Bacopa salzmanni purple

Bacopa salzmanni purple

Nome scientifico: Bacopa salzmanni purple

Genere: Bacopa

Famiglia: Scrophulariaceae

Struttura: Stelo

Luogo di provenienza: America centrale

Dimensioni: altezza 25-50cm larghezza 3-6cm

Temperatura: 15-30 ° C

Luce: alta

Ph: 5.0-7.5

Posizione: Laterale o posteriore

Crescita: Media

Difficoltà: Media

Riproduzione: Per talea

Note: La Bacopa salzmanni purple è una pianta molto particolare originaria del Messico dove la si trova sulle sponde di fiumi e ruscelli , molto conosciuta in America ma di scarsa reperibilità in Europa.

Molto simile alla Bacopa caroliana (solo leggermente più piccola) non solo in forma che in caratteristiche infatti la foglia risulta leggermente ondulata con la nervatura in bella evidenza , in presenza di una buona fertilizzazione,CO2 e luce intensa sviluppa il caratteristico colore rossastro/marrone altrimenti rimane verdognola,

La potatura della Bacopa salzmanni purple si effettua sempre tra gli internodi e la sua propagazione è molto semplice e veloce ,infatti nella zona del taglio presenterà dalle due alle quattro propagazioni dando vita a delle nuove piantine identiche alla pianta madre,

in emerso riesce a fiorire molto facilmente come tutte le bacopa sviluppando dei splendidi fiori violacei,

Questa pianta adeguatamente coltivata e potata regolarmente crea dei meravigliosi cespugli per offrire un bellissimo contrasto con il verde brillante delle altre piante in un acquascaping da sogno.

Non si conoscono fini officinali per questa pianta

 

Ludwigia inclinata var verticillata Whyte

Ludwigia inclinata var verticillata Whyte

 

Nome scientifico: Ludwigia inclinata var verticillata Whyte

Genere: Ludwigia

Famiglia: Onagraceae

Luogo di provenienza: Cuba

Dimensioni: Altezza 10-30cm Larghezza 10-15cm

Temperatura: 18 – 28°C

Ph: 5.0 – 7.5

Luce: Media – Alta

Posizione: Centrale

Crescita: Lenta

Difficolta’: Alta

Riproduzione Per talea

Note: La Ludwigia inclinata var verticillata Whyte tra le Ludwigie è molto particolare infatti si presenta con la classica forma delle ludwigie di foglie allungate ma di una colorazione biancastra con apici tendenti al rosa in particolari condizioni.

La colorazione bianca denota il fatto di non avere clorofilla che rendono difficoltoso alla pianta procurarsi l’energia necessaria per il suo sostentamente , tutto ciò la colloca tra le piante rare e difficili da coltivare.

Come tutte le ludwigie un fondo ricco di sostanze , una buona dose di CO2 e luce la faranno crescere in ottima salute .Si consiglia altresi’ di coltivarla in kh e conducibilità bassi e di non eccedere con i nutrienti in colonna perchè potrebbe andare in necrosi o distorsioni apicali irreversibili.

L’apparato radicale risulta imponente quindi predisporre un altezza di fondo necessario a mantenerle sempre coperte.

Cercare di posizionarla in modo da avere luce diretta per mantenere il bianco che nelle gemme future potrebbe andare via via a perdersi.La pianta viene spesso utilizzata come attrattiva e punto focale della vasca .

Come già detto è una pianta a stelo quindi potare tra gli internodi,ripiantare poi quello che si è ottenuto per riprodurla.

 

Rotala Sahyadrica

Rotala Sahyadrica

Rotala Sahyadrica

Nome scientifico: Rotala Sahyadrica

Famiglia: Lythraceae

Luogo di provenienza: Asia

Dimensioni: 30-40cm

Acqua: durezza da media ad alta

Temperatura: 18-28 ° C

Ph: 5.5-7

Difficoltà: Media

Luce: da media ad altissima

Posizione: posteriore o centrale

Crescita: Veloce

Riproduzione: Per talea

Potatura: Tagliare tra gli internodi e ripiantare la parte tagliata

Caratteristiche: La Rotala Sahyadrica e una pianta di recente scoperta infatti è stata identificata nel 2013 proprio nella regione di Sahyadri (india) da cui prende il nome e ancora oggi è poco coltivata nei nostri acquari anche perchè non se ne ha molta esperienza sulla sua coltivazione e esigenze.

