 dGH – 25 dGH 

Alimentazione: in natura si nutrono di vermi, larve e soprattutto piccole lumache che rappresentano il loro cibo preferito. Quindi possiamo somministrare cibo surgelato come chironomus e artemia salina. Prevedere un piccolo allevamento di lumache in una vaschetta per soddisfare la loro preferenza alimentare. Scaglie e pellet sono raramente accettati. 

Riproduzione: A differenza dei suoi parenti il piccolo pesce Carinotetraodon travancoricus è stato riprodotto in acquario con successo. La condizione migliore è la riproduzione in coppia singola o in situazione di harem per evitare che il maschio possa stressare la femmina. Sistemare la coppia in una piccola vasca con un filtro ad aria, acqua prelevata dall’ acquario principale e una folta vegetazione a base di muschio. La temperatura deve essere alzata sui valori massimi. Alimentare la coppia con chironomus surgelati e lumachine. Il maschio insegue la femmina che nel corteggiamento viene spinta nella fitta vegetazione. Li avverrà l’ espulsione delle uova e la fecondazione. Le piccole uova di quasi 1 mm si sviluppano li dove cadono. Dopo la deposizione le uova vanno rimosse e messe in un ambiente più controllato servendosi di una pipetta o di un tubicino per areatore. Diversamente togliere la coppia.[pullquote-right] Secondo alcuni il maschio potrebbe svolgere cura parentale  ma non sembra esserci nulla di confermato in merito.[/pullquote-right] Sarebbe opportuno rimuovere le uova sterili (color bianco latte) onde evitare attacchi fungini. Le uova richiedono circa 5 giorni per schiudersi ed altri 2 o 3 giorni serviranno per consumare il sacco vitellino. Per la prima settimana i piccoli avannotti andranno alimentati con parameci e solo successivamente con naupli di artemia salina.

NOTE: il piccolo pesce Carinotetraodon travancoricus è caratterizzato da una sua intelligenza e da una grande curiosità, anche il suo modo di nuotare lo rendono di grande interesse. Essi arrivano a riconoscere chi li alimenta e sembrano osservare ogni nostra mossa quando siamo vicini all’ acquario.

altra nostra scheda :clicca qui

 

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Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 50%
Riproduzione in acquario 50%
faggio

Le foglie in acquario

Le foglie in acquario

La maggior parte dei pesci tropicali provengono da zone dove l’ acqua ha valori di durezza bassa, un pH debolmente acido o acido ed una colorazione ambrata più o meno intensa.

Questa magia è dovuta alle numerose foglie che cadendo dagli alberi rilasciano in acqua i tannini di cui sono ricche le foglie. A secondo delle piante di appartenenza, possono svolgere importanti azioni come la colorazione ambrata dell’ acqua, l’ acidificazione ed abbassamento della durezza, costituire un ottimo alimento vegetale per lumache e gamberetti, facilitare la formazione di infusori utilissimi per i piccoli avannotti di specie ovipare, creare nascondigli, svolgere un’ azione anti batterica ed anti micotica oltre a creare una decorazione ricercata nelle vasche amazzoniche (lettiere).

Non tutte Le foglie in acquario possono essere utilizzate in quanto alcune rilasciano sostanze tossiche. Potete utilizzare nei vostri acquari le foglie di catappa, quercia, faggio, acero, nocciola, noce, platano, ontano, gelso bianco, olmo e ciliegio. Possono essere impiegate anche tutte le foglie di albero da frutta non trattate con insetticidi. A proposito delle foglie di catappa tenete presente che queste in acqua di rubinetto danno una colorazione più marcata ma un effetto sul pH inferiore rispetto all’ acqua di osmosi dove la colorazione è meno intensa ma l’ attività acidificante è più marcata per l’ assenza dell’ effetto tampone dei carbonati. Una nota particolare va all’ ortica le cui foglie rappresentano un alimento eccezionale per i gamberetti per il contenuto di vitamine e sali minerali in esse contenute.

Anche per l’ ortica si suggerisce di farle seccare prima dell’ uso. Infine vorrei ricordare le pignette di ontano la cui attività acidificante non ha nulla da invidiare alle foglie di catappa e di quercia.

Vediamo un po’ di foglie e le loro “indicazioni d’ uso” in acquario

 

 

Le foglie in acquarioCatappa: Le foglie di catappa sono per le loro caratteristiche le migliori da utilizzare. La loro azione acidificante è la più marcata tra le foglie, seguita solo da quelle di quercia che di contro hanno il vantaggio di colorare in maniera quasi impercettibile l’ acqua . Le foglie di catappa riassumono in se tutte le caratteristiche prima esposte (acidificante,  cibo per caridine, antimicrobiche e anti micotiche) un vero regalo della natura. Facili da trovare nei negozi per acquari e ad un prezzo accessibile.

gelso

Gelso: sono tra i migliori alimenti per gamberetti e pleco per l’elevato valore nutrizionale delle foglie verdi. Se usate correttamente non modificano i valori dell’ acqua.

