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Protocollo di fertilizzazione Serum

Plant Serium è una linea di fertilizzanti che si divide in due tipologie liquido e polvere

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By Mihai Gabriel Istratie…………. SC AcvaristicaPlantata SRL

 

Società sita in Romania che ha realizzato questo protocollo con lo scopo pricincipale di coltivare nel modo giusto piante di acquario,grazie ad un team altamente specializzato e professionale che ogni giorno studia,valuta e provano nuove tecniche e prodotti per apportare alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno per una crescita sana e rigogliosa,dal 2013 ha fatto il suo ingresso online ottenendo notevoli successi e approvazioni.

I punti di riferimento sono diversi tra cui il sito e la pagina facebook

 

Plant Serum Liquido

 

 

Macro PLANT SERUM e un prodotto concentrato che  contiene Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio in proporzioni giuste per una buona crescita delle piante.

Per una fertilizzazione giusta e raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

A ogni uso si deve agitare il flacone, si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando e spenta. La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. Contenuto del flacone – 1000ml.

 

 

 

 

 

 

 

Micro PLANT SERUM è un prodotto concentrato con microelementi chelati di buona qualità,  aiuta le piante nella fotosintesi e contiene Boro, Rame ,Ferro, Manganese, Molibdeno, Zinco. Non influenza sulla qualità dell’ acqua.

Grazie ai chelanti di buona qualità resiste nel tempo, micronutrienti che mantenendo la forma disponibil per le piante su tutto il periodo di illuminazione. La quantità di Rame è estremamente piccola e assolutamente necessario per le piante di acquario.

Per una fertilizzazione giusta è raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

A ogni uso si deve agitare il flacone, si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando e spenta. La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. Contenuto del flacone – 1000ml.

 

 

 

 

 

Ferro chelato DPTI – PLANT SERUM rappresenta la più concentrata ed economica risorsa di ferro per le piante di acquario. Ferro chelato DTPA molto stabile e aiuta per tutta la durata della fotosintesi.

Previene la carenza dello ferro, aiuta a un colorito intenso e intensifica il colore rosso delle piante.

Per una fertilizzazione coretta si raccomanda fertilizzazione giornaliera, però si può applicare con successo anche la fertilizzazione settimanale, mettendo 7 volte la quantità giornaliera. Ogni volta quando si usa si deve agitare il flacone.

E raccomandato di fertilizzare prima della accensione della luce oppure quando e spenta. Il dossaggio e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. Contenuto del flacone – 1000ml.

 

 

 

 

 

 

 

Macro Pro PLANT SERUM è una formula speciale che contiene Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio in proporzioni giuste per una buona crescita delle piante in acquari di tipo olandese e molto piantumato e con molte piante rosse o difficili da crescere.

Negli acquari dove sarà usata questa formula speciale, somministrare luce intensa e co2 per avere risultati più concreti e aiuteranno le piante a una crescita più veloce e robusta.

Per una fertilizzazione giusta è raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

A ogni uso si deve agitare il flacone, si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando e spenta. La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. Contenuto del flacone – 1000ml.

 

 

 

 

 

 

Plant Serum Polvere

micro macro pro ferro in polvere
micro macro pro ferro in polvere

 

micro macro e ferro polvere
micro macro e ferro polvere

 

 

macro PlantSerum polvere

Macro PLANT SERUM polvere è un prodotto concentrato che  contiene Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio in proporzioni giuste per una buona crescita delle piante.

Per una fertilizzazione equilibrata è raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

Si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando e spenta.

La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. La bustina si deve scogliere in un litro di acqua tiepida, acqua di rete o minerale. Contenuto busta – 171g.

  

 

 

 

 

 

 

micro PlantSerum polvere

 

Micro PLANT SERUM polvere è un prodotto concentrato con microelemente chelate di buona qualità,  aiuta le piante nella fotosintesi e contiene Boro, Rame, Ferro, Mangano, Molibdeno, Zinco. Non influenza sulla qualità del acqua.

Grazie ai chelati di buona qualità resiste nel tempo, micronutrienti che mantengono la forma accessibile per le piante su tutto il periodo di illuminazione.

La quantità di Rame è estremamente piccola e assolutamente necessario per le piante di acquario.

Per una fertilizzazione equilibrata è raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

Si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando è spenta.

