E’ una pianta meravigliosa molto rara da reperire sul mercato , con le sue foglie coloro oro e lo stelo rosa riesce ad affascinare i coltivatori di piante ,
Si consiglia di coltivarla su fondi inerti ma con buone tabs vicino le radici , buon apporto di oligoelementi e CO2 e con forte illuminazione ben presto crescerà molto sana e robusta con foglie molto grandi e allungate ,
La Nasaea pedicellata golden è molto utilizzata tra il verde delle piante classiche perchè con la sua colorazione particolare riesce a dare un bel contrasto di colori dando eleganza e naturalezza alla nostra vasca,
Si riproduce per talea , potare tra gli internodi ripiantando l’apice tagliato , in questo modo dallo stello reciso ben presto si avranno dalle 2 alle 4 nuove gemme che daranno vita a nuove piantine da ripiantare ,
Tenere sotto controllo i valori chimici della vasca perchè soffre molto gli sbalzi sopratutto di Ph e Kh e potrebbe anche senza apparente motivo avere delle forti distorsioni apicali difficile da riprendere se non dopo una buona potatura.Si consiglia di potare a scalare per avere un bel cespuglio molto d’effetto.
Carrozzina per pesci vuole essere un articolo per confermare che anche nel mondo acquatico alcuni progetti sono realizzati per migliorare la vita dei nostri amici pinnuti.
Prima di spiegare di cosa si tratta penso che una premessa sul perchè questa realizzazione e da cosa nasce sia d’obbligo:
– I pesci sono dotati di un organo fondamentale per il loro sostentamento chiamato “Vescica natatoria” che rappresenta una sacca che viene riempita o svuotata di aria per potersi muovere più agevolmente e quindi andare in superfice o scendere sul fondo senza un grosso dispendio di energia.
Purtroppo come tutti gli organi l’insorgere di una malattia in genere una infiammazione creano non pochi problemi in questo caso proprio alla deambulazione e quindi impedendo una normale vita quotidiana e le necessità che vanno dal cibarsi al nascondersi al giocare con altri inquilini e non solo.
Quando questa infiammazione è molto forte e incisiva e sopratutto si protrae per diversi mesi potrebbe risultare incurabile non reagendo a nessun medicinale ,a questo punto si dice che è diventata cronica.
L’amore umano spinge a cercare una soluzione per dare un aiuto ed ecco che grazie a delle ricerche effettuate su internet la nostra utente Irene Tommasi decide di cimentarsi nella costruzione di una sedia a rotelle o carrozzina che permetta al pesce di stare in asse e con poco dispendio di energie potersi muovere agevolmente e quindi di cibarsi.
Vedendo il suo pesciolino che ormai stazionava 24 ore su 24 a pancia in su si decide a fare qualcosa e ha pensato ad una Carrozzina per pesci :
Su internet si è imbattuta su diversi articoli che spiegano come fare ma dapprima si dovevano recuperare i materiale per la costruzione che ovviamente dovevano avere alcuni requisiti e cioè :
Essere morbidi per evitare che il contatto con la cute provocasse ferite
Essere duttili in modo da poterli adattare al corpo del pesciolino
Essere in grado di collegarli tra loto agevolmente
Essere manegevoli per eventuali modifiche di migliorie
a questo punto si è imbattuta nel seguente Kit acquistato su internet ,dove riportava tutto il materiale necessario.
Pezzo dopo pezzo ,prova dopo prova si è arrivati a questa realizzazione
Il nostro amato pesciolino con la Carrozzina per pesci potrà nuotare in forma eretta e riosservare il mondo dal lato corretto,questo gli permetterà di muoversi più agevolmente con un piccolissimo dispendio di energia ma soprattutto di cibarsi nel modo corretto.
[pullquote-right]Non esagerare con la somministrazione del cibo perchè la vescica natatoria vede impiegare l’intestino in forma attiva e quindi si potrebbe peggiorare le cose , alimentare sempre con parsimonia.[/pullquote-right]
Ovviamente questo progetto dovrà essere, sopratutto ai primi periodi sottoposto a calibrazioni sul peso che gli permetterà di stazionare ad una determinata superfice della colonna d’acqua ,si consiglia di calibrarlo per renderlo stabile pochi cm sotto il livello dell’acqua.
Con un po’ di inventiva si potrà trovare la soluzione giusta per i pesi da adottare e quindi anche la stabilizzazione eretta della struttura.
Ovviamente si sconsiglia di costruire questo sistema a soggetti ai quali è insorta da poco la patologia sopra accennata ma farlo solo nel caso in cui non reagisce neanche minimamente alle cure indicate da specialisti del settore.
