Genetica – Betta show – mutazione del colore

Betta splendens a 360°

Genetica – Betta show – mutazione del colore

 

• La genetica in generale delle forme e del colore

Poiché questo articolo è dedicato all’allevamento domestico, in questo capitolo, non andremo a immergerci nel complesso e vasto mondo della genetica del betta. Essendo un argomento molto lungo che meriterebbe un articolo solo ed esclusivamente dedicato a se stesso, ci limiteremo a trattare semplicemente ed in maniera generica, la genetica di questo pesce, nella forma delle pinne e nel colore.

L’origine della genetica di questi betta che ci ritroviamo oggi, deriva appunto dai diversi incroci tra betta Splendens, betta Imbellis, betta Smaragdina e betta Mahachai.

Come argomentato nel capitolo della storia, il betta che noi alleviamo oggi nelle nostre vasche, ha poco a che fare con il “betta wild”, ovvero quello d’origine. Infatti nella maggior parte dei casi, negli acquari di casa ci ritroviamo questi maestosi pesci che si pavoneggiano nuotando per la vasca, dai colori uniformi o multicolori e dalle forme più particolari con lunghe pinne. Tutte queste varietà non sono altro che frutti di numerosi incroci e continue selezioni. Le varietà dei betta, che sono tantissime, sono caratterizzate dalla forma e dal colore. Senza dilungarci riassumiamo in poche parole queste forme.
Le forme di questi pesci possono essere simmetriche e asimmetriche e a loro volta si suddividono in pinne integre, sfrangiate, lunghe, corte, coda singola, coda multipla.

Andiamo per grado e cerchiamo di individuare le varietà.
Si definiscono con forma simmetrica i betta che possiedono le tre pinne impari (vedi argomento “pinnaggio” del II^ capitolo), cioè la caudale, la dorsale e l’anale della stessa lunghezza la cui congiunzione realizza una forma continua e perfetta.

Si definiscono con forma asimmetrica i betta le cui pinne impari non rispettano la stessa lunghezza e sono di differente lunghezza anche tra di loro.
Appartengono alla categoria con le pinne sfrangiate quei betta che presentano un pinnaggio frastagliato, irregolare e i cui raggi erompono dalla membrana delle pinne. A questa categoria appartengono soltanto tre varietà, i Crowntail, i Combtail e gli Halfsun, questi ultimi due derivano da incroci diversi.

Alla categoria delle pinne integre appartengono tutto il resto dei betta le cui code hanno un pinnaggio con raggi continui e proporzionati alla membrana delle pinne.

Per betta a pinne lunghe sono catalogati i betta, crowntail compreso, che possiedono le pinne impari più lunghe rispetto ad un tradizionale betta wild, meglio conosciuto come “selvatico”.

Per betta a pinne corte sono catalogati i betta che possiedono il pinnaggio simile al pinnaggio del betta wild.

Sono definiti betta a coda singola, i betta che possiedono la pinna caudale integra e continua.

Sono definiti betta a doppia coda, i betta che possiedono la pinna caudale divisa in due parti.

Oltre queste categorie ve ne sono altre che sono caratterizzate da alcune particolarità. Il Big Ear che presenta le pinne pettorali molto più grandi rispetto ad altre varietà e gli Alien con pinne ventrali sfrangiate come quelle dei Crowntail e il resto del pinnaggio integro. Altre due forme non molto conosciute sono il betta Ranchu che è caratterizzato dalla testa sproporzionata e assume le sembianze di un Oranda Testa di leone ed il betta Giant che è un betta sproporzionato nelle dimensioni dell’intero corpo rispetto ad un normale betta.

Quindi, riassumendo le principali e più conosciute varietà di forme, possiamo elencare i seguenti betta:
Veiltail, Halfmoon (Deltatail, Superdelta, Ultradelta, Rosetail, Feathertail), Doubletail, Spadetail, Roundtail, Plakat (Plakattradizionali, Halfmoon Plakate, Crowntail Plakat), Crowntail, Combtail e Halfsun.

