Brachygobius Sabanus – Il pesce ape

 

Brachygobius Sabanus – Il pesce ape

 

Brachygobius Sabanus - Il pesce ape
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Sabanus – Il pesce ape, è originario dalla Malesia, precisamente dal Borneo nord orientale. Nonostante ciò il Brachygobius Sabanus – Il pesce ape è stato rinvenuto anche in Thailandia e in alcune zone della Malesia peninsulare come Singapore dove si crede che il pesce sia stato portato di proposito allo scopo commerciale. Quest’ultimo vive in acque dolci e in acque salmastre.

Il suo habitat naturale è rappresentato da paludi, stagni e sorgenti ricchi di torba, radici, legni e foglie di mangrovie che ne ricoprono il letto ed acidificano l’acqua grazie ai tannini rilasciati da questi ultimi. A differenza delle altre zone di rinvenimento, nelle zone di Singapore questa specie vive esclusivamente in acque dolci ed è stato trovato con una temperatura di 28°C e con un Ph6.2.

E’ un pesce che raggiunge a stento una misura massima di 3,0 cm, va allevato in acqua salmastra. Poiché non è considerato un pesce di comunità, è sempre consigliato di allevarlo in monospecifico con movimento dell’acqua in superficie piuttosto lenta e tenuto in gruppi da 6 esemplari in su, è territoriale ma allevato in gruppo tende a contendere il territorio in maniera meno aggressiva grazie alla presenza di qualche soggetto più dominante. Per via di questo carattere gradisce molti nascondigli in modo che possano fornire riparo ai soggetti non dominanti che potrebbero subire eventuali aggressioni.

Il Brachygobius Sabanus, come tutte le altre specie di Brachygobius, è carnivoro, e anche per l’allevamento l’alimentazione mantiene le stesse caratteristiche, devono essere nutriti con cibo vivo come larve di zanzara, dafnie, artemia e altri tipi di piccoli insetti conosciuti nell’ambito dell’acquariofilia, si abituano al cibo congelato e non gradiscono il cibo secco.

Nel dimorfismo sessuale è noto che la femmina è più robusta del maschio specie nel periodo precedente alla deposizione delle uova. Durante il periodo di accoppiamento tra maschi e femmine vi è una variazione di colore sulla livrea, infatti mentre nei maschi le strisce gialle assumono un colore quasi rossastro e le nere tendono a sbiadire, nelle femmine la prima striscia gialla diventa più appariscente delle altre.

Anche la riproduzione è abbastanza interessante, infatti il maschio sceglie il nido e lo indica alla propria compagna. Questi nidi, nell’allevamento domestico, possono essere creati con la qualsiasi, con delle anfore, noci di cocco, vasi di terracotta, l’importante che stiano ben ancorati sul fondo.

Nel nido potranno essere deposte fino a circa 200 uova e successivamente la femmina abbandonerà il nido. Le uova saranno custodite dal maschio che diventa molto protettivo, infatti per tentare la riproduzione è consigliabile utilizzare una vaschetta a parte, un po’ come si fa per la riproduzione dei betta. Successivamente alla schiusa che avverrà in una settimana circa o poco più, gli avannotti dovranno essere nutriti con dei micro vermi, come si fa per le larve di betta, per poi passare ai naupli di artemia, anguillole dell’aceto e tutti i tipi di cibo vivo adatti agli avannotti.

Anche questa specie, date anche le vicinanze delle zone di cattura, molto spesso viene confusa con altre come al Brachygobius Xannthozonus, al Brachygobius Nunus e al Brachygobius Doriae.

 

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