La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. La bustina si deve scogliere in un litro di acqua tiepida, acqua di rete o minerale. Contenuto busta – 40g

 

 

 

 

ferro PlantSerum polvere

Ferro chelato DPTI – PLANT SERUM polvere si scoglie in un litro di acqua tiepida, acqua di rete o minerale e il dosaggio giornaliero  e di  1 ml ogni 50 litri netti di acqua

Somministrare prima della accensione della luce oppure quando la luce è spenta.

I fertilizzanti vengono imballati in bustine professionali con la chiusura ermetica per proteggere il prodotto e per una manipolazione senza problemi. Contenuto busta – 40 gr.

 

 

 

 

 

 

 

 

macro pro PlantSerum polvere

 

Macro Pro PLANT SERUM polvere è una formula speciale che contiene Azoto, Fosforo, Potassio, Magnesio in proporzioni giuste per una buona crescita delle piante in acquari di tipo olandese molto piantumato e con molte piante rosse o difficili da coltivare.

In acquari dove sarà usata questa formula speciale, serve luce intensa e somministrazione di co2.

La concentrazione più alta dei macroelementi, nelle condizioni prezentate, aiuteranno le piante di acquario a una crescita più veloce e anche più robuste.

Per una fertilizzazione equilibrata è raccomandato il dosaggio giornaliero, però si può aplicare anche una volta a settimana, mettendo 7 volte la quantità giornaliera in una volta sola.

Si raccomanda il dosaggio prima della accensione della luce oppure quando e spenta.

La quantità da aggiungere e di 1 ml per ogni 40 l netti di acqua del acquario. La bustina si deve scogliere in un litro di acqua tiepida, acqua di rete o minerale. Contenuto busta  – 220g

 

 

 

 

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

 

Si ringrazia per la collaborazione Liviu Nita che ha fatto da tramite con la Plant Serium facendoci ottenere l’autorizzazione a postare i suoi prodotti con relativa traduzione in italiano, si ricorda inoltre che non si ritiene nessuno sopra mensionato ne’ la direzione di acquariofili.com responsabili per eventuali utilizzi scorretti e impropri di questi prodotti.

 

©www.acquariofili.com

 

 

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Protocollo PhytaGen

[dropcap]I[/dropcap]i protocollo di fertilizzazione Alxyon si presenta sul mercato con la sua linea PhytaGen, pensata per l’acquario di piante e prodotta su standard farmaceutici.

QUI trovate la pagina esplicativa del Protocollo di fertilizzazione Alxyon che si prefigge lo scopo di guidare passo passo l’appassionato nell’allestimento e mantenimento di un acquario di piante in maniera affidabile e ripetibile, ma allo stesso tempo semplice, grazie all’uso dei prodotti della linea PhytaGen.

Protocollo di fertilizzazione AlxyonCon la linea PhytaGen di alxyon è  possibile mantenere acquari con le piante più  esigenti, in maniera molto semplice e con l’uso di soli 4 prodotti:
– Sali remineralizzatori (PhytaGen S1 Planta),
– Microelementi (PhytaGen M1 oppure PhytaGen M2),
– Azoto (PhytaGen N1) e Fosforo (PhytaGen P1).

Per gestire al meglio la conduzione, gli acquari di piante vengono idealmente raggruppati da alxyon nelle seguenti 3 categorie, in funzione del proprio Metabolismo Vegetale (MV):
• MV alto: alto consumo di nutrienti; dovuto alla presenza di una grande quantità di piante in rapida crescita.
• MV medio: consumo medio di nutrienti; dovuto ad una discreta presenza di piante e/o ad una loro crescita mediamente rapida
• MV basso: consumo basso di nutrienti; dovuto alla presenza di un moderato numero di piante e/o ad una loro crescita moderata.
Rimanendo ovviamente possibili tutte le gradazioni intermedie.

Tenendo a mente quanto detto sopra, qui di seguito trovate la descrizione dei sucitati prodotti, come dal sito del produttore.

 

PhytaGen S1 Planta

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Descrizione:

PhytaGen S1 Planta è una miscela di sali per il riequilibrio minerale dell’acqua destinata all’acquario di piante.
Partendo da acqua demineralizzata, PhytaGen S1 Planta permette di ottenere un’acqua ideale per la coltivazione delle piante acquatiche in maniera molto semplice.
PhytaGen S1 Planta ricostruisce contemporaneamente la durezza totale (generalmente misurata in dGH) e l’alcalinità (generalmente misurata in dKH), portandole entrambe su valori ideali.
Apporta inoltre una dose di Potassio tale da non aver bisogno di ulteriori integrazioni (anzi sconsigliate).