Rotala Sahyadrica

E’ una pianta meravigliosa che alterna un verde chiaro e scuro dando un bellissimo effetto al cespuglio che forma , sotto luce intensa lo stelo si colora di rosso esaltando ancora di più il contrasto con il verde.

La lamina fogliare si protrae verso l’alto , strette tra loro, con la punta arrotondata.

Rotala Sahyadrica

La pianta cresce molto robusta in presenza di ottimi nutrienti sopratutto radicali , co2 da mantenere intorno a 30mg e luce intensa.

E’ una pianta che può essere utilizzata per creare un contrasto di colori con altre piante quindi il suo utilizzo è consigliato laddove si vuole concentrare la visuale e farla da protagonista , oggi è poco utilizzata dagli acquascapers ma sicuramente troverà con il passare degli anni largo impiego.

 

 

 

  Nome scientifico:Hygrophila corymbosa salicifolia Genere:Hygrophila Famiglia:Acanthaceae Luogo di provenienza: Sud-Est asiatico Dimensioni: altezza 25-60cm larghezza 20-35cm Temperatura: 15-30 ° C Ph:5.0-9.0 Luce:Media - Alta Posizione: laterale Crescita:Veloce Difficoltà:Media Riproduzione Per talea

Hygrophila Guianensis

Hygrophila Guianensis

Nome scientifico: Hygrophila Guianensis

Genere: Hygrophila

Famiglia: Acanthaceae

Luogo di provenienza: America meridionale

Dimensioni: altezza 15-50cm larghezza 20-35cm

Temperatura: 20-30 ° C

Ph: 6.0-8.0

Luce: Media – Alta

Posizione: Posteriore

Crescita:Veloce

Difficoltà: Facile

Riproduzione Per talea

Note: La Hygrophila Guianensis appartiene alla grande famiglia delle Acanthaceae, è una delle vaste specie appartenenti alle Hygrophila e proviene dal Sud America, la si può trovare infatti in Venezuela, Bolivia e Guyana.

È una pianta che non richiede moltissimo impegno nel coltivarla perché abbastanza facile da gestire.

Presenta una lamina fogliare dalla colorazione verde mediamente acceso, specie sulle nuove foglie germogliate. La forma lanceolata assegna alla pianta un fascino particolare, per dirla semplicemente ha una forma ellittica che si conclude a punta.

Gradisce acqua con un PH variabile tra i 6 e gli 8, una durezza totale (GH) tra 4 e 8 ed una temperatura tra i 20° e i 30° ma, da esperienza di coltivazione, già sui 23°/24° ha una buona crescita crescita.

Anche se la Hygrophila Guianensis è di facile gestione ha le proprie esigenze a livello di nutrienti e di illuminazione.

In presenza di una illuminazione intensa ,CO2 e una buona fertilizzazione crescerà in modo molto imponente con steli robusti e sviluppati in altezza,se a questo uniamo un buon fondo fertile e una buona concentrazione di potassio che non deve mai mancare altrimenti la pianta se ne andrà rapidamente in carenza.

Come tutte le Hygrophile presenta un apparato radicale imponente quindi si consiglia l’inserimento di almeno 5cm di substrato per farla ancorare bene e non scoprire le radici che in natura utilizza non solo all’assorbimento dei nutrienti mobili ma anche per ancorarsi essendo una pianta prevalentemente palustre.

Coltivata nelle giuste condizioni è una pianta molto imponente impiegata sopratutto per coprire scatole di filtri o il fondo della vasca creando dei muri verdi,inoltre in vasca aperta potrà emergere crenado una bellissima chioma.

La crescita rapida di questa pianta porta immancabilmente ad una frequente potatura che favorisce la riproduzione della stessa per talea.

Si consiglia di potare lo stelo tra gli internodi, ripiantando la parte apicale che continuerà a crescere mentre nello stelo tagliato madre darà vita a due o piu’ nuove gemme e a sua volta nuove piantine autosufficenti.

 

Eriocaulon cinereum

Eriocaulon cinereum

L’eriocaulon sp.Cinereum fa parte del genere Eriocaulon e quindi della famiglia delle Eriocaulaceae a cui appartengono circa 1200 specie.