Per maggiori dettagli e informazioni sulla vescica natatoria si consiglia di leggereQUI
E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario,si ringrazia Irene Tommasi per aver concesso le foto e testimonianza del suo operato.
Note: La Bacopa salzmanni purple è una pianta molto particolare originaria del Messico dove la si trova sulle sponde di fiumi e ruscelli , molto conosciuta in America ma di scarsa reperibilità in Europa.
Molto simile alla Bacopa caroliana (solo leggermente più piccola) non solo in forma che in caratteristiche infatti la foglia risulta leggermente ondulata con la nervatura in bella evidenza , in presenza di una buona fertilizzazione,CO2 e luce intensa sviluppa il caratteristico colore rossastro/marrone altrimenti rimane verdognola,
La potatura della Bacopa salzmanni purple si effettua sempre tra gli internodi e la sua propagazione è molto semplice e veloce ,infatti nella zona del taglio presenterà dalle due alle quattro propagazioni dando vita a delle nuove piantine identiche alla pianta madre,
in emerso riesce a fiorire molto facilmente come tutte le bacopa sviluppando dei splendidi fiori violacei,
Questa pianta adeguatamente coltivata e potata regolarmente crea dei meravigliosi cespugli per offrire un bellissimo contrasto con il verde brillante delle altre piante in un acquascaping da sogno.
Non si conoscono fini officinali per questa pianta
Nome scientifico: Ludwigia inclinata var verticillata Whyte
Genere: Ludwigia
Famiglia: Onagraceae
Luogo di provenienza: Cuba
Dimensioni: Altezza 10-30cm Larghezza 10-15cm
Temperatura: 18 – 28°C
Ph: 5.0 – 7.5
Luce: Media – Alta
Posizione: Centrale
Crescita: Lenta
Difficolta’: Alta
Riproduzione Per talea
Note: La Ludwigia inclinata var verticillata Whyte tra le Ludwigie è molto particolare infatti si presenta con la classica forma delle ludwigie di foglie allungate ma di una colorazione biancastra con apici tendenti al rosa in particolari condizioni.
La colorazione bianca denota il fatto di non avere clorofilla che rendono difficoltoso alla pianta procurarsi l’energia necessaria per il suo sostentamente , tutto ciò la colloca tra le piante rare e difficili da coltivare.
Come tutte le ludwigie un fondo ricco di sostanze , una buona dose di CO2 e luce la faranno crescere in ottima salute .Si consiglia altresi’ di coltivarla in kh e conducibilità bassi e di non eccedere con i nutrienti in colonna perchè potrebbe andare in necrosi o distorsioni apicali irreversibili.
L’apparato radicale risulta imponente quindi predisporre un altezza di fondo necessario a mantenerle sempre coperte.
Cercare di posizionarla in modo da avere luce diretta per mantenere il bianco che nelle gemme future potrebbe andare via via a perdersi.La pianta viene spesso utilizzata come attrattiva e punto focale della vasca .
Come già detto è una pianta a stelo quindi potare tra gli internodi,ripiantare poi quello che si è ottenuto per riprodurla.
Meduse in acquario , è possibile ? Questa è una domanda che spesso ci facciamo quando è capitato di trovarci di fronte ad una vasca di meduse
Quante volte queste meravigliose creature ti hanno ipnotizzato con i loro maestosi movimenti?
A me è capitato di pietrificarmi guardando la danza del loro nuoto e mi sono chiesto se era possibile gestire questi animali in un acquario domestico
La risposta è: SI!
In America e in gran parte dell’Europa gli acquari di meduse nei salotti sono abbastanza diffusi, in Italia purtroppo questi non hanno preso mai abbastanza piede.
Ci tengo a precisare che tutto ciò di cui parlerò è frutto della mia esperienza e di ciò che ho imparato leggendo testi, articoli e siti internet di negozi che trattano la vendita di queste creature.
L’acquario
Questi animali non possono vivere in un normale acquario perché rischierebbero di essere
risucchiati dal filtro oppure di incastrarsi negli angoli della vasca.
È necessario quindi avere a disposizione una vasca di tipo kreisel, pseudokreisel o cilindrica.
All’interno della vasca deve sempre essere presente un flusso con una velocità tale da permettere di trasportare le meduse e di sollevarle dal fondo, in quanto questi animali non hanno una grossa mobilità e tendono a lasciarsi trasportare dalla corrente.
Inoltre all’interno dell’acquario deve essere assente qualunque tipo di ostacolo e decorazione,per evitare che gli animali possano sbattere, incastrarsi e rovinare i loro tessuti e quindi ferirsi.