 

 

Composizione percentuale:

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

 

Caratteristiche di PhytaGen S1 Planta 
Con l’uso di PhytaGen S1 Planta ai dosaggi consigliati (3 grammi ogni 10 litri) si ha la certezza che tutti i cationi e gli anioni indispensabili siano presenti in quantità e rapporti reciproci ideali per l’acquario di piante, ottenendo in particolare i vantaggi seguenti:
• Conduttività
Si assesta su un valore molto basso (circa 380 µSiemens/cm).
Cosa questa molto importante in un acquario di piante (vedi dettagli sotto).
 Alcalinità
Viene portata al valore di 4 dKH.
Questo valore di KH, congiuntamente alla corretta concentrazione di CO2 disciolta (che in una vasca di piante dovrebbe essere mantenuta tra 15 e 30 mg/l), permette di tamponare il pH nel range 6,6-7,0 (per via della relazione tra alcalinità, pH e quantità di CO2 disciolta).
Questo è importante poiché un valore di pH tra 6,6 e 7,0 risulta a sua volta ideale al fine di mantenere la corretta attività dei chelanti e degli oligoelementi introdotti.
 Potassio
Si raggiunge una concentrazione di potassio ottimale (39 mg/l) tale da impedire carenze anche sulle piante più delicate e tale, con regolari cambi d’acqua e nel pieno rispetto del protocollo, da non richiedere integrazione specifica (anzi sconsigliata).
 Cloruro
L’anione cloruro viene mantenuto su concentrazioni basse (6,2 mg/l).
Cosa questa che, pur mettendo al riparo da carenze di questo microelemento, stimola la pianta a bilanciare i cationi interni non attraverso l’anione cloruro ma attraverso la sintesi di acidi organici e l’utilizzo dei loro anioni, che giocano un ruolo importante nell’assorbimento, traslocazione ed utilizzo dei microelementi.
• Calcio e magnesio
Vengono forniti in quantità ideale (35 mg/l e 9.3 mg/l rispettivamente) e reciprocamente bilanciata (rapporto di circa 3,8:1).
 Zolfo
Lo zolfo viene mantenuto su un valore sufficientemente alto (30,6 mg/l come zolfo e 91,8 mg/l come solfato), vista la grande importanza che questo meso-elemento riveste nella nutrizione vegetale (spesso considerato come il quarto macro elemento).
 Sodio
Il sodio viene mantenuto a ZERO (vista l’inutilità di questo elemento in un acquario di piante).

 

Dosaggio: 
Si consiglia l’uso di PhytaGen S1 Planta in ragione di 6 grammi (un misurino raso, incluso nella confezione) ogni 20 litri di acqua demineralizzata.Con questo dosaggio, l’acqua ricostruita presenta i seguenti valori:
Durezza totale= 7 dGH (gradi tedeschi di durezza totale)
Alcalinità= 4 dKH (gradi tedeschi di durezza carbonatica)
Conduttività= 380 µS/cm (micro Siemens su centimetro)
Potassio= 39,2 mg/l
Calcio= 35,2 mg/l
Magnesio= 9,3 mg/l
Sodio= 0 mg/l
Bicarbonati= 87,8 mg/l
Zolfo= 30,6 mg/l (Solfati= 91,8 mg/l)
Cloruri= 6,2 mg/l

 

 

PhytaGen M2

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Descrizione:

PhytaGen M2 è un integratore minerale per acquari a base di ferro ed oligoelementi (microelementi).

L’uso di PhytaGen M2 è raccomandabile nella coltivazione di piante acquatiche particolarmente esigenti e sensibili alla carenza ed agli squilibri di oligoelementi essenziali in acquari ad alto metabolismo vegetale (acquari caratterizzati da una grande abbondanza di piante in rapida crescita).  

 

Con PhytaGen M2 il ferro è fornito legato a vari chelanti sintetici che ne assicurano stabilità e rilascio prolungato, garantendone disponibilità costante in acqua per diversi giorni.
L’alto grado di chelazione con cui sono protetti gli elementi fa si che PhytaGen M2:
• Conservi intatta la sua struttura (senza subire modifiche o precipitazioni) fino a pH 7 (in acqua correttamente ricostruita con PhytaGen S1 Planta).
• Non risenta di interazioni con altre sostanze (ad es. fosfati) che possono causare reazioni indesiderate e sintesi di composti insolubili.
• Sia, ai normali dosaggi, assolutamente innoquo per gli invertebrati eventualmente presenti in vasca.