 

NOME ABBREVIAZIONE DESCRIZIONE
Veltail VT Betta con pinne a velo. Possiede pinne lunghe asimmetriche e integre con le impari diverse tra di loro.
Halfmoon HM Betta a pinne lunghe con coda circolare ed apertura a 180°. Un HM perfetto ha pinne simmetriche e integre.
Halfmoon Deltatail D Betta a pinne lunghe asimmetriche e integre con le impari diverse tra di loro. Molto simile al VT con caudale più piccola.
Halfmoon Super Delta SD Betta a pinne lunghe asimmetriche e integre con caudale avente apertura compresa tra i 90° e 160°.
Halfmoon Ultra Delta UD Betta a pinne lunghe asimmetriche e integre con apertura superiore ai 160°.
Halfmoon Rosetail HMRT Variante di HM con pinnaggio asimmetrico integro. Eccessiva ramificazione dei raggi delle pinne. Dorsali e ventrali risultano più corte.
Halfmoon Fearthertail FT Variante di HMRT con pinnaggio asimmetrico integro. Come il HMRT presenta eccessiva ramificazione dei raggi delle pinne.
Doubletail DT Betta con doppia coda e forma simmetrica e integra. Questa variante comprende diverse varietà: HM, VT, PK ecc.
Spadetail ST Betta con caudale a punta. Possiede pinne asimmetriche e integre con le impari diverse tra di loro.
Roundtail RT Betta con pinne asimmetriche e integre. La pinna caudale ha una  forma rotondeggiante.
Plakat

Plakat Tradizionali

PK

TP

Betta a pinne corte asimmetriche e integre. Molto vicino alle forme originarie dei betta selvatici. Maschi e femmine possono sembrare uguali, ma tuttavia il dimorfismo sessuale è evidenziato nei maschi che hanno le ventrali allungate, la caudale arrotondata e l’anale appuntita.
Halfmoon Plakat HMPK Betta a pinne corte asimmetriche e integre. Presentano la caudale ampia che si estende con un’apertura di 180°. Variante di Plakat da selezione.
Crowntail Plakat CTPK Betta a pinne corte asimmetriche e irregolari, meglio definite sfrangiate. Presentano le pinne con i raggi sporgenti dalla membrana, tipica caratteristica dei classici betta Crowntail.
Crowntail CT Betta con coda a forma di corona. Possiede pinne lunghe simmetriche e sfrangiate. L’apertura della caudale di estende fino a 180°. Le diverse varianti quali incroci tra DT, PK, VT ecc. possono presentare una forma diversa della corona, contenendo i doppi raggi rispetto alla semplice forma.

Le varianti del crowntail: Single ray, Double Ray, Double Double Ray, Cross Ray, Y Ray e KingCrown.

Combtail   Betta con coda a forma di pettine. Ha pinne lunghe simmetriche e sfrangiate. Trattasi di betta ibrido, cioè incroci tra CT e betta a pinne lunghe ed integre quali VT.
Halfsun HS Betta a pinne lunghe simmetriche sfrangiate. Presenta una caudale con una leggera rientranza della membrana e conseguente sporgenza dei raggi. Trattasi di betta ibrido, cioè incroci tra CT e HM.

 

Riguardo le varietà del colore, l’argomento è molto più complesso. Vediamo le nozioni basilari per capire come si combinano i colori.
Apriamo l’argomento dicendo che le colorazioni dei betta sono suddivisi in tre categorie: Solid, Bicolor e Multicolor.

Solid: Si definiscono solid, tutti i betta che presentano una colorazione unica sia nel corpo che nelle pinne.

Le varietà di colori Solid sono: Black, Blue, Cellophane, Copper, Orange, Red, Royal blue, Steel blue, Tourquoise, White opaque, Yellow.

Bicolor: Si definiscono bicolor tutti i betta che presentano due colori profusi nel corpo e o nelle pinne.

Le varietà di colori Bicolor sono: Butterfly, Cambodian, Chocolate, Dalmatian, Dragon, Grizzle, Lavander, Marble, Mask, Mustard gas, Piebald, Pineapple, Salamander/Dumbo.

Multicolor: Si definiscono multicolor tutti i betta che presentano più di due colori nel corpo e o nelle pinne.

Le varietà di colori Multicolor sono: Koi e Fancy.

Per definire la colorazione dei pesci vi sono due tipi di cellule che agiscono sul corpo, i pigmenti che mostrano determinati colori, e gli iridocìti  che grazie ad uno strato di cristalli che riflettono la luce, danno vita a dei colori iridescenti. Questo meccanismo fa si che si formino sul corpo del betta degli strati di colorazioni che risaltano di più o di meno a seconda dei geni ereditati. Stiamo parlando quindi di una teoria specifica degli strati dei colori che, fondamentalmente, sono quattro: il giallo, il nero, il rosso ed il blu.