Gestione dell’acquario
La qualità dell’acqua deve essere la priorità per permettere alle meduse di sopravvivere e di vivere in modo sano.
Consideriamo che una medusa sana pulsa ogni 3-6 secondi, comunque non occorre allarmarsi se qualche volta pulsano con meno frequenza,può darsi che siano stanche. Ci sono studi che affermano che anche questi animali “dormono” a modo loro.
Qualora invece le meduse all’interno della vasca non pulsino, o lo fanno molto poco,tendano a rimpicciolirsi e presentino segni sul tessuto , allora occorre verificare i parametri dell’acqua.
Per prima cosa, quando allestiamo un acquario occorre renderlo biologicamente vivo prima di inserire le meduse, perciò bisogna effettuare un corretto ciclo dell’azoto e quindi maturazione.
Dopo aver inserito il filtro biologico (cannolicchi), il filtro meccanico (spugna) e l’acqua marina, devono essere introdotti i batteri azotofissatori, che permettono lo smaltimento dei residui organici che le meduse non assumono.
Le meduse di per sé non inquinano l’acqua dopo la digestione, ma l’acqua viene inquinata con i residui del cibo che non vengono mangiati e si depositano sul fondo della vasca.
Durante il ciclo dell’azoto occorre dare da mangiare ai batteri inserendo in vasca piccole quantità di cibo, che decomponendosi, produrranno azoto assimilato quindi dai batteri.
Solo al termine di un corretto ciclo dell’azoto possiamo finalmente inserire in acquario le meduse.
I parametri da controllare per verificare la buona qualità dell’acqua sono riportati nella seguente tabella.
Una volta avviato l’acquario, occorre effettuare con frequenza le giuste manutenzioni e gestioni come indicato di seguito
Alimentazione
1/2 volte al giorno
Cambio acqua
25% ogni 10 – 15 giorni ma in caso di necessità anche prima
Pulizia filtro
1 volta al mese
Sifonatura del fondo
Tutti i giorni
Pulizia del vetro e delle pareti della vasca
Al bisogno
l cambio acqua deve essere effettuato con attenzione, occorre assicurarsi di non aspirare le meduse e di non inserire l’acqua pulita a cascata direttamente in vasca per evitare la formazione di bolle.
Personalmente utilizzo la pompa manuale che uso per aspirare anche per inserire l’acqua pulita in acquario.
Ad ogni cambio acqua bisogna inserire la giusta quantità di biocondizionatore .
La maggior parte degli acquari in commercio hanno un’illuminazione a led che permette di creare un effetto scenico mentre le meduse nuotano. Per alcune specie (come Aurelia aurita) l’illuminazione non è importante, mentre per specie (come Upside-down) è assolutamente necessaria.
Molto importante è il controllo della temperatura, che non deve subire grossi sbalzi, perciò è consigliato l’utilizzo di un refrigeratore che mantenga la temperatura stabile.
Acquisto e acclimatazione delle meduse
Personalmente ho acquistato le meduse all’estero, purtroppo non ho trovato, e non credo esistano ad oggi, rivenditori in Italia.
Ovviamente prima di farsi spedire questi meravigliosi animali occorre essere certi che l’acquario sia pronto per accoglierli.
Appena le meduse arrivano a casa è possibile cominciare il processo di acclimatazione. Questa può venire in diversi modi, personalmente per evitare di danneggiare gli animali io preferisco fare nel modo seguente:
– Inserisco in acquario il sacchetto chiuso contenente gli animali, lo lascio a mollo per circa mezz’ora, in modo tale che la temperatura dell’acqua nel sacchetto si avvicini a quella dell’acquario.
– Successivamente inserisco nel sacchetto circa una tazzina di acqua dell’acquario. In questo momento occorre prestare attenzione per evitare che si creino bolle d’aria molto pericolose per il tessuto delle meduse, se anche una piccola bolla d’aria dovesse finire sotto la campana rischierebbe di bucarla.
– Questo procedimento bisogna farlo ogni 5/10 minuti per una decina di volte.
Attenzione è molto importante acclimatare le meduse perché, seppure siano animali abbastanza resistenti, sono invece delicati a grossi sbalzi di temperatura e salinità. Un’acclimatazione errata può compromettere la sopravvivenza oppure può causare un appallottamento (assume la forma di un tacos) della medusa, situazione non sempre reversibile.
Una volta acclimatate, le meduse possono essere rilasciate in vasca. È possibile che nelle prime 24 ore possano risultare stanche o pigre, per questo motivo bisogna alimentarle a partire dal giorno successivo.