 

Composizione:
PhytaGen M2 contiene:
Ferro: 2,5 mg/ml (2,5 grammi/litro),
nonchè Manganese, Zinco, Rame, Boro e Molibdeno in rapporto bilanciato ad esso.
Ferro, Manganese, Zinco e Rame sono chelati con EDDHSA, DTPA ed EDTA.

Dosaggio : 
Phytagen M2 va dosato in una unica somministrazione settimanale, tale da portare/riportare la concentrazione del ferro al valore target stabilito.
Nel dosaggio bisogna tenere conto del fatto che  1 ml di PhytaGen M2 in 10 litri di acqua incrementa il ferro di 0,25 mg/l.
Il mantenimento dei valori target stabiliti dovrebbe avvenire sulla base di misure effettuate mediante un comune test colorimetrico.

Scelta del valore target del Ferro:
Il valore target del ferro varia in base alla quantità di vegetali presenti nell’acquario e al loro tasso di crescita (influenzato dalla quantità di luce, CO2 e altri nutrienti).
In funzione del Metabolismo Vegetale, alxyon raccomanda i seguenti valori target per il ferro:
• MV medio: 0.50 mg/l di ferro da PhytaGen M2 = 2 ml/10 litri
• MV alto:    1.00 mg/l di ferro da PhytaGen M2  = 4 ml/10 litri

 

PhytaGen M1
Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Descrizione:

PhytaGen M1 è un integratore minerale per acquari a base di Ferro ed oligoelementi (microelementi).

L’uso di PhytaGen M1 è raccomandabile nella coltivazione di piante acquatiche in acquari a Metabolismo Vegetale medio-basso.
Ovvero in acquari non caratterizzati da una particolare abbondanza di piante in rapida crescita.

Con PhytaGen M1 il ferro è fornito legato a vari chelanti sintetici che ne assicurano stabilità a pH superiori alla media e rilascio prolungato, garantendone disponibilità costante in acqua per diversi giorni.
L’alto grado di chelazione con cui sono protetti gli elementi fa si che PhytaGen M1:
• Conservi intatta la sua struttura (senza subire modifiche o precipitazioni) fino a pH 7,2 (in acqua correttamente ricostruita con PhytaGen S1 Planta).
• Non risenta di interazioni con altre sostanze (ad es. Fosfati) che possono causare reazioni indesiderate e sintesi di composti insolubili.
• Sia, ai normali dosaggi, assolutamente innoquo per gli invertebrati eventualmente presenti in vasca.

 

Composizione:
PhytaGen M1 contiene:
Ferro: 1,5 mg/ml (1,5 grammi/litro),
nonché Manganese, Zinco, Rame, Boro e Molibdeno in rapporto bilanciato ad esso.
Ferro, Manganese, Zinco e Rame sono chelati con EDDHSA, DTPA ed EDTA.

Dosaggio:
Phytagen M1 va dosato in una unica somministrazione settimanale tale da portare/riportare la concentrazione del Ferro al valore target stabilito.
Nel dosaggio bisogna tenere conto del fatto che  1 ml di PhytaGen M1 in 10 litri di acqua incrementa il ferro di 0,15 mg/l. 
Il mantenimento dei valori target stabiliti dovrebbe avvenire sulla base di misure effettuate mediante un comune test colorimetrico.

Scelta del valore target del Ferro
Il valore target per il Ferro varia in funzione della quantità di vegetali presenti in vasca e dalla loro velocità di crescita (influenzata dalla quantità di luce, CO2 ed altri nutrienti).
In funzione del Metabolismo Vegetale, alxyon consiglia di utilizzare i seguenti valori target per il Ferro:
• MV medio: 0,45 mg/l di Ferro da PhytaGen M1  = 3 ml/10 litri
• MV basso: 0,3 mg/l di Ferro da PhytaGen M1    = 2 ml/10 litri

 

 

PhytaGen N1

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

Descrizione: 

PhytaGen N1 è un integratore minerale per acquari a base di azoto.
L’uso di PhytaGen N1 è raccomandabile nella coltivazione di piante acquatiche in rapida crescita e/o laddove il loro fabbisogno di azoto non possa essere garantito dalle sostanze organiche introdotte per altre vie (ad esempio tramite il fondo o l’introduzione del mangime per i pesci).
PhytaGen N1 non contiene forme di azoto che possono creare problemi all’ecosistema dell’acquario, quali ad esempio forme organiche come urea o amminoacidi.
Inoltre non causa accumuli di Potassio poichè quest’ultimo è presente nella sola quantità necessaria a bilanciare il consumo.

