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Allestimento per caridine Davidi

Allestimento per caridine Davidi

Capita spesso di avere a disposizione una piccola vasca (dai 20 ai 40 L) e ci chiediamo cosa poter mettere all’interno.
Una buona scelta può essere utilizzarlo per ospitare delle caridine, con questo articolo, mi piacerebbe indicare quelle che secondo me sono le principali linee guida per Allestimento per caridine Davidi.

Anche se caratterizzate da dimensioni ridotte questi simpatici animaletti possono comunque dare delle belle soddisfazioni, pur essendo caratterizzate da una gestione relativamente semplice.

 

Allestimento

Partiamo con ordine… cosa ci serve per poterle ospitare.

per l’ Allestimento per caridine Davidi sono sicuramente da prediligere VASCHE RETTANGOLARI in quanto a questi animaletti piace più zampettare piuttosto che nuotare in giro. Come dimensioni si legge di tutto da pochi litri a grandi vasche, mi concentrerò sul limite inferiore della dimensione, che secondo la mia opinione, non dovrebbe scendere sotto i 20 L netti. Personalmente sconsiglio di andare sotto tale volume per l’impatto sempre maggiori che l’evaporazione può avere sui valori e per il fatto che vasche molto piccole mal sopportano eventuali errori di gestione.

Altra questione che su cui possiamo trovare pareri molto discordanti è la questione FILTRO. Personalmente non sono amante dei filtri ad aria (specialmente quando non sono accompagnati da un supporto biologico). Rimarrei su un piccolo filtro interno (in genere sono di piccole dimensioni ed eventualmente angolari per recuperare spazio) o un filtro a zainetto in cui non devono mancare i canolicchi. Date le esigue dimensioni di tali filtri i mini-Siphorax della Sera sono un supporto consigliato. In entrambi i casi l’aspirazione deve essere schermata (si può usare una calza di nylon per esempio).

Allestimento per caridine Davidi Allestimento per caridine Davidi Allestimento per caridine Davidi

Passando ora all’allestimento non sono necessarie cose particolari. possiamo impiegare un qualsiasi FONDO INERTE possibilmente di colori scuri (fanno risaltare i colori della livrea e riflettono meno la luce) possibilmente di granulometria medio piccola (1-5 mm). Come arredo vanno bene sia legni che rocce (purchè inerti, come ad esempio le Dargonstone). Si sconsiglia l’uso di fondi fertili, in quanto le caridine potrebbero essere sensibili ad essi.

Allestimento per caridine Davidi

Nell’ Allestimento per caridine Davidi anche per le PIANTE la scelta è estremamente ampia (valutatele in base al tipo di luce che avete a disposizione) e può quindi adattarsi a nostro gusto, ma ci sono alcune “regole” che sarebbe meglio seguire:

  • Devono essere estremamente abbondanti i MUSCHI. Essi infatti sono estremamente importanti per le caridine: gli esemplari adulti passano moltissimo tempo a “spulciarli” per potersi cibare di micro-alghe e le baby invece lo sfruttano anche come nascondiglio.Ci si può sbizzarrire con muschi del genere Taxiphillum, Vesicularia, Riccia, Fissidens fontinalis, etc.
  • Evitare PIANTE ROSSE E/O ESTREMAMENTE ESIGENTI e “PRATINI” in quanto richiedono fertilizzazione e illuminazione molto spinte, scarsamente gradite ai gamberetti. In generale le piante ghiotte di ferro le eviterei (si possono mettere, però bisogna essere consapevoli del fatto che con una fertilizzazione molto blanda, potrebbero risentirne).
  • È caldamente consigliato l’inserimento di CLADOPHORE, comunemente chiamate “alghe palla” (vale lo stesso discorso dei muschi)Io trovo poi molto utili anche piante come il Ceratophillum lasciato galleggiante (pianta veloce che aiuta molto anche il filtro a smaltire gli inquinanti), ma non è fondamentale se non piace.

Allestimento per caridine DavidiIl RISCALDATORE può essere presente, come non esserlo. Se riuscite a mantenere la temperatura sui 21/22 °C senza, potete tranquillamente evitarlo tenendo presente che non bisogna scendere sotto i 19°C.

 

 

 

Nota: l’aeratore, in presenza di piante, lo ritengo piuttosto superfluo, si può quindi omettere fatto salvo l’uso di filtri interni ad aria.

