Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Trichopsis Vittata

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 6-7 cm

Distribuzione: Asia, Indocina, bacino inferiore del Mekong (Laos, Cambogia Vietnam, Singapore, Thailandia meridionale)

 

Aspetto:Sono caratterizzati da una colorazione del corpo tendente al grigio con riflessi azzurrini, con la presenza di una macchia nera alla base delle pinne pettorali.

Sono presenti  3 bande laterali più scure, numero più elevato rispetto agli altri Trichopsis (anche se esemplari wild possono presentare livree piuttosto varia).

Le pinne presentano una conformazione differente rispetto agli altri appartenenti della famiglia, con alcuni raggi prolungati nella pinna anale (fino a sembrare filamenti).

Le femmine presentano dimensioni minori rispetto ai maschi, oltre a una differente estensione più piccola dei raggi delle pinne.

È possibile sessare gli esemplari adulti in modo piuttosto semplice, in quanto le ovaie nelle femmine sono ben visibili al di sotto della vescica natatoria.

 

Caratteristiche acquario: Questa specie può essere allevata in coppie o piccoli gruppi, ma la vasca deve avere dimensioni minime 60×30 cm per una coppia ,presentano una certa aggressività specialmentedurante i periodi riproduttivi.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri; è consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro deve essere scarsa, in quanto prediligono acque poco.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saldatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda (riduce la possibilità di infiammazione al labirinto).

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 8 – 12
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: Monospecifico con coppie o piccoli gruppi

Alimentazione: : Trichopsis Vittata accettano cibo granulare, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara.

Il maschio procede alla formazione del nido di bolle in superficie.

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca,

solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino.

Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Trichopsis schalleri

Trichopsis schalleri

Trichopsis schalleri

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 4-5 cm

Distribuzione: Asia, bacino del Mekong, Laos, Cambogia e Vietnam

 

Aspetto: Sono caratterizzati da una colorazione del corpo biancastra, con la presenza di una striscia scura sul corpo.

Al di sopra possiamo trovare una seconda striscia più chiara, che risulta più o meno visibile in base all’umore/stress del pesce; questo tratto differisce dalla livrea del Trichopsis pumila, in quanto in quest’ultimo la strisci non risulta continua, ma composto da macchiette sempre presenti.

Le pinne presentano una colorazione tendente al ramato, con presenza di zone azzurrine.

Le femmine presentano dimensioni minori rispetto ai maschi, oltre a una differente estensione [più piccole] dei raggi delle pinne.

È possibile sessare gli esemplari adulti in modo piuttosto semplice, in quanto le ovaie nelle femmine sono ben visibili al di sotto della vescica natatoria.

 

Caratteristiche acquario: In genere si tende ad allevare questa specie in coppie o piccoli gruppi di 3-4 esemplari in una vasca con dimensioni minime 60×30 cm (presentano una certa aggressività durante i periodi riproduttivi), meglio evitare le vasche cubiche.

È da preferire una vasca monospecifica per poter osservare i comportamenti caratteristici o in compagnia di pesci pacifici.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti. È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri; è consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro deve essere scarsa, in quanto prediligono acque poco. La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saldatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda [riduce la possibilità di infiammazione al labirinto].

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 22-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 8 – 12
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: Monospecifico con coppie/trii

Alimentazione: : accettano cibo granulare, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara.

Il maschio procede alla formazione del nido di bolle che a differenza degli altri anabantidi in genere il nido viene costruito sotto le foglie/in nascondigli, non in superficie).

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca, ma è solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino.

Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Curiosità:  Trichopsis schalleri è l’unica della sua famiglia a produrre suoni udibili, differenti in base al tipo di interazione tra gli esemplari

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 50%
Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila

Trichopsis Pumila o Pygmy Gourami

Ordine: Anabantidi

Famiglia: Osphronemidae

Dimensioni: 2.5/3.5 cm

Distribuzione: Asia, bacino del Mekong

Aspetto:Sono caratterizzate da una livrea di colore chiaro tendente al bianco/grigio con zebrature azzurro acceso lungo tutto il corpo, al cui termine si trova una macchia scura, che caratterizza la specie.

Le zone degli opercoli branchiali si presentano di colore rosso acceso. Le pinne sono trasparenti, tranne quelle pelviche e quelle anali, che presentano una colorazione rossiccia/ramata.

Il dimorfismo tra maschi e femmine si nota principalmente nella forma del corpo (di forma leggermente romboidale): le femmine sono più grandi e hanno una forma più tondeggiante, presentano una livrea con colorazione meno intensa e definita rispetto ai maschi che mostrano anche pinne leggermente più grandi.

 

Caratteristiche acquario:In genere si tende ad allevare questa specie in coppie o piccoli gruppi di 3-4 esemplari, dato che presentano un discreto attaccamento ai propri territori, benché siano più pacifici rispetto ad altre specie della stessa famiglia.

