Camallanus

Tante volte la presenza in vasca di parassiti può essere motivo di complicanze non solo nella gestione ma nell’equilibro stesso del sistema.La loro presenza viene spesso veicolata da altri animali o addirittura dallo stesso mangime somministrato sopratutto quello vivo o prelevato in natura.

Un parassita che si manifesta spessissimo nelle nostre vasche è il tanto odiato Camallanus chiamato cosi’ per via della forma della bocca a fresa con la quale si ancora alla parte terminale dell’intestino del pesce.E’ un genere di verme nematodi.
Lo si puo’ scorgere osservando la parte anale del pesce che risulta arrossata e molto gonfia e in condizioni di tranquillità stasi o calma fuoriesce presentandosi come un lungo filamento rossastro per via del sangue succhiato dal pesce di cui si nutre.

lo stadio evolutivo del verme è molto particolare infatti si schiude passando allo stadio larvale nell’intestino stesso del pesce e nel momento in cui naturalmente cerca di espellerlo si ancora all’intestino con la sua bocca,è proprio in questo periodo del proprio stadio vitale che inizia a dare problemi ai pesci infatti si iniziano a manifestare diversi sintomi:

  • Inappetenza e difficoltà a defecare
  • Nuoto a dondolo
  • Sfregamento della parte anale su arredi
  • Stazionamento a pancia in sù o in verticale

Un’altro sintomo importante riguarda il ventre che può presentarsi gonfio nella prima fase della malattia dove ha notevole difficoltà a defecare per via dell’insediamento e ancoraggio del o dei parassiti alla parte terminale dell’intestino oppure ventre appiattito quasi a lama di coltello per via della presenza del parassita che ne debilita il pesce portandolo alla morte nel giro di pochi giorni.

Per questo motivo non bisogna perdere tempo e agire immediatamente nel modo che vi descrivo di seguito evitando assolutamente di cercare di sfilare tirando il parassita verso l’esterno perchè potremo arrecare danni al pesce ancora piu’ gravi.

Ovviamente la prevenzione è la cosa migliore sempre da fare infatti evitiamo di somministrare larve o mangimi prelevati in natura oppure acquistato da persone non specializzate nel settore e somministriamo solo mangime secco , liofilizzato perche’ trattati sterilizzati e controllati da specialisti del settore.

 

CURA CON MEDICINALE

Qualora in pesce ne sia stato colpito e presenta il parassita i o parassiti che fuoriescono dall’ano consiglio vivamente di isolarlo in una vaschetta spoglia a parte che servirà a trattarlo e a verificare l’espulsione del parassita che troveremo sul fondo della vaschetta. Allestire la vaschetta con termoriscaldatore ,areatore e se è possibile una piccola e leggera luce non molto intensa.

Riempire la vaschetta con la stessa acqua dell’acquario dove il pesce è cresciuto o dimora normalmente , e adottando tutte le normali precauzioni di adattamento trasferire il pesce nella vaschetta facendolo adattare e tranquillizzare sempre con areatore al massimo. E’ importante non introdurre nella vaschetta nessun arredo ,cosi’ eviteremo di provocare delle ferite al pesce durante il suo normale sfregamento.

In farmacia reperire il medicinale Ascarilen 10ml al costo di circa 11 euro , alcuni lo danno solo dopo presentazione della ricetta medica ,vi consiglio di dire che serve per un trattamento in ambito acquariologico e molti non fanno problemi.Ovviamente il medicinale è da trattare con cura tenendolo fuori dalla portata dei bambini del resto come tutti i prodotti farmaceutici.

Il tempo della cura varia dalle 24 alle 48 ore .

Dopo aver riempito la vaschetta come indicato sopra e inserito il pesce facendolo ambientare ,utilizziamo una siringa per aspirare del medicinale nella quantita di 1ml ogni 10 litri e aggiungerlo alla vaschetta , osservare la situazione ogni ora per accertarsi che non ci siano problemi di intolleranza al medicinale ,questo si puo’ notare osservando il pesce che nuota scoordinato con respiro accelerato e movimenti a scatti nervosi.

Osserviamo la parte anale e noteremo dopo poche ore la presenza del parassita che si protrarra’ verso l’esterno fino a staccarsi ritrovandolo sul fondo della vaschetta per essere facilmente recuperato vista l’assenza degli arredi.

Dopo circa 8 ore effettuare un cambo di acqua utilizzando acqua decantata o acqua della vasca dell’acquario nella misura del 10% circa, inserire altro medicinale sempre in soluzione di 0,05ml/litro riferendosi all’acqua cambiata.ripetere questo procedimento ogni 8 ore per 3 volte .

Trascorse le 24 ore provare a somministrare del cibo in piccolissime quantità noterete gia’ qualche miglioramento in quanto inizia a accettare qualche piccola dose di cibo,se cio’ non accade continuare con la cura che può durare anche 60 ore.Se il pesce presenta segnali di intolleranza sospendere il trattamento per riprenderlo dopo 24 ore ,consiglio di non fermarsi fino a quando tutti i vermi non sono stati espulsi e lo si puo’ capire solo quando non se ne vedono piu’ fuoriuscire dalla parte anale e le condizioni del pesce migliorare.

Il pesce va tenuto sotto osservazione perche’ se nell’intestino sono presenti larve o uova del parassita il problema potrebbe ripresentarsi e quindi occorre ripetere la cura.

Nel caso in cui si vuole trattare l’intera vasca somministrare sempre 1ml ogni 10 litri per 48 ore dopodicchè fare un cambio del 40% introducendo il carbone attivo per altre 24 ore , attenzione il medicinale risulta altamente nocivo per invertebrati e gasteropodi  e se presenti vanno rimossi il tempo del trattamento.

 

Non si ritiene responsabile nè il compilatore di questa guida ne’ la direzione del forum acquariofili per eventuali danni arrecati.Si consiglia di maneggiare con cura il medicinale e leggere attentamente le avvertenze del bugiardino mantenendolo lontano dalla portata dei bambini.

E’ vietato copiare anche parzialmente questo articolo e relative immagini senza l’autorizzazione dello staff di acquariofili e del proprietario.

Per la realizzazione di questa guida si ringrazia per la collaborazione  Marco Lepore  per aver fornito la propria esperienza personale sulla cura che speriamo sia utile a debellare questo fastidiosissimo parassita.

 

 

Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......