Vediamo cosa succede analizzando uno per uno i colori.

Il giallo non domina su altri colori al di fuori del giallo stesso, ma definisce le colorazioni a sè connesse.
Il nero è il colore che fa parte dello strato più profondo, è costituito da melanina e oltre a definire il colore nero nei betta neri, agisce sulla colorazione più chiara o più scura dei soggetti. Questo strato genera delle mutazioni, il Cambodian dove si perdono i pigmenti scuri sul corpo, il Blond dove vanno a scemare i pigmenti scuri e risaltano quelli di colore giallo, il Melano dove si accentua di molto la melanina dando al pesce il colore di un nero consistente ed infine l’Albino, che è un colore ormai abbandonato dagli allevatori di betta di selezione in quanto portatore di problemi di salute ai betta come sterilità e cecità.
Il rosso è quello strato di colore sovrapposto a quello nero e che definisce il colore primario, l’arancione e il giallo non iridescenti. È un colore che copre il nero, specie sul pinnaggio, pertanto tra i due è il predominante. Da questo strato di colore, possono dipendere gradazioni di rosso più o meno intense. Inoltre dalle mutazioni di questo colore derivano anche le varianti del betta Butterfly.
Il blu iridescente è lo strato di colore più esterno ed è quello che costituisce e definisce il blu, il turchese ed il verde. Le mutazioni che può assumere questo strato di colore sono lo Steel blue, letteralmente tradotto “blu acciaio”.

 

Dicevamo che fondamentalmente i colori sono quattro, ma vi è un quinto e non meno importante colore, il colore metallico.

 

Il colore metallico è un colore iridescente che, ove presente, può sovrapporsi agli altri. Questo colore determina il Metallico, il Dragon e l’Opaco.

Attraverso le mutazioni avvenute con i molteplici incroci effettuati allo scopo selettivo degli esemplari, molti allevatori hanno dato vita a tante varietà di betta alle quali, successivamente, hanno perfezionato e conservato le forme genetiche.

Tra le mutazioni più conosciute abbiamo senz’altro il Marble, una mutazione molto complessa e particolare dove il gioco di colori della livrea dipende molto dagli strati più profondi, vale a dire il nero e il rosso, ma ciò non toglie la possibilità di avere qualche colore iridescente. È una mutazione utilizzata per ottenere diversi colori ed in particolare sostiene la colorazione Butterfly. Come accennato è un colore particolare che può addirittura cambiare da un momento all’altro.

Una mutazione molto conosciuta e applicata nelle selezioni è il colore Opaque che attribuisce i colori opaco, neutro e bianco. Nei casi specifici di betta con assenza di pigmenti neri e rossi e in combinazioni di betta cambodian, questa mutazione da origine ad esemplari del tutto bianchi e puri.

Altre mutazioni sono quelle ottenute dal metallico e dal dragon che attraverso incroci hanno dato alla luce il colore Copper, cioè il ramato.

Combinando dunque diverse miscelazioni di colori contenenti anche strati di colore iridescente, si possono ottenere altre particolari livree bicolori e multicolori come quelle conosciute dei Mustard, dei Salamander, dei Dumbo e dei Lavender.

Di seguito, possiamo osservare delle immagini di alcune diverse varietà di forme e colori di betta splendens:

Veiltail maschio

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Rosetail maschio

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Halfmoon Elefant Ear maschio

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Halfmoon maschio

Halfmoon femmina

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Halfmoon Elefant Ear femmina

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Halfmoon Dumbo maschio

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Halfmoon Mustard maschio

Halfmoon Whyte Cellophane maschio

Halfmoon Deltatail maschio

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Halfmoon Deltatail Copper maschio

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Halfmoon Superdelta Solid Red maschio

Crowntail Solid Red maschio

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Crowntail Double Ray maschio

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Crowntail Mustard maschio

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Cambodian Blue Pastel femmina

Koi maschio

Koi femmina

Dragon femmina

Plakat Orange maschio

Plakat Yellow femmina

Plakat Melano maschio

Plakat Multicolor maschio

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Halfmoon Plakat Bicolor maschio

