Tante malattie dei pesci sono dovuti a crostacei che incistandosi sulla cute del pesce creano delle ferite soggette a infezioni,funghi arrossamenti o addirittura muffe.

Tra le tante famiglie dei crostacei che provocano mallattie ai pesci troviamo quella degli argulidi di cui il maggiore rappresentante è l’ ARGULUS o pidocchio dei pesci un piccolo crostaceo di forma circolare di colore verde scuro tendente al grigio che incistandosi o meglio attaccandosi alla cute del pesce la perfora e ne succhia i liquidi epiduriali misti a sangue.Negli esemplari adulti si possono distinguere le sacche ovariche e il piu’ delle volte in acquario forma dei veri e propri nidi dove si riproduce a dismisura,il luogo preferito è il vano filtro o la parte interna delle foglie di piante.

argulus

Questi crostacei molto fastidiosi per il pesce possono essere introdotti in vasca solo se trasportati gia’ da altri pesci in genere esemplari di laghetto oppure da mangime vivo.

L’esemplare colpito manifesta spossatezza,respiro affannoso e accelerato ma in genere le complicanze non arrivano per la presenza del parassita ma presente in numero massiccio creano sulla cute del pesce numerose ferite causando infezioni multiple deabilitando il pesce e portandolo lentamente alla morte sopratutto se il pesce colpito è di piccole dimensioni e quindi non molto robusto.

L’argulus nella stramaggioranza dei casi arriva nelle vasche causa inserimento pesci di cattura sopratutto provenienti dal sudamerica.

per la cura si puo’ agire in diversi modi e cioe’:

  • per via meccanica prendendo il pesce adagiandolo su di un panno umido e facendo uso di una pinzetta staccare tutti i crostacei facendo attenzione a non provocare ulteriori ferite
  • per via naturale  inserendo in acquario delle gambusie che ne vanno ghiotte.Li staccheranno direttamente,cibandosene, proprio dalla cute dei pesci infettati elimindoli tutti
  • per via chimica inserendo il sera argulol oppure facendo dei bagni di circa 20 minuti in un catino con soluzione di acqua e sale non iodato (20gr/litro).

Ovviamente qualsiasi intervento si decida di intraprendere si dovranno tenere sotto controllo gli esemplari e tutta la vasca perche’ dopo poco tempo anche se il problema sembra risolto potrebbero ricomparire piu’ di prima.

Controllare i nostri amici pinnuti in modo attento rende possibile scovare parassiti,malattie,ferite o altro e quindi curarli in modo adeguato e sopratutto con azioni tempestive prima che sia troppo tardi,sperando di aver fatto cosa gradita(scaturita da una mia esperienza diretta presso un amico) auguro a tutti una buona lettura.

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Guida redatta da Ferrara Marco
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Author: Marco Ferrara

Dal lontano 1978 coltivo la passione per l'acquariofilia e dal 2005 insieme a degli amici abbiamo deciso di mettere su un portale con tante informazioni mettendo a disposizione la nostra esperienza. Ho allevato e riprodotto tantissime specie di fauna dai ciclidi ai poecilidi,ultimamente la mia attenzione è rivolta agli anabantidi nello specie betta splendens ,allevo anche varie specie di caridine e gli immancabili scalari. Ho una particolare attrazione per le piante coltivando anche delle essenze rare con splendidi risultati. Le mie ottime conquiste e risultati sono frutto di prove,letture e anche dell'aiuto di altri amici che hanno condiviso con me le proprie esperienze cosa che io da tempo ho deciso di fare con chi ne ha bisogno.......