 

 

Valori e Gestione

Partiamo con il dire una cosa che può essere anche abbastanza scontata, però molto importante, l’acqua deve essere “pulita”. Con ciò intendo che le caridine tollerano poco vasche con alte concentrazioni di inquinanti e metalli pesanti (possono portare anche alla morte della colonia stessa).

Per questo motivo consiglio caldamente l’utilizzo di ACQUA DI OSMOSI per la gestione dei caridinai, chiaramente ricostruita con sali appositi per ottenere KH e GH adeguati, indipendentemente dalle caratteristiche dell’acqua di rubinetto. L’acqua di osmosi elimina tutte le componenti dannose, che benché siano contenute in bassa %, con il tempo possono accumularsi.

A livello pratico come valori abbiamo:

  • pH: 7-8
  • KH: 3-5
  • GH: 7-9
  • NO3: massimo 5 mg/l (consigliato)
  • PO4: massimo 0.5 mg/l (consigliato)
  • Fe: massimo 0.2 mg/l
  • Conduttività: 400-500 µS/cm
  • Temperatura 19-23 °C (ottimale a 21-22°C)

È quindi possibile mantenere una blanda fertilizzazione, senza arrecare danno ai gamberetti. Per quanto riguarda il ferro però bisogna avere cura di inserirlo in forma CHELATA, in modo che rimanga stabile in vasca, senza però creare problemi alle caridine stesse. Se non ve la sentite di fertilizzare “normalmente” o avete piante tutto sommato molto poco esigenti consiglio comunque di inserire un po’ di potassio. Potete usare prodotti commerciali come Kalium della Easy Life o Potassium della Seachem o per gli amanti del DYI il solfato di potassio K2SO4, partendo possibilmente da sali puri (è meglio però evitare di superare i 10 mg/L.).

Per i cambi d’acqua è possibile effettuare dei cambi del 15% ogni due settimane, ma non è una regola ferrea, dipende dalla gestione che preferite seguire. La cosa importante è fare il cambio con dell’acqua alla STESSA TEMPERATURA della vasca (oltre ovviamente a valori quanto più possibile simili). Ricordo inoltre che i cambi di acqua possono stimolare la muta, è quindi frequente trovare dei “fantasmi” in vasca (non toglieteli, non creano nessun problema in vasca).

Allestimento per caridine Davidi

 

Consiglio: Nella gestione di un caridinaio è raccomandabile l’uso di un conduttimetro con il quale possiamo ricostruire facilmente e rapidamente l’acqua osmotica per portarla agli stessi valori di KH e GH di quelli in vasca usando appositi sali e per controllare la qualità dell’acqua osmotica (che non deve superare i 20 µS/cm per essere di buona qualità

 

 

 

Parlando di problematiche relative alla uno dei problemi principali è la comparsa di PLANARIE. Sono dei vermetti che spesso possiamo trovare sul vetro (ma anche su tutti gli arredi), di colore bianco/marroncino in genere. Hanno dimensioni estremamente variabili da qualche mm a oltre 1 cm. Sono facilmente riconoscibili poiché la loro testa ha la tipica forma triangolare. La loro presenza se da un lato indica una buona qualità dell’acqua, dall’altro può essere un problema non solo estetico, ma anche per le baby stesse in quanto possono essere predate.

Allestimento per caridine DavidiEsse possono arrivare in vasca con l’inserimento di nuove piante per esempio (anche se non le vedete al momento le piante possono trasportare le uova di tali micro-organismi che sono molto resistenti). Per eliminarle in modo efficace bisogna ricorrere al No-Planaria della Ghenchem (un estratto naturale a base di foglie di banano). Le trappole possono aiutare a ridurre il numero di planarie in vasca per evitare una formazione eccessiva di materiale organico in vasca che andrà a decomporsi. Evitavate l’inserimento di pesci, anche di piccole dimensioni, come predano le planarie possono predare anche le baby. Non utilizzerei inoltre metodi che portano all’utilizzo di farmaci, in quanto le caridine sono sensibili a molti principi attivi (possono portare, soprattutto se dosati in modo non corretto, a morte o danni alle caridine stesse).

Nota: evitate di tagliuzzare o schiacciare le planarie in vasca, hanno delle grandissime capacità rigenerative, che gli permettono di sostituire le parti amputate (quindi non solo non eliminerete la planaria, ma ne andrete a ottenere 2).