Per questi motivi bisognerebbe fornire una vasca con dimensioni minime 50×30 cm, meglio evitare le vasche cubiche. È da preferire una vasca monospecifica per poter osservare i comportamenti caratteristici.

L’allestimento deve essere fittamente piantumato, con nascondigli e ricco di barriere visive e ricco di zone ombreggiate create con galleggianti.

A causa della scarsa illuminazione si possono utilizzare piante come Cryptocorine, piante epifite come Microsorium, muschi di vario tipo (come ad esempio il taxiphillum barbieri) e galleggianti.

È da preferirsi un fondo caratterizzato da colori naturali e scuri,

Consigliabile anche aggiungere delle foglie di quercia o catappa per ambrare l’acqua e fornire una fonte di cibo secondaria (grazie alla formazione di microfilm).

La corrente creata dal filtro non deve essere eccessiva, in quanto prediligono acque poco mosse essendo pesci piuttosto statici.

La vasca deve essere provvista di coperchio dato che sono ottimi saltatori e, come per tutti gli anabantidi, per mantenere uno strato di aria umida e calda , in questo modo si riduce la possibilità di infiammazione al labirinto.

 

Valori per allevamento:

  • Temperatura: 25-28 °C
  • pH: 6 – 6.8
  • KH: 3 – 5
  • GH: 5 – 10
  • NO2: assenti

 

Numero di esemplari: coppia o trio (1 m-2f)

Alimentazione:: accettano cibo granulare affondante di buona qualità, ma gradiscono molto sia cibo vivo di piccole dimensioni (essendo micropredatori), sia congelato come daphnie, artemie e chironomus.

Riproduzione: è una specie ovivipara. Il maschio procede alla formazione del nido di bolle (molto utile la presenza di galleggianti per la sua costruzione).

Dopo la deposizione gli adulti possono essere lasciati all’interno della vasca, ma è solo il maschio che svolge le cure parentali (controllo del nido e cura delle uova e degli avannotti, fino a che non iniziano a nuotare in autonomia).

Le uova si schiudono in 24-48h, ma gli avannotti rimangono nel nido fino al completo assorbimento del sacco vitellino. Successivamente gli avannotti devono essere alimentati con cibo di piccole dimensioni, come infusori e successivamente con napuli di artemia.

Curiosità: Trichopsis Pumila è l’unica della sua famiglia a produrre suoni udibili, differenti in base al tipo di interazione tra gli esemplari.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 20%
Riproduzione in acquario 50%
Betta splendens

Betta splendens

Nome scientifico: Betta splendens

Nome comune: Pesce combattente

Luogo di provenienza: Thailandia

Valori ottimali di allevamento: Temp 24°C – PH 6,5/

Dimensioni: Fino a 6cm

Allevamento e caratteristiche: Di Betta splendens esistono molte varietà e colori ed è famoso per la sua aggressività: proprio per questo motivo due maschi nella stessa vasca presumibilmente non faranno altro che scornarsi aprendo i loro opercoli e allargando le pinne, dando luogo a violenti combattimenti che terminano in genere con la morte di uno dei due per sfinimento e/o per le ferite riportate. Si consiglia di allevare un solo maschio nella vasca con due o più femmine per chi vuole riprodurre questa specie (ATTENZIONE! Anche le femmine possono dimostrarsi particolarmente aggressive sia nei confronti del maschio che delle altre femmine). Il dimorfismo sessuale è molto pronunciato: il maschio risulta essere più grande con le pinne più vistose, grandi e colorate mentre le femmine sono più piccole e meno colorate.
nido_uova_betta_splendens

Foto1 : Nido di bolle con uova

Riproduzione: La riproduzione di questa specie non è molto difficile. Il maschio costruirà un nido di bolle grazie ad un organo particolare posto sotto la mandibola che gli permette di mescolare l’aria all’acqua creando le bolle. Non appena la femmina sarà pronta per l’accoppiamento si potrà notare un rigonfiamento del ventre e strisce nere verticali lungo il ventre. Successivamente si andrà a posizionare in posizione verticale proprio sotto il nido. A questo punto il maschio la stringerà come in un abbraccio amoroso facendole espellere le uova. Il maschio stesso le raccoglierà prima che tocchino il fondo e le attaccherà sul nido per fecondarle immediatamente dopo. Dopo aver finito la deposizione il maschio scaccierà la femmina e accudirà la prole,per questo è buona norma togliere la femmina. La schiusa delle uova avviene dopo circa 16/30 ore al massimo.

piccoli_betta_splendens

Foto2 : Schiusa piccoli betta

Alimentazione: Cibo vivo, secco e liofilizzato ma anche verdure sbollentate.

Adattabilità in acquario 90%
Difficoltà di allevamento 30%
Riproduzione in acquario 80%