Halfmoon Plakat Bicolor femmina

Halfmoon Plakat maschio

Halfmoon Plakat femmina

Halfmoon Plakat Multicolor maschio

Halfmoon Plakat Multicolor maschio

Halfmoon Plakat Multicolor femmina

 

• I betta Show

Spesso si sente parlare di betta Show e in molti credono che sia un tipo di betta con altra forma e/o colore, ma non è proprio così. I betta Show non sono altro che betta di qualsiasi specie (HF, CT, PK ecc.) di alta selezione, geneticamente puri senza traccia di geni di altre forme di betta. Sono dei betta idonei alla partecipazione a concorsi e gare di alti livelli valutati da giudici di gara professionisti del settore. In conclusione, qualsiasi betta nato da entrambi i genitori Show può definirsi un betta Show.
È doveroso anche informare il lettore che, a livello economico, un betta Show, quindi di alta selezione, costa molto di più rispetto ad un comune betta commerciale.

 

• La mutazione del colore

Dopo aver trattato un pò di genetica di forme e colori è doveroso anche porre all’attenzione del lettore o dell’allevatore del “betta domestico” che quest’ultimo potrebbe anche cambiare colore inaspettatamente. Naturalmente non tutti gli esemplari sono soggetti a questi mutamenti, ma ciò si potrebbe verificare in betta con più colori come ad esempio nei Marble, che sono soggetti a diversi cambiamenti. Anche nel caso di alcuni Halfmoon Plakat si può verificare questa situazione.

Ma perché questa mutazione del colore nell’arco della vita del betta? In realtà non è stata precisamente stabilita la vera e propria motivazione, tuttavia si potrebbe attribuire a due elementi fondamentali per questa specie di pesce, i valori dell’acqua e la genetica. Ciò non esclude il fatto però, che in alcuni casi anche l’alimentazione faccia la sua parte, un’alimentazione sana e mirata contribuisce ad un buon mantenimento dei colori della livrea.
Nelle immagini che seguono possiamo notare diversi cambiamenti di colore avvenuti su due specie di betta.

Si tratta di un betta Halfmoon Plakat che ha cambiato colore in pochi mesi.

Foto 1 – a due mesi

Foto 2 – a tre mesi e mezzo

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Foto 3 – a cinque mesi

Foto 4 – a sei mesi

Foto 5 – a sei mesi e mezzo

Nelle immagini precedenti abbiamo visto un esempio di betta che ha cambiato colore nel giro di alcuni mesi, molto probabilmente per una questione di genetica. Nelle immagini che seguiranno vedremo invece l’esempio di betta che ha mutato, o perso, il colore della livrea nel giro di pochi giorni. La motivazione di quest’altra mutazione è attribuibile presumibilmente al cambio dei valori dell’acqua.

Si tratta di un betta Crowntail Mustard che ha cambiato colore nello spazio di due settimane dopo lo spostamento dalla vasca di allevamento alla vasca “domestica”, per poi assumere una nuova livrea.

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In ogni caso entrambe le mutazioni, come negli esempi, non influenzano assolutamente la salute dei betta.

 

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Provenienza, habitat, descrizione e caratteristiche

Betta splendens a 360°

Provenienza, habitat, descrizione e caratteristiche

 

• La provenienza

Il Betta splendens (o comunemente conosciuto con il nome di pesce combattente) è un pesce d’acqua dolce che appartiene alla famiglia degli anabantidi o labirintici, inclusa impropriamente, nei primi anni 2000, nella famiglia degli Osphronemidae e proviene dal Sud-Est asiatico, precisamente dal Cambogia, dal Laos e dalla Thailandia, dove si trovano i migliori allevatori di betta al mondo. Il betta splendens vive principalmente nel fiume Mekong tra la Thailandia e la Cambogia.

• L’habitat naturale

L’habitat del betta è caratterizzata da acque basse, stagnanti o quasi ferme come risaie o paludi, ricche di tannini rilasciati dalle numerose foglie e dai legni che cadono in acqua. In natura, vivono tra una vasta varietà di piante come Cryptocoryne, Ceratophillum demersum, Limnophila, Lemna, Microsorum pteropus, Nayas, Rotala rotundifolia e tante altre ancora. In determinati periodi dell’anno in queste paludi e risaie si formano delle piccole pozze dentro le quali capita che i betta vadano a viverci in quanto ritengono questi spazi ridotti, un luogo sicuro ed indisturbato.