Allestimento per caridine Davidi

Le C. davidii prediligono temperature che oscillano tra i 19°C e i 23°C quindi anche nel periodo invernale si potrebbe omettere il riscaldatore se nelle vostre case le temperature non scendono oltre la minima richiesta. Il periodo critico per questi piccoli crostacei e per chi le alleva è l’estate. I gamberetti mal sopportano le temperature alte soprattutto se per lunghi periodi. L’ esito è fatale! Quindi è necessario provvedere a montare le ventoline per raffreddare l’acqua. Dotate di un termostato e di una sonda termica queste andranno in funzione appena la temperatura supera i 23°C o quella impostata da voi. La circolazione forzata dell’aria sulla superficie della vasca faciliterà l’evaporazione e quindi il raffreddamento. In questo periodo preparatevi a fare frequenti rabbocchi con RO. Questa operazione può essere semplificata con un piccolo impianto di ripristino.

 

Popolazione

Dopo aver fatto maturare la vasca arriva il momento di inserire finalmente le caridine. Indipendentemente dal tipo inserirei non meno di 10 esemplari. Questi gamberetti infatti sono estremamente timidi e con una certa socialità, per cui inserire un certo numero di individui le renderà meno timorose, oltre ad assicurarvi con una buona probabilità la presenza di maschi e femmine.

Il dimorfismo, specialmente negli esemplari giovani non è spiccato. In generale in età adulta le femmine raggiungono una dimensione maggiore (anche 2.5 cm), hanno un corpo più tozzo ed è possibile notare la sacca ovarica sul dorso (anche se per alcune colorazioni è difficile). I maschi hanno un corpo più affusolato e in genere dimensioni minori.

Per quanto riguarda la riproduzione, quando le femmine sono pronte per la riproduzione emetteranno i feromoni che faranno impazzire i maschi Dopo la fecondazione le uova scenderanno tra i pleopodi sotto l’addome e li resteranno attaccate. Dopo 20-30 giorni nasceranno i piccoli già autonomi (dimensione circa 1 mm).

Non preoccupatevi troppo se per i primi tempi le vedrete poco in vasca, devono abituarsi al nuovo ambiente ed è quindi normale che passino buona parte del loro tempo nascoste.

NOTA IMPORTANTE:

inserite un solo tipo di caridina (intendo un unico colore) per vasca. Esemplari di colorazioni differenti infatti si incrociano tra loro. Ciò non vi farà ottenere colorazioni particolari, ma vi farà perdere entro poche generazioni il colore iniziale (avrete quindi in vasca delle caridine wild, trasparenti).

 

 

Allestimento per caridine DavidiArriviamo dunque a un altro punto dolente. La convivenza con i pesci. Personalmente non mi sento di consigliare NESSUN TIPO di CONVIVENZA con essi. Per quanto mi riguarda le caridine vanno allevate in vasca monospecifica. Le baby appena nate sono di dimensioni estremamente ridotte (circa 1 mm) e possono essere predate da qualsiasi pesce (ricordo inoltre che i piccoli crostacei sono alla base dell’alimentazione). Nella foto potete vedere una baby di poco più di due settimane, grande al massimo 4-5 mm.  Viene abbastanza da sé il fatto che un esemplare di queste dimensioni viene facilmente predato da moltissime specie di pesci (soprattutto nel periodo precedente).

 

Alimentazione

Partiamo dal presupposto che le caridine mangiano davvero qualsiasi cosa sia di loro interesse. Detto ciò è buona norma variare la loro dieta con diverse tipologie di cibo, in modo da fornire un’alimentazione bilanciata.

Oltre a un mangime “base” possiamo andare ad utilizzare (a titolo di esempio): integratori a base di ortica (molto consigliato): permettono di fornire sali minerali utili al sistema immunitario e per un corretto metabolismo; Verdure sbollentate; altri integratori specifici; bastoncini ricoperti con pastoni di vari gusti o pastoni home made… Insomma, le scelte non mancano.

Allestimento per caridine Davidi Allestimento per caridine Davidi

Consiglio inoltre di mantenere in vasca delle FOGLIE DI CATAPPA sempre a disposizione delle caridine, anch’esso è un utile integratore alla loro dieta.

Allestimento per caridine Davidi

Per quanto riguarda la frequenza dei pasti suggerisco di darli a giorni alterni, alternando i vari alimenti.

 

 

Oltre a questa guida “Allestimento per caridine Davidi” si consiglia la lettura dei seguenti articoli per approfondimenti:
Caridine cantonensis
Caridine e neocaridine
Gradi di selezione della caridina cantonensis Red Crystal

 

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Guida Allestimento per caridine Davidi impaginata da Marco Ferrara

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