Composizione:
PhytaGen N1 è altamente concentrato e contiene una quantità di azoto equivalente a 150 grammi/litro di nitrato (NO3).

Come detto però l’NO3 non è l’unica fonte di Azoto fornita, essendo questo presente come segue:
• 31626 mg/l di azoto nitrico (pari a 140000 mg/l di anione nitrato(NO3)
• 2270 mg/l di azoto ammoniacale (da 2920 mg/l di NH4+). Quantità questa, pari a quella presente in 10000 mg/l di NO3

Dosaggio: 
Phytagen N1 va dosato quando necessario (idealmente una volta a settimana); in quantità tale da portare/riportare la concentrazione del nitrato/azoto al valore target stabilito.
Nel dosaggio bisogna tenere conto del fatto che  1 ml di PhytaGen N1 in 15 litri di acqua incrementa il nitrato di una quantità equivalente a 10 mg/l.
Il mantenimento dei valori target stabiliti dovrebbe avvenire sulla base di misure effettuate mediante un comune test colorimetrico. 

Scelta del valore target del nitrato/azoto
Il valore target per il nitrato/azoto varia in funzione della quantità di vegetali presenti in vasca e dalla loro velocità di crescita (influenzata dalla quantità di luce, CO2 ed altri nutrienti).
In funzione del Metabolismo Vegetale, alxyon consiglia di utilizzare i seguenti valori target per il nitrato:
• MV alto:
 15 mg/l di nitrato da PhytaGen N1  = 1 ml/10 litri
• MV medio: 10 mg/l di nitrato da PhytaGen N1  = 1 ml/15 litri
• MV basso: 5 mg/l di nitrato da PhytaGen N1  = 1 ml/30 litri

[pullquote-left]Al fine di ottenere i migliori risultati con il protocollo di fertilizzazione Alxyon è inoltre molto importante dosare l’azoto in maniera bilanciata rispetto al fosforo (vedi “Redfield Ratio” nelle note tecniche).[/pullquote-left]
In particolare si dovrebbe mantenere un rapporto in peso tra azoto e fosforo di circa 7:1.
Equivalente anche a mantenere un rapporto in peso tra nitrato (NO3) e fosfato (PO43-) di circa 10:1.
In base a questo principio PhytaGen N1 dovrebbe essere quindi usato in abbinamento a PhytaGen P1 secondo le rispettive direzioni d’uso.
In particolare l’uso abbinato di PhytaGen P1 allo stesso dosaggio garantisce la supplementazione combinata di azoto e fosforo nel corretto rapporto N:P di 7:1 (rapporto NO3: PO43- di 10:1)

 

PhytaGen P1

Protocollo di fertilizzazione Alxyon

PhytaGen P1 è un integratore minerale per acquari a base di fosforo.
L’uso di PhytaGen P1 è raccomandabile nella coltivazione di piante acquatiche in rapida crescita e/o laddove il loro fabbisogno di fosforo non può essere garantito dalle sostanze organiche introdotte per altre vie (ad esempio tramite il fondo o l’introduzione del mangime per i pesci).
PhytaGen P1 fornisce fosforo nella forma meglio assimilabile dalle piante: l’anione Ortofosfato (PO43-).

 

 

Composizione:
PhytaGen P1 è altamente concentrato e contiene 15 grammi/litro di fosfato (PO43-).

Dosaggio: 
Phytagen P1 va dosato quando necessario (idealmente una volta a settimana); in quantità tale da portare/riportare la concentrazione del fosfato/fosforo al valore target stabilito.
Nel dosaggio bisogna tenere conto del fatto che  1 ml di PhytaGen P1 in 15 litri di acqua incrementa il fosfato di 1 mg/l.
Il mantenimento dei valori target stabiliti dovrebbe avvenire sulla base di misure effettuate mediante un comune test colorimetrico.

