FAQ PIANTE

La somministrazione di CO² alle piante va interrotta durante la notte ?

  • Le piante necessitano di CO² per ottenere gli zuccheri di cui hanno bisogno per crescere (gli eccessi di produzione vengono trasformati in amido, corrispettivo del grasso per gli animali). Questo processo necessita di luce e ha come prodotto di scarto l’ossigeno. Ma le piante respirano anche loro come tutti gli esseri viventi, dove per respirazione si intende l’ossidazione degli zuccheri (a livello dei mitocondri cellulari) e non il movimento polmonare. Questo processo avviene chiaramente 24 ore su 24. Durante il giorno l’ossigeno prodotto e’ maggiore di quello consumato, di notte il consumo diminuisce ma la produzione cessa. La somministrazione di CO² e’ quindi inutile. Veniamo al pH: normalmente la somministrazione di CO² favorisce l’acidificazione dell’acqua. L’aciditá e’ data da un eccesso di ioni H+ rispetto agli OH- : la CO² reagisce con l’acqua formando acido carbonico H2CO3 che si dissocia facilmente in H+ e HCO3- (o anche in 2 X H+ e CO3- -) facendo cosi’ abbassare il pH. Con un pHmetro collegato a un’elettrovalvola si evitano sbalzi di pH e la CO²verrá erogata solo quando c’è bisogno. Comunque, in mancanza di un pHmetro collegato a un’elettrovalvola, è consigliabile non interrompere la somministrazione di CO².

Areatore con le piante ?

  • La CO² ,impiegata per la fotosintesi,e’ molto volatile e il movimento superficiale dell’acqua dovuto all’aeratore fa si che “evapori” diminuendone cosí la concentrazione. Quindi meglio non impiegarlo.

Esistono piante che non vanno interrate ?

  • Si, esiste una categoria di piante dette epifite, caratterizzate dalla necessità di essere ancorate ad arredi come legni o rocce. Infatti il rizoma di queste piante, se interrato, tende a marcire facendo deperire la pianta. Il rizoma è la parte della pianta da cui si sviluppano sia le foglie sia le radici, che hanno come funzione principale quella di ancorare e stabilizzare l’intera pianta.
    Fanno parte delle piante epifite le anubias, i microsorium, i muschi e le brucephalandre.

Come sono composte le piante epifite ?

  • si possono distinguere le 3 zone principali:
  • Le foglie: caratterizzate solitamente da un intenso colore verde vengono utilizzate per assorbire nutrienti.
  • Il rizoma: è la parte che collega la parte aerea con quella radicale, da dove nascono le nuove foglie. Per nessun motivo deve essere interrato, in quanto ciò porterebbe in breve tempo al deperimento della pianta. Va legato con un filo di nylon o cotone al supporto scelto.
  • Le radici: hanno come funzione principale quella di ancorare stabilmente la pianta a un supporto.

Qual’è la migliore collocazione per una anubias o microsorium in vasca ?

  • Queste piante rientrano nella categoria delle piante a crescita lenta e prediligono zone ombreggiate o comunque con luce diretta limitata. Questo perché a causa del loro ritmo di crescita, se avvengono degli squilibri in vasca possono essere facilmente colpiti dalle alghe. Se non si dispone di una zona ombreggiata è possibile schermare la luce con delle piante galleggianti.

 

 

 

Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......