• Descrizione del betta

Del genere betta esistono moltissime varietà e colorazioni, tutto ciò è frutto di numerosi studi e selezioni di cui tratteremo più avanti.
I maschi e le femmine si distinguono nella corporatura, nel maschio è più robusta e presenta una specie di sporgenza sul dorso, mentre la femmina è più corta, ed il ventre è un po’ più gonfio.

Spesso la caratteristica del pinnaggio distingue il sesso, infatti generalmente il maschio presenta un pinnaggio più lungo e più folto rispetto alla femmina (Fig.1). Anche nelle varietà a pinne corte vi sono piccole differenze che evidenziano il dimorfismo sessuale, le pinne ventrali che nel maschio si sviluppano di più in lunghezza e la pinna anale che ha una forma più trapezoidale rispetto a quella più a forma rettangolare nella femmina.

Maschio e femmina possono avere una differenza di lunghezza di circa 3 cm. Il maschio può arrivare a misurare fino ad 8 cm, mentre la femmina fino a circa 5cm. Ma ciò che indiscutibilmente può distinguere i sessi è la presenza di una piccola protuberanza a forma di pallina di colore bianco sotto il ventre della femmina: la papilla genitale o più comunemente conosciuta con il nome di “ovodepositore” (Fig.2).

Come già accennato, oggi, vi sono molte colorazioni date dalle varie selezioni, ma le caratteristiche originali del betta splendens sono pinne corte e colorazioni metalliche, il Betta wild (Fig3).

 

Provenienza, habitat naturale, descrizione e caratteristiche
(Fig. 1) Betta maschio (Delta)

 

Provenienza, habitat naturale, descrizione e caratteristiche
(Fig. 2) Femmina con ovodepositore in evidenza

 

(Fig. 3) Betta wild con colori metallici – (Foto dal web)

 

• Le caratteristiche

Questa specie di pesce possiede particolari caratteristiche, tratteremo questo argomento suddividendolo in più parti parlando del “pinnaggio”, del “comportamento territoriale” unitamente alla “parata”, del “labirinto”, del “nido di bolle”, e “dell’abbraccio”.

Il pinnaggio
Il betta può avere un pinnaggio corto o lungo, ma in entrambi i casi molto particolare, e indipendentemente dalla tipologia (halfmoon, crowntail, veiltail ecc.), come si nota dall’immagine che segue, possiede tre pinne impari, cioè quella dorsale, quella caudale e quella anale, e due pari, cioè quelle pettorali e quelle ventrali.

 

Provenienza, habitat naturale, descrizione e caratteristiche

(Fig. 4) Caratteristica del pinnaggio

 

–  Il comportamento territoriale e la parata
È un pesce molto territoriale, non ama condividere i propri spazi con nessuno dei suoi simili o con pesci dai colori accesi e pinnaggi evidenti come i guppy in quanto li riconosce come suoi simili. In presenza di un suo simile tira fuori il comportamento aggressivo che c’è in lui, maschio o femmina che sia.

La caratteristica principale di questo comportamento è dato da un atteggiamento difensivo/aggressivo che avviene con l’estensione del pinnaggio e l’apertura degli opercoli, chiamato “parata” (Fig.5). È appunto un atteggiamento che i betta adottano quando qualche “estraneo non gradito” invade il loro territorio, inizialmente si atteggiano estendendo il pinnaggio e aprendo gli opercoli per allontanarlo, ma subito dopo l’atteggiamento si trasforma in una vera e propria aggressione che porta i soggetti a sfidarsi in un combattimento che potrebbe terminare anche con il decesso di uno dei due.

In natura avviene la stessa cosa a differenza che i combattimenti vengono magari ridotti dal fatto che c’è una maggiore possibilità di fuga del sottomesso e molti ripari per poter scampare al peggio, mentre in cattività lo spazio è nettamente ridotto e limitato.
C’è da evidenziare anche un altro comportamento del betta, che riguarda la femmina. Può capitare che qualche volta una femmina di betta assuma atteggiamenti di mascolinità ed in tal caso si comporta come un maschio; fa il nido di bolle, diventa aggressiva allo stesso modo, e tende addirittura ad accoppiarsi con un’altra femmina, naturalmente senza alcun risultato. La sacca ovarica non si riempie di uova ma allo stesso tempo estroflette l’ovodepositore normalmente.