Scelta del valore target del fosfato/fosforo
Il valore target per il fosfato/fosforo varia in funzione della quantità di vegetali presenti in vasca e dalla loro velocità di crescita (influenzata dalla quantità di luce, CO2 ed altri nutrienti).
In funzione del Metabolismo Vegetale, alxyon consiglia di utilizzare i seguenti valori target per il fosfato:
• MV alto:
 1,5 mg/l di fosfato da PhytaGen P1  = 1 ml/10 litri
• MV medio: 1 mg/l di fosfato da PhytaGen P1  = 1 ml/15 litri
• MV basso: 0,5 mg/l di fosfato da PhytaGen P1  = 1 ml/30 litri

[pullquote-left]Al fine di ottenere i migliori risultati è inoltre molto importante dosare l’azoto in maniera bilanciata rispetto al fosforo (vedi “Redfield Ratio” nelle note tecniche).[/pullquote-left]
In particolare si dovrebbe mantenere un rapporto in peso tra azoto e fosforo di circa 7:1.
Equivalente anche a mantenere un rapporto in peso tra nitrato (NO3) e fosfato (PO43-) di circa 10:1.
In base a questo principio PhytaGen P1 dovrebbe essere quindi usato in abbinamento a PhytaGen N1 secondo le rispettive direzioni d’uso.

Nel Protocollo di fertilizzazione Alxyon l’uso abbinato di PhytaGen N1 ,nel Protocollo di fertilizzazione Alxyon allo stesso dosaggio garantisce la supplementazione combinata di azoto e fosforo nel corretto rapporto
N:P di 7:1 (rapporto NO3: PO43- di 10:1)

 

Per ulteriori informazioni potete visitare il sito di alxyon cliccando QUI

 

E vietato copiare anche parzialmente foto e impaginazione della guida Protocollo di fertilizzazione Alxyon senza l’autorizzazione del proprietario e degli amministratori di acquariofili.com

 

©www.acquariofili.com

Testi e Foto fornite da Andrea Mantegna che si ringrazia per la grande collaborazione

guida protocollo di fertilizzazione Alxyon impaginata da Marco Ferrara

 

allelon+pathos

Allelopatia

Allelopatia

Allelopatia :da sempre la maggior parte di chi allestisce o crea un ambiente acquatico cerca di renderlo molto attraente e d’impatto infatti grazie ai colori nonché all’eleganza è entrato a far parte dell’arredamento dei nostri ambienti e non si realizza tenendo conto delle esigenze di flora e fauna quindi tante piccole indicazioni restano sempre e solo teoria poco applicata. Utilizzare piante di uno stesso biotopo o di stesse condizione chimico fisiche e magari far abitare l’ambiente a fauna proveniente dallo stesso biotopo diventa quasi una rarità.

Allelopatia

Ad ogni modo in questo articolo per quanto riguarda la flora volevo affrontare l’argomento allelopatia della quale,se ne sente timidamente accennare ma con poche certezze,è un argomento importantissimo poco trattato e con poca chiarezza visto che le testimonianze di allelopatia il più delle volte non vengono neanche notate e quindi non diffuse e discusse.

Con la parola allelopatia si racchiude una incompatibilità di alcune specie di piante ad essere coltivate nello stesso spazio per via di alcune sostanze chimiche chiamate allelochimici generati dalle piante a livello radicale o fogliare che vanno ad inibire la crescita degli altri organismi.Una vera e propria competizione tra specie.

Allelopatia

Questa inibizione può avvenire non solo a livello radicale ma anche in acqua,molte volte non viene evidenziato perché nelle vasche spinte con molta vegetazione si effettuano cambi ravvicinati e continui e quindi queste sostanze chimiche vengono inevitabilmente rimosse anche in parte.A livello radicale il fenomeno diventa più serio perché si assiste ad un continuo deperimento di una delle due specie con una scarsa crescita della stessa arrivando fino a marcire lasciando il posto alla sua rivale.

La produzione di sostanze allelochimiche da parte dalle piante avviene a scopo difensivo infatti con queste tossine cercano di autoimmunizzarsi da malattie e dall’attacco di specie animali e sopratutto per definire lo spazio vitale dove continuare la propria esistenza.

In vasca si può fare poco per limitare la produzione di queste sostanze ma si può fare qualcosa per limitarne la presenza,per la parte liquida basta effettuare cambi regolari a piccoli intervalli filtrando durante i cambi con carboni attivi che ne assorbono la presenza,per le radici basti lasciare dello spazio tra una pianta e l’altra oppure attenersi alle liste di allelopatie dimostrate e certe.

L’allelopatia dimostrata è indicata di seguito in un elenco mentre le alghe la sviluppano verso ogni altro componente vegetale proprio per garantirsi il sostentamento e il continuo proliferare.

