Brachygobius Sua – Il pesce ape

 

Brachygobius Sua - Il pesce ape
Immagine dal web

Come il Brachygobius Xanthozonus, anche il Brachygobius Sua – Il pesce Ape è una di quelle specie appartenente alla famiglia dei Gobidi non conosciuta, infatti pochissime o quasi nessuna notizia ci giunge su questo pesce, addirittura non è noto neanche il dimorfismo sessuale.

Da alcune ricerche portate avanti, sappiamo per certo che proviene dal fiume Mekong, dalla Thailandia, non supera i 3cm di grandezza ed è un pesce carnivoro che in natura si nutre delle più disparate varietà di cibo vivo come, larve di zanzara, dafnie e diverse varietà di vermetti. Come tutto il resto dei suoi confamiliari, il Brachygobius Sua – Il pesce Ape, è un pesce molto territoriale che vive sia in ruscelli che in piccoli anfratti e non ama assolutamente che venga invaso il proprio territorio.

Nonostante sia una specie di pesce molto poco conosciuto, il Brachygobius Sua, pesce assolutamente di cattura, tempo addietro è stato importato per essere allevato.
È stato constatato che il Brachygobius Sua è stato allevato con successo in vasche con temperature comprese tra i 22° e i 28° C con un Ph che oscilla tra 7 e 7,5. Inoltre è stato fatto convivere con diverse specie di pesci, come ad esempio il Telmatherina ladigesi, o meglio conosciuto come Pesce arcobaleno di Clebes e il famoso “pesce vetro”, la specie più piccola, presumibilmente il Kryptopterus minor o addirittura il Kryptopterus vitreolus che è leggermente più piccolo.
Oltre all’allevamento con le specie pocanzi menzionate, pare che il Brachygobius Sua sia stato allevato con successo anche con alcune specie di Poecilia, precisamente con Guppy e Molly.

L’alimentazione nell’allevamento, non cambia molto rispetto a quella in natura, infatti questo pesce va nutrito con cibo vivo come larve di zanzara, dafnie, artemie ecc., si abituano al cibo congelato mentre non gradiscono il cibo secco. Anche questa specie è preferibile allevarla in gruppi di minimo 6 esemplari.

 

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Author: Ettore Gerace

Mi chiamo Ettore Gerace, fin da bambino ho sempre desiderato avere un acquario tutto per me, ma forse per il mio carattere un po’ chiuso e riservato, non ho mai osato chiederlo ai miei genitori. Vedevo sempre in giro per le feste dei paesini i classici carassi nelle bocce e nelle vaschette, e cresceva sempre di più questo mio desiderio che non si realizzava mai anche per il fatto che nessuno nella mia famiglia aveva esperienza del genere per incoraggiarmi e spingermi in questo mondo e le fonti per studiare l’acquariofilia erano davvero molto scarse. Ormai da adulto, a maggio del 2015 si presenta un’occasione, delle lastre di vetro nuovissime da buttare… le ho chieste e mi sono state regalate. In quel momento scatta tutto un progetto nella mia mente che immediatamente si realizza con la costruzione della mia prima vasca. Nasce il mio 100 litri (lordi) che verrà successivamente avviato i primi di giugno dello stesso anno, con il classico fritto misto tra carassi, rasbore e caracidi vari accompagnati da un immancabile verde di piante finte, conchiglie finte, arredi vari di resina e fondo in quarzo bianco… In un secondo momento, grazie ad un mio amico, nonché collega di lavoro e compagno di studi in materia di acquariofilia, conosco il gruppo di Acquariofili.com che stravolge positivamente il mio interesse per questo mondo. Dopo aver studiato e preso informazioni utili da persone competenti ed esperti in vari campi, riavvio la mia vasca e, arredata ora da tante piante vere e con tanto di fondo fertile decido di iniziare la mia nuova esperienza allevando dei poecilidi, Guppy ed Endler. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono appassionato dei Betta Splendens e per il momento sto allevando, in vasca a parte, un classico esemplare maschio da commercio che mi sta dando belle soddisfazioni. Essendo incuriosito anche da alcuni caracidi e dalla coltivazione di alcune piante acquatiche, non nascondo che ho già altri progetti in mente, che a tempo debito realizzerò… Anche se l’esperienza è ancora poca, ho imparato che in questo hobby, con pazienza, tenacia e determinazione si hanno molte soddisfazioni, “l’importante è non sedare mai la fame di sapere e di scoprire nuove cose”! (cit. Marco Ferrara).