Alimentazione
Le meduse mangiano una volta al giorno (se si ha tempo si può dividere la razione in due momenti diversi della giornata).
Il quantitativo corretto è pari a quello che riescono a mangiare in circa 5 minuti, se dopo questo tempo c’è ancora del mangime in acqua allora occorre diminuire la dose.
È fondamentale sifonare tutto il cibo non consumato che si deposita sul fondo della vasca per evitare che l’acqua si inquini.
Il cibo per quanto riguarda Aurelia aurita è composto principalmente da naupli di artemia, preferibilmente vivi, evitando mangimi secchi o in salamoia che spesso sono troppo acidi e a lungo andare provocano danni all’animale.
I naupli di artemia si possono facilmente allevare in casa, grazie a schiuditoi che si trovano in commercio oppure artigianali,possono essere somministrati con una pipetta in acquario ed occorre lasciare che le meduse si possano cibare utilizzando il loro istinto di caccia.
Alcune specie si cibano anche di copepodi ed altre di krill.
Alcuni siti che trattano meduse vendono anche mangimi secchi creati appositamente per questi animali, ma personalmente non li preferisco.
È importante arricchire cibo vivo con integratori contenenti vitamine,HUFA e Omega 3.
Una scorretta alimentazione contribuisce ad avere meduse meno attive che tendono a chiudere il loro ombrello.
I Cibi acidi possono provocare dei buchi nel cappello in prossimità dello stomaco.
Ad ogni modo in caso di necessità questi animali possono anche non mangiare per qualche giorno.
Le meduse più mangiano e più crescono, se stanno crescendo troppo si può ridurre la razione.
In qualunque caso tendono ad adattare la loro dimensione in base alla grandezza dell’acquario.
È affascinante vedere questi animali catturare le prede e vedere lo stomaco che si colora di arancio/marrone.
Quale specie si possono allevare?
La specie più facilmente allevabile in cattività è Aurelia aurita, chiamata anche Moon Jellyfish o medusa quadrifoglio, per la forma delle sue gonadi facilmente visibili.
Ma le specie allevabili in acquario sono diverse. La scelta della specie da allevare nel proprio acquario dipende soprattutto
dalla grandezza della vasca e dalla forma (e ovviamente da budget disponibile).
È sempre consigliabile non inserire specie diverse in uno stesso acquario.
Quanto vivono le meduse?
Lo stadio di medusa è lo stadio finale del ciclo vitale di queste creature.
Aurelia aurita vive circa 1/2 anni, ma può arrivare anche fino a 4 anni.
In media le altre specie vivono da 1 a 2 anni.
Si possono riprodurre in acquario?
La riproduzione delle meduse in acquario domestico è molto difficile che avvenga e se dovesse avvenire è difficile che lo stadio di polipo sopravviva perché verrebbe facilmente aspirato durante la pulizia della vasca.
Le meduse sono pericolose per l’uomo?
La maggior parte delle meduse (come Aurelia aurita) sono assolutamente innocue per l’uomo, alcune specie come Chrysaora possono essere urticanti, in quel caso occorre utilizzare dei guanti protettivi quando si procede alla manutenzione dell’acquario.
Parliamo di prezzi
Gli acquari partono da circa 300 euro e arrivano fino a qualche migliaia di euro per vasche di dimensioni importanti.
Le meduse più economiche sono Aurelia aurita (in media 25 eurol’una). Specie più ricercate come Chrysaora costano dai 70 ai 130euro l’una.
Al momento io ho un acquario di circa 18 litri (esattamente quello di tipo kreisel in foto) e allevo 4 Aurelia aurita.
Ad acquario avviato spendo circa 15/20 euro al mese.
Cosa avere a disposizione:
• Test per la qualità dell’acqua
• Acqua osmotica
• Acqua marina
• Cibo (uova di Artemia)
• Schiuditoio per artemie
• Biocondizionatore
Conclusione
In conclusione voglio aggiungere che spero di aver illustrato tutto nel modo più esaustivo mettendo nero su bianco la mia esperienza maturata negli anni in modo da chiarire le idee a chi vuole avvicinarsi a questo mondo non molto conosciuto in Italia.
Si ricorda inoltre che questi animali non sono semplici da gestire ma con costanza e giusta attenzione si riescono ad allevare abbastanza bene , non sono giocattoli quindi evitare di porli agli occhi dei bimbi come tali visto il loro nuoto molto elegante , calmo e mai aggressivo si può far in modo che anche loro si avvicino a questo mondo rispettandoli nel migliore dei modi.
E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dell’autore e dello staff di acquariofili.