Allelopatia

 

Allelopatia radicale

Cryptocoryne > Alternanthera
Cryptocoryne > Ludwigia Mini Red
Echinodorus > Vallisneria

Echinodorus > Cryptocoryne
Vallisneria > Cryptocoryne
Vallisneria > Alternanthera
Vallisneria > Bacopa
Vallisneria > Hygrophila

 

Allelopatia acquatica

Cabomba – Lemna minor
Ceratophyllum – Egeria densa
Ceratophyllum – Heteranthera
Ceratophyllum – Lemna minor
Egeria densa – Mayaca fluviatilis
Eichhornia crassipes – Ceratophyllum
Eichhornia crassipes – Lemna minor
Eleocharis acicularis – Hydrilla verticillata
Eleocharis parvula – Lemna minor
Heteranthera – Egeria densa
Hydrilla verticillata – Ceratophyllum
Juncus repens – Lemna minor
Limnophila – Egeria densa
Lilaeopsis – Cabomba
Myriophyllum – Lemna minor
Najas guadalupensis – Lemna minor
Sagittaria subulata – Potamogeton

Questo elenco è stato reperito in internet ed è stato stilato grazie alle testimonianze ed esperienze di utenti

Essendo poco trattato ho voluto affrontare questo argomento per far notare come questi processi metabolici non visibili ad occhio nudo possono essere determinanti nella vita vegetale nelle nostre vasche,in natura è molto diverso che in cattività perché in quel caso potrebbe essere utile il fenomeno allelopatia per cercare di continuare a svilupparsi e sostenere la propria convivenza limitando cosi’ l’infestazione da parte di altre specie essendo sottomessi ,invece in cattività diventa molto più difficile perché le specie vengono indotte dall’uomo e la rimozione delle tossine non avviene naturalmente ma con intervento mirato a tale scopo.

Spero che questa guida sia stata utile per approfondire molto semplicemente l’argomento inoltre esorto chiunque voglia approfondire con immagini o altre notizie o correggere delle inesattezze in merito a contattarmi personalmente e provvederò al più presto a modificare l’articolo.

 

è vietata la riproduzione del testo e delle foto dell’articolo anche in modo parziale senza l’autorizzazione del compilatore e dei proprietari di acquariofili.com

 

Guida redatta da Ferrara Marco
©www.acquariofili.com

Fertilizzazione Easy Life

E’ un ottimo protocollo di fertilizzazione sicuramente valido con un buon rapporto qualita’ prezzo,è un protocollo veramente efficace utilizzato in vasche dove sono presenti specie di fauna delicati quali gamberetti e altro.Passo alla descrizione di ogni singolo prodotto riportando cosa vi è descritto nella propria etichetta nel retro del flacone.

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Potenziale redox

Potenziale redox :In passato si riteneva che l’ossigenazione fosse la principale necessita’ per un acquario , mentre con l’avanzare del tempo e delle conoscenze nel campo della acquariofilia, si e capito che l’importante non e ossigenare ma ossidare , infatti gli apassionati di acquariofilia hanno abbandonato l’aereatore e sono passati a mettere l’impianto co2 in modo che , fornendo alle piante il fondamentale per la loro fisiologia , permettendo l’amplificazione della fotosintesi clorofiliana , che in ultima analisi produce ossigeno ceduto direttamente nell’acqua .

potenziale redoxDiversa e la questione della ossidazione che coinvolge concetti basilari di chimica e fisica , e fa veramente la differenza tra un acquario che funziona e uno malandato, quando riempiamo con acqua nuova un acquario il suo potenziale redox generalmente sara’ sui 60/90 mV , il metabolismo animale produce una serie di molecole che riducono il potenziale dell’acqua e dopo alcuni mesi potremo leggere un redox abbastanza basso prossimo a zero in queste condizioni favoriremo la vita delle piante che proliferano bene in un ambiente riducente , se la vasca contiene molti vegetali pero’ , questi producono una continua ossidazione ,dunque il potenziale redox ci dice subito quanto e equilibrato il nostro acquario,e se si mantiene stabile nel tempo ci dice subito che ha un buon equilibrio biologico, se invece tende a scendere ci dice che nel nostro acquario predomina il metabolismo animale, quindi bisogna ossidare aggiungendo piu’ piante e effetuando piu cambi parziali , se invece il redox tende a salire e segno che la vasca e stata progettata con un metodo “olandese” ed allora e necessario produrre una continua riduzione , se vogliamo che le nostre piante continuino a proliferare , diversa e la situazione nell’acquario marino dove l’ossigeno non e mai troppo e l’anidride carbonica e sempre in ecesso questo dipende dalla complessa miscela salina disciolta .