 

 

Foglie da raccogliere in autunno dopo caduta naturale dagli alberi 

 

querciaQuercia: le foglie di tutti i generi appartenenti a questa famiglia sono caratterizzate da un elevato contenuto di tannini e pertanto molto efficaci nell’ abbassare il pH. Colorazione media dell’ acqua.

 

 

 

faggioFaggio: piccole e sottili queste foglie hanno una scarsa attività sulla riduzione del pH e possono trovare impiego come lettiera nelle vasche con neocaridine davidii, particolarmente apprezzate dalle red cherry.

 

 

carpinoCarpino: a parità di peso hanno lo stesso effetto acidificante delle foglie di Catappa. Si consiglia di aggiungere due foglie giornalmente sino a raggiungere il valore desiderato. Conferiscono all’ acqua anche una bella tonalità scura per chi ama questo genere di vasche (pesci amazzonici).

 

 

 

 

 

noceNoce: famose per il loro effetto benefico sulla salute di pesci e gamberetti. Utili per combattere malattie batteriche, fungine e contro lo stress come le foglie di catappa ma a differenza di queste non alterano il pH e la colorazione dell’ acqua ed inoltre sono gratis !

 

 

 

 

betullaBetulla: le sue foglie non alterano il pH e non conferiscono colorazione all’ acqua. La loro resistenza alla decomposizione ne fanno un elemento idoneo per creare nascondigli e decorazioni mantenendo l’ acqua cristallina.

 

 

nocciolo

 

Nocciolo: anche queste foglie trovano impiego nell’ arredo come quelle di Betulla.

 

 

 

aceroAcero: effetto colorante forte e rapido. Anche il pH cala velocemente ma la durata di questo effetto è breve per cui tende a risalire nel giro di poche ore. Ottimo cibo per lumache e gamberetti.

 

 

 

platanoPlatano: l’ attività trascurabile sul pH e sulla colorazione dell’ acqua permettono la realizzazione di ottime lettiere per pesci più grandi grazie alle dimensioni delle sue foglie.

 

 

Raccolta: Il periodo di raccolta è l’ autunno quando le foglie cadono naturalmente dopo che l’ albero ne ha assorbito la linfa, la clorofilla ed altre sostanze. Le foglie secche aumentano la loro concentrazione di tannini anche di 4 volte rispetto alla foglia verde. Prestiamo molta attenzione a dove raccogliamo le foglie. Evitiamo per motivi d’ inquinamento i bordi delle strade, alberi nelle vicinanze di terreni agricoli (pesticidi), piccoli parchi cittadini. Approfittate di una gita in zone aperte e boschive per la vostra raccolta. Le foglie devono avere un aspetto sano, non presentare zone di necrosi (buchi) o un aspetto ammuffito. Il momento migliore è quello dopo una pioggia che fa cadere le foglie. Questa vanno sciacquate e fatte asciugare su carta. Dopo tre o quattro giorni quando sono ben asciutte le foglie vanno conservate possibilmente in sacchetti di carta, vanno benissimo quelli per il pane. Se l’ ambiente non è umido le vostre foglie saranno utilizzabili anche sino a 4 anni dalla loro raccolta.

La raccolta delle foglie allo stato verde e successiva essiccazione immagazzinano una quantità maggiore di nutrienti e preziosi composti organici. Questo procedimento è indicato come fonte di cibo per gamberetti, lumache e pleco o per il trattamento antimicrobico e antimicotico. Le foglie verdi essiccate devono essere usate con attenzione, un loro eccesso porta al deterioramento della qualità dell’ acqua.

 

Suggerimento:

Inizialmente Le foglie in acquario tenderanno a galleggiare ma se vuoi che affondino subito immergile prima per qualche minuto in acqua bollente. Questo metodo è utile anche per ridurre la colorazione dell’ acqua.

 

Alcune tabelle: le tabelle a seguire sono state estrapolate dalla ricerca di Istvan Toma (Akvarium Magazin)

tap water

La tabella mostra la variazione del pH nel tempo indotta dalle foglie prese in esame nell’ acqua di rubinetto (Hardtapwater) come riferimento. Nell’ ordine abbiamo: quercia, faggio, carpino, nocciolo, acero, platano, noce e catappa. Il carpino mostra un potere acidificante maggiore e più stabile rispetto alla catappa e alla quercia.

rowater

La stessa tabella dove il riferimento è l’ acqua osmotica (RO water) mostra un maggior potere acidificante della catappa seguita dal carpino e dalla quercia.

leave color

La tabella mostra la capacità colorante delle foglie prese in esame sempre nello stesso ordine (quercia, faggio, carpino, nocciolo, acero, platano, noce e catappa) in acqua osmotica (RO) e in acqua di rubinetto (Hardtapwater).

 

Per chi volesse approfondire l’argomento segnaliamo un interessante articolo riguardo “le foglie di catappa

 

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Strip led

Strip led in acquario,cerchiamo di capirne di più

Strip led in acquario cerchiamo di capirne di più

In un recente articolo abbiamo parlato dell’importanza della luce in acquario ci siamo pure soffermati sulle differenze watt,lumen,nei led e nei tubi neon o led.

