Brachygobius Aggregatus – Il pesce ape

 

Brachygobius Aggregatus - Il pesce ape
Immagine dal web

 

Il Brachygobius Aggregatus, anch’esso proveniente dal sud est asiatico, è stato individuato nel fiume Mekong nelle zone del Vietnam.
Purtroppo non di tutte le specie dei Brachygobius si hanno grandi dati, e il Brachygobius Aggregatus – Il pesce ape, è uno dei quali sono state reperite poche informazioni.

Le dimensioni di questo pesce si aggirano intorno ai 2cm e come i suoi simili appartenenti alla stessa famiglia è territoriale e in caso di allevamento domestico andrebbe allevato in ambiente monospecifico, in gruppo di almeno 6 esemplari e con dei nascondigli che rappresentino un riparo.

L’alimentazione è costituita da cibo vivo come artemia salina, larve di zanzara, dafnia, gradisce il cibo congelato come il chironomus e altri cibi come pocanzi menzionati ma congelati, il cibo secco è rifiutato.

A volte può capitare di trovare il nome di questo pesce in commercio, ma in realtà il Brachygobius Aggregatus spesso viene confuso con altre specie della stessa famiglia come il Brachygobius Doriae ed il Brachygobius Kabiliensis, ma i tre pesci sono differenti tra di loro.

Una leggera somiglianza può essere accettata con il Brachygobius Kabiliensis la cui striscia nera centrale che cammina lungo le pinne ventrale e dorsale è più corposa rispetto a quella del Brachygobius Aggregatus e anche più centrale, come anche la striscia nera sull’occhio del primo (B. Kabiliensis) è irregolare rispetto a quella del secondo (B. Aggregatus).

Un’altra particolarità che distingue il Brachygobius Aggregatus dagli altri è la mancanza di scaglie predorsali.

 

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Author: Ettore Gerace

Mi chiamo Ettore Gerace, fin da bambino ho sempre desiderato avere un acquario tutto per me, ma forse per il mio carattere un po’ chiuso e riservato, non ho mai osato chiederlo ai miei genitori. Vedevo sempre in giro per le feste dei paesini i classici carassi nelle bocce e nelle vaschette, e cresceva sempre di più questo mio desiderio che non si realizzava mai anche per il fatto che nessuno nella mia famiglia aveva esperienza del genere per incoraggiarmi e spingermi in questo mondo e le fonti per studiare l’acquariofilia erano davvero molto scarse. Ormai da adulto, a maggio del 2015 si presenta un’occasione, delle lastre di vetro nuovissime da buttare… le ho chieste e mi sono state regalate. In quel momento scatta tutto un progetto nella mia mente che immediatamente si realizza con la costruzione della mia prima vasca. Nasce il mio 100 litri (lordi) che verrà successivamente avviato i primi di giugno dello stesso anno, con il classico fritto misto tra carassi, rasbore e caracidi vari accompagnati da un immancabile verde di piante finte, conchiglie finte, arredi vari di resina e fondo in quarzo bianco… In un secondo momento, grazie ad un mio amico, nonché collega di lavoro e compagno di studi in materia di acquariofilia, conosco il gruppo di Acquariofili.com che stravolge positivamente il mio interesse per questo mondo. Dopo aver studiato e preso informazioni utili da persone competenti ed esperti in vari campi, riavvio la mia vasca e, arredata ora da tante piante vere e con tanto di fondo fertile decido di iniziare la mia nuova esperienza allevando dei poecilidi, Guppy ed Endler. Da un po’ di tempo a questa parte mi sono appassionato dei Betta Splendens e per il momento sto allevando, in vasca a parte, un classico esemplare maschio da commercio che mi sta dando belle soddisfazioni. Essendo incuriosito anche da alcuni caracidi e dalla coltivazione di alcune piante acquatiche, non nascondo che ho già altri progetti in mente, che a tempo debito realizzerò… Anche se l’esperienza è ancora poca, ho imparato che in questo hobby, con pazienza, tenacia e determinazione si hanno molte soddisfazioni, “l’importante è non sedare mai la fame di sapere e di scoprire nuove cose”! (cit. Marco Ferrara).