Con l’aumentare della salinita’ diminuisce la quantita’ di ossigeno che possiamo disciogliere (concentrazione di saturazione) , quindi negli acquari marini tropicali, salati e caldi potremo veramente disciogliere poco ossigeno e dovremo essere certi che l’ossigeno sia sempre a saturazione,se vogliamo evitare problemi alla popolazione animale ,l’anidride carbonica invece e sempre abbondante a causa del elevata durezza dell’acqua , se la sua concentrazione diventa troppo elevata si potrebbero saturare le capacita’ tamponanti dell’acqua ed osservare piccole cadute del ph, dopo un picco di co2 in un acquario marino si registrano picchi di ph basso difficilmente risolvibili se non con cambi copiosi dell’acqua , e importante che la co2 non superi mai i livelli di guardia, e che l’ossigeno sia sempre prossimo a saturazione , questo efetto si puo facilmente ottenere con un aereatore o ad una pompa di movimento , questo spiega perche negli acquari di acqua dolce , gli aereatori e le pompe di movimento vengono usate solo in assenza di piante, perche in presenza di vegetali un distributore di co2 fornisce indirettamente molto piu’ ossigeno,se in una vasca ricca di piante e utile mantenere un redox basso, nella maggior parte degli acquari di comunita ricchi di pesci con poche piante, e utile ottenere il processo contrario , per evitare problemi con la popolazione animale. Nell’ossidazione cè la perdita di un elettrone da una molecola, atomo o ione.

Nella riduzione cè invece l’acquisizione di un elettrone da una molecola, atomo o ione.

Il valore del potenziale redox può essere considerato come indicativo dello stato di salute dell’acquario ed é influenzato dai processi batterici (un importante variazione del Potenziale Redox. è quella che si verifica in presenza di batteri, la nitrificazione: si tratta di un’ossidazione in cui l’ammoniaca viene trasformata nei dannosi nitriti e quindi negli innocui nitrati.

Una concentrazione ottimale di Ossigeno è fondamentale per ottenere un ottimo potenziale redox, la misurazione è lunga per questo i misuratori elettronici devono essere sempre immersi in vasca per una misurazione continua.

La tensione Redox si esprime in mV e ci informa sul potenziale di ossidazione o di riduzione. Si impiega un elettrodo di metallo che possiede la capacità di prendere o consegnare elettroni. Siccome lo stesso elettrodo non può reagire con l’ambiente, si devono utilizzare metalli nobili. Se nell’ambiente si trovano sostanze ossidanti o riduttive, si da un interscambio di elettroni. L’interscambio provoca a sua volta una tensione elettrica che potrà essere misurata.

A potenziali redox troppo bassi (riducenti) i pesci si indeboliscono e si scoloriscono ,il filtro biologico perde efficenza , causando il problema dell’acqua “bianca” , in pratica i batteri aerobi si muovono nella colonna d’acqua alla ricerca di condizioni di vita migliore , le piante si ricoprono di alghe e marciscono agli apici .

Quindi dobbiamo gestire un plantaquario in modo da non far scendere mai il potenziale redox al di sotto dello zero, mentre negli acquari di comunita con una ricca popolazione e poche piante dobbiamo cercare di tenerlo sopra i 50/60 mV per garantire condizioni di vita a tutti gli organismi presenti.

Nell’acquario marino gli effetti del redox sono altrettanto evidenti su pesci ed invertebrati il valore ideale in questo caso e sui 200/250 mV , in queste condizioni osserveremo invertebrati ben “aperti” e pesci ben colorati , a valori piu bassi invece i polipi di diversi invertebrati tendono a chiudersi e i pesci sono meno vispi e colorati ,e la vasca sofre della proliferazione di alcune alghe indesiderate come i cianobatteri , diatomee, ecc…. dunque e ancora piu importante in questo caso tenere un potenziale redox sempre molto elevato (ossidante), il filtro biologico necessita di ossigeno e potere ossidante per poter funzionare , infatti propio i filtri biologici che funzionano meglio , possono dare fenomeni di acqua “bianca” quando le quantita’ di ossigeno in vasca scarseggiano , o il potenziale redox e troppo basso, filtri scarsamente funzionanti non danno causa a questi fenomeni propio perche non fanno bene il loro lavoro.

 

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La guida Acidi umici e Tannini è stata impaginata da Marco Ferrara

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bibliografia:
Il mio acquario
Chimica in acquario
Da marte82, Venerdi’, 8 Gennaio 2010 01:00
e impaginata da Ferrara Marco