Ultimamente con l’avvento della tecnologia smd ovvero Surface mount technology o in italiano tecnologia a montaggio superficiale .Surface-Mount-Device (SMD) sono chiamati i componenti elettronici di vario genere, tra cui gli SMD LED, che vengono assemblati direttamente su un lato del circuito stampato (PCB – Printed Circuit Board) mediante saldatura e senza forare il circuito stampato.

Questa è la tecnica utilizzata in acquariologia per la realizzazione dell’illuminazione nelle nostre vasche insieme ai moduli singoli di diverse potenze o nei tubi led in cui vengono largamente utilizzate delle strip led

Credo sia opportuno fare un breve cenno a che cos’è una strip led in modo da tenere sempre bene in mente di cosa stiamo parlando.

La strip led è anche chiamata striscia led ed è appunto una specie di nastro molto flessibile sul quale sono stati collegati elettricamente dei diodi luminosi.Su ogni diodo luminoso è stata collegata una resistenza ed il rotolo ottenuto (Roll) solitamente ha una lunghezza complessiva di 5m. Qualora fosse necessario coprire distanze maggiori, si possono aggiungere delle estensioni che permettono di raggiungere lunghezza di molto superiori.

Le strip led sono estremamente flessibili e soprattutto presentano dimensioni molto ridotte sia in larghezza, che generalmente è di circa dieci o massimo sedici millimetri, che in spessore, solitamente non superiore ai due millimetri.

Per questi motivi, le strisce LED possono essere applicate anche seguendo curve oppure negli angoli più stretti. In ogni caso, bisogna però fare attenzione a non posizionare la striscia in curve di raggio inferiore ad un centimetro per evitare di danneggiare i componenti delle strip.

I reali vantaggi di una strip led sono fondamentalmente quattro. Avrai un significativo risparmio energetico, un abbattimento del calore emesso dalla luce, una più lunga durata del prodotto ed una flessibilità molto utile per creare percorsi e forme.

Il risparmio energetico è legato al fatto che in proporzione a quanto assorbirà in termini di potenza la strip led, avrai una resa di 5 volte circa maggiore rispetto alle vecchie sorgenti luminose. Questo significa che pur avendo assorbimenti nominali di potenza molto bassi la luce sarà potenze ma economica dal punto di vista dei costi in bolletta.

Le luci LED emettono meno calore rispetto alle altre sorgenti luminose che conosci. L’assenza di infrarossi, garantita dal fatto che solo una minima parte di calore viene emessa dall’energia sprigionata dalla strip led, ti permette di non disperdere inutilmente il calore cosi come avviene in altre luci.

Tutti i prodotti dotati di illuminazione Led hanno una durata di molto superiore. Solitamente, la durata di una strip led di buona qualità si aggira attorno alle 50.000 ore in condizioni di installazione ottimali. Cosa significa questo? Pensa a come si dilatano i tempi di manutenzione su un prodotto che andrai a sostituire dopo cosi tanto tempo

Le strisce LED sono costituite da un circuito stampato, detto PCB, sul quale sono saldate resistenze e LED SMD. Sono alimentate generalmente a 12V o 24V in corrente continua, mediante appositi alimentatori (detti anche trasformatori), che trasformano la corrente elettrica domestica (220VAC) in corrente continua del giusto voltaggio per l’alimentazione.

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geosesarma sp

Geosesarma sp.

Con il termine geosesarma classici si identificano i red devil, ma esistono anche altre colorazioni più rare da vedere ma comunque bellissime come per esempio i purple o blu.Il loro carapace misura solo 3 cm circa

geosesarma sp
i geosesarma hanno un carattere pacifico e amano stare in gruppo addirittura ammassati tra loro.

Devono essere allevati in acquaterrari dove un ruolo importantissimo occupano le zone emerse per poter stazionare indisturbati visto che sono prevalentemente terrestri.

Sono esemplari che si sono adattati completamente all’acqua dolce e quindi parlare di riproduzione in cattività non è un evento raro.

Si nutrono di cibo vivo, alghe, insetti, che devono essere sempre a disposizione per evitare episodi di cannibalismo.

L’acquaterrario deve essere di almeno 60 cm per un gruppetto minimo di 4/5 esemplari,allestito con molte piante sia epifite che radicate dove loro amano stare in tutta tranquillità,piccole zone sommerse possono essere utili perchè amano anche arrampicarsi.

L’acquaterrario deve essere rigorosamente chiuso perchè potrebbero scappare ritrovandoceli in giro per casa.
Clima tropicale di acqua dolce.

geosesarma sp2Se un luogo è di loro gradimento (per esempio sotto una pianta o sopra una radice) possono stare fermi in quel posto anche per giorni interi.

Vengono dal sud est asiatico abitando le foreste umide nei pressi di corsi d’acqua, in particolare gli esemplari in foto provengono dall’isola di Java. Tollerano valori di acqua tendente al basico, un ph di 7 diciamo che è ideale.

Per allevarlo in vasca è preferibile inserire le femmine in numero maggiore rispetto ai maschi in modo da evitare lotte territoriali oppure per imporsi sul gruppo.

 

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Guida impaginata da Marco Ferrara

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