E’ una pianta annuale con struttura a rosetta che troviamo, in natura, in ambienti stagnanti e anche se molto difficile da individuare è presente anche in Italia.

E’ possibile coltivare questa rarità anche in acquario con le giuste attenzioni.

Ha infatti bisogno di :

  • substrato acido
  • illuminazione medio – alta ( almeno 0,7 w/l secondo la mia esperienza )
  • erogazione costante di Co2 ( concentrazione più indicata 25/30 ppm )
  • fertilizzazione giornaliera e completa

 

La mia esperienza


Circa un anno fa ho deciso di acquistare qualche esemplare di questa specie interessante per sperimentare la sua coltivazione su un substrato diverso dalle consigliate terre allofane(ADA amazonia 1, akadama, ecc ).

L’importante infatti è che il substrato sia abbastanza acido quindi ho pensato di utilizzare il Nano Deponit Mix della Dennerle, nota azienda tedesca, che a differenza del Deponit mix contiene anche torbe naturali. Questo substrato inoltre non da problemi di instabilità come l’amazonia ed è molto valido anche per specie di difficile coltivazione come gli eriocaulon.

Ho poi messo sopra uno strato di ghiaietto di quarzo della stessa ditta.

Per la fertilizzazione mi sono affidato sempre alla Dennerle acquistando i prodotti della linea base (v30 + e15) e l’a1 daily per fertilizzare giornalmente integrando minerali, oligoelementi e vitamine.

1_compilation

 

 

– In foto potete osservare i miei 2 giovani  esemplari dopo circa un mese di coltivazione –

 

 

 

 

Si nota subito la colorazione biancastra del centro della pianta, segno che ci fa capire che stiamo erogando la giusta quantità di co2.

La pianta cresce molto lentamente come nel caso di altri eriocaulon e per vedere esemplari adulti occorrono mesi.

Ho coltivato questa specie con i seguenti valori:

  • conducibilità 250-300 μS/cm;
  • kh 3-4;
  • gh 6-8;
  • ph 6-7;
  • temperatura 23-26 °C.

Se si dispone di vasche con colonne d’acqua di 25-30 cm (come nel mio caso) non è difficile osservare la fioritura.

Eriocaulon cinereum

– In foto la fioritura di un
esemplare adulto di circa 5 mesi –

Eriocaulon cinereum

– Particolare delle infiorescenze –

Come ho detto al Eriocaulon cinereum è una pianta annuale che quindi dedica l’ultimo periodo della sua vita alla riproduzione per poi morire.

 

 La riproduzione

Esistono più modi per stimolare la pianta a riprodursi.

Un primo metodo è quello di estrarre la pianta dal substrato

Eriocaulon cinereum

– Come si può notare dalla foto l’eriocaulon
ha un importante apparato radicale –

Una volta estratta la pianta viene divisa in più parti con un bisturi / taglierino, con un taglio netto e deciso.

 

Eriocaulon cinereum

Eriocaulon cinereum

– Particolare del cuore ( heart )
dell’eriocaulon –

Quest’ultimi vengono successivamente inseriti nel substrato coprendone bene il cuore in quanto viene spesso divorato da gasteropodi.

 

Eriocaulon cinereum

Dopo circa 30-40 giorni è possibile vedere i figli.

Questo metodo rimane comunque molto pericoloso, quindi se non si vuole rischiare di perdere la specie si può usare un altro metodo per riprodurre il cinereum, ovvero stimolando l’accestimento della pianta..Un primo passo potrebbe essere quello di provocare sbalzi di temperatura con dei cambi d’acqua consistenti.

Spesso dopo questa operazione infatti si nota la formazione di nuovi individui che quando saranno pronti si potranno semplicemente tirar via dalla madre.

Un secondo modo può essere quello di portare la temperatura in vasca tra i 23 e i 25 gradi, in quanto ho notato in tali condizioni è facile osservare la moltiplicazione spontanea del Cinereum e di altre specie del genere Eriocaulon.

 

 

Conclusioni:

Spero che la mia esperienza sia di aiuto per tutti coloro che intendono iniziare a coltivare questa rarità. L’eriocaulon sp. Cinereum è un’interessante pianta da primo piano che regala non poche soddisfazioni!!

 

 

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