Ciò nonostante bisogna anche tenere in considerazione che non tutti i betta sono caratterialmente uguali, infatti, in cattività soprattutto, vi sono soggetti con carattere dominante, quindi determinati e aggressivi e soggetti più tranquilli ma non del tutto inoffensivi, questi due tipi di carattere si rispecchiano sia nei maschi che nelle femmine, le quali quest’ultime, non sempre riescono a condividere insieme gli stessi spazi in una vasca. Solitamente, i soggetti cresciuti insieme (fratelli e sorelle o vasto allevamento di diversa prole) tendono ad essere più pacifici fra di loro e questo è testimoniato dall’esperienza di numerosi allevatori.

È importante, di tanto in tanto, porre per alcuni minuti davanti al vetro della vasca, uno specchio per far rispecchiare il betta e fargli vedere il riflesso di se stesso. Questa operazione viene effettuata per due motivi. Il primo motivo è che serve a spronarlo, tenerlo attivo e non fargli perdere l’istinto territoriale, il secondo motivo è che in questo modo esercita un’estensione delle pinne che lo aiuta a non atrofizzarle, specie i soggetti a pinnaggio lungo, come i rosetail, i delta, i superdelta, i crowntail ecc.

 

Provenienza, habitat naturale, descrizione e caratteristiche
(Fig. 5) Betta Crowntail Mustard in “parata”

 

–  Il labirinto
Per poter parlare del “labirinto”, bisogna dare uno sguardo alla morfologia del corpo del betta, e comprendere a livello anatomico che cosa è, dov’è ubicato, a che cosa serve e perchè si è sviluppato (Fig.6).

Il labirinto non è altro che un organo dell’apparato respiratorio del betta. È situato appena sopra l’esofago, infatti i due apparati sono rigorosamente collegati. Osservando dal vivo il nostro amico, noteremo che spesso risale in superficie per “boccheggiare”. Ebbene si, questa inalazione d’aria, fa si che il pesce assorba ossigeno attraverso l’aria respirata e lo spinga verso il labirinto dal quale viene espulso attraverso le branchie alla successiva “boccheggiata”, mantenendo così il labirinto sempre carico di ossigeno.

 

(Fig. 6) Anatomia del betta (Foto dal web)

 

Ma perché il nostro amico possiede quest’organo che gli altri pesci non hanno? Per rispondere bisogna rivedere il suo habitat naturale.
Come già accennato è un pesce che in natura vive in acque molto basse e in alcuni casi addirittura in piccole pozze ritenute, specie con le alte temperature, al limite dell’ossigenazione. Nel tempo, questi pesci si sono evoluti proprio per poter vivere, a volte, in condizioni estreme senza soffrire, respirando aria atmosferica che, attraverso questo organo aggiuntivo, gli permette di ossigenarsi.

– Il nido di bolle
Ritornando al comportamento, abbiamo già detto che il betta è territoriale e come tante specie di animali tende a marchiare il proprio territorio.

Anche se pur piccolo lo spazio, il maschio del betta tiene a contrassegnare la propria zona con un metodo particolare, cioè costruendo un nido di bolle, miscelando la propria saliva all’aria.
Naturalmente il nido di bolle non rappresenta soltanto la marcatura del territorio ma verrà costruito anche in fase di riproduzione poiché servirà a sostenere le uova riposte dal maschio o da entrambi.

In cattività spesso si dice che la costruzione di un nido di bolle da parte del maschio indica che è in buona salute e l’habitat ricreato è idoneo alle condizioni del pesce.
Nell’immagine che segue (Fig.7), si può notare il nido di bolle costruito da un maschio di betta.

 

(Fig. 7) Nido di bolle

 

– L’abbraccio
Di cosa si tratta? Non è altro che un vero e proprio abbraccio che avviene tra maschio e femmina. È un atteggiamento che si verifica durante l’accoppiamento, in tal caso la femmina si piega su un lato ed il maschio la avvolge curvandosi a forma di “U” su di essa per fecondare le uova che la femmina espellerà durante tale abbraccio (Fig.8).

 

(Fig. 8) L’abbraccio tra maschio e femmina durante l’accoppiamento

 
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